Carcinoma duttale e microcalcificazioni alla mammella controlaterale: quadrantectomia o mastectomia?

Gentili Dottori,
sono una donna di 42 anni e l'anno scorso sono stata operata per carcinoma duttale infiltrante T1 G3 N0 alla mammella sinistra (mia madre è stata operata due volte per carcinoma ad entrambe le mammelle all'età di 65 e 75 anni). Ho subito una quadrantectomia con svuotamento ascellare e dopo la radioterapia sono ora in cura ormonale con Tamoxifene + LHRH. I controlli mammografici ed ecografici a distanza di un anno dall'intervento hanno evidenziato la presenza di due noduli al quadrante superiore esterno della mammella destra (15 mm e 4 mm) in posizione periareolare e di diverse microcalcificazioni (alcune, di nuova presentazione, vicine ai noduli, anche se non in sede rispetto a questi e altre, in gran parte già presenti all'epoca della prima operazione, più lontane). L'ecografia di controllo dopo sei mesi dall'intervento non aveva evidenziato la presenza di detti noduli. L'ago aspirato praticato sul più grande dei due ha dato esito di carcinoma duttale G2. Dalla risonanza magnetica con contrasto, secondo quanto dicono i medici, si escluderebbe, in relazione a tali microcalcificazioni il carcinoma duttale infiltrante, Non si potrebbe invece escludere quello in situ. O almeno così mi pare di aver capito. Considerando però che le stesse microcalcificazioni sarebbero vascolarizzate i medici (che pure mi avevano parlato dell'ipotesi, data anche la mia situazione pregressa, di una mastectomia con ricostruzione) mi hanno proposto un Mammotome sulle microcalcificazioni che in caso di esito negativo mi permetterebbe di conservare la mammella consentendo una quadrantectomia con linfonodo sentinella volta ad eliminare i noduli e solo le microcalcificazioni ad essi vicine. A questo punto mi chiedo e vi chiedo:
1) quanto è affidabile il Mammotome in questa situazione e se posso stare ragionevolmente tranquilla che non mi ritrovi nuovamente con un carcinoma tra un'anno o poco più?
2) a questo punto non può essere più ragionevole procedere direttamente alla mastectomia con ricostruzione?
Ovviamente sono preoccupata dell'ipotesi di dover rinucniare alla mia mammella ma mi preoccupa molto di più, visto il rapdido ripresentarsi del problema, dovermi trovare tra qualche tempo di nuovo nella medesima (se non peggio) situazione.
Vi rignrazio anticipatamente per le cortesi risposte.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non è facile prendere a distanza una decisione di tal peso. Molte sono le considerazioni da fare.

1) Il mammotome è senz'altro affidabile

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html

2) Se si pensa di potere ottenere una radicalità senz'altro opterei per la quadrantectomia

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/80-tumore-della-mammella-diagnosi.html

http://www.senosalvo.com/terapia_chirurgica_intro.htm

3) Non sottovaluterei nel suo caso (bilateralità madre-bilateralità figlia) il problema della familiarità

https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/69-i-tumori-sono-ereditari.html

e i provvedimenti sullo stile di vita (alimentazione + attività fisica)

http://www.senosalvo.com/menu_di_lunga_vita.htm

http://www.senosalvo.com/camminare_almeno_30_min_giorno.htm
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