Ereditarietà cancro seno

Salve Spett.li Medici,
ringraziando anticipatamente per l'attenzione, pongo il mio quesito. Mio zio materno, 58 anni, è stato operato per un carcinoma al seno di tipo papillare e di basso grado, linfonodi indenni. Gli è stato consigliato, vista la rarità dei tumori al seno nei maschi, di sottoporsi ad un test genetico, che però continua a rimandare (sta vivendo un periodo non molto tranquillo come ben si può immaginare!!). Ha tre sorelle, tra cui, appunto, mia madre, più grande di lui; nessuna con problemi oncologici. Tutti in famiglia hanno polipi al colon, ma dalla polipectomia sono sempre risultati benigni. Mia nonna materna è deceduta molti anni fa, a 56 anni, a causa di un carcinoma di cui non si conosce bene l'origine, ma ipotizzata come origine gastrica. Come possiamo sapere, a rescindere dalla decisione di mio zio di effettuare o meno il test, se vi sia qualche mutazione genetica in famiglia (Brca2/1 o altro)? Io ho 28 anni, e nel caso in cui fossi portatrice di tale mutazione avrei già dovuto sottopormi a controlli serrati. Può mia mamma chiedere di fare il test in quanto parente di primo grado di uomo ammalato di cancro alla mammella? E' effettivamente alto il rischio che ci si trovi di fronte ad un caso di ereditarietà come ci è stato detto? In tal caso il tumore potenzialmente ereditabile sarebbe lo stesso che ha avuto mio zio o anche altri più aggressivi?Un sentito ringraziamento per il servizio che offrite e un cordiale saluto.
Elena