Esiti esame istologico carcinoma mammario
Un cordiale saluto a tutti,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione gli esiti di un esame istologico al quale si è sottoposta mia madre (67 anni) e che hanno confermato la rpesenza di un carcinoma mammario, già evidenziato nel corso di precedenti esami diagnostici (mammografia, ecografia e RMN com MDC):
MATERIALE ACCETTATO:
Core biopsy quadrante supero esterno mammella DX
DIAGNOSI:
Frustoli agobioptici multipli di parenchima mammario sede di carcinoma di tipo duttale infiltrante scarsamente differenziato caratterizxzato da intenso infiltrato mononucleato con evidente reazione desmoplastica e focolai id necrosi
NHSBSP B5(b) IDC G3
SCHEDA IMMUNOISTOCHIMICA:
Recettore per l'estrogeno (clone ID5). Percentuale di cellule positive: 90
Recettore per il progesterone (clone PgR 636). Percentuale di cellule positive: 16
Indice di Proliferazione (clone MIB-1). Percentuale di cellule positive: 36
p53 (clone DO-7). Percentuale di cellule positive: 73
c-erB 2/neu (definito con colorazione immunoistochimica con anticorpo policlonale c-erB-2 DAKO): debolmente positivo
Positività di membrana completa debole/moderata in una percentuale di cellule pari al 20% circa (+2)
Seguirà referto FISH
Altri esami agobioptici eseguiti nei pressi della lesione principale hanno dato i seguenti referti citologici:
Agoaspirato nodulo QSE mammella DX: presenza di linfociti. Compatibile con l'ipotesi diagnostica di linfonodo intrammammrio C1b
Agoaspirato linfonodo cavo ascellare DX: Presenz adi linfociti. Non si evidenziano cellule carcinomatose
A seguito di tali risultati la dottoressa senologa, insieme con i colleghi chirurgo e oncologo, valuterà nei prossimi giorni il da farsi. Possibile chemio neoadiuvante prima di procedere con l'intervento (credo conservativo -quadrantectomia).
Quali sono le vostre impressioni e suggerimenti in proposito?
Un grazie a tutti i medici che avranno la cortesia di interessarsi al caso.
vorrei sottoporre alla vostra attenzione gli esiti di un esame istologico al quale si è sottoposta mia madre (67 anni) e che hanno confermato la rpesenza di un carcinoma mammario, già evidenziato nel corso di precedenti esami diagnostici (mammografia, ecografia e RMN com MDC):
MATERIALE ACCETTATO:
Core biopsy quadrante supero esterno mammella DX
DIAGNOSI:
Frustoli agobioptici multipli di parenchima mammario sede di carcinoma di tipo duttale infiltrante scarsamente differenziato caratterizxzato da intenso infiltrato mononucleato con evidente reazione desmoplastica e focolai id necrosi
NHSBSP B5(b) IDC G3
SCHEDA IMMUNOISTOCHIMICA:
Recettore per l'estrogeno (clone ID5). Percentuale di cellule positive: 90
Recettore per il progesterone (clone PgR 636). Percentuale di cellule positive: 16
Indice di Proliferazione (clone MIB-1). Percentuale di cellule positive: 36
p53 (clone DO-7). Percentuale di cellule positive: 73
c-erB 2/neu (definito con colorazione immunoistochimica con anticorpo policlonale c-erB-2 DAKO): debolmente positivo
Positività di membrana completa debole/moderata in una percentuale di cellule pari al 20% circa (+2)
Seguirà referto FISH
Altri esami agobioptici eseguiti nei pressi della lesione principale hanno dato i seguenti referti citologici:
Agoaspirato nodulo QSE mammella DX: presenza di linfociti. Compatibile con l'ipotesi diagnostica di linfonodo intrammammrio C1b
Agoaspirato linfonodo cavo ascellare DX: Presenz adi linfociti. Non si evidenziano cellule carcinomatose
A seguito di tali risultati la dottoressa senologa, insieme con i colleghi chirurgo e oncologo, valuterà nei prossimi giorni il da farsi. Possibile chemio neoadiuvante prima di procedere con l'intervento (credo conservativo -quadrantectomia).
Quali sono le vostre impressioni e suggerimenti in proposito?
Un grazie a tutti i medici che avranno la cortesia di interessarsi al caso.
[#1]
Non posso dire nulla sul programma terapeutico proposto perchè non ci scrive nulla sulle dimensioni del tumore
e sulla mono o plurifocalità.
Il tumore è a media aggressività perchè a fronte di alcuni fattori sfavorevoli (Suppongo dimensioni, G3,...) ne presenta alcuni favorevoli (positività recettoriale...).
Se le dimensioni lo giustificano è condivisibile partire
con una terapia neoadiuvante
http://www.senosalvo.com/iuvante.htm
se l'intento è conservativo sulla mammella
http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica_intro.htm
e sulla mono o plurifocalità.
Il tumore è a media aggressività perchè a fronte di alcuni fattori sfavorevoli (Suppongo dimensioni, G3,...) ne presenta alcuni favorevoli (positività recettoriale...).
Se le dimensioni lo giustificano è condivisibile partire
con una terapia neoadiuvante
http://www.senosalvo.com/iuvante.htm
se l'intento è conservativo sulla mammella
http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica_intro.htm
[#2]
Utente
Grazie, Dott. Catania.
Ha ragione: mancava qualche informazione essenziale. Aggiungo quelle attualmente in mio possesso, tratte dal referto di RMN effettuata con Gadolinio:
MAMMELLA DX:
Presenza di lesione nodulare a margini irregolari con digitazioni nei confronti del parenchima mammario circostante del diametro di 2,7 cm., localizzata in corrispondenza dell'unione dei quadranti esterni in sede paramediana.
Il nodulo descritto incrementa rapidamente nella fase precoce e dismette il mezzo di contrasto in fase tardiva come si osserva in presenza di neoangiogenesi.
In base alle caratteristiche morfologiche ed al comportamento vascolare il reperto è in accordo a nodulo di tipo neoformato.
Nelle sua adiacenze in corrispondenza del quadrante supero-esterno è presente un nodulo a margini lisci e controni regolari del diamtro di pochi millimetri che presenta aspetto morfologico compatibile con linfonodo intramammario.
Aggiungo, per completezza del quadro clinico, che a un esame mammografico eseguito 16 mesi fa non compariva alcuna anomalia.
Garzie ancora per la sua cortesia, a risentirla presto.
Ha ragione: mancava qualche informazione essenziale. Aggiungo quelle attualmente in mio possesso, tratte dal referto di RMN effettuata con Gadolinio:
MAMMELLA DX:
Presenza di lesione nodulare a margini irregolari con digitazioni nei confronti del parenchima mammario circostante del diametro di 2,7 cm., localizzata in corrispondenza dell'unione dei quadranti esterni in sede paramediana.
Il nodulo descritto incrementa rapidamente nella fase precoce e dismette il mezzo di contrasto in fase tardiva come si osserva in presenza di neoangiogenesi.
In base alle caratteristiche morfologiche ed al comportamento vascolare il reperto è in accordo a nodulo di tipo neoformato.
Nelle sua adiacenze in corrispondenza del quadrante supero-esterno è presente un nodulo a margini lisci e controni regolari del diamtro di pochi millimetri che presenta aspetto morfologico compatibile con linfonodo intramammario.
Aggiungo, per completezza del quadro clinico, che a un esame mammografico eseguito 16 mesi fa non compariva alcuna anomalia.
Garzie ancora per la sua cortesia, a risentirla presto.
[#3]
Non comprendo allora, a meno che la mammella non sia molto piccola perchè non si proceda già a
ad un intervento conservativo sulla mammella
http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica_intro.htm
Evidentemente a distanza mi sfugge qulcosa
ad un intervento conservativo sulla mammella
http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica_intro.htm
Evidentemente a distanza mi sfugge qulcosa
[#4]
Utente
In realtà la mammella è tutt'altro che piccola...
L'ipotesi di intervento conservativo è ancora da valutare da parte dei medici, al pari dell'eventuale trattamento neoadiuvante, in occasione del consulto fissato con oncologo e chirurgo per la prossima settimana.
Da profano, ma da persona che ha purtroppo già avuto a che fare con questa malattia -mia moglie ha subito tre interventi al seno e altrettanti cicli di chiemio per un problema analogo-, anche io mi aspetterei dal consulto una decisione orientata all'intervento chirurgico prima dell'eventuale terapia.
Ma riguardo appunto al tipo di terapia, lei cosa ne pensa?
Visti i recettori ormonali positivi, non potrebbe essere praticata una terapia ormonale al posto (o in affiancamento) alla chemio?
E riguardo un possibile utilizzo di radioterapia, magari intraoperatoria, pensa sia applicabile nello specifico?
Ancora grazie, leggerò volentieri una sua ulteriore opinione e mi permetterò di tenerla informata degli sviluppi.
L'ipotesi di intervento conservativo è ancora da valutare da parte dei medici, al pari dell'eventuale trattamento neoadiuvante, in occasione del consulto fissato con oncologo e chirurgo per la prossima settimana.
Da profano, ma da persona che ha purtroppo già avuto a che fare con questa malattia -mia moglie ha subito tre interventi al seno e altrettanti cicli di chiemio per un problema analogo-, anche io mi aspetterei dal consulto una decisione orientata all'intervento chirurgico prima dell'eventuale terapia.
Ma riguardo appunto al tipo di terapia, lei cosa ne pensa?
Visti i recettori ormonali positivi, non potrebbe essere praticata una terapia ormonale al posto (o in affiancamento) alla chemio?
E riguardo un possibile utilizzo di radioterapia, magari intraoperatoria, pensa sia applicabile nello specifico?
Ancora grazie, leggerò volentieri una sua ulteriore opinione e mi permetterò di tenerla informata degli sviluppi.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 12.2k visite dal 03/11/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.