Tumore her2 positivo
Salve.
Scrivo per mia sorella che non ha account medicitalia.
Alla stessa, a fine novembre 2024 le è stato diagnosticato al seno un nodulo maligno tra i 3 e 4 cm di grandezza.
Per la stadiazione hanno praticato biopsia nodulo, scintigrafia ossea (negativa) e PET che ha evidenziato una captazione oltre che al nodulo anche (moderata) ad un linfonodo ascellare.
Per il resto negativo.
Non le hanno fatto biopsia del linfondo.
Ad inizio gennaio ha cominciato terapia neoadiuvante del doppio blocco (Trastuzumab e Pertuzumab) in associazione con chemioterapici.
Ogni ciclo è fatto da due trattamenti a distanza di una settimana (uno dei due, però, con solo chemioterapici) l'uno dall'altro e pausa di 15 giorni.
Dovrebbero essere previsti 9 cicli di terapia.
Solo successivamente dovrebbe essere praticato intervento di mastectomia e a seguire radioterapia (almeno cosi' hanno anticipato i medici).
Le mie domande sono queste:
- è corretto non aver eseguito una biopsia linfonodale tenuto conto che le caratteristiche radiografiche del linfonodo sono sicuramente sospette (cosa confermata anche da un secondo consulto senologico fatto nel frattempo)?
- nel caso il linfonodo fosse interessato già dal cancro, sarebbe cambiato qualcosa nell'approccio terapeutico praticato?
- al momento dell'intervento chirurgico il linfonodo risultato sospetto agli esami strumentali ex ante, sarà comunque asportato anche nel caso il tumore fosse scomparso a seguito della terapia neoadiuvante?
Grazie per le risposte eventuali.
Buon lavoro.
Scrivo per mia sorella che non ha account medicitalia.
Alla stessa, a fine novembre 2024 le è stato diagnosticato al seno un nodulo maligno tra i 3 e 4 cm di grandezza.
Per la stadiazione hanno praticato biopsia nodulo, scintigrafia ossea (negativa) e PET che ha evidenziato una captazione oltre che al nodulo anche (moderata) ad un linfonodo ascellare.
Per il resto negativo.
Non le hanno fatto biopsia del linfondo.
Ad inizio gennaio ha cominciato terapia neoadiuvante del doppio blocco (Trastuzumab e Pertuzumab) in associazione con chemioterapici.
Ogni ciclo è fatto da due trattamenti a distanza di una settimana (uno dei due, però, con solo chemioterapici) l'uno dall'altro e pausa di 15 giorni.
Dovrebbero essere previsti 9 cicli di terapia.
Solo successivamente dovrebbe essere praticato intervento di mastectomia e a seguire radioterapia (almeno cosi' hanno anticipato i medici).
Le mie domande sono queste:
- è corretto non aver eseguito una biopsia linfonodale tenuto conto che le caratteristiche radiografiche del linfonodo sono sicuramente sospette (cosa confermata anche da un secondo consulto senologico fatto nel frattempo)?
- nel caso il linfonodo fosse interessato già dal cancro, sarebbe cambiato qualcosa nell'approccio terapeutico praticato?
- al momento dell'intervento chirurgico il linfonodo risultato sospetto agli esami strumentali ex ante, sarà comunque asportato anche nel caso il tumore fosse scomparso a seguito della terapia neoadiuvante?
Grazie per le risposte eventuali.
Buon lavoro.
A me sembra un comportamento corretto .
Il punto della situazione è rimandato a fine neoadiuvante.
Se desidera un approfondimento Le risponderò e l'aggiornerò anche qui.
Ma dovrebbe ripostare con il copia incolla su questo link
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-51144.html
in fondo alla pagina dove si apre una finestra se ha eseguito l'account. La pagina si aggiorna continuamente con l'arrivo di altri commenti.
Per potervi seguire nel vostro percorso dovrebbe FIRMARSI SEMPRE ( va bene anche un nome di fantasia) e aggiungere i dati principali (età, eventuale familiarità, referto degli esami strumentali ed esame istologico).
In quel link è possibile per comprendere meglio allegare immagini, che qui non è possibile pubblicare.
L'aspettiamo
Il punto della situazione è rimandato a fine neoadiuvante.
Se desidera un approfondimento Le risponderò e l'aggiornerò anche qui.
Ma dovrebbe ripostare con il copia incolla su questo link
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-51144.html
in fondo alla pagina dove si apre una finestra se ha eseguito l'account. La pagina si aggiorna continuamente con l'arrivo di altri commenti.
Per potervi seguire nel vostro percorso dovrebbe FIRMARSI SEMPRE ( va bene anche un nome di fantasia) e aggiungere i dati principali (età, eventuale familiarità, referto degli esami strumentali ed esame istologico).
In quel link è possibile per comprendere meglio allegare immagini, che qui non è possibile pubblicare.
L'aspettiamo
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Utente
Buongiorno Dottore e grazie mille per la tempestiva risposta. Il post era per mia sorella a cui riferirò e nel caso avesse ulteriori necessità procederemo con le indicazioni da lei su fornite. Grazie ancora e buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 739 visite dal 15/04/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.
Consulti simili su tumore al seno
Altri consulti in senologia
- Ecografia seno: cosa significano i termini e prossimi passi?
- Effetti collaterali Axelta: come gestirli o sospenderlo?
- dolore capezzolo: cosa fare dopo ecografia negativa?
- Rischio metastasi linfonodale con carcinoma invasivo NST G2, ER+, PR+, Ki67 50%, HER2 1+?
- Ecografia mammaria: noduli/formazioni ipoecogene rilevate. Cosa significano?
- Radial scar al seno: operazione necessaria?