Iperplasia duttale atipica: Intervento SI o intervento NO?
Buonasera,
mi chiamo durante il consueto screening mammografico presso la ASL della mia città (nel mese di Aprile c.a.) sono state evidenziate delle microcalcificazioni. Dai medici radiologi mi è stata prescritta subito una biopsia mediante Mammotome ma, dal momento che ritenevano difficile eseguila a causa del mio seno piccolo (II misura) e del loro macchinario che poneva la paziente seduta, mi sono rivolta ad un ospedale di Roma dove avevano il macchinario che mi poneva in posizione prona e dove sono riusciti a fare il prelievo.
Il referto è stato:
- FRUSTOLI AGOBIOPTICIDI PROLIFERAZIONE BIFASICA A TIPO DI FIBROADEMA SCLEROTICO CON MICROCALCIFICAZIONI E FOCALE IPERPLASIA DUTTALE ATIPICA IN B.
Questo referto mi è stato consegnato in corridoio da una ragazza (credo una dottoressa) che mi ha detto: "Lei non ha un tumore, senza fretta si metta in contatto con il medico che la segue per gli ulteriori controlli".
Ho inviato, come richiestomi, il referto alla Asl della mia città. Mi hanno telefonato il pomeriggio dopo per chiedermi come intendevano procedere a Roma, dal momento che potevo avere un carcinoma in situ. Le risparmio il seguito tranne che ho immediatamente chiesto un colloquio con il Dottore che mi aveva inserito nella struttura romana spiegandogli cosa mi avevano detto. La sua opinione è stata: "Io non posso dirle cosa deve fare, le linee guida parlano di intervento ma per me può andare a controllo. Decida lei."
Così ho chiesto una seconda opinione in un altro ospedale di un'altra città dove hanno voluto revisionare i vetrini. Il secondo responso è stato:
- FRUSTOLI CON ASPETTI MORFOLOGICI E IMMUNOFENOTIPICI COMPATIBILI CON IPERPLASIA FIBROADENOMATOIDE ASSOCIATA A FOCOLAI IPERPLASIA LOBULARE ATIPICA (LIN 1) ED A FOCALI MOSIFICAZIONI A CELLULE COLONNARI.
SONO PRESENTI MICROCALCIFICAZIONI.
IMMUNOREATTIVITA' PER CITOCHERATINA 14, E-CADEINA E RECETTORI PER ESTROGENI COEENTI CON LA DIAGNOSI.
Mi hanno confermato esplicitamente la benignità della situazione, dicendomi di stare tranquilla e prescrivendomi controlli monolaterali a 6 mesi.
Oggi ho riconsegnato i vetrini al primo ospedale insieme al nuovo referto (come da prassi), mi hanno chiesto di parlare con il medico che aveva stilato il primo che mi ha detto che per loro la classificazione LIN 1 (quella che ha fatto decidere definitivamente per una diagnosi di benignità il medico interpellato per la seconda opinione) ormai è superflua e che loro potrebbero avere visto delle cellule che nelle sezioni successive alle prime ore, non sono più visibili nei vetrini.
Per la seconda volta trovo chi smonta una diagnosi di benignità; perchè? Può aiutarmi a fare luce?
P.S. Non ho problemi a fare un intervento ne a controllarmi ogni 6 mesi, solo non vorrei più sentirmi come una pallina da tennis che rimbalza tra un'opinione e l'altra. Questa storia va avanti da Aprile...
Resto in attesa e Cordialmente Saluto
mi chiamo durante il consueto screening mammografico presso la ASL della mia città (nel mese di Aprile c.a.) sono state evidenziate delle microcalcificazioni. Dai medici radiologi mi è stata prescritta subito una biopsia mediante Mammotome ma, dal momento che ritenevano difficile eseguila a causa del mio seno piccolo (II misura) e del loro macchinario che poneva la paziente seduta, mi sono rivolta ad un ospedale di Roma dove avevano il macchinario che mi poneva in posizione prona e dove sono riusciti a fare il prelievo.
Il referto è stato:
- FRUSTOLI AGOBIOPTICIDI PROLIFERAZIONE BIFASICA A TIPO DI FIBROADEMA SCLEROTICO CON MICROCALCIFICAZIONI E FOCALE IPERPLASIA DUTTALE ATIPICA IN B.
Questo referto mi è stato consegnato in corridoio da una ragazza (credo una dottoressa) che mi ha detto: "Lei non ha un tumore, senza fretta si metta in contatto con il medico che la segue per gli ulteriori controlli".
Ho inviato, come richiestomi, il referto alla Asl della mia città. Mi hanno telefonato il pomeriggio dopo per chiedermi come intendevano procedere a Roma, dal momento che potevo avere un carcinoma in situ. Le risparmio il seguito tranne che ho immediatamente chiesto un colloquio con il Dottore che mi aveva inserito nella struttura romana spiegandogli cosa mi avevano detto. La sua opinione è stata: "Io non posso dirle cosa deve fare, le linee guida parlano di intervento ma per me può andare a controllo. Decida lei."
Così ho chiesto una seconda opinione in un altro ospedale di un'altra città dove hanno voluto revisionare i vetrini. Il secondo responso è stato:
- FRUSTOLI CON ASPETTI MORFOLOGICI E IMMUNOFENOTIPICI COMPATIBILI CON IPERPLASIA FIBROADENOMATOIDE ASSOCIATA A FOCOLAI IPERPLASIA LOBULARE ATIPICA (LIN 1) ED A FOCALI MOSIFICAZIONI A CELLULE COLONNARI.
SONO PRESENTI MICROCALCIFICAZIONI.
IMMUNOREATTIVITA' PER CITOCHERATINA 14, E-CADEINA E RECETTORI PER ESTROGENI COEENTI CON LA DIAGNOSI.
Mi hanno confermato esplicitamente la benignità della situazione, dicendomi di stare tranquilla e prescrivendomi controlli monolaterali a 6 mesi.
Oggi ho riconsegnato i vetrini al primo ospedale insieme al nuovo referto (come da prassi), mi hanno chiesto di parlare con il medico che aveva stilato il primo che mi ha detto che per loro la classificazione LIN 1 (quella che ha fatto decidere definitivamente per una diagnosi di benignità il medico interpellato per la seconda opinione) ormai è superflua e che loro potrebbero avere visto delle cellule che nelle sezioni successive alle prime ore, non sono più visibili nei vetrini.
Per la seconda volta trovo chi smonta una diagnosi di benignità; perchè? Può aiutarmi a fare luce?
P.S. Non ho problemi a fare un intervento ne a controllarmi ogni 6 mesi, solo non vorrei più sentirmi come una pallina da tennis che rimbalza tra un'opinione e l'altra. Questa storia va avanti da Aprile...
Resto in attesa e Cordialmente Saluto
[#1]
Le faccio una proposta :
provi a ripostare con il copia incolla la sua chiara richiesta e Le rispondero' se occorre con l'ausilio anche di immagini che qui non posso allegare. Forse con le immagini puo' comprendere meglio.
Questo e' il link del mio blog RAGAZZE FUORI DI SENO
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-3372.html
la pagina si aggiorna continuamente man mano che vengono postati i commenti.
In fondo alla ultima pagina trovera' un riquadro dove postare la sua richiesta .
Si presenti con un nome di fantasia e Le rispondero' senz'altro in dettaglio.
Non c'e' alcuna urgenza da quanto scrive
Potevo gia' cominciare a darle qualche risposta qui ma nel suo caso calcolare il rischio e' fondamentale.
Quindi riposti dove le ho indicato precisando in dettaglio se ci sono casi di tumore al seno ed ovaio nella sua famiglia sino alle cugine di primo grado.
L'aspettiamo
provi a ripostare con il copia incolla la sua chiara richiesta e Le rispondero' se occorre con l'ausilio anche di immagini che qui non posso allegare. Forse con le immagini puo' comprendere meglio.
Questo e' il link del mio blog RAGAZZE FUORI DI SENO
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-3372.html
la pagina si aggiorna continuamente man mano che vengono postati i commenti.
In fondo alla ultima pagina trovera' un riquadro dove postare la sua richiesta .
Si presenti con un nome di fantasia e Le rispondero' senz'altro in dettaglio.
Non c'e' alcuna urgenza da quanto scrive
Potevo gia' cominciare a darle qualche risposta qui ma nel suo caso calcolare il rischio e' fondamentale.
Quindi riposti dove le ho indicato precisando in dettaglio se ci sono casi di tumore al seno ed ovaio nella sua famiglia sino alle cugine di primo grado.
L'aspettiamo
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Buonasera Dott. Catania,
ho appena letto la Sua risposta nel blog e, poco pratica, non sono riuscita a rispondere quindi, lo faccio qui.
Anche io credo che se mi avessero parlato chiaramente e, soprattutto se avessero coordinato e integrato le varie indagini fatte su di me, ora avrei un quadro della situazione meno "vago".
La verità è che ho dovuto rincorrere medici e tecnici per avere una risposta, sono riuscita ad averla solo dai secondi e per niente chiara dal momento che si parla di benignità calcando sempre su quel "ma..." che riesce a vanificare ogni rassicurazione.
Avrei altre domande da porLe, proverò a farlo nel blog...
La Saluto ringraziando per la sollecita risposta
ho appena letto la Sua risposta nel blog e, poco pratica, non sono riuscita a rispondere quindi, lo faccio qui.
Anche io credo che se mi avessero parlato chiaramente e, soprattutto se avessero coordinato e integrato le varie indagini fatte su di me, ora avrei un quadro della situazione meno "vago".
La verità è che ho dovuto rincorrere medici e tecnici per avere una risposta, sono riuscita ad averla solo dai secondi e per niente chiara dal momento che si parla di benignità calcando sempre su quel "ma..." che riesce a vanificare ogni rassicurazione.
Avrei altre domande da porLe, proverò a farlo nel blog...
La Saluto ringraziando per la sollecita risposta
[#3]
E' gia' un bel passo avanti se sono riuscito con le illustrazioni a spiegare che siamo di fronte a lesioni borderline che ad una revisione talvolta vengono classificate come carcinoma in situ che comunque non si puo' considerare un vero tumore ma assume rilevanza clinica come marcatore di un alto rischio di recidiva o di nuovo tumore.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.5k visite dal 26/11/2018.
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