Consulto per cefalea a grappolo cronica refrattaria
Buongiorno,
sono un ragazzo di 29 anni sofferente da vari anni di una rara forma di cefalea di tipo trigemino-autonomico (tipo la cefalea a grappolo) ad andamento cronico che mi condizionna in maniera molto negativa la vita sia sociale che lavorativa.
Le scrivo perchè mi piacerebbe avere da Lei un parere in quanto di recente mi è stato proposto da un medico anestesista, in accordo con i medici neurologi che mi seguono, di eseguire una PENS a livello della fronte (trigemino) dato che durante le crisi dolorose, che riesco a risolvere spesso ma non sempre con inalazioni di ossigeno puro con mascherina a 15-20 lt/min oppure con Imigran spray 20 mg, il dolore parte ed è quasi sempre focalizzato su un lato del viso che può essere sia il sinistro che il destro quindi con interessamento dell'occhio, narice chiusa corrispondente al lato del dolore interessato, fitte elettriche all'arcata dentaria superiore simili a vere e proprie "picconate", estrema sudorazione e palpitazioni.
Dato che in passato ho provato direi quasi tutte le terapie farmacologiche standard previste dai protocolli per la profilassi della malattia più varie altre terapie varie che hanno tutte fallito completamente il loro obiettivo, Le volevo chiedere se anche Lei è d'accordo o meno con il mio anestesista sul fatto che, a causa di un dolore prevalentemente "facciale" sia controindicato eseguire sia un blocco del grande nervo occipitale sia una "radiofrequenza pulsata" cui invece ho letto in alcune casi essere stata di grande efficacia...
Cosa ne pensa?
La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti
G.
sono un ragazzo di 29 anni sofferente da vari anni di una rara forma di cefalea di tipo trigemino-autonomico (tipo la cefalea a grappolo) ad andamento cronico che mi condizionna in maniera molto negativa la vita sia sociale che lavorativa.
Le scrivo perchè mi piacerebbe avere da Lei un parere in quanto di recente mi è stato proposto da un medico anestesista, in accordo con i medici neurologi che mi seguono, di eseguire una PENS a livello della fronte (trigemino) dato che durante le crisi dolorose, che riesco a risolvere spesso ma non sempre con inalazioni di ossigeno puro con mascherina a 15-20 lt/min oppure con Imigran spray 20 mg, il dolore parte ed è quasi sempre focalizzato su un lato del viso che può essere sia il sinistro che il destro quindi con interessamento dell'occhio, narice chiusa corrispondente al lato del dolore interessato, fitte elettriche all'arcata dentaria superiore simili a vere e proprie "picconate", estrema sudorazione e palpitazioni.
Dato che in passato ho provato direi quasi tutte le terapie farmacologiche standard previste dai protocolli per la profilassi della malattia più varie altre terapie varie che hanno tutte fallito completamente il loro obiettivo, Le volevo chiedere se anche Lei è d'accordo o meno con il mio anestesista sul fatto che, a causa di un dolore prevalentemente "facciale" sia controindicato eseguire sia un blocco del grande nervo occipitale sia una "radiofrequenza pulsata" cui invece ho letto in alcune casi essere stata di grande efficacia...
Cosa ne pensa?
La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti
G.
[#1]
Le ultime "linee guida" circa il trattamento della cefalea a grappolo le ho riportate su un breve articolo pubblicato in forma sintetica su Medicitalia.
Sono linee guida internazionalmente condivise.
La stragrande maggioranza dei miei pazienti che vedo un po' provenienti da tutto il Paese, in particolare regioni del centro-nord, da una procedura o da un'altra ne hanno tratto gran beneficio.
Allego il link (oltre 5300 click e tanti pazienti che sono venuti a farsi trattare da chi le scrive):
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1695-trattamento-cefalea-a-grappolo-lo-stato-dell-arte.html
Cordialmente.
Sono linee guida internazionalmente condivise.
La stragrande maggioranza dei miei pazienti che vedo un po' provenienti da tutto il Paese, in particolare regioni del centro-nord, da una procedura o da un'altra ne hanno tratto gran beneficio.
Allego il link (oltre 5300 click e tanti pazienti che sono venuti a farsi trattare da chi le scrive):
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1695-trattamento-cefalea-a-grappolo-lo-stato-dell-arte.html
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore,
Le volevo chiedere il Suo pensiero a proposito degli elettrostimolatori vagali NON invasivi che da qualche tempo a questa parte sono stati immessi sul mercato anche per coloro i quali soffrono di questo invalidante problema. Dato che i miei neurologi mi hanno consigliato di seguire questa strada prima di provare eventualmente con la PENS Le volevo chiedere: secondo Lei potrebbero realmente funzionare oppure si tratta dell'ennesimo "Flop"? Avendo la mia cefalea caratteristiche più cranio-facciali/trigeminali che NON occipitali anche Lei, come l'anestesista che mi ha visto, ritiene che non ci siano gli estremi per provare ne con la radiofrequenza pulsata ne con il blocco del grande nervo occipitale???
Grazie
Cordiali saluti
G.
Le volevo chiedere il Suo pensiero a proposito degli elettrostimolatori vagali NON invasivi che da qualche tempo a questa parte sono stati immessi sul mercato anche per coloro i quali soffrono di questo invalidante problema. Dato che i miei neurologi mi hanno consigliato di seguire questa strada prima di provare eventualmente con la PENS Le volevo chiedere: secondo Lei potrebbero realmente funzionare oppure si tratta dell'ennesimo "Flop"? Avendo la mia cefalea caratteristiche più cranio-facciali/trigeminali che NON occipitali anche Lei, come l'anestesista che mi ha visto, ritiene che non ci siano gli estremi per provare ne con la radiofrequenza pulsata ne con il blocco del grande nervo occipitale???
Grazie
Cordiali saluti
G.
[#3]
In sintesi iniziando dalla fine:
-il blocco antalgico dei nervi grandi occipitali, procedura minimamente invasiva e particolarmente efficace in tutti i dolori cranio-facciali, è comunque indicata nel trattamento della cluster headache (cefalea a grappolo);
sono meravigliato che proprio un anestesista sia contrario ai blocchi; questi non trovano solamente indicazione nelle nevralgie dei nervi grandi occipitali ma in tutta la vasta gamma del dolore cranio facciale in virtù del fatto che una quota di fibre dei suddetti nervi non resta in superficie ad innervare il cuoio capelluto in territorio C2 e C3 (regione nuco-occipitale fino al vertice del capo) ma si porta in situazione endocranica e stabilisce collegamenti (sinapsi) con il nucleo sensitivo del nervo trigemino; pertanto ha una assoluta indicazione nei dolori autonomici/trigeminali cui appartiene la cefalea a grappolo; forse le è sfuggita nella lettura del link inviato (ma il suo anestesista che la segue per la terapia del dolore non può non saperlo) quale sia "il razionale" della tecnica che riporto per esteso...
...Il blocco antalgico/anestetico (mediante steroide più anestetico locale) del nervo grando occipitale ed eventualmente del nervo sopraorbitario omolateralmente al dolore conduce ad una riduzione della frequenza e della intensità degli attacchi di cefalea a grappolo nei 3/4 dei pazienti. Il "razionale" di questa tipologia di procedura mini-invasiva può essere considerato il seguente: l'anestetico locale agisce prima così come più rapidamente ne svanisce l'effetto, lo steroide che diviene efficace successivamente perdura per maggior tempo la propria azione. La attività di entrambe le sostanze non va considerata nè esclusivamente sintomatica nè esclusivamente loco-regionale. La maggior importanza di questa tecnica è quella progressivamente profilattica: entrambi i farmaci conducono ad una diminuzione della frequenza e della intensità del dolore fino alla risoluzione del medesimo.
Il meccanismo di azione è quello di rallentare fino a bloccare le afferenze dei neuromodulatori e della altre sostanza veicolo di flogosi che seguono il flusso assonale lungo i nervi epicranici suddetti dalla periferisa al Sistema Nervoso Centrale fino al sitema trigemino-vascolare.
In pratica il breve decorso epicranico dei due nervi rappresenta le uniche due "porte di ingresso" esterna per raggiungere in maniera non cruente l'endocranio. Questa tipologia di approccio costituisce una alternativa a quella farmacologica classica per via generale ovvero può essere adottata in integrazione a quest'ultima. Essa va comunque valutata ed esperita prima di classificare un paziente affetto da cefalea a grappolo come "non responder".
Per quel che concerne gli elettrostimolatori vagali non invasivi sono di efficacia tutta ancora da provare, al di la della pubblicità proveniente da un paio di anni a questa parte dagli US (ne hanno portato alcuni esemplari "in dono" anche a chi le scrive-> due esperienze e due insuccessi sul controllo del dolore di cui uno complicato con episodio sincopale), e non sono scevri affatto da effetti indesiderati
La stimolazione del nervo vago può determinare una iper-vagotonia (e una prevalenza del funzionamento del sistema nervoso autonomico para-simpatico) con bradicardia ed ipotensione indotte cui possono conseguire episodi sincopali su base, per l'appunto, vaso-vagale.
Cordialmente.
-il blocco antalgico dei nervi grandi occipitali, procedura minimamente invasiva e particolarmente efficace in tutti i dolori cranio-facciali, è comunque indicata nel trattamento della cluster headache (cefalea a grappolo);
sono meravigliato che proprio un anestesista sia contrario ai blocchi; questi non trovano solamente indicazione nelle nevralgie dei nervi grandi occipitali ma in tutta la vasta gamma del dolore cranio facciale in virtù del fatto che una quota di fibre dei suddetti nervi non resta in superficie ad innervare il cuoio capelluto in territorio C2 e C3 (regione nuco-occipitale fino al vertice del capo) ma si porta in situazione endocranica e stabilisce collegamenti (sinapsi) con il nucleo sensitivo del nervo trigemino; pertanto ha una assoluta indicazione nei dolori autonomici/trigeminali cui appartiene la cefalea a grappolo; forse le è sfuggita nella lettura del link inviato (ma il suo anestesista che la segue per la terapia del dolore non può non saperlo) quale sia "il razionale" della tecnica che riporto per esteso...
...Il blocco antalgico/anestetico (mediante steroide più anestetico locale) del nervo grando occipitale ed eventualmente del nervo sopraorbitario omolateralmente al dolore conduce ad una riduzione della frequenza e della intensità degli attacchi di cefalea a grappolo nei 3/4 dei pazienti. Il "razionale" di questa tipologia di procedura mini-invasiva può essere considerato il seguente: l'anestetico locale agisce prima così come più rapidamente ne svanisce l'effetto, lo steroide che diviene efficace successivamente perdura per maggior tempo la propria azione. La attività di entrambe le sostanze non va considerata nè esclusivamente sintomatica nè esclusivamente loco-regionale. La maggior importanza di questa tecnica è quella progressivamente profilattica: entrambi i farmaci conducono ad una diminuzione della frequenza e della intensità del dolore fino alla risoluzione del medesimo.
Il meccanismo di azione è quello di rallentare fino a bloccare le afferenze dei neuromodulatori e della altre sostanza veicolo di flogosi che seguono il flusso assonale lungo i nervi epicranici suddetti dalla periferisa al Sistema Nervoso Centrale fino al sitema trigemino-vascolare.
In pratica il breve decorso epicranico dei due nervi rappresenta le uniche due "porte di ingresso" esterna per raggiungere in maniera non cruente l'endocranio. Questa tipologia di approccio costituisce una alternativa a quella farmacologica classica per via generale ovvero può essere adottata in integrazione a quest'ultima. Essa va comunque valutata ed esperita prima di classificare un paziente affetto da cefalea a grappolo come "non responder".
Per quel che concerne gli elettrostimolatori vagali non invasivi sono di efficacia tutta ancora da provare, al di la della pubblicità proveniente da un paio di anni a questa parte dagli US (ne hanno portato alcuni esemplari "in dono" anche a chi le scrive-> due esperienze e due insuccessi sul controllo del dolore di cui uno complicato con episodio sincopale), e non sono scevri affatto da effetti indesiderati
La stimolazione del nervo vago può determinare una iper-vagotonia (e una prevalenza del funzionamento del sistema nervoso autonomico para-simpatico) con bradicardia ed ipotensione indotte cui possono conseguire episodi sincopali su base, per l'appunto, vaso-vagale.
Cordialmente.
[#4]
Utente
Buonasera Dottore,
La ringrazio moltissimo per il Suo parere. Secondo Lei mi converrebbe provare a "cambiare" anestesista, dato che quello che mi ha visto mi ha suggerito di provare solo con la PENS frontale prima (ed eventualmente) occipitale poi?
Cosa ne pensa della PENS dal Suo punto di vista? Ritiene che in una cefalea trigemino-autonomica come la mia potrebbe essere utile?
Grazie infinite
G.
La ringrazio moltissimo per il Suo parere. Secondo Lei mi converrebbe provare a "cambiare" anestesista, dato che quello che mi ha visto mi ha suggerito di provare solo con la PENS frontale prima (ed eventualmente) occipitale poi?
Cosa ne pensa della PENS dal Suo punto di vista? Ritiene che in una cefalea trigemino-autonomica come la mia potrebbe essere utile?
Grazie infinite
G.
[#5]
Essendo la cefalea a grappolo un disturbo certamente benigno ma alle volte per intensità delle crisi dolorose transitoriamente invalidante acquisirei un secondo parere.
Mi sembre un atteggiamento "prudente" per la tutela della propria salute.
Mi sembre un atteggiamento "prudente" per la tutela della propria salute.
[#8]
Ci sono molte tecniche bio-tech utili nel trattamento del dolore e di quello cranio facciale in particolare.
Io nel breve articolo scritto ho riportato le linee guida aggiornate internazionalmente condivise e solitamente quelle seguo.
La PENS potrebbe essere un ulteriore tentativo circa la quale non mi pare via sia una chiara evidenza di efficacia nella cefalea a grappolo.
Ciò non toglie come, se farmaco-resistente ed ossigeno-resistente nonchè contrario ai blocchia antalgici, possa provare ed eventualmente averne giovamento.
Cordialmente.
Io nel breve articolo scritto ho riportato le linee guida aggiornate internazionalmente condivise e solitamente quelle seguo.
La PENS potrebbe essere un ulteriore tentativo circa la quale non mi pare via sia una chiara evidenza di efficacia nella cefalea a grappolo.
Ciò non toglie come, se farmaco-resistente ed ossigeno-resistente nonchè contrario ai blocchia antalgici, possa provare ed eventualmente averne giovamento.
Cordialmente.
[#11]
Utente
Buongiorno Dottore,
spero che si ricordi di me, La scrivo per informarLa che attualmente sto provando ad utilizzare un elettrostimolatore vagale non invasivo prodotto da una ditta tedesca che si chiama Cerbomed e che consiste in un elettrodo sotto forma di un semplice auricoloare che va posizionato all'interno dell'orecchio sx, il quale emana impulsi di micro Ampere ad intermittenza che vanno a stimolare per l'appunto il nervo vago. Si tratta di un apparecchio, tra le altre cose molto costoso, che è nato primariamente per il trattamento delle epilessie farmaco resistenti e per la cura dei disturbi psichici mentre per la cefalea a grappolo sembra che nessuno l'abbia mai testato sino ad ora.
Comunque, ad oggi, lo sto provando per 4 ore al giorno e l'ho da soli 6 giorni tuttavia, conscio del fatto che è forse ancora troppo presto per esprimere un giudizio, mi sembra che non sia cambiato nulla nè come attacchi nè come avvisaglie che sento sempre in maniera "intermittente" sotto forma di fitte elettriche dolorose all'altezza della fronte/tempia e arcate dentarie in svariati momenti della giornata.
Qual è il Suo pensiero in merito?
Se anche questa strada, dovesse fallire e ahimè Le probabilità in questo senso sembrano alte, pensavo, come già Le avevo scritto in precedenza, di sentire il parere di un secondo anestesista, oltre a quello che già mi aveva visto, in merito al discorso sul campo magnetico prima di decidere, eventualmente, per fare una PENS a livello frontale oppure no.
Purtroppo non posso aggiungere altro se non dire che lo sconforto e la frustrazione spesso mi portano a pensare che da questa cosa non mi libererò mai più e che ormai la mia vita sia rovinata per sempre...
Alla luce di un quadro così complesso e difficile come il mio non nego che un miglioramento del tipo stare bene per almeno 1 mese di fila sarebbe un vero "miracolo" ma io ai miracoli ho smesso di credere già da un bel po ed in questo senso sono molto realista...
Cosa ne pensa?
Grazie
Un caro saluto
G.
spero che si ricordi di me, La scrivo per informarLa che attualmente sto provando ad utilizzare un elettrostimolatore vagale non invasivo prodotto da una ditta tedesca che si chiama Cerbomed e che consiste in un elettrodo sotto forma di un semplice auricoloare che va posizionato all'interno dell'orecchio sx, il quale emana impulsi di micro Ampere ad intermittenza che vanno a stimolare per l'appunto il nervo vago. Si tratta di un apparecchio, tra le altre cose molto costoso, che è nato primariamente per il trattamento delle epilessie farmaco resistenti e per la cura dei disturbi psichici mentre per la cefalea a grappolo sembra che nessuno l'abbia mai testato sino ad ora.
Comunque, ad oggi, lo sto provando per 4 ore al giorno e l'ho da soli 6 giorni tuttavia, conscio del fatto che è forse ancora troppo presto per esprimere un giudizio, mi sembra che non sia cambiato nulla nè come attacchi nè come avvisaglie che sento sempre in maniera "intermittente" sotto forma di fitte elettriche dolorose all'altezza della fronte/tempia e arcate dentarie in svariati momenti della giornata.
Qual è il Suo pensiero in merito?
Se anche questa strada, dovesse fallire e ahimè Le probabilità in questo senso sembrano alte, pensavo, come già Le avevo scritto in precedenza, di sentire il parere di un secondo anestesista, oltre a quello che già mi aveva visto, in merito al discorso sul campo magnetico prima di decidere, eventualmente, per fare una PENS a livello frontale oppure no.
Purtroppo non posso aggiungere altro se non dire che lo sconforto e la frustrazione spesso mi portano a pensare che da questa cosa non mi libererò mai più e che ormai la mia vita sia rovinata per sempre...
Alla luce di un quadro così complesso e difficile come il mio non nego che un miglioramento del tipo stare bene per almeno 1 mese di fila sarebbe un vero "miracolo" ma io ai miracoli ho smesso di credere già da un bel po ed in questo senso sono molto realista...
Cosa ne pensa?
Grazie
Un caro saluto
G.
[#12]
Personalmente ritengo come sia precoce formulare un giudizio circa la efficacia del dispositivo.
Non so quale deadline le abbiano prospettato ma aspetterei almeno 4 settimane prima di decidere.
Circa le alternative, io alcune proposte le ho formulate (scrambler therapy e blocchi antalgici) a quanto pare non ritenuti efficaci o scarsamente conosciuti dagli anestesiti che la seguono (emblematico il "discorso circa il blocco del nervo grande occipitale considerato non indicato poichè la cluster migraine è un disturbo trigemino-autonomico"-> "non conoscenza allo stato puro della fisiopatologia del dolore").
In ogni modo circa l'attuale stimolatore le ho detto mentre la PENS può essere una opzione circa la quale mi ero già espresso: eventualmente da provare.
Non so quale deadline le abbiano prospettato ma aspetterei almeno 4 settimane prima di decidere.
Circa le alternative, io alcune proposte le ho formulate (scrambler therapy e blocchi antalgici) a quanto pare non ritenuti efficaci o scarsamente conosciuti dagli anestesiti che la seguono (emblematico il "discorso circa il blocco del nervo grande occipitale considerato non indicato poichè la cluster migraine è un disturbo trigemino-autonomico"-> "non conoscenza allo stato puro della fisiopatologia del dolore").
In ogni modo circa l'attuale stimolatore le ho detto mentre la PENS può essere una opzione circa la quale mi ero già espresso: eventualmente da provare.
[#13]
Utente
Buonasera Dottore,
per quanto riguarda lo stimolatore che sto attualmente provando sicuramente andrò avanti con questo ancora per un po di tempo (1 mese almeno), dopo di che penso che procederò a contattare qualche altro anestesista nel caso non dovesse esserci nessuna risposta positiva.
Volevo chiederLe: Lei per caso mi saprebbe consigliare qualche bravo anestesista qui nella provincia di Alessandria? Oppure pensavo di provare a tornare al Centro Neurologico Besta di Milano, dove per altro sono stato in cura per tanti anni, prima di tornare a farmi seguire dal Mondino di Pavia...
Cosa ne pensa?
Grazie mille
Le auguro Buon lavoro e Buone Feste
G.
per quanto riguarda lo stimolatore che sto attualmente provando sicuramente andrò avanti con questo ancora per un po di tempo (1 mese almeno), dopo di che penso che procederò a contattare qualche altro anestesista nel caso non dovesse esserci nessuna risposta positiva.
Volevo chiederLe: Lei per caso mi saprebbe consigliare qualche bravo anestesista qui nella provincia di Alessandria? Oppure pensavo di provare a tornare al Centro Neurologico Besta di Milano, dove per altro sono stato in cura per tanti anni, prima di tornare a farmi seguire dal Mondino di Pavia...
Cosa ne pensa?
Grazie mille
Le auguro Buon lavoro e Buone Feste
G.
[#15]
Utente
Gent.mo Dottore,
ammetto di non conoscere a fondo la cosiddetta "scrambler therapy". Di cosa si tratta più precisamente? Potrebbe essere efficace nel trattamento di una cefalea trigemino autonomica? Che differenze ci sono tra la "scrambler therapy" ed il cosiddetto "campo magnetico"?
Grazie ancora
Cordialmente
G.
ammetto di non conoscere a fondo la cosiddetta "scrambler therapy". Di cosa si tratta più precisamente? Potrebbe essere efficace nel trattamento di una cefalea trigemino autonomica? Che differenze ci sono tra la "scrambler therapy" ed il cosiddetto "campo magnetico"?
Grazie ancora
Cordialmente
G.
[#16]
[#17]
Utente
Buongiorno Dottore,
La ringrazio per il link che mi ha postato che ho letto con estrema attenzione.
Ultimissima domanda: dal Suo punto di vista, se io fossi un Suo paziente, alla luce di tutto quello che Le ho scritto, ipotizzando che anche l'"esperimento" con l'elettrostimolatore vagale esterno che sto provando dovesse fallire, Lei mi consiglierebbe di provare prima la radiofrequenza pulsata oppure la scrambler therapy?
Ultima cosa: cosa ne pensa delle infiltrazioni al ganglio sfeno palatino? Anni fa mi erano state proposte dal neurologo da cui ero in cura tuttavia alla fine non è poi stato possibile eseguire il trattamento poiché, a causa di un setto nasale leggermente deviato verso sx e per sua natura troppo "stretto" ho dovuto rinunciare a tale possibilità....si trattava di eseguire un intervento chirurgico di rimozione dello sperone osseo in modo da rendere possibile tale trattamento ma io per una serie di motivi non me l'ero sentita....
Cordialmente
G.
La ringrazio per il link che mi ha postato che ho letto con estrema attenzione.
Ultimissima domanda: dal Suo punto di vista, se io fossi un Suo paziente, alla luce di tutto quello che Le ho scritto, ipotizzando che anche l'"esperimento" con l'elettrostimolatore vagale esterno che sto provando dovesse fallire, Lei mi consiglierebbe di provare prima la radiofrequenza pulsata oppure la scrambler therapy?
Ultima cosa: cosa ne pensa delle infiltrazioni al ganglio sfeno palatino? Anni fa mi erano state proposte dal neurologo da cui ero in cura tuttavia alla fine non è poi stato possibile eseguire il trattamento poiché, a causa di un setto nasale leggermente deviato verso sx e per sua natura troppo "stretto" ho dovuto rinunciare a tale possibilità....si trattava di eseguire un intervento chirurgico di rimozione dello sperone osseo in modo da rendere possibile tale trattamento ma io per una serie di motivi non me l'ero sentita....
Cordialmente
G.
[#18]
Se fosse un mio paziente, dopo accurata valutazione clinica e revisione critica della documentazione sanitaria in suo possesso, per prima cosa (seguendo un criterio a gradini);
-rivedrei la sua terapia farmacologica,
-quindi le proporrei di integrarla con blocchi antalgici dei nervi epicranici grande occipitale e sopra-orbitario,
-quindi radiofrequenza pulsata o scrambler therapy in rapporto al risultato della personale valutazione clinica ed alla risposta delle prime due opzioni, e
-per ultima il blocco del ganglio (che va effettuato da "mani veramente esperte").
Cordialmente.
-rivedrei la sua terapia farmacologica,
-quindi le proporrei di integrarla con blocchi antalgici dei nervi epicranici grande occipitale e sopra-orbitario,
-quindi radiofrequenza pulsata o scrambler therapy in rapporto al risultato della personale valutazione clinica ed alla risposta delle prime due opzioni, e
-per ultima il blocco del ganglio (che va effettuato da "mani veramente esperte").
Cordialmente.
[#19]
Utente
Gent.le Dottore,
approfitto della Sua gentilezza per chiederLe questo: nel caso decidessi di voler realmente provare la scrambler therapy (ipotesi) per farla basta rivolgersi ad un ambulatorio di terapia antalgica con l'impegnativa del medico di base oppure ci vorrà la prescrizione di un neurologo? Le chiedo questo perchè, nel caso fosse necessaria l'impegnativa del neurologo, se questi non fosse d'accordo nel farmela provare io sarei costretto a dovervi rinunciare...
Grazie
Buona serata
G.
approfitto della Sua gentilezza per chiederLe questo: nel caso decidessi di voler realmente provare la scrambler therapy (ipotesi) per farla basta rivolgersi ad un ambulatorio di terapia antalgica con l'impegnativa del medico di base oppure ci vorrà la prescrizione di un neurologo? Le chiedo questo perchè, nel caso fosse necessaria l'impegnativa del neurologo, se questi non fosse d'accordo nel farmela provare io sarei costretto a dovervi rinunciare...
Grazie
Buona serata
G.
[#20]
Solitamente la scrambler therapy è procedura antalgica erogata in regime privato.
Non è detto che sia così in tutto il Paese cosìcchè può chiedere al suo medico di medicina generale ed ai colleghi neurologi ed anestesisti che la seguono.
Non sono moltissimi i centri attrezzati con questa tecnica ma sarà sufficiente cercare sul web.
Inoltre non comprendo bene: nel post precedente mi ha chiesto un parere ed io ho disegnato una scala di trattamenti possibili tutti preliminarmente preceduti da una rivalutazione clinica neurologica.
La ST o RFpulsata erano solamente allo step 3, c'è prima uno step 1 ed uno step 2.
Potrebbe alla luce di una nuova valutazione clinica non essere la opzione per lei.
Non è detto che sia così in tutto il Paese cosìcchè può chiedere al suo medico di medicina generale ed ai colleghi neurologi ed anestesisti che la seguono.
Non sono moltissimi i centri attrezzati con questa tecnica ma sarà sufficiente cercare sul web.
Inoltre non comprendo bene: nel post precedente mi ha chiesto un parere ed io ho disegnato una scala di trattamenti possibili tutti preliminarmente preceduti da una rivalutazione clinica neurologica.
La ST o RFpulsata erano solamente allo step 3, c'è prima uno step 1 ed uno step 2.
Potrebbe alla luce di una nuova valutazione clinica non essere la opzione per lei.
[#21]
Utente
Gent.le Dottore,
La ringrazio moltissimo per le preziose informazioni che mi ha dato tuttavia, per quanto mi riguarda, sarei contrario a riprendere la via farmacologica primariamente perché, nel corso di questi anni, credo di aver provato tutto (o poco ci manca!) quello che c'era da provare, sempre con zero risultati positivi, quindi, per scelta preferirei orientarmi più verso altre strade, verso cose nuove...
Per adesso proverò ancora ad andare avanti con lo stimolatore vagale ma è chiaro che se dovesse continuare a non dare risposte positive, il passo successivo sarà contattare un secondo anestesista e valutare insieme il da farsi. Il problema, nel mio caso, è anche che mi trovo ad avere a che fare con alcuni neurologi che non sempre sono favorevoli a darmi il "nulla osta" nei confronti del percorso terapeutico che vorrei provare di mia iniziativa (la novità di turno)....
La scrambler therapy, la radiofrequenza pulsata, la PENS ecc. rappresentano per me delle vere e proprie NOVITA', ed in cuor mio proprio il fatto che siano per me delle terapie che non ho mai provato prima d'ora lascia aperta in me un minimo di speranza a cui per forza mi devo aggrappare...
Lei non può immaginare quante frustrazioni, quante delusioni ho avuto in questi anni (quasi 10 anni dagli inizi della malattia) nel provare diverse strade ma soprattutto quanti soldi ho speso tra impianti per ossigeno terapia, via-vai continuo dai centri cefalee ecc. sempre per non arrivare (purtroppo) a non aver mai concluso nulla...
Cordialità
G.
La ringrazio moltissimo per le preziose informazioni che mi ha dato tuttavia, per quanto mi riguarda, sarei contrario a riprendere la via farmacologica primariamente perché, nel corso di questi anni, credo di aver provato tutto (o poco ci manca!) quello che c'era da provare, sempre con zero risultati positivi, quindi, per scelta preferirei orientarmi più verso altre strade, verso cose nuove...
Per adesso proverò ancora ad andare avanti con lo stimolatore vagale ma è chiaro che se dovesse continuare a non dare risposte positive, il passo successivo sarà contattare un secondo anestesista e valutare insieme il da farsi. Il problema, nel mio caso, è anche che mi trovo ad avere a che fare con alcuni neurologi che non sempre sono favorevoli a darmi il "nulla osta" nei confronti del percorso terapeutico che vorrei provare di mia iniziativa (la novità di turno)....
La scrambler therapy, la radiofrequenza pulsata, la PENS ecc. rappresentano per me delle vere e proprie NOVITA', ed in cuor mio proprio il fatto che siano per me delle terapie che non ho mai provato prima d'ora lascia aperta in me un minimo di speranza a cui per forza mi devo aggrappare...
Lei non può immaginare quante frustrazioni, quante delusioni ho avuto in questi anni (quasi 10 anni dagli inizi della malattia) nel provare diverse strade ma soprattutto quanti soldi ho speso tra impianti per ossigeno terapia, via-vai continuo dai centri cefalee ecc. sempre per non arrivare (purtroppo) a non aver mai concluso nulla...
Cordialità
G.
[#22]
Eppure come in tutti i dolori cranio-facciali ad origine benigna (non neoplastica) alla fine una soluzione terapeutica deve pur esserci.
Per quel che mi concerne io "da qui" più che informarla e presentarle le chances terapeutiche di ciò che concordo e faccio sui pazienti che tratto, dopo averli valutati clinicamente ed essermi formato una opinione, temo non poter far altro.
Per quel che mi concerne io "da qui" più che informarla e presentarle le chances terapeutiche di ciò che concordo e faccio sui pazienti che tratto, dopo averli valutati clinicamente ed essermi formato una opinione, temo non poter far altro.
[#23]
Utente
Buongiorno Dottore,
La volevo informare che giovedì 15 gennaio p.v. avrò un consulto con un neurochirurgo dell'Istituto Neurologico Besta di Milano per valutare insieme la miglior strategia da mettere in atto al fine di migliorare la mia condizione.
Purtroppo ad oggi malgrado l'utilizzo costante per 4 ore al giorno con l'elettrostimolatore vagale (si ricorda?) non è cambiato nulla e le crisi continuano a venire allo stesso ritmo di prima sia come intensità che come frequenza.
Le farò sapere eventuali aggiornamenti dopo il consulto che avrò con questo neurochirurgo specializzato nel trattamento del dolore cronico.
Cordialmente
G.
La volevo informare che giovedì 15 gennaio p.v. avrò un consulto con un neurochirurgo dell'Istituto Neurologico Besta di Milano per valutare insieme la miglior strategia da mettere in atto al fine di migliorare la mia condizione.
Purtroppo ad oggi malgrado l'utilizzo costante per 4 ore al giorno con l'elettrostimolatore vagale (si ricorda?) non è cambiato nulla e le crisi continuano a venire allo stesso ritmo di prima sia come intensità che come frequenza.
Le farò sapere eventuali aggiornamenti dopo il consulto che avrò con questo neurochirurgo specializzato nel trattamento del dolore cronico.
Cordialmente
G.
[#25]
Utente
Egregio Dr. Poli,
sono appena tornato da Milano e, come Le avevo scritto, ho avuto il consulto con un neurochirurgo dell'Istituto Besta.
Dopo aver spiegato nella maniera più chiara possibile la mia situazione ed aver proposto le opzioni di cui Lei mi aveva scritto nei precedenti post (blocco antalgico dei nervi epicranici, radiofrequenza pulsata o scrambler therapy) il neurochirurgo, ha dimostrato di avere una opinione differente e mi ha proposto due opzioni:
1) Deep brain stimulation (DBS)
2) Impianto di stimolazione occipitale
In particolare il medico mi ha parlato bene della stimolazione occipitale motivando il fatto che, a suo dire, si tratterebbe di una tecnica maggiormente "collaudata" a livello scientifico rispetto sia ai blocchi antalgici dei nervi (tecniche a suo dire "superate") sia alla radiofrequenza pulsata che alla scrambler therapy (secondo lui rischierei di perdere solo altro tempo).
Premesso che io sono rimasto molto deluso poiché, lo ammetto, speravo di sentirmi dire altre risposte invece che i "soliti" interventi invasivi fatti a mo' di "cavia" posso dire già da ora che, almeno per il momento, non ho intenzione di eseguire l'impianto di stimolazione occipitale. Detto questo vorrei invece attenermi alla scaletta di cui Lei mi aveva scritto eccezion fatta per i farmaci per bocca cui in passato avevo già ampiamente provato purtroppo con zero risultati zero quindi come step successivo, a rigor di logica mi piacerebbe realmente provare con il blocco del grande nervo occipitale, se non fosse che non sono ancora riuscito a trovare un medico (Mondino o Besta) che fosse FAVOREVOLE a farmelo provare.
Le ricordo infatti che circa due mesi fa ero stato visto da un anestesista del Mondino di Pavia presso l'Ospedale di Parma il quale, a sua volta, aveva espresso un parere ancora diverso dagli altri specialisti e mi aveva proposto di provare ad eseguire una PENS a livello del nervo trigeminale (prima branca bilaterale) e successivamente del grande nervo occipitale escludendo il blocco del grande nervo occipitale poichè, a suo dire, "non sarebbe possibile eseguire il blocco del GNO in quanto il blocco test è da eseguire nel momento del dolore per valutare possibile indicazione a termolesione".
Onestamente non so più che pesci pigliare o meglio, mi correggo, continuo a peregrinare da un Centro Neurologico all'altro senza venire a capo di niente.
Lei cosa mi consiglia di fare alla luce di tutto questo?
La ringrazio e Le auguro una buona serata.
G
sono appena tornato da Milano e, come Le avevo scritto, ho avuto il consulto con un neurochirurgo dell'Istituto Besta.
Dopo aver spiegato nella maniera più chiara possibile la mia situazione ed aver proposto le opzioni di cui Lei mi aveva scritto nei precedenti post (blocco antalgico dei nervi epicranici, radiofrequenza pulsata o scrambler therapy) il neurochirurgo, ha dimostrato di avere una opinione differente e mi ha proposto due opzioni:
1) Deep brain stimulation (DBS)
2) Impianto di stimolazione occipitale
In particolare il medico mi ha parlato bene della stimolazione occipitale motivando il fatto che, a suo dire, si tratterebbe di una tecnica maggiormente "collaudata" a livello scientifico rispetto sia ai blocchi antalgici dei nervi (tecniche a suo dire "superate") sia alla radiofrequenza pulsata che alla scrambler therapy (secondo lui rischierei di perdere solo altro tempo).
Premesso che io sono rimasto molto deluso poiché, lo ammetto, speravo di sentirmi dire altre risposte invece che i "soliti" interventi invasivi fatti a mo' di "cavia" posso dire già da ora che, almeno per il momento, non ho intenzione di eseguire l'impianto di stimolazione occipitale. Detto questo vorrei invece attenermi alla scaletta di cui Lei mi aveva scritto eccezion fatta per i farmaci per bocca cui in passato avevo già ampiamente provato purtroppo con zero risultati zero quindi come step successivo, a rigor di logica mi piacerebbe realmente provare con il blocco del grande nervo occipitale, se non fosse che non sono ancora riuscito a trovare un medico (Mondino o Besta) che fosse FAVOREVOLE a farmelo provare.
Le ricordo infatti che circa due mesi fa ero stato visto da un anestesista del Mondino di Pavia presso l'Ospedale di Parma il quale, a sua volta, aveva espresso un parere ancora diverso dagli altri specialisti e mi aveva proposto di provare ad eseguire una PENS a livello del nervo trigeminale (prima branca bilaterale) e successivamente del grande nervo occipitale escludendo il blocco del grande nervo occipitale poichè, a suo dire, "non sarebbe possibile eseguire il blocco del GNO in quanto il blocco test è da eseguire nel momento del dolore per valutare possibile indicazione a termolesione".
Onestamente non so più che pesci pigliare o meglio, mi correggo, continuo a peregrinare da un Centro Neurologico all'altro senza venire a capo di niente.
Lei cosa mi consiglia di fare alla luce di tutto questo?
La ringrazio e Le auguro una buona serata.
G
[#26]
Perdoni ma la mia opinioche, credo, di averla già ampiamente espressa attenendomi a linee guida internazionali ed ad una "scaletta" improntata a partire dalle opzioni meno invasive (farmaci "mirati"->sicuro di aver provato proprio quelli indicati nei link inviati?)
a quelle mini-invasive (cicli di blocchi antalgici dei nervi grandi occipitali e sopraorbitari, questi ultimi ramo dellla prima branca trigeminale) dai quali ha preso origine la procedura di trattamento PENS (percutaneous elettrical nerve stimulation).
a quelle mini-invasive (cicli di blocchi antalgici dei nervi grandi occipitali e sopraorbitari, questi ultimi ramo dellla prima branca trigeminale) dai quali ha preso origine la procedura di trattamento PENS (percutaneous elettrical nerve stimulation).
[#27]
Utente
Dottore,
anzitutto La ringrazio per la tempestiva risposta. Io sarei favorevole, a questo punto, di provare con i blocchi antalgici dei nervi ma il problema è che NON ho ancora trovato un medico favorevole a farmi provare con questa strada ne al Mondino ne al Besta...
Come posso fare?
La ringrazio
G.
anzitutto La ringrazio per la tempestiva risposta. Io sarei favorevole, a questo punto, di provare con i blocchi antalgici dei nervi ma il problema è che NON ho ancora trovato un medico favorevole a farmi provare con questa strada ne al Mondino ne al Besta...
Come posso fare?
La ringrazio
G.
[#29]
Utente
Dottre io non posso che ringraziarLa per il Suo tempo e per la Sua professionalità e competenza.
Mi permetto di farLe una domanda mirata: nel caso dei blocchi dei nervi antalgici (occipitale e sopraorbitario) al di là del fatto che potrebbero o meno essere efficaci Le chiedo: quali controindicazioni e/o effetti collaterali? In cosa consistono più precisamente (mi riferisco soprattutto al blocco del nervo sopraorbitario)? Non capisco perchè il neurochirurgo ieri mi abbia detto che sono tecniche "superate"???!!!
Grazie di cuore
G.
Mi permetto di farLe una domanda mirata: nel caso dei blocchi dei nervi antalgici (occipitale e sopraorbitario) al di là del fatto che potrebbero o meno essere efficaci Le chiedo: quali controindicazioni e/o effetti collaterali? In cosa consistono più precisamente (mi riferisco soprattutto al blocco del nervo sopraorbitario)? Non capisco perchè il neurochirurgo ieri mi abbia detto che sono tecniche "superate"???!!!
Grazie di cuore
G.
[#30]
I blocchi antalgici sono infiltrazioni "mirate" nei punti di emergenza del nervo grande occipitale e del nervo sopraorbitario con sostanze quali corticosteroidi a lento rilascio ed anestetico locale. I blocchi ripetuti per brevi cicli solitamente 4 (1 ogni 1-2 settimane) rallentano il flusso di sostanze infiammatorie e di informazioni nocicettive dalla periferia all'encefalo. Entrambi si connettono con il nucleo sensitivo del nervo trigemino che è il "direttore d'orchestra" di tutte le tipologie di dolori cranio-facciali.
Effetti collaterali (oltre alla possibile allergie alle sostanze, ma ciò chiaramente concerne qualsiasi farmaco) possono essere breve senso di stordimento e breve disturbo dell'equilibrio che si auto-risolvono.
Ovviamente occorre la mano esperta di chi li pratica.
Cordialmente e buona PENS.
Effetti collaterali (oltre alla possibile allergie alle sostanze, ma ciò chiaramente concerne qualsiasi farmaco) possono essere breve senso di stordimento e breve disturbo dell'equilibrio che si auto-risolvono.
Ovviamente occorre la mano esperta di chi li pratica.
Cordialmente e buona PENS.
[#32]
Se vuole può anche contattarmi al mio indirizzo email privato di lavoro.
Ritengo, tuttavia, come possa provare a sottoporsi al trattamento PENS valutandone la efficacia.
Alfine la PENS altro non è che una evoluzione "bio-tech" dei blocchi con il vantaggio di non essere neanche mini-invasiva come invece sono questi ultimi.
Ritengo, tuttavia, come possa provare a sottoporsi al trattamento PENS valutandone la efficacia.
Alfine la PENS altro non è che una evoluzione "bio-tech" dei blocchi con il vantaggio di non essere neanche mini-invasiva come invece sono questi ultimi.
[#33]
Utente
Dottore,
non so come ringraziarLa per tutte le informazioni che mi sta dando, davvero.
Quindi, ricapitolando, se ho capito bene Lei dal Suo punto di vista mi consiglierebbe prima di provare ad eseguire una PENS frontale e poi, solo successivamente, qualora non dovesse funzionare, provare con i blocchi antalgici dei nervi, dico bene?
Mi dica una cosa: per valutare l'efficacia della PENS eventualmente quante sedute, sempre secondo il Suo punto di vista, bisognerebbe fare? Ho letto che, teoricamente, se la risposta fosse realmente positiva si potrebbe anche impiantare l'elettrodoto stabilmente invece di ripetere le singole sedute....
Grazie davvero
Cordialità
G.
non so come ringraziarLa per tutte le informazioni che mi sta dando, davvero.
Quindi, ricapitolando, se ho capito bene Lei dal Suo punto di vista mi consiglierebbe prima di provare ad eseguire una PENS frontale e poi, solo successivamente, qualora non dovesse funzionare, provare con i blocchi antalgici dei nervi, dico bene?
Mi dica una cosa: per valutare l'efficacia della PENS eventualmente quante sedute, sempre secondo il Suo punto di vista, bisognerebbe fare? Ho letto che, teoricamente, se la risposta fosse realmente positiva si potrebbe anche impiantare l'elettrodoto stabilmente invece di ripetere le singole sedute....
Grazie davvero
Cordialità
G.
[#34]
Non mi occupo personalmente di PENS pertanto non so risponderle dopo quanto sia possibile valutarne la efficacia.
La modalità di stimolazione elettrica nervosa transcutanea (tutti device bio-tech immaginati, pensati dalla biotecnologia Italiana ed Europea e poi realizzati e monetizzati negli US, così come la Scrambler Therapy immaginata e pensata dal prof. Giuseppe Marineo ma realizzata in US dove il collega che personalmente conosco ha avuto la avventura di andare a reperire i fondi sentendosi dire "...bene professore non mi interessa sapere come funziona purchè funzioni e che sopratutto si possa guadagnare molto...") può essere effettuata attraverso sedute ripetetute o impianto di stimolatore.
Cordialmente.
La modalità di stimolazione elettrica nervosa transcutanea (tutti device bio-tech immaginati, pensati dalla biotecnologia Italiana ed Europea e poi realizzati e monetizzati negli US, così come la Scrambler Therapy immaginata e pensata dal prof. Giuseppe Marineo ma realizzata in US dove il collega che personalmente conosco ha avuto la avventura di andare a reperire i fondi sentendosi dire "...bene professore non mi interessa sapere come funziona purchè funzioni e che sopratutto si possa guadagnare molto...") può essere effettuata attraverso sedute ripetetute o impianto di stimolatore.
Cordialmente.
[#35]
Utente
Egregio Dottore,
sono giorni per me molto intensi emotivamente poichè sto valutando attentamente quale sia la strada migliore da intraprendere.
Detto questo vorrei precisare che, nel caso decidessi comunque di provare a breve con la PENS frontale, nel momento in cui non dovesse esserci una risposta positiva allora a quel punto vorrei venire da Lei li a Roma in un qualche modo per effettuare il blocco del grande nervo occipitale per tanto, se Lei non ha nulla in contrario, mi sono scritto i Suoi contatti su un foglio di carta e, caso mai avessi bisogno e/o decidessi per approfondire quel discorso di cui lì Lei sarebbe già al corrente della mia situazione,
Cosa ne dice?
Cordialità
G.
sono giorni per me molto intensi emotivamente poichè sto valutando attentamente quale sia la strada migliore da intraprendere.
Detto questo vorrei precisare che, nel caso decidessi comunque di provare a breve con la PENS frontale, nel momento in cui non dovesse esserci una risposta positiva allora a quel punto vorrei venire da Lei li a Roma in un qualche modo per effettuare il blocco del grande nervo occipitale per tanto, se Lei non ha nulla in contrario, mi sono scritto i Suoi contatti su un foglio di carta e, caso mai avessi bisogno e/o decidessi per approfondire quel discorso di cui lì Lei sarebbe già al corrente della mia situazione,
Cosa ne dice?
Cordialità
G.
[#36]
Nulla in contrario.
Rammenti che la PENS è applicabile sia direttamente alla prima branca del nervo trigemino (branca oftalmica, interessando il nervo sopraorbitario che di questa costituisce è una branca a sua volta) così come è applicabile al nervo grande occipitale.
Entrambi i nervi, come già esposto, poi si collegano in sede endocranica al nucleo sensitivo del trigemino situato a livello troncoencefalico, regione ponto-bulbare.
Stia sereno, vedrà come le cose andranno a migliorare nel tempo.
Rammenti che la PENS è applicabile sia direttamente alla prima branca del nervo trigemino (branca oftalmica, interessando il nervo sopraorbitario che di questa costituisce è una branca a sua volta) così come è applicabile al nervo grande occipitale.
Entrambi i nervi, come già esposto, poi si collegano in sede endocranica al nucleo sensitivo del trigemino situato a livello troncoencefalico, regione ponto-bulbare.
Stia sereno, vedrà come le cose andranno a migliorare nel tempo.
[#37]
Utente
Dottore,
io non ho parole per ringraziarLa per la Sua infinita disponibilità e competenza.
Detto questo devo farLe una domanda un po' scomoda: nel caso decidessi per provare la PENS frontale (trigemino) potrebbe esserci, secondo il Suo giudizio, un rischio seppur remoto di andare ad "offendere" in maniera irreversibile il nervo trigeminale? Nello specifico quello che voglio dire è: mal che vada se non mi facesse bene non vorrei mai che mi danneggiasse e/o mi potesse creare qualche paresi facciale andando ad "offendere" qualche nervo.
Il Suo giudizio?
Grazie mille e buona serata
G.
io non ho parole per ringraziarLa per la Sua infinita disponibilità e competenza.
Detto questo devo farLe una domanda un po' scomoda: nel caso decidessi per provare la PENS frontale (trigemino) potrebbe esserci, secondo il Suo giudizio, un rischio seppur remoto di andare ad "offendere" in maniera irreversibile il nervo trigeminale? Nello specifico quello che voglio dire è: mal che vada se non mi facesse bene non vorrei mai che mi danneggiasse e/o mi potesse creare qualche paresi facciale andando ad "offendere" qualche nervo.
Il Suo giudizio?
Grazie mille e buona serata
G.
[#38]
PENS=stimolazione elettrica nervosa percutanea.
Non ritengo possa, se correttamente eseguita, causare danni permanenti ai nervi.
Se vogliamo una manovra errata con i blocchi ha maggior probabilità di causare danni nervosi.
Non ritengo possa, se correttamente eseguita, causare danni permanenti ai nervi.
Se vogliamo una manovra errata con i blocchi ha maggior probabilità di causare danni nervosi.
[#40]
Utente
Buongiorno Dottore,
come promesso sono qui ad aggiornarLa anche se purtroppo non ho avuto, finora, novità molto positive nel senso che, come Lei saprà, mi sono deciso per provare a fare il prima possibile una PENS frontale, solo che, purtroppo, mi hanno confermato che i tempi di attesa saranno un po lunghi, poichè attualmente è una tecnica che non eseguono. Può immaginarsi come mi sento... le crisi (manco a dirlo) vengono sempre allo stesso ritmo, mi seguono sempre come se fossero la mia ombra e anche durante il giorno sento sempre in maniera intermittente queste fitte elettriche all'altezza della fronte, viso, tempia (sx o dx) e occhio. A livello psicologico anche sono a terra. Spero di non dover aspettare in eterno per fare quella PENS ma purtroppo non ho altra scelta....
Cordiali saluti
G.
come promesso sono qui ad aggiornarLa anche se purtroppo non ho avuto, finora, novità molto positive nel senso che, come Lei saprà, mi sono deciso per provare a fare il prima possibile una PENS frontale, solo che, purtroppo, mi hanno confermato che i tempi di attesa saranno un po lunghi, poichè attualmente è una tecnica che non eseguono. Può immaginarsi come mi sento... le crisi (manco a dirlo) vengono sempre allo stesso ritmo, mi seguono sempre come se fossero la mia ombra e anche durante il giorno sento sempre in maniera intermittente queste fitte elettriche all'altezza della fronte, viso, tempia (sx o dx) e occhio. A livello psicologico anche sono a terra. Spero di non dover aspettare in eterno per fare quella PENS ma purtroppo non ho altra scelta....
Cordiali saluti
G.
[#41]
Un'altra scelta per il dolore cronico seppur di entità severa ma a genesi benigna c'è sempre. Se non rammento male Lei non mi ha mai parlato dei trattamenti farmacologici di "profilassi" assunti ma solo di Imigran spay osc oppure di ossigeno-puro in maschera chiusa.
Ha mai assunto il Verapamile (ovvero ISOPTIN)?
Farmaco di elezione nel trattamento di elezione della cluster headache?
Il farmaco preceduto per un breve periodo da assunzione di elevata dose di corticosteroidi e dopo una valutazione cardiologica+ECG (non è indicato nella ipotensione arteriosa nè nella bradicardia) associato agli oramai famosi blocchi dei nervi grande occipitale e sopraorbitario, qualora da solo e con posologia a salire, non fosse efficace, potrebbe essere una alternativa alle lunghe liste di attesa di cui solo ora mi sta parlando.
Allego link concernente l'argomento blocchi:
http://www.cefaleecampania.it/n7-atti/numero7-atti-dilorenzo.html
Cordialmente.
Ha mai assunto il Verapamile (ovvero ISOPTIN)?
Farmaco di elezione nel trattamento di elezione della cluster headache?
Il farmaco preceduto per un breve periodo da assunzione di elevata dose di corticosteroidi e dopo una valutazione cardiologica+ECG (non è indicato nella ipotensione arteriosa nè nella bradicardia) associato agli oramai famosi blocchi dei nervi grande occipitale e sopraorbitario, qualora da solo e con posologia a salire, non fosse efficace, potrebbe essere una alternativa alle lunghe liste di attesa di cui solo ora mi sta parlando.
Allego link concernente l'argomento blocchi:
http://www.cefaleecampania.it/n7-atti/numero7-atti-dilorenzo.html
Cordialmente.
[#42]
Utente
Buongiorno Dottore,
leggo solo ora la Sua risposta e me ne scuso: ieri purtroppo è stata una giornata realmente da incubo.
Andiamo con ordine: soffro di questa patologia almeno dal 2005 quando all'epoca avevo 20 anni. Prima di allora soffrivo sporadicamente di emicrania, ma niente di rilevante tanto che poi, con il tempo è regredita. Ricordo, invece, che questa malattia ha esordito appena subito dopo che io mi sono diplomato e questa è stata un po' una "fortuna" perchè se fosse andata diversamente non so come avrei fatto a terminare i miei studi. A scuola ero abbastanza bravo e tanto mi sarebbe piaciuto proseguire all'università ma il destino ha voluto diversamente.
Sono stato in cura negli ultimi tempi anche da psicologi e psichiatri per problemi legati all'ansia e alla depressione, adesso da quel punto di vista va un po meglio ma ogni tanto ancora riafforano i momenti cupi e bui.
Agli esordi la malattia non era certamente allo stadio in cui è ora, le crisi erano molto più rare e non così violente (ovviamente all'epoca non sapevo di cosa si trattasse). Eppure le varie risonanze magnetiche non hanno mai segnalato niente di anonimo finchè un giorno decisi di andare da Bussone e fu lui a farmi una prima diagnosi reale del problema.
Veniamo a noi: premesso che sono risultato essere bradicardico Le dico che conosco, ovviamente, molto bene l'Isoptin, così come il Carbolithium, il Topamax, il Soldesam, il Kudzu, il Deltacortene, il Depakin ecc. poichè sono tutti farmaci che ho provato nel corso di questi anni, nelle più svariate combinazioni possibili, sempre purtroppo senza aver mai avuto nessun risultato.
Da qui la mia scelta non mi perdere più tempo con i farmaci per bocca... in questi anni ho provato di tutto e di più: dall'agopuntura, alle terapie alternative (psilocibina, LSA e vari), dalla riflessologia alle cure "fai da te" (ipotermia) sempre senza nessun miglioramento.
Ultimo in ordine di tempo l'esperimento con l'elettrostimolatore vagale esterno (4 ore al giorno tutti i giorni) che mi era stato consigliato in maniera confidenziale dal medico neurologo di cui Lei ha postato il link nel Suo precedente messaggio. Zero risultati dopo più di un mese e stimolatore messo nel cassetto.
Ho cercato di riassumere tutto in modo e maniera che Lei, Dottore, possa avere un quadro più preciso di quanto grave e seria sia la mia situazione.
Ho promesso a me stesso che, se un giorno riuscissi realmente a non dico a guarire ma almeno a migliorare questa situazione, mi piacerebbe fare una vacanza in un posto lontano tipo l'Australia. Questa sarebbe il giusto premio a 10 anni della mia vita volati via senza essermi (purtroppo) goduto niente a causa di una malattia grave e rara che mi ha demolito sia fisicamente che psicologicamente.
La ringrazio e Le auguro buon lavoro
Cordialmente
G.
leggo solo ora la Sua risposta e me ne scuso: ieri purtroppo è stata una giornata realmente da incubo.
Andiamo con ordine: soffro di questa patologia almeno dal 2005 quando all'epoca avevo 20 anni. Prima di allora soffrivo sporadicamente di emicrania, ma niente di rilevante tanto che poi, con il tempo è regredita. Ricordo, invece, che questa malattia ha esordito appena subito dopo che io mi sono diplomato e questa è stata un po' una "fortuna" perchè se fosse andata diversamente non so come avrei fatto a terminare i miei studi. A scuola ero abbastanza bravo e tanto mi sarebbe piaciuto proseguire all'università ma il destino ha voluto diversamente.
Sono stato in cura negli ultimi tempi anche da psicologi e psichiatri per problemi legati all'ansia e alla depressione, adesso da quel punto di vista va un po meglio ma ogni tanto ancora riafforano i momenti cupi e bui.
Agli esordi la malattia non era certamente allo stadio in cui è ora, le crisi erano molto più rare e non così violente (ovviamente all'epoca non sapevo di cosa si trattasse). Eppure le varie risonanze magnetiche non hanno mai segnalato niente di anonimo finchè un giorno decisi di andare da Bussone e fu lui a farmi una prima diagnosi reale del problema.
Veniamo a noi: premesso che sono risultato essere bradicardico Le dico che conosco, ovviamente, molto bene l'Isoptin, così come il Carbolithium, il Topamax, il Soldesam, il Kudzu, il Deltacortene, il Depakin ecc. poichè sono tutti farmaci che ho provato nel corso di questi anni, nelle più svariate combinazioni possibili, sempre purtroppo senza aver mai avuto nessun risultato.
Da qui la mia scelta non mi perdere più tempo con i farmaci per bocca... in questi anni ho provato di tutto e di più: dall'agopuntura, alle terapie alternative (psilocibina, LSA e vari), dalla riflessologia alle cure "fai da te" (ipotermia) sempre senza nessun miglioramento.
Ultimo in ordine di tempo l'esperimento con l'elettrostimolatore vagale esterno (4 ore al giorno tutti i giorni) che mi era stato consigliato in maniera confidenziale dal medico neurologo di cui Lei ha postato il link nel Suo precedente messaggio. Zero risultati dopo più di un mese e stimolatore messo nel cassetto.
Ho cercato di riassumere tutto in modo e maniera che Lei, Dottore, possa avere un quadro più preciso di quanto grave e seria sia la mia situazione.
Ho promesso a me stesso che, se un giorno riuscissi realmente a non dico a guarire ma almeno a migliorare questa situazione, mi piacerebbe fare una vacanza in un posto lontano tipo l'Australia. Questa sarebbe il giusto premio a 10 anni della mia vita volati via senza essermi (purtroppo) goduto niente a causa di una malattia grave e rara che mi ha demolito sia fisicamente che psicologicamente.
La ringrazio e Le auguro buon lavoro
Cordialmente
G.
[#43]
Compreso come niente farmaci ed in particolare niente Isoptin che sarebbe, nella cluster migraine, il farmaco di scelta.
Restano gli approcci non farmacologici.
Mi spiace che dopo tanto parlare di PENS le abbiano comunicato una disponibilità per non si quando.
Restano gli approcci non farmacologici.
Mi spiace che dopo tanto parlare di PENS le abbiano comunicato una disponibilità per non si quando.
[#44]
Utente
Buonasera Dottore,
nel mio precedente post mi sono dimenticato di aggiungere una cosa: anni fa quando ero in cura dal prof. Bussone, mi era stato proposto di eseguire delle infiltrazioni al ganglio-sfeno palatino dal medico otorino, purtroppo però la cosa non fu possibile poichè, a seguito di una visita che feci appunto dall'otorino, venne evidenziato la presenza di uno sperone osseo, presente fin dalla nascita, nel setto nasale di ben 7 cm ragion per cui NON fu possibile eseguire le infiltrazioni se non dopo aver rimosso, appunto, lo sperone osseo. All'epoca decisi di provare altre strade ma oggi, a distanza di tempo, ci ripenso e mi chiedo: "E se davvero avessero funzionato?" Eventualmente, in un futuro potrei sempre optare per quella strada (sempre meglio che farsi fare l'impianto di stimolazione occipitale che mi propose il neurochirurgo del Besta). Qual è la Sua opinione in merito?
Altra cosa che le chiedo è questo: una dottoressa del Mondino mi mise in guardia sul fatto che, con il tempo, l'ossigeno al sintomatico può non rivelarsi più efficace con le crisi poichè queste ultime diventerebbero "abituate" o assuefatte che dir si voglia, ragion per cui mi consigliò di provare a vedere cosa succede nel caso in cui io non mi attaccassi all'ossigeno quando mi partono le crisi. Mi sembra un pensiero abbastanza "stupido", se mi passa il termine, perchè è ovvio che la crisi si sfoga in tutta la sua potenza se io non intervengo, però è altrettanto vero che, soprattutto con le crisi più "brutali" (come quella che ho avuto ieri sera) sia l'ossigeno che l'Imigran fanno poco per non dire niente. E' già successo parecchie volte e questo mi preoccupa non poco.
Il Suo parere?
La ringrazio e Le auguro una buona domenica.
G.
nel mio precedente post mi sono dimenticato di aggiungere una cosa: anni fa quando ero in cura dal prof. Bussone, mi era stato proposto di eseguire delle infiltrazioni al ganglio-sfeno palatino dal medico otorino, purtroppo però la cosa non fu possibile poichè, a seguito di una visita che feci appunto dall'otorino, venne evidenziato la presenza di uno sperone osseo, presente fin dalla nascita, nel setto nasale di ben 7 cm ragion per cui NON fu possibile eseguire le infiltrazioni se non dopo aver rimosso, appunto, lo sperone osseo. All'epoca decisi di provare altre strade ma oggi, a distanza di tempo, ci ripenso e mi chiedo: "E se davvero avessero funzionato?" Eventualmente, in un futuro potrei sempre optare per quella strada (sempre meglio che farsi fare l'impianto di stimolazione occipitale che mi propose il neurochirurgo del Besta). Qual è la Sua opinione in merito?
Altra cosa che le chiedo è questo: una dottoressa del Mondino mi mise in guardia sul fatto che, con il tempo, l'ossigeno al sintomatico può non rivelarsi più efficace con le crisi poichè queste ultime diventerebbero "abituate" o assuefatte che dir si voglia, ragion per cui mi consigliò di provare a vedere cosa succede nel caso in cui io non mi attaccassi all'ossigeno quando mi partono le crisi. Mi sembra un pensiero abbastanza "stupido", se mi passa il termine, perchè è ovvio che la crisi si sfoga in tutta la sua potenza se io non intervengo, però è altrettanto vero che, soprattutto con le crisi più "brutali" (come quella che ho avuto ieri sera) sia l'ossigeno che l'Imigran fanno poco per non dire niente. E' già successo parecchie volte e questo mi preoccupa non poco.
Il Suo parere?
La ringrazio e Le auguro una buona domenica.
G.
[#45]
Pertanto torniamo all'argomento "blocchi nervosi" con la differenza che quella dei nervi grande occipitale e sopraorbitario è realmente minimamente invasiva mentre il blocco del ganglio sfenopalatino richiede, poichè più complesso, una manualità interventista più sofisticata solitamente propria degli anestesisti o dei neurochirurghi.
Le fibre del dolore che si trovano nel ganglio sfenopalatino, hanno una grande importanza nel modulare la trasmissione del dolore, dalla periferia del corpo al suo centro.
Il blocco del ganglio sfenopalatino inibisce questa trasmissione e così facendo blocca l’entrata “dello stimolo del dolore” al cervello, agendo ad un livello più elevato del sistema nervoso centrale.
Ciò vuol dire che, bloccando l’ingresso dello stimolo al ganglio sfenopalatino, lo stimolo del dolore non raggiunge il cervello.
Consideri come ogni opzione di trattamento in teoria dovrebbe ben funzionare ma nella pratica clinica i risultati potrebbero non essere quelli attesi e desiderati.
Ciò vale sia per i trattamenti farmacologici così come per i blocchi periferirici e/o per gli approcci bio-tech.
Le fibre del dolore che si trovano nel ganglio sfenopalatino, hanno una grande importanza nel modulare la trasmissione del dolore, dalla periferia del corpo al suo centro.
Il blocco del ganglio sfenopalatino inibisce questa trasmissione e così facendo blocca l’entrata “dello stimolo del dolore” al cervello, agendo ad un livello più elevato del sistema nervoso centrale.
Ciò vuol dire che, bloccando l’ingresso dello stimolo al ganglio sfenopalatino, lo stimolo del dolore non raggiunge il cervello.
Consideri come ogni opzione di trattamento in teoria dovrebbe ben funzionare ma nella pratica clinica i risultati potrebbero non essere quelli attesi e desiderati.
Ciò vale sia per i trattamenti farmacologici così come per i blocchi periferirici e/o per gli approcci bio-tech.
[#46]
Utente
Dottore,
è stato fin troppo chiaro! Invece riguardo al possibile fenomeno dell'"assuefazione" da ossigeno cosa ne pensa?
Non c'è niente che riesce a tenere testa quando le crisi sono realmente "killer", infatti una loro particolarità è quella di esordire subito forti ed in maniera improvvisa: gli attacchi non sono mai tutti "uguali" almeno per quanto mi riguarda...
La terrò aggiornata, spero di trovare qualcosa che riesca a migliorare la qualità della mia vita...
Cordialmente
G.
è stato fin troppo chiaro! Invece riguardo al possibile fenomeno dell'"assuefazione" da ossigeno cosa ne pensa?
Non c'è niente che riesce a tenere testa quando le crisi sono realmente "killer", infatti una loro particolarità è quella di esordire subito forti ed in maniera improvvisa: gli attacchi non sono mai tutti "uguali" almeno per quanto mi riguarda...
La terrò aggiornata, spero di trovare qualcosa che riesca a migliorare la qualità della mia vita...
Cordialmente
G.
[#47]
Come è possibile il fenomeno dell'assuefazione agli psicofarmaci o ai farmaci antidoloririfici è possibile una minor sensibilità alla ossigeno terapia con O2-puro che potrebbe richiedere un aumento del numero di litri erogati (solitamente, come saprà, le indicazioni sono di 7-12 litri per un periodo di non oltre 15 minuti).
[#48]
Utente
Per farle capire la gravità della mia situazione Le posso dire che utilizzo un erogatore speciale che va da 1 lt/min fino a 30 lt/min. Quando ho crisi "brutali" generalmente utilizzo il flusso 25 lt/min alternandolo con i 20 e a volte sono riuscito a "vincere" le crisi rimanendo attaccato alla bombola anche per 40/50 min (ho fatto qualsiasi esperimento possibile e immaginabile) solo che alcune volte la crisi regredisce completamente per poi magari ripresentarsi dopo 30, 60 o 90 minuti mentre altre volte (come ieri sera) non va indietro proprio.......
Domani avrò una visita al Mondino e farò il punto con i neurologi che mi seguono, dirò loro di affrettare i tempi per la PENS nei limiti del possibile, sarei disposto realmente a pagare qualsiasi cifra pur di trovare qualcosa che funzionasse per davvero, è una situazione talmente grave e complessa da sembrare irreale, se mi passa il termine "non so più dove sbattere la testa"....!!!
Cordialità
G.
Domani avrò una visita al Mondino e farò il punto con i neurologi che mi seguono, dirò loro di affrettare i tempi per la PENS nei limiti del possibile, sarei disposto realmente a pagare qualsiasi cifra pur di trovare qualcosa che funzionasse per davvero, è una situazione talmente grave e complessa da sembrare irreale, se mi passa il termine "non so più dove sbattere la testa"....!!!
Cordialità
G.
[#49]
Utente
Buonasera Dottore,
sono stato visitato oggi pomeriggio al Centro Neurologico Mondino di Pavia, ho chiesto loro di cercare di sollecitare il più possibile l'anestesista di fiducia che lavora presso l'ospedale di Parma per eseguire la PENS frontale il prima possibile ma ancora non so nulla di più preciso. Nel frattempo la Dr.ssa neurologa del Mondino mi avrebbe proposto di provare uno dei pochi farmaci per bocca che ancora non ho provato. Il farmaco in questione è Lamotrigina 50 + 50 mg al dì, mattino e sera.
A dire il vero non sono per niente convinto di provare (l'ennesimo) farmaco per bocca perchè tanto conosco già il risultato. I miei pensieri, al contrario, sono tutti focalizzati verso la PENS che sicuramente effettuerò ma ancora non so quando.
Ad ogni modo, durante la visita odierna, ho proposto ai neurologi i blocchi antalgici grande nervo occipitale e sopraorbitario tuttavia, purtroppo, ho riscontrato ancora una volta una certa "ostilità" verso quel tipo di trattamento poichè giudicato NON idoneo al mio personalissimo caso (troppo complesso, a loro dire).
Qual è il Suo parere? Nel frattempo mi sono scritto su un foglietto i Suoi contatti poichè, se andasse male con la PENS, vorrei venire da Lei a Roma per approfondire appunto i discorsi dei blocchi antalgici che Lei già sa...
Le farò sapere come evolve la situazione.
Cordialmente
G.
sono stato visitato oggi pomeriggio al Centro Neurologico Mondino di Pavia, ho chiesto loro di cercare di sollecitare il più possibile l'anestesista di fiducia che lavora presso l'ospedale di Parma per eseguire la PENS frontale il prima possibile ma ancora non so nulla di più preciso. Nel frattempo la Dr.ssa neurologa del Mondino mi avrebbe proposto di provare uno dei pochi farmaci per bocca che ancora non ho provato. Il farmaco in questione è Lamotrigina 50 + 50 mg al dì, mattino e sera.
A dire il vero non sono per niente convinto di provare (l'ennesimo) farmaco per bocca perchè tanto conosco già il risultato. I miei pensieri, al contrario, sono tutti focalizzati verso la PENS che sicuramente effettuerò ma ancora non so quando.
Ad ogni modo, durante la visita odierna, ho proposto ai neurologi i blocchi antalgici grande nervo occipitale e sopraorbitario tuttavia, purtroppo, ho riscontrato ancora una volta una certa "ostilità" verso quel tipo di trattamento poichè giudicato NON idoneo al mio personalissimo caso (troppo complesso, a loro dire).
Qual è il Suo parere? Nel frattempo mi sono scritto su un foglietto i Suoi contatti poichè, se andasse male con la PENS, vorrei venire da Lei a Roma per approfondire appunto i discorsi dei blocchi antalgici che Lei già sa...
Le farò sapere come evolve la situazione.
Cordialmente
G.
[#50]
La Lamotrigina è uno dei farmaci antiepilettici con analogo meccanismo di azione al Pregabalin, al Gabapentin, alla Carbamazepina, ecc.
Chissà potrebbe funzionare...oppure no.
Non comprendo tempi così ritardati per la PENS giacchè son loro ad averla proposta.
E' "quel che rimane della sanità pubblica".
Chissà potrebbe funzionare...oppure no.
Non comprendo tempi così ritardati per la PENS giacchè son loro ad averla proposta.
E' "quel che rimane della sanità pubblica".
[#51]
Utente
Dottore,
parole sante! Purtroppo chi ci rimette è sempre il povero sofferente, è la triste verità...
Comunque, per conoscenza Le posto la relazione che mi era stata fatta dall'anestesista di fiducia lo scorso 27 novembre, quando sono stato da lui visitato in merito alla valutazione per eseguire un blocco del grande nervo occipitale. Mi piacerebbe poi avere un Suo parere, se possibile:
"Carissimo,
ho visto in data odierna il Tuo paziente Sig. G inviatoci per valutazione per eventuale blocco del nervo grande occipitale.
Il paziente lamenta una sintomatologia molto complessa che si manifesta per più di 15gg al mese. Il dolore lamentato dal paziente è accessionale e non scostante.
Inoltre, il dolore è prevalentemente a carico "trigeminale" e non del grande occipitale anche se in alcune occasioni il dolore è anche a carico del nervo grande occipitale.
Non è possibile eseguire il BNGO in quanto il blocco test è da eseguire nel momento del dolore per valutare possibile indicazione a termolesione.
Vista la sintomatologia complessa potrebbe essere indicato eseguire PENS a livello dell'emergenza del nervo trigeminale (prima branca bilaterale) e successivamente del nervo grande occipitale.
Prima di decidere di inserire il paziente in lista per tale possibile procedura vorrei avere il Tuo giudizio.
A disposizione per qualsiasi chiarimento
Dott. Allegri"
Grazie
G.
parole sante! Purtroppo chi ci rimette è sempre il povero sofferente, è la triste verità...
Comunque, per conoscenza Le posto la relazione che mi era stata fatta dall'anestesista di fiducia lo scorso 27 novembre, quando sono stato da lui visitato in merito alla valutazione per eseguire un blocco del grande nervo occipitale. Mi piacerebbe poi avere un Suo parere, se possibile:
"Carissimo,
ho visto in data odierna il Tuo paziente Sig. G inviatoci per valutazione per eventuale blocco del nervo grande occipitale.
Il paziente lamenta una sintomatologia molto complessa che si manifesta per più di 15gg al mese. Il dolore lamentato dal paziente è accessionale e non scostante.
Inoltre, il dolore è prevalentemente a carico "trigeminale" e non del grande occipitale anche se in alcune occasioni il dolore è anche a carico del nervo grande occipitale.
Non è possibile eseguire il BNGO in quanto il blocco test è da eseguire nel momento del dolore per valutare possibile indicazione a termolesione.
Vista la sintomatologia complessa potrebbe essere indicato eseguire PENS a livello dell'emergenza del nervo trigeminale (prima branca bilaterale) e successivamente del nervo grande occipitale.
Prima di decidere di inserire il paziente in lista per tale possibile procedura vorrei avere il Tuo giudizio.
A disposizione per qualsiasi chiarimento
Dott. Allegri"
Grazie
G.
[#52]
Perdoni ma circa la oramai acclarata differenza di valutazione circa la utilità dei blocchi dei nervi epicranici manifestata tra i colleghi che le hanno proposto la PENS ma che poi non la eseguono e chi le scrive credo di essermi già espresso ed aver inviato dei link dove trovare materiale a supporto.
Ma ciò non importa.
Quel che importa è che la sottopongano alla procedura da loro indicata.
Ma ciò non importa.
Quel che importa è che la sottopongano alla procedura da loro indicata.
[#53]
Utente
Buongiorno Dottore,
ho prenotato proprio pochi minuti fa una prima visita presso il reparto di Medicina del Dolore dell'Ospedale di Novara (precisamente il giorno 5 febbraio), ho fatto presente loro il problema che attualmente ho con i tempi di attesa per eseguire una PENS frontale tramite L'Istituto Neurologico Mondino di Pavia, è una tecnica che a Novara attualmente eseguono (seppur raramente) però tutto passa dal parere del dottore anestesista che mi visiterà se sarà favorevole oppure no...
Purtroppo non ho altra scelta e non sono nella condizione di aspettare tempi "biblici" e non me ne vogliano al Mondino... ma Lei sappia che, se con la PENS dovesse andare male e/o dovesse NON funzionare, molto probabilmente prenoterò per un consulto da Lei personalmente....
Grazie
A risentirLa
G.
ho prenotato proprio pochi minuti fa una prima visita presso il reparto di Medicina del Dolore dell'Ospedale di Novara (precisamente il giorno 5 febbraio), ho fatto presente loro il problema che attualmente ho con i tempi di attesa per eseguire una PENS frontale tramite L'Istituto Neurologico Mondino di Pavia, è una tecnica che a Novara attualmente eseguono (seppur raramente) però tutto passa dal parere del dottore anestesista che mi visiterà se sarà favorevole oppure no...
Purtroppo non ho altra scelta e non sono nella condizione di aspettare tempi "biblici" e non me ne vogliano al Mondino... ma Lei sappia che, se con la PENS dovesse andare male e/o dovesse NON funzionare, molto probabilmente prenoterò per un consulto da Lei personalmente....
Grazie
A risentirLa
G.
[#55]
Utente
Assolutamente sì dottore, io non mi voglio arrendere: non è possibile che nel 2015 si guarisce dall'ebola ed io non riesco non dico a guarire ma neanche a migliorare!
Ad ogni modo continuo ad andare per la mia strada, spero di riuscire a trovare la giusta via che mi permetta di riprendere in mano la mia vita visto che da quasi 10 anni è come se avessi smesso di vivere.
Ad ogni modo Dottore Le farò sapere quello che mi diranno a Novara, la mia idea sarebbe quella di lasciare la DBS e la stimolazione del nervo occipitale come ultima spiaggia, sono messo malissimo, è vero, ma non sono ancora "alla canna del gas" come si suol dire...
Speriamo bene, Le farò sapere comunque
Buona serata
G.
Ad ogni modo continuo ad andare per la mia strada, spero di riuscire a trovare la giusta via che mi permetta di riprendere in mano la mia vita visto che da quasi 10 anni è come se avessi smesso di vivere.
Ad ogni modo Dottore Le farò sapere quello che mi diranno a Novara, la mia idea sarebbe quella di lasciare la DBS e la stimolazione del nervo occipitale come ultima spiaggia, sono messo malissimo, è vero, ma non sono ancora "alla canna del gas" come si suol dire...
Speriamo bene, Le farò sapere comunque
Buona serata
G.
[#56]
Utente
Dottore buonasera,
mi scusi se la disturbo ancora ma ho una domanda che mi ronza in testa da un po di tempo a questa parte e che non mi fa dormire la notte: secondo Lei, se io mi fossi deciso ad essere sottoposto all'intervento chirurgico di asportazione dello sperone osseo di 7 cm dal setto nasale, come a suo tempo aveva indicato l'otorinolaringoiatra per poter effettuare le infiltrazioni al ganglio sfeno palatino, sarebbe potuta migliorare, di riflesso, la sintomatologia dolorosa? Mi spiego meglio: potrebbe a Suo giudizio, questo disordine neurologico, essere dovuto al fatto che, inspirando dal naso, mi va su poco ossigeno al cervello (a causa del setto nasale stretto) di conseguenza le vene della fronte/tempie iniziano a pulsare il dolore (crisi)? E' una teoria che potrebbe reggere, a Suo parere, oppure è difficile dirlo?
Grazie infinite
Buona serata
G.
mi scusi se la disturbo ancora ma ho una domanda che mi ronza in testa da un po di tempo a questa parte e che non mi fa dormire la notte: secondo Lei, se io mi fossi deciso ad essere sottoposto all'intervento chirurgico di asportazione dello sperone osseo di 7 cm dal setto nasale, come a suo tempo aveva indicato l'otorinolaringoiatra per poter effettuare le infiltrazioni al ganglio sfeno palatino, sarebbe potuta migliorare, di riflesso, la sintomatologia dolorosa? Mi spiego meglio: potrebbe a Suo giudizio, questo disordine neurologico, essere dovuto al fatto che, inspirando dal naso, mi va su poco ossigeno al cervello (a causa del setto nasale stretto) di conseguenza le vene della fronte/tempie iniziano a pulsare il dolore (crisi)? E' una teoria che potrebbe reggere, a Suo parere, oppure è difficile dirlo?
Grazie infinite
Buona serata
G.
[#57]
Lei mi attribuisce capacità divinatorie che non ho.
Comunque "forse, probabilmente" per quel che concerne la infiltrazione del ganglio sfenopalatino.
Per quanto concerne "...potrebbe... questo disordine neurologico essere dovuto al fatto che, inspirando dal naso, mi va su poco ossigeno al cervello (a causa del setto nasale stretto) di conseguenza le vene della fronte/tempie iniziano a pulsare il dolore..." non ritengo che le cose stiano in questa maniera.
La cefalea a grappolo è altra cosa da un disturbo connesso alla deviazione del setto nasale ed eventuali relative conseguenze.
Comunque "forse, probabilmente" per quel che concerne la infiltrazione del ganglio sfenopalatino.
Per quanto concerne "...potrebbe... questo disordine neurologico essere dovuto al fatto che, inspirando dal naso, mi va su poco ossigeno al cervello (a causa del setto nasale stretto) di conseguenza le vene della fronte/tempie iniziano a pulsare il dolore..." non ritengo che le cose stiano in questa maniera.
La cefalea a grappolo è altra cosa da un disturbo connesso alla deviazione del setto nasale ed eventuali relative conseguenze.
[#58]
Utente
Le Sue risposte sono state (come sempre) chiarissime e di questo La ringrazio.
In attesa del consulto che avrò la prossima settimana a Novara, con la speranza di poter effettuare il prima possibile la PENS frontale, desideravo puntualizzare una cosa a proposito dell'assuefazione da ossigeno e/o Imigran: l'ossigeno e l'Imigran su di me funzionano tutt'ora, solo che ho notato che, rispetto al passato, tanto l'Imigran quanto (soprattutto) l'ossigeno, in presenza di crisi "brutali" (un termine che rende bene l'idea) spesso NON sono efficaci non solo per "risolvere" l'attacco ma neanche per alleviarlo come intensità e questa è una delle cose che mi preoccupano maggiormente. Penso che forse a questo punto non sia più tanto corretto dire che l'ossigeno pian piano sta perdendo efficacia su di me (perchè con le crisi non "brutali" funziona ancora) quanto piuttosto direi che le crisi "brutali" sono talmente violente che l'azione meccanica vasocostrittrice dell'ossigeno non riesce a fare effetto a livello vascolare ma ovviamente è solo la mia idea...
In breve: non è che con il tempo l'ossigeno va via via perdendo efficacia ma piuttosto, sono io che sto peggiorando e che mi stanno venendo crisi sempre più forti, talmente forti da pensare di lanciarsi dalla finestra di lì a poco (per fare un esempio) ma, ovviamente, è solo la mia opinione. Probabilmente anche l'ossigeno ha dei "limite" oltre i quali anche lui fa quello che fa...
Cosa ne pensa?
Grazie
Buona sera
G.
In attesa del consulto che avrò la prossima settimana a Novara, con la speranza di poter effettuare il prima possibile la PENS frontale, desideravo puntualizzare una cosa a proposito dell'assuefazione da ossigeno e/o Imigran: l'ossigeno e l'Imigran su di me funzionano tutt'ora, solo che ho notato che, rispetto al passato, tanto l'Imigran quanto (soprattutto) l'ossigeno, in presenza di crisi "brutali" (un termine che rende bene l'idea) spesso NON sono efficaci non solo per "risolvere" l'attacco ma neanche per alleviarlo come intensità e questa è una delle cose che mi preoccupano maggiormente. Penso che forse a questo punto non sia più tanto corretto dire che l'ossigeno pian piano sta perdendo efficacia su di me (perchè con le crisi non "brutali" funziona ancora) quanto piuttosto direi che le crisi "brutali" sono talmente violente che l'azione meccanica vasocostrittrice dell'ossigeno non riesce a fare effetto a livello vascolare ma ovviamente è solo la mia idea...
In breve: non è che con il tempo l'ossigeno va via via perdendo efficacia ma piuttosto, sono io che sto peggiorando e che mi stanno venendo crisi sempre più forti, talmente forti da pensare di lanciarsi dalla finestra di lì a poco (per fare un esempio) ma, ovviamente, è solo la mia opinione. Probabilmente anche l'ossigeno ha dei "limite" oltre i quali anche lui fa quello che fa...
Cosa ne pensa?
Grazie
Buona sera
G.
[#60]
Utente
Dottore buonasera,
in attesa del consulto che andrò ad effettuare prossimamente presso l'ospedale di Novara per vedere se è possibile accorciare i tempi per la PENS, Le volevo porre una domanda un po' insolita.
Se un giorno (spero non troppo lontano) io riuscissi realmente a migliorare in maniera importante la mia attuale condizione neurologica, come forse Le avevo già scritto, mi piacerebbe organizzare una vacanza in Australia da solo per un periodo di 15 giorni.
So bene che allo stato attuale delle cose si tratta di pura utopia però è un sogno che coltivo da molto tempo, forse anche dovuto al fatto che sono stanco di dover sempre rinunciare alle cose belle della vita a causa del mio grave problema.
Premesso che se anche davvero migliorassi poichè non potrei certamente dire di essere "guarito", ragion per cui dovrei organizzarmi per avere l'ossigeno sia nelle stanze dell'albergo che eventualmente durante il volo (l'Imigran potrei portarmelo da casa), Le volevo chiedere: a Suo giudizio un volo certamente impegnativo come quello che sarebbe da Milano a Sydney potrebbe causare "un risveglio" improvviso delle crisi? Mi spiego meglio: ipotizzando di essere stato bene 1 o 2 mesi senza più avere avuto crisi (esempio) potrebbero ripartirmi improvvisamente attacchi durante il volo? Le ricordo che complessivamente sarebbero oltre 20 ore di aereo...
Chiedo scusa se può sembrare una domanda "stupida" ma ho trovato informazioni discordanti su internet...
Leggo la Sua risposta e la ringrazio anticipatamente.
La terrò aggiornata sull'esito della visita che giovedì 5 febbraio p.v.
Cordialità
G.
in attesa del consulto che andrò ad effettuare prossimamente presso l'ospedale di Novara per vedere se è possibile accorciare i tempi per la PENS, Le volevo porre una domanda un po' insolita.
Se un giorno (spero non troppo lontano) io riuscissi realmente a migliorare in maniera importante la mia attuale condizione neurologica, come forse Le avevo già scritto, mi piacerebbe organizzare una vacanza in Australia da solo per un periodo di 15 giorni.
So bene che allo stato attuale delle cose si tratta di pura utopia però è un sogno che coltivo da molto tempo, forse anche dovuto al fatto che sono stanco di dover sempre rinunciare alle cose belle della vita a causa del mio grave problema.
Premesso che se anche davvero migliorassi poichè non potrei certamente dire di essere "guarito", ragion per cui dovrei organizzarmi per avere l'ossigeno sia nelle stanze dell'albergo che eventualmente durante il volo (l'Imigran potrei portarmelo da casa), Le volevo chiedere: a Suo giudizio un volo certamente impegnativo come quello che sarebbe da Milano a Sydney potrebbe causare "un risveglio" improvviso delle crisi? Mi spiego meglio: ipotizzando di essere stato bene 1 o 2 mesi senza più avere avuto crisi (esempio) potrebbero ripartirmi improvvisamente attacchi durante il volo? Le ricordo che complessivamente sarebbero oltre 20 ore di aereo...
Chiedo scusa se può sembrare una domanda "stupida" ma ho trovato informazioni discordanti su internet...
Leggo la Sua risposta e la ringrazio anticipatamente.
La terrò aggiornata sull'esito della visita che giovedì 5 febbraio p.v.
Cordialità
G.
[#61]
Solitamente i pazienti che tratto per cluster headache e che progressivamente vanno incontro a remissione del dolore cranio facciale sono "liberi" da limitazioni tranne quella di portare con sè i farmaci per continuare profilassi e quelli per trattare eventuali crisi (che solitamente non si presentano).
Ce ne sono alcuni che per la professione apicale che svolgono viaggiano molto in aereo anche per tratte lunghe.
Ce ne sono alcuni che per la professione apicale che svolgono viaggiano molto in aereo anche per tratte lunghe.
[#62]
Utente
Salve Dottore,
La ringrazio moltissimo per aver la Sua celere risposta, mi rendo conto di averLe posto un quesito che "lascia un po il tempo che trova" poichè, di norma, uno che è nelle condizioni in cui sono io non pensa di certo di viaggiare in aereo fin dall'altra parte del mondo, lo capisco e me ne rendo conto. Tuttavia possiamo dire che il motivo per cui Le ho fatto quella domanda era più per una curiosità personale che altro, dato che ho letto da più parti che un volo intercontinentale, come potrebbe essere quello dall'Italia all'Australia, nei pazienti predisposti potrebbe andare a "risvegliare il can che dorme" come si suol dire anche se, ovviamente, è difficile dare una risposta con sicurezza vista anche la soggettività dei casi. Dico bene?
Ad ogni modo, come Le avevo scritto, il mio solo ed unico obiettivo ad oggi è quello di cercare di ottenere un miglioramento importante e significativo al fine di poter realmente migliorare la qualità della mia vita, il resto verrà da se e chissà che i sogni non possano diventare realtà, questo solo il tempo lo dirà...
In ogni caso ci terrei a specificare che sono quasi 4 giorni consecutivi che sto bene e che NON ho avuto crisi, solo qualche leggero "sentore" una tantum ma nessuna sensazione che potesse farmi pensare che di qui a poco possa partirmi una crisi.
Infatti, se Lei ricorderà, Le avevo scritto che raramente mi possono capitare 3,4 oppure 5 giorni consecutivi SENZA crisi però, di norma, proprio perchè sono cronico, si tratta sempre di pochi giorni e mai (purtroppo) di mesi come invece succede per gli episodici...
La saluto e Le auguro buon lavoro
G.
La ringrazio moltissimo per aver la Sua celere risposta, mi rendo conto di averLe posto un quesito che "lascia un po il tempo che trova" poichè, di norma, uno che è nelle condizioni in cui sono io non pensa di certo di viaggiare in aereo fin dall'altra parte del mondo, lo capisco e me ne rendo conto. Tuttavia possiamo dire che il motivo per cui Le ho fatto quella domanda era più per una curiosità personale che altro, dato che ho letto da più parti che un volo intercontinentale, come potrebbe essere quello dall'Italia all'Australia, nei pazienti predisposti potrebbe andare a "risvegliare il can che dorme" come si suol dire anche se, ovviamente, è difficile dare una risposta con sicurezza vista anche la soggettività dei casi. Dico bene?
Ad ogni modo, come Le avevo scritto, il mio solo ed unico obiettivo ad oggi è quello di cercare di ottenere un miglioramento importante e significativo al fine di poter realmente migliorare la qualità della mia vita, il resto verrà da se e chissà che i sogni non possano diventare realtà, questo solo il tempo lo dirà...
In ogni caso ci terrei a specificare che sono quasi 4 giorni consecutivi che sto bene e che NON ho avuto crisi, solo qualche leggero "sentore" una tantum ma nessuna sensazione che potesse farmi pensare che di qui a poco possa partirmi una crisi.
Infatti, se Lei ricorderà, Le avevo scritto che raramente mi possono capitare 3,4 oppure 5 giorni consecutivi SENZA crisi però, di norma, proprio perchè sono cronico, si tratta sempre di pochi giorni e mai (purtroppo) di mesi come invece succede per gli episodici...
La saluto e Le auguro buon lavoro
G.
[#63]
Utente
Buonasera Dottore,
dunque oggi, come le avevo scritto, ho avuto un consulto presso il reparto di algologia dell'ospedale di Novara e sono stato visto da un medico in anestesista a cui ho spiegato la mia storia e, in accordo con lui, di comune accordo abbiamo deciso che eseguiremo (spero) in tempi brevi la prima di quattro sedute per quanto concerne il blocco del grande nervo occipitale (ricorda?). Io ho spiegato le caratteristiche del mio dolore prevalentemente cranio-facciale che non occipitale però il medico mi ha fornito una serie di spiegazioni da cui sono riuscito a desumere che, almeno inizialmente, si preferirebbe trattare prima il NGO rispetto al nervo sopraorbitario poichè "più semplice" da trattare.
Per quanto riguarda invece il discorso della PENS frontale, almeno per il momento, l'avremmo messa un attimino in "stand-by" dando prima spazio possibili terapie come i blocchi antalgici dei nervi e/o eventualmente la radiofrequenza pulsata.
Con il Mondino invece penso che ormai non andrò più da loro poichè so bene come la pensano e nemmeno più contatterò l'anestesista di Parma poichè, per adesso, ho deciso che proverò con l'altra strada ma qualora le altre terapie dovessero rivelarsi inefficaci il discorso relativo alla PENS tornerà sicuramente alla ribalta. L'unica cosa sicura è che io non mi arrendo e dopo 10 anni vissuti come se mi avessero dato l'ergastolo ho il diritto e il dovere di andare fino in fondo alla questione.
Cosa ne pensa?
La saluto con affetto e Le auguro una piacevole serata
G.
dunque oggi, come le avevo scritto, ho avuto un consulto presso il reparto di algologia dell'ospedale di Novara e sono stato visto da un medico in anestesista a cui ho spiegato la mia storia e, in accordo con lui, di comune accordo abbiamo deciso che eseguiremo (spero) in tempi brevi la prima di quattro sedute per quanto concerne il blocco del grande nervo occipitale (ricorda?). Io ho spiegato le caratteristiche del mio dolore prevalentemente cranio-facciale che non occipitale però il medico mi ha fornito una serie di spiegazioni da cui sono riuscito a desumere che, almeno inizialmente, si preferirebbe trattare prima il NGO rispetto al nervo sopraorbitario poichè "più semplice" da trattare.
Per quanto riguarda invece il discorso della PENS frontale, almeno per il momento, l'avremmo messa un attimino in "stand-by" dando prima spazio possibili terapie come i blocchi antalgici dei nervi e/o eventualmente la radiofrequenza pulsata.
Con il Mondino invece penso che ormai non andrò più da loro poichè so bene come la pensano e nemmeno più contatterò l'anestesista di Parma poichè, per adesso, ho deciso che proverò con l'altra strada ma qualora le altre terapie dovessero rivelarsi inefficaci il discorso relativo alla PENS tornerà sicuramente alla ribalta. L'unica cosa sicura è che io non mi arrendo e dopo 10 anni vissuti come se mi avessero dato l'ergastolo ho il diritto e il dovere di andare fino in fondo alla questione.
Cosa ne pensa?
La saluto con affetto e Le auguro una piacevole serata
G.
[#64]
Penso che il collega sostiene quel che sostenevo io fin dall'inizio.
Il nervo grande occipitale, come già spiegato oltre che a innervare il cuoio capelluto postero-superiore del capo, invia un ramo endocranico al nucleo sensitivo (bulbo-pontino) del nervo trigemino, nucleo al quale afferiscono sia il nervo sopraorbitario a sua volta ramo della I branca del nervo trigemino e sia la II e la III branca del nervo trigemino. Quel che supportano gli articoli che le ho inviato è che un blocco antalgico del grande occipitale dovrebbe avere il medesimo effetto di un blocco del sopraorbitario (verosimilmente con effetti analoghi o migliori e certamente più facile da effettuare). Cioè una desensibilizzazione progressiva delle stimolazioni periferiche tra nucleo e branche trigemino-facciali.
In bocca al lupo.
Il nervo grande occipitale, come già spiegato oltre che a innervare il cuoio capelluto postero-superiore del capo, invia un ramo endocranico al nucleo sensitivo (bulbo-pontino) del nervo trigemino, nucleo al quale afferiscono sia il nervo sopraorbitario a sua volta ramo della I branca del nervo trigemino e sia la II e la III branca del nervo trigemino. Quel che supportano gli articoli che le ho inviato è che un blocco antalgico del grande occipitale dovrebbe avere il medesimo effetto di un blocco del sopraorbitario (verosimilmente con effetti analoghi o migliori e certamente più facile da effettuare). Cioè una desensibilizzazione progressiva delle stimolazioni periferiche tra nucleo e branche trigemino-facciali.
In bocca al lupo.
[#66]
Utente
Buongiorno Dottore,
Le scrivo per informarLa che, di comune accordo con il medico cui sono attualmente seguito, il prossimo martedì 14 aprile inizierò a fare la prima di quattro sedute a cadenza settimanale per quanto concerne il blocco del nervo periferico.
Il medico mi ha subito detto (giustamente) che non si aspetta che io "guarisca" dopo aver fatto queste quattro sedute ma quantomeno auspica un miglioramento sia come frequenza che come intensità delle crisi dolorose.
Inoltre, volevo segnalare che in questi ultimissimi giorni c'è stata un piccolissima regressione con le crisi sia come numero di attacchi che come "fitte" intermittenti nell'arco della giornata, tuttavia non mi faccio illusioni perchè so bene che, nell'arco di un anno, un paziente cronico può avere un andamento un pochino "altalenante" (forse dovuto alle stagioni?) con periodi in cui a volte sembra che vada meglio ed altri peggio.
Tornando al discorso del blocco del nervo periferico mi sembra inutile dire che ho molta speranza verso tale tipo di pratica "mini-invasiva", tuttavia Le volevo chiedere: ipotizzando che la tecnica FUNZIONI e che mi faccia migliorare come frequenza ed intensità si potrebbe, secondo il Suo personalissimo punto di vista, programmare, in accordo con lo specialista cui sono attualmente seguito, nel caso, un mini-ciclo di sedute di blocchi prima di un'eventuale partenza per un breve periodo di vacanza in Australia? (Ovviamente è solo una supposizione perchè non si può ancora sapere se sarà efficace oppure no).
In attesa di un Suo cortese riscontro La ringrazio e Le porgo i miei più cordiali saluti.
G.
Le scrivo per informarLa che, di comune accordo con il medico cui sono attualmente seguito, il prossimo martedì 14 aprile inizierò a fare la prima di quattro sedute a cadenza settimanale per quanto concerne il blocco del nervo periferico.
Il medico mi ha subito detto (giustamente) che non si aspetta che io "guarisca" dopo aver fatto queste quattro sedute ma quantomeno auspica un miglioramento sia come frequenza che come intensità delle crisi dolorose.
Inoltre, volevo segnalare che in questi ultimissimi giorni c'è stata un piccolissima regressione con le crisi sia come numero di attacchi che come "fitte" intermittenti nell'arco della giornata, tuttavia non mi faccio illusioni perchè so bene che, nell'arco di un anno, un paziente cronico può avere un andamento un pochino "altalenante" (forse dovuto alle stagioni?) con periodi in cui a volte sembra che vada meglio ed altri peggio.
Tornando al discorso del blocco del nervo periferico mi sembra inutile dire che ho molta speranza verso tale tipo di pratica "mini-invasiva", tuttavia Le volevo chiedere: ipotizzando che la tecnica FUNZIONI e che mi faccia migliorare come frequenza ed intensità si potrebbe, secondo il Suo personalissimo punto di vista, programmare, in accordo con lo specialista cui sono attualmente seguito, nel caso, un mini-ciclo di sedute di blocchi prima di un'eventuale partenza per un breve periodo di vacanza in Australia? (Ovviamente è solo una supposizione perchè non si può ancora sapere se sarà efficace oppure no).
In attesa di un Suo cortese riscontro La ringrazio e Le porgo i miei più cordiali saluti.
G.
[#67]
Circa tempi e modalità delle procedure ritengo indicato per Lei (che io non ho visitato ed il collega di riferimento si) e deontologicamente corretto che sia il collega che la segue di persona a decidere/proporre e come, quindi, sia il destinatario del suo quesito.
Quel che mi chiedo è: perchè una volta concordato il trattamento aspettare fino al prossimo martedì 14 aprile?
Quel che mi chiedo è: perchè una volta concordato il trattamento aspettare fino al prossimo martedì 14 aprile?
[#68]
Utente
Buonasera dottore,
purtroppo i tempi di attesa, anche in questo caso, sono un po' lunghi in quanto il medico che mi segue mi ha spiegato che una volta iniziata la prima seduta le altre andrebbero fatte a distanza di tempo regolari (nel mio caso di settimana in settimana). Purtroppo non c'era la possibilità di iniziare prima o meglio ci sarebbe la possibilità magari per fare una seduta ma poi passerebbe chissà quanto tempo prima di poter fare le altre. In poche parole il medico giustamente ha pensato che conviene fare "le cose per bene" di conseguenza mi toccherà "resistere" ancora 2 mesi.
Quello che però davvero mi chiedo è: nel caso si rivelasse efficace, fino a quanto tempo potrebbe durare l'effetto dell'anestetico? 1 settimana? 1 mese? Questo sarebbe un aspetto importante da tenere conto visto e considerato che, alla condizione attuale, sono costretto ad astenermi dal fare qualsiasi tipo di programma (ferie, andare a fare una gita, andare allo stadio ecc.) per via della patologia e della sua influenza nella mia vita di tutti i giorni...
G.
purtroppo i tempi di attesa, anche in questo caso, sono un po' lunghi in quanto il medico che mi segue mi ha spiegato che una volta iniziata la prima seduta le altre andrebbero fatte a distanza di tempo regolari (nel mio caso di settimana in settimana). Purtroppo non c'era la possibilità di iniziare prima o meglio ci sarebbe la possibilità magari per fare una seduta ma poi passerebbe chissà quanto tempo prima di poter fare le altre. In poche parole il medico giustamente ha pensato che conviene fare "le cose per bene" di conseguenza mi toccherà "resistere" ancora 2 mesi.
Quello che però davvero mi chiedo è: nel caso si rivelasse efficace, fino a quanto tempo potrebbe durare l'effetto dell'anestetico? 1 settimana? 1 mese? Questo sarebbe un aspetto importante da tenere conto visto e considerato che, alla condizione attuale, sono costretto ad astenermi dal fare qualsiasi tipo di programma (ferie, andare a fare una gita, andare allo stadio ecc.) per via della patologia e della sua influenza nella mia vita di tutti i giorni...
G.
[#69]
Sono le problematiche della sanità pubblica oramai sempre meno efficiente.
Altrimenti dovrebbe rivolgersi ad un professionista in un centro privato.
Qualora la procedura (antalgica "progressivamente efficace" e non anestetica; l'effetto anestetico passa da poche ore a un giorno) dovesse essere efficace potrebbe dopo i primi quattro blocchi dilazionare i successivi.
Rammenti quel che ha letto di quel che le ho scritto ed il meccanismo di azione.
Cordialmente.
Altrimenti dovrebbe rivolgersi ad un professionista in un centro privato.
Qualora la procedura (antalgica "progressivamente efficace" e non anestetica; l'effetto anestetico passa da poche ore a un giorno) dovesse essere efficace potrebbe dopo i primi quattro blocchi dilazionare i successivi.
Rammenti quel che ha letto di quel che le ho scritto ed il meccanismo di azione.
Cordialmente.
[#70]
Utente
La ringrazio davvero per tutte le delucidazioni che mi sta dando perchè sono realmente di grande importanza.
Dunque mi rendo conto che è impossibile poter fare una "previsione" teorica (sempre nel caso ci fosse una risposta positiva) sulla durata, a livello di tempo, del periodo ipotetico dello "stare bene" (o comunque dello "stare meglio"). In una parola non posso sapere quello che mi aspetta se non dopo averlo provato. Dico bene?
Comunque ripeto quello che ho già scritto: se si dimostrasse efficace potrebbe essere un valido palliativo per poter (esempio) programmarsi un breve periodo di ferie stando "moderatamente" tranquilli (a quel punto basterebbe sottoporsi poco tempo prima di partire ad un tot di sedute).
Condivide quello che ho scritto, Dottore?
A presto
G..
Dunque mi rendo conto che è impossibile poter fare una "previsione" teorica (sempre nel caso ci fosse una risposta positiva) sulla durata, a livello di tempo, del periodo ipotetico dello "stare bene" (o comunque dello "stare meglio"). In una parola non posso sapere quello che mi aspetta se non dopo averlo provato. Dico bene?
Comunque ripeto quello che ho già scritto: se si dimostrasse efficace potrebbe essere un valido palliativo per poter (esempio) programmarsi un breve periodo di ferie stando "moderatamente" tranquilli (a quel punto basterebbe sottoporsi poco tempo prima di partire ad un tot di sedute).
Condivide quello che ho scritto, Dottore?
A presto
G..
[#72]
Utente
Comprendo perfettamente la Sua posizione dottore, sempre meglio andarci "con i piedi di piombo" e non crearsi troppe "aspettative"....
Si vedrà, l'unica cosa che posso dire è che spero di non dovermi sottoporre, in un futuro più o meno lontano, all'impianto di stimolazione occipitale (quello lo vorrei evitare nei limiti del possibile per una mia scelta personale), insomma spero di riuscire a trovare "una quadra" che non sia necessariamente un qualcosa di invasivo e/o di permanente impiantato nella testa. Tanti ci sono riusciti, spero di farcela anch'io...
Buona serata e a presto
G.
Si vedrà, l'unica cosa che posso dire è che spero di non dovermi sottoporre, in un futuro più o meno lontano, all'impianto di stimolazione occipitale (quello lo vorrei evitare nei limiti del possibile per una mia scelta personale), insomma spero di riuscire a trovare "una quadra" che non sia necessariamente un qualcosa di invasivo e/o di permanente impiantato nella testa. Tanti ci sono riusciti, spero di farcela anch'io...
Buona serata e a presto
G.
[#73]
Utente
Dottore buongiorno,
mi scusi se la stresso ma mi è venuto in mente questa domanda che adesso Le giro direttamente: durante la Sua carriera, secondo la Sua diretta esperienza, generalmente quanto può durare l'effetto benefico di un ciclo di blocchi del grande nervo occipitale in un paziente cluster avente la forma cronica (quanti giorni)? Nei casi che Lei sicuramente avrà trattato nel corso di questi anni con tale tecnica che esperienza ne ha tratto in merito? Non si potrebbe proprio sbilanciare a tal proposito?
So bene che il tutto andrebbe preso "con le pinze" e che in medicina tutto è relativo e non esiste sicurezza ma in questo modo un paziente potrebbe farsi un minimo di idea in merito...
La ringrazio per la Sua infinita pazienza e professionalità e La saluto cordialmente
G.
mi scusi se la stresso ma mi è venuto in mente questa domanda che adesso Le giro direttamente: durante la Sua carriera, secondo la Sua diretta esperienza, generalmente quanto può durare l'effetto benefico di un ciclo di blocchi del grande nervo occipitale in un paziente cluster avente la forma cronica (quanti giorni)? Nei casi che Lei sicuramente avrà trattato nel corso di questi anni con tale tecnica che esperienza ne ha tratto in merito? Non si potrebbe proprio sbilanciare a tal proposito?
So bene che il tutto andrebbe preso "con le pinze" e che in medicina tutto è relativo e non esiste sicurezza ma in questo modo un paziente potrebbe farsi un minimo di idea in merito...
La ringrazio per la Sua infinita pazienza e professionalità e La saluto cordialmente
G.
[#74]
"...So bene che il tutto andrebbe preso "con le pinze"...";
partendo da questo presupposto qualora sia responsivo alla procedura da alcune/o più settimane a qualche mese.
Ma ogni individuo è un singolo irripetibile soggetto nell' "universomondo".
partendo da questo presupposto qualora sia responsivo alla procedura da alcune/o più settimane a qualche mese.
Ma ogni individuo è un singolo irripetibile soggetto nell' "universomondo".
[#76]
Utente
Buongiorno Dottore,
Le scrivo perchè volevo comunicarLe che oggi sono tornato ad avere attacchi (2 ma risolti con Imigran e O2) dopo che per 7 giorni consecutivi sono stato BENE, senza attacchi e senza avvisaglie (a parte il sesto giorno in cui ho cominciato ad avvertire fitte intermittenti alla fronte e alle arcate dentarie). Infatti non mi ricordo se nelle precedenti email glielo avevo scritto, ad ogni modo può capitare, in maniera del tutto spontanea, di avere raramente delle brevi remissioni (mai superiori ai 10-11 giorni consecutivi). Come mai si verifica questo secondo Lei? La scorsa estate, verso la fine del mese di agosto, ricordo di essere stato bene per quasi 14 giorni consecutivi (un record per me). Occorre specificare che è tra una pausa e l'altra che spesso gli attacchi cambiano il lato (destro o sinistro)...
Sembra quasi che non riesca a stare bene più di quel "tot" di tempo... Ci può essere una spiegazione a tutto ciò? E' così da dieci anni...
Ad ogni modo Le volevo anche chiedere, secondo Lei, alla luce del quadro che Le ho delineato (un quadro molto complesso senza ombra di dubbio) se, vista la regolarità e la ciclicità (soprattutto negli orari) delle crisi, il fare un viaggio intercontinentale potrebbe rilevarsi utile a spezzare, in un qualche modo, questo circolo vizioso da cui sembra non ci si riesca ad uscire (si tratta solo di una curiosità più che altro).
La cosa brutta, nel mio personalissimo caso è che:
1) le "remissioni" sono troppo brevi (contrariamente a chi ha la forma episodica che riferisce di stare bene per vari mesi)
2) le remissioni non si possono "prevedere" perchè vengono quando meno me lo aspetto. E' come se fosse un meccanismo che si accende e si spegne senza una causa apparente...
Cosa ne pensa? In tutta onestà Le dico che non vedo l'ora che passino alla svelta questi due mesi che mi separano dal primo ciclo di blocchi nervosi periferici...
Grazie e buon fine settimana
G.
Le scrivo perchè volevo comunicarLe che oggi sono tornato ad avere attacchi (2 ma risolti con Imigran e O2) dopo che per 7 giorni consecutivi sono stato BENE, senza attacchi e senza avvisaglie (a parte il sesto giorno in cui ho cominciato ad avvertire fitte intermittenti alla fronte e alle arcate dentarie). Infatti non mi ricordo se nelle precedenti email glielo avevo scritto, ad ogni modo può capitare, in maniera del tutto spontanea, di avere raramente delle brevi remissioni (mai superiori ai 10-11 giorni consecutivi). Come mai si verifica questo secondo Lei? La scorsa estate, verso la fine del mese di agosto, ricordo di essere stato bene per quasi 14 giorni consecutivi (un record per me). Occorre specificare che è tra una pausa e l'altra che spesso gli attacchi cambiano il lato (destro o sinistro)...
Sembra quasi che non riesca a stare bene più di quel "tot" di tempo... Ci può essere una spiegazione a tutto ciò? E' così da dieci anni...
Ad ogni modo Le volevo anche chiedere, secondo Lei, alla luce del quadro che Le ho delineato (un quadro molto complesso senza ombra di dubbio) se, vista la regolarità e la ciclicità (soprattutto negli orari) delle crisi, il fare un viaggio intercontinentale potrebbe rilevarsi utile a spezzare, in un qualche modo, questo circolo vizioso da cui sembra non ci si riesca ad uscire (si tratta solo di una curiosità più che altro).
La cosa brutta, nel mio personalissimo caso è che:
1) le "remissioni" sono troppo brevi (contrariamente a chi ha la forma episodica che riferisce di stare bene per vari mesi)
2) le remissioni non si possono "prevedere" perchè vengono quando meno me lo aspetto. E' come se fosse un meccanismo che si accende e si spegne senza una causa apparente...
Cosa ne pensa? In tutta onestà Le dico che non vedo l'ora che passino alla svelta questi due mesi che mi separano dal primo ciclo di blocchi nervosi periferici...
Grazie e buon fine settimana
G.
[#77]
Utente
Buongiorno Dottore,
purtroppo Le confermo quello che avevo scritto nel mio post precedente ossia, che ha ripreso ad andare decisamente male dopo un breve periodo di "pausa".
Ora gli attacchi (alcuni dei quali molto aggressivi e resistenti sia all'O2 che all'Imigran) coinvolgono il lato sx del viso mentre prima del breve periodo di pausa interessavano il lato dx. Ho notato che durante le crisi particolarmente violente la narice si tappa ed inizia a colare in corrispondenza del lato interessato dal dolore e l'occhio corrispondente diventa arrossato.
La situazione è, come al solito, molto critica. Stamane ho provato a contattare l'algologo per sapere se ci fosse la possibilità di eseguire i blocchi da lui in regime privato (in modo da anticipare i tempi) ma purtroppo mi è stato detto che è in ferie tutta la settimana.
Non so più davvero cosa pensare, tutte le mie speranze sono rivolte a questi blocchi con l'auspicio di una risposta positiva e durevole nel tempo perché così non posso andare avanti.
Come è possibile, secondo Lei, che gli attacchi "brutali" non si riescano a risolvere né con L'Imigran né con l'O2 mentre gli attacchi non brutali invece sì?
Se fossi farmacoresistente non funzionerebbero mai, dico bene?
Sono molto preoccupato, non so davvero dove "sbattere la testa" se mi passa il termine...
Cosa ne pensa?
La ringrazio di cuore e Le auguro buon lavoro
G.
purtroppo Le confermo quello che avevo scritto nel mio post precedente ossia, che ha ripreso ad andare decisamente male dopo un breve periodo di "pausa".
Ora gli attacchi (alcuni dei quali molto aggressivi e resistenti sia all'O2 che all'Imigran) coinvolgono il lato sx del viso mentre prima del breve periodo di pausa interessavano il lato dx. Ho notato che durante le crisi particolarmente violente la narice si tappa ed inizia a colare in corrispondenza del lato interessato dal dolore e l'occhio corrispondente diventa arrossato.
La situazione è, come al solito, molto critica. Stamane ho provato a contattare l'algologo per sapere se ci fosse la possibilità di eseguire i blocchi da lui in regime privato (in modo da anticipare i tempi) ma purtroppo mi è stato detto che è in ferie tutta la settimana.
Non so più davvero cosa pensare, tutte le mie speranze sono rivolte a questi blocchi con l'auspicio di una risposta positiva e durevole nel tempo perché così non posso andare avanti.
Come è possibile, secondo Lei, che gli attacchi "brutali" non si riescano a risolvere né con L'Imigran né con l'O2 mentre gli attacchi non brutali invece sì?
Se fossi farmacoresistente non funzionerebbero mai, dico bene?
Sono molto preoccupato, non so davvero dove "sbattere la testa" se mi passa il termine...
Cosa ne pensa?
La ringrazio di cuore e Le auguro buon lavoro
G.
[#78]
Utente
Dottore,
se nel caso nel mio caso i blocchi nervosi e/o eventualmente la PENS non dovessero funzionare bisognerà, per forza, pensare alla stimolazione occipitale che fanno al Besta di Milano e che mi è già stata proposta in passato. Ovviamente l'ho sempre pensata come ultima spiaggia però sono realista e so che non dovessi avere fortuna con le due tecniche sopra menzionate...
Qual è il Suo pensiero in merito?
Mi creda sono molto depresso oggi è stata una giornata da incubo, le crisi non si contano più e non riesco a "contenerle" neanche con l'O2 a 25 lt/min!
Cosa mi devo aspettare? Ho notato che quando ho brevi periodi di benessere (5-6 giorni max) quando poi torna è come se tornasse con intensità quadruplicata, è come se fosse "una molla" che si carica finchè non esplode....
Dottore mi dica qualcosa La prego, sono arrivato al punto di stare sveglio tutta la notte in attesa che l'attacco arrivi per far si che non mi colpisca nel sonno...
Mi sto attivando per vedere se c'è la possibilità di eseguire i blocchi in regime privato anzichè col SSN in modo da velocizzare il più possibile i tempi...
La ringrazio di cuore
Cordialmente
G.
se nel caso nel mio caso i blocchi nervosi e/o eventualmente la PENS non dovessero funzionare bisognerà, per forza, pensare alla stimolazione occipitale che fanno al Besta di Milano e che mi è già stata proposta in passato. Ovviamente l'ho sempre pensata come ultima spiaggia però sono realista e so che non dovessi avere fortuna con le due tecniche sopra menzionate...
Qual è il Suo pensiero in merito?
Mi creda sono molto depresso oggi è stata una giornata da incubo, le crisi non si contano più e non riesco a "contenerle" neanche con l'O2 a 25 lt/min!
Cosa mi devo aspettare? Ho notato che quando ho brevi periodi di benessere (5-6 giorni max) quando poi torna è come se tornasse con intensità quadruplicata, è come se fosse "una molla" che si carica finchè non esplode....
Dottore mi dica qualcosa La prego, sono arrivato al punto di stare sveglio tutta la notte in attesa che l'attacco arrivi per far si che non mi colpisca nel sonno...
Mi sto attivando per vedere se c'è la possibilità di eseguire i blocchi in regime privato anzichè col SSN in modo da velocizzare il più possibile i tempi...
La ringrazio di cuore
Cordialmente
G.
[#79]
Qualora sia blocchi che PENS non dovessero avere il risultato atteso forse sarà il momento di prendere in considerazione dell'opzione terapeutica propostale all'Istitito Besta.
Forrse un trattamento antidepressivo con farmaci della classe SSRI o SRNI non sarebbe da scartare o comunque da prendere in considerazione, in questa fase (Duloxetina in primis) dopo ovviamente valutazione neuropsichiatrica circa la reale indicazione (solo tono dell'umore deflesso su base reattiva o vero e proprio disturbo depressivo?-ritengo possa essere "solo" la prima evenienza giacchè è sempre molto propositivo ed attivo e pensa in avanti).
Credo anche io qualora riuscisse ad anticipare l'inizio dei blocchi sarebbe buona cosa e nel caso poi a seguire i PENS.
Cordialmente.
Forrse un trattamento antidepressivo con farmaci della classe SSRI o SRNI non sarebbe da scartare o comunque da prendere in considerazione, in questa fase (Duloxetina in primis) dopo ovviamente valutazione neuropsichiatrica circa la reale indicazione (solo tono dell'umore deflesso su base reattiva o vero e proprio disturbo depressivo?-ritengo possa essere "solo" la prima evenienza giacchè è sempre molto propositivo ed attivo e pensa in avanti).
Credo anche io qualora riuscisse ad anticipare l'inizio dei blocchi sarebbe buona cosa e nel caso poi a seguire i PENS.
Cordialmente.
[#80]
Utente
Buongiorno Dottore,
desidero innanzitutto ringraziarLa per avermi risposto e colgo anche l'occasioni per scusarmi se in questi giorni le ho inviato troppe domande ma purtroppo la situazione è molto grave e seria e ogni giorno che passa la situazione sembra diventare sempre più ingestibile. A maggior ragione ci tengo a precisare che 8-9 anni fa nei primi anni di malattia la situazione non era a questo stadio (come gravità intendo) ma è un processo che è via via maturato nel tempo e, ad oggi, la situazione è quella che Le ho descritto.
Ho assunto farmaci antidepressivi (Citalopram) per 8-9 mesi sotto controllo medico e per scelta desidero non prenderne più perchè tutti i miei sforzi, fisici, mentali, economici e non sono finalizzati nella ricerca di un qualcosa che possa realmente migliorare la qualità della mia vita ad oggi molto mediocre.
Il percorso da seguire l'ho bene in testa e la stimolazione occipitale (per cui per altro non esistono prove certe di efficacia) desidero lasciarla, come ho già scritto, come "ultima spiaggia" ma è chiaro che se mi trovassi con "l'acqua alla gola" mi vedrei costretto a valutare anche quella possibilità.
Sembra impossibile che ad oggi "si va e si viene dalla luna", si guarisce dall'ebola ed invece non ci si riesca a trovare una terapia UNIVOCA che funzioni per tutti i casi gravi come il mio.
Le farò sapere eventuali sviluppi, ora è tempo di agire perchè non posso più permettermi di perdere altro tempo come, purtroppo, ho già fatto in questi ultimi 4-5 anni nel provare terapie e/o strade alternative che si sono rivelate un grande "flop" (elettrostimolatori esterni, psilocibina e sostanze psicotrope, agopuntura ecc ecc).
Cordiali saluti
G.
desidero innanzitutto ringraziarLa per avermi risposto e colgo anche l'occasioni per scusarmi se in questi giorni le ho inviato troppe domande ma purtroppo la situazione è molto grave e seria e ogni giorno che passa la situazione sembra diventare sempre più ingestibile. A maggior ragione ci tengo a precisare che 8-9 anni fa nei primi anni di malattia la situazione non era a questo stadio (come gravità intendo) ma è un processo che è via via maturato nel tempo e, ad oggi, la situazione è quella che Le ho descritto.
Ho assunto farmaci antidepressivi (Citalopram) per 8-9 mesi sotto controllo medico e per scelta desidero non prenderne più perchè tutti i miei sforzi, fisici, mentali, economici e non sono finalizzati nella ricerca di un qualcosa che possa realmente migliorare la qualità della mia vita ad oggi molto mediocre.
Il percorso da seguire l'ho bene in testa e la stimolazione occipitale (per cui per altro non esistono prove certe di efficacia) desidero lasciarla, come ho già scritto, come "ultima spiaggia" ma è chiaro che se mi trovassi con "l'acqua alla gola" mi vedrei costretto a valutare anche quella possibilità.
Sembra impossibile che ad oggi "si va e si viene dalla luna", si guarisce dall'ebola ed invece non ci si riesca a trovare una terapia UNIVOCA che funzioni per tutti i casi gravi come il mio.
Le farò sapere eventuali sviluppi, ora è tempo di agire perchè non posso più permettermi di perdere altro tempo come, purtroppo, ho già fatto in questi ultimi 4-5 anni nel provare terapie e/o strade alternative che si sono rivelate un grande "flop" (elettrostimolatori esterni, psilocibina e sostanze psicotrope, agopuntura ecc ecc).
Cordiali saluti
G.
[#82]
Utente
Buongiorno Dottore,
lunedì rientrerà dalle ferie il dottore cui sono attualmente seguito per il discorso dei blocchi nervosi, gli telefonerò e gli chiederò se sarà possibile anticipare i blocchi a questo punto anche privatamente basta farli nel più breve tempo possibile perchè la situazione ultimamente è ai limiti dell'ingestibile.
Nel frattempo vorrei porLe queste domande:
1) Quale può essere il motivo per cui sistematicamente come ho 4-5 giorni consecutivi di pausa quando riprendono a venirmi le crisi mi vengono talmente violente da rendere inefficace sia l'ossigeno che l'Imigran che, non dimentichiamo, sono i 2 trattamenti di prima scelta per tamponare gli attacchi di CH?
2) Come si spiega che io per 8 anni ho sempre e solo avuto attacchi che interessavano il lato sinistro del viso mentre ad oggi vengono sia a destra che a sinistra del viso? (Esempio fino ad ora ho avuto 3 attacchi che hanno interessato il lato/tempia/occhio sx mentre fino all'altro ieri ho avuto attacchi violentissimi a destra).
3) Cosa vogliono dire, a Suo parere, questi brevi periodi di "benessere" che ogni tanto vengono fuori in maniera del tutto estemporanea? Le ricordo che il mio "record" personale è stato 10 giorni consecutivi senza crisi ma mai di più...
4) Può, secondo Lei, l'alimentazione avere una certa influenza con le crisi? (a parte gli alcolici che si sa che fanno male, io però ne bevo e ne fumo). In passato ho fatto prove del tipo togliere i latticini e altre cose per un tot di tempo pur tuttavia senza aver mai visto un piccolo segno di miglioramento...
Piccola premessa: sia l'Imigran che l'ossigeno li uso sempre alle prime avvisaglie della crisi e MAI quando la crisi è già "esplosa"....
In attesa di un Suo cortese riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
lunedì rientrerà dalle ferie il dottore cui sono attualmente seguito per il discorso dei blocchi nervosi, gli telefonerò e gli chiederò se sarà possibile anticipare i blocchi a questo punto anche privatamente basta farli nel più breve tempo possibile perchè la situazione ultimamente è ai limiti dell'ingestibile.
Nel frattempo vorrei porLe queste domande:
1) Quale può essere il motivo per cui sistematicamente come ho 4-5 giorni consecutivi di pausa quando riprendono a venirmi le crisi mi vengono talmente violente da rendere inefficace sia l'ossigeno che l'Imigran che, non dimentichiamo, sono i 2 trattamenti di prima scelta per tamponare gli attacchi di CH?
2) Come si spiega che io per 8 anni ho sempre e solo avuto attacchi che interessavano il lato sinistro del viso mentre ad oggi vengono sia a destra che a sinistra del viso? (Esempio fino ad ora ho avuto 3 attacchi che hanno interessato il lato/tempia/occhio sx mentre fino all'altro ieri ho avuto attacchi violentissimi a destra).
3) Cosa vogliono dire, a Suo parere, questi brevi periodi di "benessere" che ogni tanto vengono fuori in maniera del tutto estemporanea? Le ricordo che il mio "record" personale è stato 10 giorni consecutivi senza crisi ma mai di più...
4) Può, secondo Lei, l'alimentazione avere una certa influenza con le crisi? (a parte gli alcolici che si sa che fanno male, io però ne bevo e ne fumo). In passato ho fatto prove del tipo togliere i latticini e altre cose per un tot di tempo pur tuttavia senza aver mai visto un piccolo segno di miglioramento...
Piccola premessa: sia l'Imigran che l'ossigeno li uso sempre alle prime avvisaglie della crisi e MAI quando la crisi è già "esplosa"....
In attesa di un Suo cortese riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
[#83]
I periodi di benessere nella cluster headache sono la norma, anche molto più lunghi.
Circa il "perchè" alle altre domande penso che il problema sia la cronicizzazione dovuta al fatto di non aver mai trovato un farmaco, una associazione di farmaci o altre procedure non-farmacologiche per fare profilassi.
Sempre trattato solo al bisogno nel tempo lo status clinico peggiora e si cronicizza.
Alimentazione: alcol, crostacei, cioccolata, formaggi e derivati del latte tanto più stagionati sono peggio fanno.
Servirebbe un poco di fortuna.
Circa il "perchè" alle altre domande penso che il problema sia la cronicizzazione dovuta al fatto di non aver mai trovato un farmaco, una associazione di farmaci o altre procedure non-farmacologiche per fare profilassi.
Sempre trattato solo al bisogno nel tempo lo status clinico peggiora e si cronicizza.
Alimentazione: alcol, crostacei, cioccolata, formaggi e derivati del latte tanto più stagionati sono peggio fanno.
Servirebbe un poco di fortuna.
[#84]
Utente
La Sua risposta è chiara e non lascia spazio ad altri ulteriori approfondimenti.
E' chiaro che così non so per quanto tempo posso andare avanti, nel momento in cui sia l'ossigeno che l'Imigran non risultano più efficaci è chiaro che la qualità della vita precipita vistosamente. Le mie crisi violente lasciate sfogare non durano mai meno di 3 ore.
Sono terrorizzato al pensiero che quelle crisi non si riescano a domare.
A questo punto i blocchi nervosi rappresentano una sorta di "ultima spiaggia" ma ormai non mi faccio più troppe illusioni per cui non sarei stupito nel caso non dovessero funzionare. Eppure qualcosa deve per forza esistere!
Vorrei precisare che, a parte questa problematica gravissima, io (fortunatamente) godo di perfetta salute a parte un mese l'anno di forte allergia alle graminacee (generalmente a cavallo tra aprile e maggio).
Non ho altro da aggiungere e da dirLe se non che la terrò continuamente aggiornata sugli eventi e speriamo che siano novità positive...
Cordialmente
G.
E' chiaro che così non so per quanto tempo posso andare avanti, nel momento in cui sia l'ossigeno che l'Imigran non risultano più efficaci è chiaro che la qualità della vita precipita vistosamente. Le mie crisi violente lasciate sfogare non durano mai meno di 3 ore.
Sono terrorizzato al pensiero che quelle crisi non si riescano a domare.
A questo punto i blocchi nervosi rappresentano una sorta di "ultima spiaggia" ma ormai non mi faccio più troppe illusioni per cui non sarei stupito nel caso non dovessero funzionare. Eppure qualcosa deve per forza esistere!
Vorrei precisare che, a parte questa problematica gravissima, io (fortunatamente) godo di perfetta salute a parte un mese l'anno di forte allergia alle graminacee (generalmente a cavallo tra aprile e maggio).
Non ho altro da aggiungere e da dirLe se non che la terrò continuamente aggiornata sugli eventi e speriamo che siano novità positive...
Cordialmente
G.
[#85]
Utente
Ultimo ma non ultimo: mi sembra inutile affermare che, buona parte di responsabilità ce l'hanno anche tutti i presunti "luminari" che in questi anni mi hanno seguito (Mondino e Besta in primis) i quali, hanno sempre e solo voluto tentare approci standard a livello farmacologico anche laddove è stato più volte ampiamente dimostrato che i farmaci per bocca sul sottoscritto sono assolutamente inefficaci.
Voglio dire: i blocchi nervosi periferici e la (PENS pure) avrebbero già dovuto propormeli diversi anni fa non adesso, se fosse stato così forse oggi non sarei in queste condizioni ma, come Lei sa benissimo, i colleghi del Mondino fino all'ultimo hanno cercato di fare "ostruzionismo" riguardo a possibili approci alternativi mini-invasivi e questo è il risultato...
Non me ne voglia ma sono umano anch'io...
Cordialità
G.
Voglio dire: i blocchi nervosi periferici e la (PENS pure) avrebbero già dovuto propormeli diversi anni fa non adesso, se fosse stato così forse oggi non sarei in queste condizioni ma, come Lei sa benissimo, i colleghi del Mondino fino all'ultimo hanno cercato di fare "ostruzionismo" riguardo a possibili approci alternativi mini-invasivi e questo è il risultato...
Non me ne voglia ma sono umano anch'io...
Cordialità
G.
[#86]
Utente
Buongiorno Dottore,
ho avuto modo di leggere non molto tempo fa a proposito di 3 differenti tecniche chirurgiche per il trattamento della CH cronica che adesso Le andrò ad elencare. Mi piacerebbe sapere un Suo punto di vista in merito per ognuna di esse:
- termocoagulazione con radiofrequenze del ganglio trigeminale
- radiochirurgia con gamma knife
- intervento di decompressione microvascolare del nervo trigemino
Grazie
Cordialmente
G.
ho avuto modo di leggere non molto tempo fa a proposito di 3 differenti tecniche chirurgiche per il trattamento della CH cronica che adesso Le andrò ad elencare. Mi piacerebbe sapere un Suo punto di vista in merito per ognuna di esse:
- termocoagulazione con radiofrequenze del ganglio trigeminale
- radiochirurgia con gamma knife
- intervento di decompressione microvascolare del nervo trigemino
Grazie
Cordialmente
G.
[#87]
Le prime due sono efficaci ma rappresentano un approcccio demolitivo.
Il rischio creare una zona di "anestesia dolorosa" (cerchi sul web) assolutamente difficile da trattare quale eventuale complicanza.
La terza non la ritengo indicata nel suo caso.
Il rischio creare una zona di "anestesia dolorosa" (cerchi sul web) assolutamente difficile da trattare quale eventuale complicanza.
La terza non la ritengo indicata nel suo caso.
[#88]
Utente
Salve Dottore,
purtroppo sono giorni di agonia, ho provato a chiamare il reparto di Algologia dell'ospedale di Novara e ho chiesto di poter parlare con l'algologo cui sono prenotato per svolgere il ciclo di 4 sedute di blocchi nervosi a partire dal 14 aprile p.v. ma purtroppo l'infermiera sono già due volte che mi dice o che il medico è in ferie o che è malato (sarà vero?). Io volevo solo chiedergli se fosse possibile anticipare quel ciclo di 4 sedute a questo punto anche privatamente dato che purtroppo sto continuando a peggiorare, le crisi vengono sempre più forti e l'ossigeno da qualche tempo, anche se utilizzato a flussi elevati, sembra non funzionare più (!).
Ho deciso di scriverLe perchè sono realmente disperato e non so più dove "sbattere la testa" i casi sono 2:
1) o cerco di anticipare a tutti i costi questo ciclo di blocchi in regime privato (che Lei sappia generalmente sono molto costosi fatti privatamente?)
2) oppure Le sarei grato se Lei mi potesse consigliare qualcosa per alleviare questo dolore da pazzi che mi fa scoppiare la fronte/faccia in modo da "tamponare" il più possibile ed arrivare al 14 aprile (manca ancora circa 1 mese e mezzo!)
Secondo Lei se mi facessi prescrivere della morfina o del Contramal per alleviare il dolore potrebbero darmi un po di sollievo?
La ringrazio tanto
Cordiali saluti
G.
purtroppo sono giorni di agonia, ho provato a chiamare il reparto di Algologia dell'ospedale di Novara e ho chiesto di poter parlare con l'algologo cui sono prenotato per svolgere il ciclo di 4 sedute di blocchi nervosi a partire dal 14 aprile p.v. ma purtroppo l'infermiera sono già due volte che mi dice o che il medico è in ferie o che è malato (sarà vero?). Io volevo solo chiedergli se fosse possibile anticipare quel ciclo di 4 sedute a questo punto anche privatamente dato che purtroppo sto continuando a peggiorare, le crisi vengono sempre più forti e l'ossigeno da qualche tempo, anche se utilizzato a flussi elevati, sembra non funzionare più (!).
Ho deciso di scriverLe perchè sono realmente disperato e non so più dove "sbattere la testa" i casi sono 2:
1) o cerco di anticipare a tutti i costi questo ciclo di blocchi in regime privato (che Lei sappia generalmente sono molto costosi fatti privatamente?)
2) oppure Le sarei grato se Lei mi potesse consigliare qualcosa per alleviare questo dolore da pazzi che mi fa scoppiare la fronte/faccia in modo da "tamponare" il più possibile ed arrivare al 14 aprile (manca ancora circa 1 mese e mezzo!)
Secondo Lei se mi facessi prescrivere della morfina o del Contramal per alleviare il dolore potrebbero darmi un po di sollievo?
La ringrazio tanto
Cordiali saluti
G.
[#89]
Potrebbe provare con il Contramal con dubbi risultati.
Altrimenti provi (ed è ovvio come anche qui il "?" è d'obbligo nel senso che i risultati sono comunque dubbi) ad anticipare le procedure di blocco antalgico.
Circa gli onorari non so.
Qui a Roma attorno a 400 euro a seduta, dalle sue parti o in in giro per il Paese Italia non so.
Altrimenti provi (ed è ovvio come anche qui il "?" è d'obbligo nel senso che i risultati sono comunque dubbi) ad anticipare le procedure di blocco antalgico.
Circa gli onorari non so.
Qui a Roma attorno a 400 euro a seduta, dalle sue parti o in in giro per il Paese Italia non so.
[#90]
Utente
Salve Dottore,
La ringrazio per la Sua celere risposta, sempre molto tempestiva e allo stesso tempo professionale.
La cosa sicura, ad oggi, è che io i blocchi antalgici, di cui tanto bene Lei mi ha parlato, li farò, presto o tardi questo ancora non lo so, ma sicuramente li farò.
Alla luce della mia situazione Lei crede davvero che un ciclo di 4 sedute sia sufficiente per vedere un minimo di miglioramento nel mio personalissimo caso? Ovviamente non credo e mai ho pensato di riuscire a guarire ma magari un piccolo miglioramento sarebbe, ora come ora, "una manna dal cielo" e penso che non ci sia bisogno di aggiungere altro a tal proposito.
Le volevo inoltre chiedere 2 cose:
1) qual è il Suo pensiero, in generale, sulle cosiddette "terapie alternative" sulla CH con le sostanze psicotrope tanto "pubblicizzate" dal sito clusterbusters.com (personalmente posso dire che si è rivelato un grande "flop")
2) cosa ne pensa degli interventi chirurgici tanto pubblicizzati dall'Istituto Besta? In particolare mi riferisco alla "Deep Brain Stimulation" (DBS) e alla stimolazione occipitale. Ho letto e continuo a leggere molte esperienze controverse che mettono in dubbio la reale efficacia di queste 2 tecniche. In pratica molta gente pensa che questi 2 interventi vadano ad aggiungere "male al male". A sentire i medici del Besta invece sembra di sentir parlare di "metodiche" all'avanguardia e di sicuro successo. Qual è il Suo pensiero?
Grazie
A risentirLa
G.
La ringrazio per la Sua celere risposta, sempre molto tempestiva e allo stesso tempo professionale.
La cosa sicura, ad oggi, è che io i blocchi antalgici, di cui tanto bene Lei mi ha parlato, li farò, presto o tardi questo ancora non lo so, ma sicuramente li farò.
Alla luce della mia situazione Lei crede davvero che un ciclo di 4 sedute sia sufficiente per vedere un minimo di miglioramento nel mio personalissimo caso? Ovviamente non credo e mai ho pensato di riuscire a guarire ma magari un piccolo miglioramento sarebbe, ora come ora, "una manna dal cielo" e penso che non ci sia bisogno di aggiungere altro a tal proposito.
Le volevo inoltre chiedere 2 cose:
1) qual è il Suo pensiero, in generale, sulle cosiddette "terapie alternative" sulla CH con le sostanze psicotrope tanto "pubblicizzate" dal sito clusterbusters.com (personalmente posso dire che si è rivelato un grande "flop")
2) cosa ne pensa degli interventi chirurgici tanto pubblicizzati dall'Istituto Besta? In particolare mi riferisco alla "Deep Brain Stimulation" (DBS) e alla stimolazione occipitale. Ho letto e continuo a leggere molte esperienze controverse che mettono in dubbio la reale efficacia di queste 2 tecniche. In pratica molta gente pensa che questi 2 interventi vadano ad aggiungere "male al male". A sentire i medici del Besta invece sembra di sentir parlare di "metodiche" all'avanguardia e di sicuro successo. Qual è il Suo pensiero?
Grazie
A risentirLa
G.
[#91]
Circa il ciclo di 4 sedute di blocchi , ovviamente, non posso sapere a priori se nel suo caso saranno efficaci e sufficienti.
Circa la DBS non ho personalmente una grande esperienza nel trattamento della cefalea a grappolo pertanto "sospenderi il giudizio" mentre la stimolazione occipitale è un poco la evoluzione della esperienza dei blocchi.
L'Istituto Besta di Milano dovrebbe rappresentare un plus circa la competenza neurologica.
Circa la DBS non ho personalmente una grande esperienza nel trattamento della cefalea a grappolo pertanto "sospenderi il giudizio" mentre la stimolazione occipitale è un poco la evoluzione della esperienza dei blocchi.
L'Istituto Besta di Milano dovrebbe rappresentare un plus circa la competenza neurologica.
[#92]
Utente
Salve Dottor Poli,
La volevo informare che, fortunatamente, sono riuscito ad anticipare le tempistiche per eseguire i blocchi antalgici di cui Lei sa.
Inizierò a fare la prima seduta giovedì 5 marzo p.v. quindi farò la seconda il giorno 12 marzo, la terza il 17 marzo e la quarta il 24 marzo.
Speriamo bene, sono tanto felice di poter iniziare subito perchè non ce la faccio davvero più. Eventualmente, di norma, nel caso le infiltrazioni facessero bene Le chiedo: quanto tempo, normalmente, dovrebbe passare tra un ciclo e l'altro? Ovviamente glielo chiedo in base alla Sua esperienza perchè immagino che ne abbia eseguiti tanti di blocchi nell'arco della Sua carriera di medico...
Le farò sapere eventuali sviluppi.
Grazie
A presto
G.
La volevo informare che, fortunatamente, sono riuscito ad anticipare le tempistiche per eseguire i blocchi antalgici di cui Lei sa.
Inizierò a fare la prima seduta giovedì 5 marzo p.v. quindi farò la seconda il giorno 12 marzo, la terza il 17 marzo e la quarta il 24 marzo.
Speriamo bene, sono tanto felice di poter iniziare subito perchè non ce la faccio davvero più. Eventualmente, di norma, nel caso le infiltrazioni facessero bene Le chiedo: quanto tempo, normalmente, dovrebbe passare tra un ciclo e l'altro? Ovviamente glielo chiedo in base alla Sua esperienza perchè immagino che ne abbia eseguiti tanti di blocchi nell'arco della Sua carriera di medico...
Le farò sapere eventuali sviluppi.
Grazie
A presto
G.
[#93]
Bene,
questa è una buona notizia.
Sono fiducioso circa la efficacia della procedura.
Circa la tempistica tra un ciclo e l'altro non c'è una regola ma una valutazione clinica periodica circa le condizioni di salute del paziente.
questa è una buona notizia.
Sono fiducioso circa la efficacia della procedura.
Circa la tempistica tra un ciclo e l'altro non c'è una regola ma una valutazione clinica periodica circa le condizioni di salute del paziente.
[#94]
Utente
Buonasera Dottore,
La volevo informare che stamane mi sono sottoposto al primo dei quattro blocchi del nervo grande occipitale come Lei già sa. Direi che tutto sommato è andata bene, l'iniezione in se è stata abbastanza dolorosa quando il medico è andato a prendere il nervo occipitale nel retro della testa con l'ago dapprima verso dx, poi verso sx da dove ha poi iniettato il liquido anestetico.
Dopo il trattamento solo un lieve senso di intorpedimento e stordimento, per altro sopportabilissimo ma nulla di che.
Lunedì 9 avrò la seconda seduta, quindi lunedì 16 la terza ed il lunedì successivo la quarta ed ultima seduta per questo ciclo.
Il medico ovviamente non si è voluto sbilanciare sul risultato che mi devo attendere, visto e considerato che una seduta è davvero poco per poter anche solo azzardare a fare un pronostico, tuttavia, come si dice in questi casi "la speranza è l'ultima a morire": incrocio le dita e speriamo bene.
Un caro saluto
A presto
G.
La volevo informare che stamane mi sono sottoposto al primo dei quattro blocchi del nervo grande occipitale come Lei già sa. Direi che tutto sommato è andata bene, l'iniezione in se è stata abbastanza dolorosa quando il medico è andato a prendere il nervo occipitale nel retro della testa con l'ago dapprima verso dx, poi verso sx da dove ha poi iniettato il liquido anestetico.
Dopo il trattamento solo un lieve senso di intorpedimento e stordimento, per altro sopportabilissimo ma nulla di che.
Lunedì 9 avrò la seconda seduta, quindi lunedì 16 la terza ed il lunedì successivo la quarta ed ultima seduta per questo ciclo.
Il medico ovviamente non si è voluto sbilanciare sul risultato che mi devo attendere, visto e considerato che una seduta è davvero poco per poter anche solo azzardare a fare un pronostico, tuttavia, come si dice in questi casi "la speranza è l'ultima a morire": incrocio le dita e speriamo bene.
Un caro saluto
A presto
G.
[#96]
Utente
Buonasera Dottore,
purtroppo oggi ci sono brutte notizie: la seconda seduta di blocco GNO è stata posticipata a domani (stesso orario 12:15) in quanto oggi proprio mentre mi stavo recando in ospedale a Novara in auto sull'autostrada ho avuto un attacco molto killer che, mio malgrado, mi ha costretto a dover tornare immediatamente a casa (guidava mio padre mentre io ero attaccato alla bombola di O2 che tengo in auto fissata al sedile del guidatore). Poi l'attacco dopo oltre 40 minuti di "lotta" è passato salvo poi ripresentarsi per altre ben 2 volte nell'arco dello stesso pomeriggio in forma sempre molto acuta mentre mi trovavo a casa.
L'andamento (manco a dirlo) è sempre lo stesso: un giorno "bene" e mille "male", non a caso sono stato "benino" per un paio di giorni consecutivi dopo di che, come sempre, si è ripresentata in modo improvviso e subdolo con intensità quintuplicata. E' come se ci fosse una "centralina impazzita" che innesca il meccanismo di queste terribili crisi ma i neurologi ancora non sono riusciti di capire esattamente la causa.
Ad ogni modo so perfettamente che dopo soltanto una seduta di GON non si possono trarre valutazioni tuttavia il mio morale, già di per sè molto provato, ora è tornato nuovamente "terra terra" e sto cominciando seriamente a pensare che sarò destinato a soffrire per sempre di questa roba fino all'ultimo dei miei giorni.
Le dico anche in tutta onestà che ho smesso di leggere e di consultare i vari forum online (a parte questo sito) dedicati alla mia malattia perchè il fatto di continuare a leggere di persone che ce l'"hanno fatta" chi in un modo chi nell'altro mi riempie di invidia e mi logora dentro (non credo più a niente di quello che scrivono, non credo più all'agopuntura, alle "terapie alternative" e ad altre scemenze).
Cosa si sente di consigliarmi?
Grazie
A presto e buon lavoro
G.
purtroppo oggi ci sono brutte notizie: la seconda seduta di blocco GNO è stata posticipata a domani (stesso orario 12:15) in quanto oggi proprio mentre mi stavo recando in ospedale a Novara in auto sull'autostrada ho avuto un attacco molto killer che, mio malgrado, mi ha costretto a dover tornare immediatamente a casa (guidava mio padre mentre io ero attaccato alla bombola di O2 che tengo in auto fissata al sedile del guidatore). Poi l'attacco dopo oltre 40 minuti di "lotta" è passato salvo poi ripresentarsi per altre ben 2 volte nell'arco dello stesso pomeriggio in forma sempre molto acuta mentre mi trovavo a casa.
L'andamento (manco a dirlo) è sempre lo stesso: un giorno "bene" e mille "male", non a caso sono stato "benino" per un paio di giorni consecutivi dopo di che, come sempre, si è ripresentata in modo improvviso e subdolo con intensità quintuplicata. E' come se ci fosse una "centralina impazzita" che innesca il meccanismo di queste terribili crisi ma i neurologi ancora non sono riusciti di capire esattamente la causa.
Ad ogni modo so perfettamente che dopo soltanto una seduta di GON non si possono trarre valutazioni tuttavia il mio morale, già di per sè molto provato, ora è tornato nuovamente "terra terra" e sto cominciando seriamente a pensare che sarò destinato a soffrire per sempre di questa roba fino all'ultimo dei miei giorni.
Le dico anche in tutta onestà che ho smesso di leggere e di consultare i vari forum online (a parte questo sito) dedicati alla mia malattia perchè il fatto di continuare a leggere di persone che ce l'"hanno fatta" chi in un modo chi nell'altro mi riempie di invidia e mi logora dentro (non credo più a niente di quello che scrivono, non credo più all'agopuntura, alle "terapie alternative" e ad altre scemenze).
Cosa si sente di consigliarmi?
Grazie
A presto e buon lavoro
G.
[#97]
Gentile Paziente, seguo da tempo il suo caso per mia cultura, e vedo che purtroppo la soluzione non si trova , nonostante lei si sia rivolto a centri di sicura professionalità.
La diagnosi che si porta dietro , credo confermata dai diversi operatori che si sono avvicendati nel trattare il suo caso, è quello di una cefalea così detta “primaria” cioè di causa sostanzialmente sconosciuta,il che ovviamente rende la terapia più difficile.
Mi viene però un dubbio: prima di formulare una diagnosi di cefalea primaria è necessario escludere che si possa trattare di una delle tante tipologie di cefalea secondaria, e ce n’è una che , nella mia esperienza , viene spesso trascurata dagli specialisti di settore: la cefalea che deriva da bocca, denti e Articolazione Temporo Mandibolare.
Sarei pertanto a chiederle se, nei diversi accessi ai vari centri di eccellenza cui si è affidato, anche questa ipotesi sia stata presa in attenta considerazione e come , eventualmente , sia stata esclusa: in pratica qualche specialista di centro cefalee ha osservato la sua occlusione dentaria , il suo modo di chiudere la bocca e la postura abituale della sua mandibola?
Il dubbio mi sorge anche perché lei riferisce in precedenti quesiti a questo sito di una importante tensione del trapezio superiore, sintomo che spesso si associa, per compenso posturale, ad una malposizione mandibolare.
Leggo anche che in passato un “ osteopata che mi ha visitato mi ha detto che la causa potrebbe essere di natura viscerale da imputare ad una "malocclusione dentale" ma io non ne sono del tutto convinto ed ho paura di spendere altri soldi a vuoto”.
Capisco la sua perplessità: d’altra parte credo che denaro e qualità di vita lei ne abbia negli anni spesi ugualmente: forse, anche in considerazione dell’insuccesso delle molte terapie tentate, varrebbe la pena di considerare, magari per escluderla , anche questa ipotesi.
Dia un’occhiata, se crede agli articoli linkati qui sotto, nelle cui problematiche forse può parzialmente rispecchiarsi.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
La diagnosi che si porta dietro , credo confermata dai diversi operatori che si sono avvicendati nel trattare il suo caso, è quello di una cefalea così detta “primaria” cioè di causa sostanzialmente sconosciuta,il che ovviamente rende la terapia più difficile.
Mi viene però un dubbio: prima di formulare una diagnosi di cefalea primaria è necessario escludere che si possa trattare di una delle tante tipologie di cefalea secondaria, e ce n’è una che , nella mia esperienza , viene spesso trascurata dagli specialisti di settore: la cefalea che deriva da bocca, denti e Articolazione Temporo Mandibolare.
Sarei pertanto a chiederle se, nei diversi accessi ai vari centri di eccellenza cui si è affidato, anche questa ipotesi sia stata presa in attenta considerazione e come , eventualmente , sia stata esclusa: in pratica qualche specialista di centro cefalee ha osservato la sua occlusione dentaria , il suo modo di chiudere la bocca e la postura abituale della sua mandibola?
Il dubbio mi sorge anche perché lei riferisce in precedenti quesiti a questo sito di una importante tensione del trapezio superiore, sintomo che spesso si associa, per compenso posturale, ad una malposizione mandibolare.
Leggo anche che in passato un “ osteopata che mi ha visitato mi ha detto che la causa potrebbe essere di natura viscerale da imputare ad una "malocclusione dentale" ma io non ne sono del tutto convinto ed ho paura di spendere altri soldi a vuoto”.
Capisco la sua perplessità: d’altra parte credo che denaro e qualità di vita lei ne abbia negli anni spesi ugualmente: forse, anche in considerazione dell’insuccesso delle molte terapie tentate, varrebbe la pena di considerare, magari per escluderla , anche questa ipotesi.
Dia un’occhiata, se crede agli articoli linkati qui sotto, nelle cui problematiche forse può parzialmente rispecchiarsi.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
[#98]
Mi spiace per oggi e per la Sua situazione in generale.
Cosa mi sento di consigliarLe?
Intanto termini questo primo breve ciclo di blocchi poi valuti.
Forse, verosimilmente, occorrerà almeno un altro ciclo.
E si spera per il meglio.
Altrimenti l'approccio "a gradini" ovvero dopo i blocchi le altre procedire di più elevato impegno che le sono state proposte.
Il "non mollare mai" poichè dal dolore cronico anche di entità severa si può anzi deve venir fuori percorrendo l'iter terapeutico che citavo "a gradini fino alle procedure di maggior impegno" qualora fosse necessario.
Cosa mi sento di consigliarLe?
Intanto termini questo primo breve ciclo di blocchi poi valuti.
Forse, verosimilmente, occorrerà almeno un altro ciclo.
E si spera per il meglio.
Altrimenti l'approccio "a gradini" ovvero dopo i blocchi le altre procedire di più elevato impegno che le sono state proposte.
Il "non mollare mai" poichè dal dolore cronico anche di entità severa si può anzi deve venir fuori percorrendo l'iter terapeutico che citavo "a gradini fino alle procedure di maggior impegno" qualora fosse necessario.
[#99]
Utente
La ringrazio, come sempre, per il Suo intervento, purtroppo la situazione è esattamente quella da me descritta. Non ho altro da aggiungere se non che spero vivamente di riprendere in mano la mia vita e la mia libertà perchè dieci anni fa, quando è iniziato questo calvario, mai e poi mai avrei pensato di diventare a questo livello... Proverò sicuramente a fare tutto questo ciclo ma è chiaro che ci vorrebbe un Miracolo con la M maiuscola in un caso oggettivamente così grave e complesso come il mio.
Quello che Le volevo chiedere sono 2 semplici curiosità: è vero, come mi ha detto l'algologo, che il blocco del GNO trova riscontro anche in pazienti emicranici così come nelle cefalee cluster? E ancora: se il ciclo con i blocchi NON dovesse dare una risposta positiva allora automaticamente anche l'impianto di stimolazione occipitale potrebbe rivelarsi un fallimento? (ricordo che Lei mi aveva spiegato che l'impianto occipitale altro non è che un'evoluzione della metodica del blocco del GON.
Grazie e a presto
G.
Quello che Le volevo chiedere sono 2 semplici curiosità: è vero, come mi ha detto l'algologo, che il blocco del GNO trova riscontro anche in pazienti emicranici così come nelle cefalee cluster? E ancora: se il ciclo con i blocchi NON dovesse dare una risposta positiva allora automaticamente anche l'impianto di stimolazione occipitale potrebbe rivelarsi un fallimento? (ricordo che Lei mi aveva spiegato che l'impianto occipitale altro non è che un'evoluzione della metodica del blocco del GON.
Grazie e a presto
G.
[#100]
Utente
Alla cortese attenzione del Dr. Bernkopf
Buonasera,
La ringrazio per il Suo intervento ma ci tengo a specificare che NON ho e NON ho mai avuto problemi legati alla postura e/o alle malocclusioni. Nessun dubbio, quindi, riguardo alla diagnosi che mi è stata fatta da autorevoli "esperti" del settore ossia: "cefalea primaria con caratteristiche trigemino autonomiche ad andamento cronico".
In passato ho avuto problemi, in correlazione con la mia situazione di disabilità, di natura ansiogena/depressiva con disturbi del tono dell'umore e/o mialgie di natura psicosomatica (contrattura cronica del trapezio sx) che sono progressivamente riuscito a comprendere e a risolvere grazie alla consapevolezza e ad un intenso lavoro psicologico fatto su me stesso e sulla mia interiorità.
In sintesi: a parte la grave disabilità di cui soffro, per il resto io sono sano e godo di una buona salute generale, solo che spesso mi deprimo e vado incontro a periodi difficili soprattutto a livello mentale.
Cordialmente
G.
Buonasera,
La ringrazio per il Suo intervento ma ci tengo a specificare che NON ho e NON ho mai avuto problemi legati alla postura e/o alle malocclusioni. Nessun dubbio, quindi, riguardo alla diagnosi che mi è stata fatta da autorevoli "esperti" del settore ossia: "cefalea primaria con caratteristiche trigemino autonomiche ad andamento cronico".
In passato ho avuto problemi, in correlazione con la mia situazione di disabilità, di natura ansiogena/depressiva con disturbi del tono dell'umore e/o mialgie di natura psicosomatica (contrattura cronica del trapezio sx) che sono progressivamente riuscito a comprendere e a risolvere grazie alla consapevolezza e ad un intenso lavoro psicologico fatto su me stesso e sulla mia interiorità.
In sintesi: a parte la grave disabilità di cui soffro, per il resto io sono sano e godo di una buona salute generale, solo che spesso mi deprimo e vado incontro a periodi difficili soprattutto a livello mentale.
Cordialmente
G.
[#101]
Ben valutato...
Circa la questione di merito sinteticamente:
-SI il blocco antalgico dei GON è indicata anche in altre forme di dolore cranio-facciale ad esempio nelle emicranie farmaco-resistenti;
-NO poichè lo stimolatore occipitale è almeno uno/due step più in alto nella scala delle procedure ad elevato inpegno/invasività rispetto a quanto ha appena iniziato.
Circa la questione di merito sinteticamente:
-SI il blocco antalgico dei GON è indicata anche in altre forme di dolore cranio-facciale ad esempio nelle emicranie farmaco-resistenti;
-NO poichè lo stimolatore occipitale è almeno uno/due step più in alto nella scala delle procedure ad elevato inpegno/invasività rispetto a quanto ha appena iniziato.
[#102]
Gentile Paziente, non ho capito come sia stata esclusa in sede professionale l'ipotesi che ho formulato, ma poiché la esclude con assoluta certezza, le invio i migliori auguri di trovare soluzione al suo problema nell'ambito della diagnosi formulatale.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
[#103]
Utente
Egregio Dottor Poli,
Le volevo comunicare che oggi ho svolto regolarmente la seconda seduta di blocco GON, questa volta, a differenza del precedente nel pieno del periodo acuto (3 crisi ieri mentre fino ad ora continuo ad avvertire scosse intermittenti lato sinistro, denti,mandibola di intensità moderata). Il medico algologo mi ha confermato che bisognerà attendere il termine delle 4 sedute prima di stilare una valutazione. Ad oggi, purtroppo, non ho notato nessun cambiamento in quello che è l'andamento tipico delle crisi...
Le farò sapere
Cordialmente
Le volevo comunicare che oggi ho svolto regolarmente la seconda seduta di blocco GON, questa volta, a differenza del precedente nel pieno del periodo acuto (3 crisi ieri mentre fino ad ora continuo ad avvertire scosse intermittenti lato sinistro, denti,mandibola di intensità moderata). Il medico algologo mi ha confermato che bisognerà attendere il termine delle 4 sedute prima di stilare una valutazione. Ad oggi, purtroppo, non ho notato nessun cambiamento in quello che è l'andamento tipico delle crisi...
Le farò sapere
Cordialmente
[#104]
Concordo con il collega Algologo,
e come Le scrivevo ieri eventualmente nell'ordine:
-secondo ciclo di blocchi antalgici,
-PENS,
-stimolatore occipitale,
-ecc,
secondo il principio di approcci ad impegno crescente proposti nei vari centri di eccellenza "neurologici/terapia del dolore" nei quali è stato più volte valutato e dove le sono state proposte possibilità di soluzioni differenti.
e come Le scrivevo ieri eventualmente nell'ordine:
-secondo ciclo di blocchi antalgici,
-PENS,
-stimolatore occipitale,
-ecc,
secondo il principio di approcci ad impegno crescente proposti nei vari centri di eccellenza "neurologici/terapia del dolore" nei quali è stato più volte valutato e dove le sono state proposte possibilità di soluzioni differenti.
[#105]
Utente
Salve Dottore,
Le scrivo per comunicarLe che oggi ho svolto la terza seduta di GON, lunedì prossima svolgerò la quarta ed ultima seduta dopo di che, così mi ha detto il medico, in base all'andamento si deciderà il da farsi (nella fattispecie se proseguire o meno su questa strada).
Ad oggi sono sei giorni consecutivi SENZA crisi tuttavia proprio oggi ho avuto in alcuni momenti della giornata sensazioni delle tipiche "scosse" ai denti, retro nuca, tempia che ormai ho imparato bene a conoscere nel corso di questi anni e che mi segnalano che le crisi sono più vicine di quello che sembra.
Infatti non mi faccio illusioni, poichè ho capito che questa malattia, almeno nel mio caso, è come una centralina che si accende e si spegne (purtroppo per periodi ancora troppo brevi) in modo del tutto indipendente dalla mia volontà e senza un'apparente spiegazione logica.
Comunque, ricapitolando: lunedì prossimo quarta ed ultima seduta di GON dopodichè si valuterà il da farsi, non nego che se ci fosse qualche risultato anche minimo mi piacerebbe andare in ferie per qualche giorno il prox mese di giugno ma, logicamente, tutto è subordinato all'efficacia o meno di questa terapia ma ripeto NON mi faccio illusioni.
La aggiornerò ancora nei prossimi giorni.
Buona serata e a presto
G.
Le scrivo per comunicarLe che oggi ho svolto la terza seduta di GON, lunedì prossima svolgerò la quarta ed ultima seduta dopo di che, così mi ha detto il medico, in base all'andamento si deciderà il da farsi (nella fattispecie se proseguire o meno su questa strada).
Ad oggi sono sei giorni consecutivi SENZA crisi tuttavia proprio oggi ho avuto in alcuni momenti della giornata sensazioni delle tipiche "scosse" ai denti, retro nuca, tempia che ormai ho imparato bene a conoscere nel corso di questi anni e che mi segnalano che le crisi sono più vicine di quello che sembra.
Infatti non mi faccio illusioni, poichè ho capito che questa malattia, almeno nel mio caso, è come una centralina che si accende e si spegne (purtroppo per periodi ancora troppo brevi) in modo del tutto indipendente dalla mia volontà e senza un'apparente spiegazione logica.
Comunque, ricapitolando: lunedì prossimo quarta ed ultima seduta di GON dopodichè si valuterà il da farsi, non nego che se ci fosse qualche risultato anche minimo mi piacerebbe andare in ferie per qualche giorno il prox mese di giugno ma, logicamente, tutto è subordinato all'efficacia o meno di questa terapia ma ripeto NON mi faccio illusioni.
La aggiornerò ancora nei prossimi giorni.
Buona serata e a presto
G.
[#107]
Utente
Buongiorno Dottore,
purtroppo Le scrivo per informarLa che stanotte ho di nuovo avuto un attacco "killer" che mi ha svegliato di colpo e che sono riuscito ad alleviare ma NON a risolvere con O2 a 25 lt/min per 30 min circa. Oggi ne abbiamo 18 marzo e gli ultimi attacchi li avevo avuti rispettivamente lo scorso 9 marzo (giornata da incubo, tra l'altro, con attacchi killer "ad oltranza") ed il giorno 10 marzo (attacco decisamente più "gestibile"). Conti alla mano di certo c'è che sono passati tra un attacco e l'altro 8 giorni consecutivi e francamente NON sono ancora in grado di dire se ciò sia dovuto o meno alla terapia dei blocchi di cui le sa (devo ancora svolgere la quarta seduta lunedì p.v.) oppure se questo sia dovuto ad un normale ciclo della malattia. In passato già mi era capitato di avere alcuni giorni consecutivi di remissione ma diciamo che 8-10 giorni è sempre stato, fino ad oggi, un evento piuttosto raro (più frequentemente non andavo più in la dei 4-5 giorni ed era già tanto).
La cosa che mi lascia perplesso però è il fatto che le crisi "killer" malgrado già abbia svolto 3 sedute continuano a venire nonostante tutto ma, soprattutto, il fatto che io non riesca mai a superare sti maledetti 10 giorni consecutivi SENZA avere crisi (forti o meno intense che siano).
Cosa ne pensa?
Grazie
Cordialmente
G.
purtroppo Le scrivo per informarLa che stanotte ho di nuovo avuto un attacco "killer" che mi ha svegliato di colpo e che sono riuscito ad alleviare ma NON a risolvere con O2 a 25 lt/min per 30 min circa. Oggi ne abbiamo 18 marzo e gli ultimi attacchi li avevo avuti rispettivamente lo scorso 9 marzo (giornata da incubo, tra l'altro, con attacchi killer "ad oltranza") ed il giorno 10 marzo (attacco decisamente più "gestibile"). Conti alla mano di certo c'è che sono passati tra un attacco e l'altro 8 giorni consecutivi e francamente NON sono ancora in grado di dire se ciò sia dovuto o meno alla terapia dei blocchi di cui le sa (devo ancora svolgere la quarta seduta lunedì p.v.) oppure se questo sia dovuto ad un normale ciclo della malattia. In passato già mi era capitato di avere alcuni giorni consecutivi di remissione ma diciamo che 8-10 giorni è sempre stato, fino ad oggi, un evento piuttosto raro (più frequentemente non andavo più in la dei 4-5 giorni ed era già tanto).
La cosa che mi lascia perplesso però è il fatto che le crisi "killer" malgrado già abbia svolto 3 sedute continuano a venire nonostante tutto ma, soprattutto, il fatto che io non riesca mai a superare sti maledetti 10 giorni consecutivi SENZA avere crisi (forti o meno intense che siano).
Cosa ne pensa?
Grazie
Cordialmente
G.
[#109]
Utente
Buonasera,
volevo chiederLe brevemente una cosa: come mai, secondo la Sua esperienza, ho avuto attacchi SEMPRE e SOLO al lato sx per 8 anni salvo poi iniziare ad avere attacchi anche al lato dx da 2 anni a questa parte? Questo cosa vuol dire? Ad oggi le crisi vengono un po a sx e un po a dx, senza un criterio logico ma gli attacchi killer vengono tanto a sx come a dx.
Altra cosa degna di nota che ho osservato da vicino in questi anni è la grande periodicità e la grande ciclicità di questa patologia. Un esempio per tutti? Il fatto che non sono mai riuscito ad andare oltre i 10 giorni consecutivi senza crisi. Spesso è capitato di avere crisi killer esattamente al decimo giorno per l'appunto, così come è già capitato in passato di avere crisi sempre più o meno agli stessi orari del giorno o della notte. Come si spiega anche questa cosa, secondo Lei?
Infine per quanto riguarda la crisi che ho avuto la scorsa notte Le confermo che ho come l'impressione che si sia trattato di un attacco "isolato". Dico questo perchè dopo che l'attacco è passato oggi PER TUTTO IL GIORNO non solo non ho più avuto altre crisi ma neppure un'avvisaglia, ne una scossa, niente. Cosa ne pensa?
In questi anni ho speso molto tempo ed energie psico-fisiche per cercare di capire i meccanismi che innescano questa terribile quanto subdola malattia e sono giunto ad una conclusione: purtroppo siamo ancora molto lontani dalla possibile soluzione per questo problema.
Qual è il Suo parere a tal proposito?
La ringrazio e Le auguro una buona serata.
G.
volevo chiederLe brevemente una cosa: come mai, secondo la Sua esperienza, ho avuto attacchi SEMPRE e SOLO al lato sx per 8 anni salvo poi iniziare ad avere attacchi anche al lato dx da 2 anni a questa parte? Questo cosa vuol dire? Ad oggi le crisi vengono un po a sx e un po a dx, senza un criterio logico ma gli attacchi killer vengono tanto a sx come a dx.
Altra cosa degna di nota che ho osservato da vicino in questi anni è la grande periodicità e la grande ciclicità di questa patologia. Un esempio per tutti? Il fatto che non sono mai riuscito ad andare oltre i 10 giorni consecutivi senza crisi. Spesso è capitato di avere crisi killer esattamente al decimo giorno per l'appunto, così come è già capitato in passato di avere crisi sempre più o meno agli stessi orari del giorno o della notte. Come si spiega anche questa cosa, secondo Lei?
Infine per quanto riguarda la crisi che ho avuto la scorsa notte Le confermo che ho come l'impressione che si sia trattato di un attacco "isolato". Dico questo perchè dopo che l'attacco è passato oggi PER TUTTO IL GIORNO non solo non ho più avuto altre crisi ma neppure un'avvisaglia, ne una scossa, niente. Cosa ne pensa?
In questi anni ho speso molto tempo ed energie psico-fisiche per cercare di capire i meccanismi che innescano questa terribile quanto subdola malattia e sono giunto ad una conclusione: purtroppo siamo ancora molto lontani dalla possibile soluzione per questo problema.
Qual è il Suo parere a tal proposito?
La ringrazio e Le auguro una buona serata.
G.
[#110]
Utente
Buonasera Dottore,
con questo messaggio Le volevo confermare che, ad oggi 21/03/2015, il mese di marzo si è rivelato il mese migliore come rapporto n. crisi/mese, non a caso l'ultimo attacco l'ho avuto 3 giorni fa ma è stato 1 singolo attacco, per altro in piena notte, forte al lato dx risolto a fatica con 30 minuti di ossigeno, ciò nonostante ho come l'impressione che si trattasse di una "crisi isolata" infatti da allora più nessuno attacco e avvisaglie piuttosto blande, in certi giorni quasi inesistenti. Forse siamo sulla strada giusta? Ad oggi non faccio più l'errore di "volare alto" sbandierando ai quattro venti la "vittoria" sulla bestia (perchè quello è) poiché troppo volte ho commesso l'errore di farlo in passato e puntualmente non è mai stato quello che sembrava e/o si sperava essere...
Ad ogni modo, per esperienza diretta, posso dire che in passato già mi era capitato di avere mesi diciamo "meno peggio" degli altri tuttavia la differenza è che ho già fatto 3 sedute di GON e quindi non posso affermare con sicurezza se questo lieve "miglioramento" sia dovuto alle iniezioni occipitali oppure sia dovuto al normale andamento della malattia...
Lei cosa dice?
Io ci spero ed in cuor mio non desidero altro...
La ringrazio e La saluto con affetto
G.
con questo messaggio Le volevo confermare che, ad oggi 21/03/2015, il mese di marzo si è rivelato il mese migliore come rapporto n. crisi/mese, non a caso l'ultimo attacco l'ho avuto 3 giorni fa ma è stato 1 singolo attacco, per altro in piena notte, forte al lato dx risolto a fatica con 30 minuti di ossigeno, ciò nonostante ho come l'impressione che si trattasse di una "crisi isolata" infatti da allora più nessuno attacco e avvisaglie piuttosto blande, in certi giorni quasi inesistenti. Forse siamo sulla strada giusta? Ad oggi non faccio più l'errore di "volare alto" sbandierando ai quattro venti la "vittoria" sulla bestia (perchè quello è) poiché troppo volte ho commesso l'errore di farlo in passato e puntualmente non è mai stato quello che sembrava e/o si sperava essere...
Ad ogni modo, per esperienza diretta, posso dire che in passato già mi era capitato di avere mesi diciamo "meno peggio" degli altri tuttavia la differenza è che ho già fatto 3 sedute di GON e quindi non posso affermare con sicurezza se questo lieve "miglioramento" sia dovuto alle iniezioni occipitali oppure sia dovuto al normale andamento della malattia...
Lei cosa dice?
Io ci spero ed in cuor mio non desidero altro...
La ringrazio e La saluto con affetto
G.
[#111]
Concordo circa il fatto di non farsi premature illusioni.
E' proprio della Cluster Headache avere periodi liberi anche prolungati e poi "grappoli" di dolore cranio-facciale.
Registrimolo come dice Lei "...il mese di marzo si è rivelato il mese migliore come rapporto n. crisi/mese..."..
Ora "waith and watch".
Verosimilmente, a giudizio del collega che la sta seguendo, quando e se quest'ultimo crederà "forse" un altro ciclo.
Per mia curiosità che sostanze le sono state infiltrate:
-un corticosteroide, ed
-un anestetico locale,
certamente
ma quali in particolare ed a quale dosaggio?
Confidiamo per il meglio,
Cordialmente.
E' proprio della Cluster Headache avere periodi liberi anche prolungati e poi "grappoli" di dolore cranio-facciale.
Registrimolo come dice Lei "...il mese di marzo si è rivelato il mese migliore come rapporto n. crisi/mese..."..
Ora "waith and watch".
Verosimilmente, a giudizio del collega che la sta seguendo, quando e se quest'ultimo crederà "forse" un altro ciclo.
Per mia curiosità che sostanze le sono state infiltrate:
-un corticosteroide, ed
-un anestetico locale,
certamente
ma quali in particolare ed a quale dosaggio?
Confidiamo per il meglio,
Cordialmente.
[#112]
Utente
Salve Dottore,
La ringrazio per la Sua tempestiva ed esaustiva risposta.
Partiamo col dire che condivido pienamente le Sue affermazioni. Per quanto riguarda le sostanze che mi sono state iniettate più precisamente ammetto che NON lo so, lunedì prossimo proverò a chiederlo al dottore e poi glieLo farò sapere.
Cmq una cosa sono sicuro: il medico mi ha confermato che, se dovesse esserci una risposta positiva, il prossimo ciclo andrebbe fatto tra circa 4 mesi e mai prima, anzi, lo stesso dottore mi ha spiegato che, di norma, questi cicli di blocchi si dovrebbero fare 2 max 3 volte l'anno (se ricordo bene) e che comunque, nel mio caso, ipotizzando che ci sia un minimo miglioramento ed ipotizzando che io volessi programmare una settimana di ferie per l'ultima settimana di giugno (esempio), per stare tranquillo, mi potrebbe fare 1 o 2 sedute (sempre se ho capito bene!) un po di tempo PRIMA della mia eventuale partenza ma comunque NON un vero ciclo completo (questo in nessun caso).
Cosa ne pensa?
Grazie
A risentirLa
G.
La ringrazio per la Sua tempestiva ed esaustiva risposta.
Partiamo col dire che condivido pienamente le Sue affermazioni. Per quanto riguarda le sostanze che mi sono state iniettate più precisamente ammetto che NON lo so, lunedì prossimo proverò a chiederlo al dottore e poi glieLo farò sapere.
Cmq una cosa sono sicuro: il medico mi ha confermato che, se dovesse esserci una risposta positiva, il prossimo ciclo andrebbe fatto tra circa 4 mesi e mai prima, anzi, lo stesso dottore mi ha spiegato che, di norma, questi cicli di blocchi si dovrebbero fare 2 max 3 volte l'anno (se ricordo bene) e che comunque, nel mio caso, ipotizzando che ci sia un minimo miglioramento ed ipotizzando che io volessi programmare una settimana di ferie per l'ultima settimana di giugno (esempio), per stare tranquillo, mi potrebbe fare 1 o 2 sedute (sempre se ho capito bene!) un po di tempo PRIMA della mia eventuale partenza ma comunque NON un vero ciclo completo (questo in nessun caso).
Cosa ne pensa?
Grazie
A risentirLa
G.
[#113]
Penso, poichè è così da linee guida, che i blocchi antalgici compreso il numero di infiltrazioni che compongono un ciclo (che non necessariamente è di 4 ma può essere superiore, in media uno a settimana) si pratica in rapporto alla risposta iniziale e nel tempo del paziente.
Non esiste una "regola fissa" poichè ognuno è semplicemente unico nella propria differenza da gli altri individui.
Altrimenti il medesimo farmaco, al medesimo dosaggio, sarebbe ugualmente efficace per tutti i pazienti affetti da quel disturbo.
Il fatto che si sia fuori linee guida è, inoltre, intuitivo anche per i non addetti ai lavori: che significa tra un ciclo e l'altro almeno 4 mesi e non più di 3 cicli l'anno quando poi un momento dopo le viene detto "...per stare tranquillo, mi potrebbe fare 1 o 2 sedute un po di tempo PRIMA (un po' di tempo prima? quanto? deciso su quale base e/o su quale evidenza?) della mia eventuale partenza ma comunque NON un vero ciclo completo...".
Questa non è medicina basata sull'evidenza.
Confido/spero che non abbia necessità di un ulteriore ciclo per molto tempo e che il suo "periodo libero" sia il più lungo possibile ma è proprio la desensibilizzazione al ripresentarsi del disturbo che rappresenta il "razionale" del trattamento.
Rilegga, se crede, il link inviato:
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1695-trattamento-cefalea-a-grappolo-lo-stato-dell-arte.html
Cordialmente.
Non esiste una "regola fissa" poichè ognuno è semplicemente unico nella propria differenza da gli altri individui.
Altrimenti il medesimo farmaco, al medesimo dosaggio, sarebbe ugualmente efficace per tutti i pazienti affetti da quel disturbo.
Il fatto che si sia fuori linee guida è, inoltre, intuitivo anche per i non addetti ai lavori: che significa tra un ciclo e l'altro almeno 4 mesi e non più di 3 cicli l'anno quando poi un momento dopo le viene detto "...per stare tranquillo, mi potrebbe fare 1 o 2 sedute un po di tempo PRIMA (un po' di tempo prima? quanto? deciso su quale base e/o su quale evidenza?) della mia eventuale partenza ma comunque NON un vero ciclo completo...".
Questa non è medicina basata sull'evidenza.
Confido/spero che non abbia necessità di un ulteriore ciclo per molto tempo e che il suo "periodo libero" sia il più lungo possibile ma è proprio la desensibilizzazione al ripresentarsi del disturbo che rappresenta il "razionale" del trattamento.
Rilegga, se crede, il link inviato:
https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/1695-trattamento-cefalea-a-grappolo-lo-stato-dell-arte.html
Cordialmente.
[#114]
Utente
Buongiorno,
La volevo informare che oggi ho svolto la quarta ed ultima seduta di GON per questo ciclo. A partire da questo momento si deciderà il da farsi in base ai risultati (se ce ne saranno, come spero) che ho conseguito da questo ciclo di quattro sedute. Ad ogni modo l'algologo ha deciso di programmarmi una prossima visita di controllo il 19 maggio. Mi ha parlato anche ed eventualmente di radiofrequenza e di blocchi sopraorbitari spiegandomi però che, i blocchi occipitali rimangono sempre e comunque una sorta "di prima" scelta.
Le farò sapere come evolverà la situazione.
Grazie dottore
A risentirLa
G.
La volevo informare che oggi ho svolto la quarta ed ultima seduta di GON per questo ciclo. A partire da questo momento si deciderà il da farsi in base ai risultati (se ce ne saranno, come spero) che ho conseguito da questo ciclo di quattro sedute. Ad ogni modo l'algologo ha deciso di programmarmi una prossima visita di controllo il 19 maggio. Mi ha parlato anche ed eventualmente di radiofrequenza e di blocchi sopraorbitari spiegandomi però che, i blocchi occipitali rimangono sempre e comunque una sorta "di prima" scelta.
Le farò sapere come evolverà la situazione.
Grazie dottore
A risentirLa
G.
[#117]
Utente
Quindi mi pare di capire definitivamente che l'unico modo, CERTO e SICURO per valutare il risultato di questo ciclo è aspettare 1 o 2 mesi, come mi pare Lei mi aveva già scritto in uno dei Suoi precedenti post, dico bene? Non è in nessun modo possibile tracciare "un primo bilancio" nemmeno ora che sono "fresco" di quarta seduta (fatta stamane). E' così?
Grazie ancora
A presto
G.
Grazie ancora
A presto
G.
[#118]
Utente
Mi scusi, dimenticavo una cosa importante: mi è parso di capire che se io il 19 maggio, giorno in cui mi è stata fissata la visita di controllo, dirò col medico algologo di NON aver visto nessun miglioramento/cambiamento in positivo sulla mia sintomatologia, DIFFICILMENTE lui sarà d'accordo nel farmi provare con un SECONDO ciclo di GON ed allora, a quel punto, credo che gli opterebbe per farmi provare con la radiofrequenza...
Cosa ne pensa?
Grazie
Cordialmente
G.
Cosa ne pensa?
Grazie
Cordialmente
G.
[#119]
Il bilancio nella Cluster Headache e nel dolore cranio facciale in genere si valuta con il tempo e la osservazione ossia "wait and watch".
In questo momento sta meglio?
E questo è fatto, un fatto promettente che lascia ben sperare per il futuro.
Circa un eventuale secondo ciclo di blocchi personalmente (poichè qui non vi sono più linee guida) sono sempre favorevole qualora anche per un breve periodo vi sia stato un seppur leggero miglioramento.
A passare ad una procedura di maggior impegno vi è sempre tempo.
Cordialmente.
In questo momento sta meglio?
E questo è fatto, un fatto promettente che lascia ben sperare per il futuro.
Circa un eventuale secondo ciclo di blocchi personalmente (poichè qui non vi sono più linee guida) sono sempre favorevole qualora anche per un breve periodo vi sia stato un seppur leggero miglioramento.
A passare ad una procedura di maggior impegno vi è sempre tempo.
Cordialmente.
[#120]
Utente
Grazie Dottore,
ora è chiaro. Devo dire che, fino ad ora, il mese di marzo è stato il mese migliore come rapporto n. crisi/mese per il resto non posso dire altro. La mia attenzione, da ora, è focalizzata sull'osservare soprattutto l'intensità delle crisi perchè un conto è avere attacchi che passano in 15 minuti di ossigeno o con un Imigran ed un altro è avere attacchi "killer" che non si alleviano neanche con 40 minuti di O2 a 25 lt/min. Questo, a mio avviso, è un altro aspetto molto importante da considerare e da monitorare con attenzione.
Cordialità
G.
ora è chiaro. Devo dire che, fino ad ora, il mese di marzo è stato il mese migliore come rapporto n. crisi/mese per il resto non posso dire altro. La mia attenzione, da ora, è focalizzata sull'osservare soprattutto l'intensità delle crisi perchè un conto è avere attacchi che passano in 15 minuti di ossigeno o con un Imigran ed un altro è avere attacchi "killer" che non si alleviano neanche con 40 minuti di O2 a 25 lt/min. Questo, a mio avviso, è un altro aspetto molto importante da considerare e da monitorare con attenzione.
Cordialità
G.
[#121]
Utente
Buongiorno Dottore,
credo che, ad oggi, sia già possibile fare un primo bilancio sulla terapia dopo aver fatto 4 sedute di GON e perdoni la brutalità della mia affermazione ma ritengo che sia stato "un fiasco completo".
Ora le spiegherò il perchè: è vero che forse, dati alla mano, il mese di marzo è stato quello con il rapporto più basso n. attacchi/mese tuttavia se l'obiettivo sbandierato e dichiarato da più parti all'inizio dell'"esperimento" era quello di avere anche una riduzione dell'intensità degli episodi dolorosi allora mi tocca dover dire che da quel punto di vista è stato un totale fallimento.
Proprio stanotte infatti ho avuto il primo episodio alle 4:15 (lato dx). Ossigeno assolutamente inefficace malgrado i 25 lt/min per oltre 50 min e dolore incredibilmente forte (denti, nuca, tempia, occhio, nausea, narice dx che colava ecc) come non capitava da tempo...
Poi alle 7:15 e alle 8:20 stessa epilogo però al lato sx.
L'impressione è che il fatto che le crisi siano venute un po' meno frequentemente del solito (diciamo così) è come se le avesse caricate "a molla" ed infatti oggi, proprio oggi quando mi sono venute le ho avute incredibilmente violenti, con un dolore sordo, assurdo e senza un'apparente motivazione/giustificazione.
Questa da me descritta è la situazione AD OGGI. Non so quali saranno i prossimi passi, non so se il medico sarà d'accordo nel farmi ripetere un secondo ciclo ma soprattutto NON so cosa aspettarmi per il futuro.
Mi ero illuso nella mia testa, se le cose fossero andate meglio e se la situazione fosse REALMENTE migliorata, di trascorrere una settimana di ferie via da qualche parte a giugno (come tutte le "persone normali" del mondo) ma è palese che in un quadro così drammatico e complesso (perchè questo è) sarò costretto a fare l'ennesima rinuncia, poichè onestamente detto tra me e Lei: chi è quel pazzo che si azzarda ad andare via in queste condizioni???!!!
Mi scusi per lo sfogo ma ormai ho capito che qui, in un quadro come questo, non resta più molto da fare, in questi 10 anni ho provato qualsiasi cosa possibile ed immaginabile, lecita e meno lecita, davvero di tutto ma non c'è mai stato NIENTE che abbia dato quella SVOLTA così da me tanto attesa e sognata nel corso di tutti questi anni...
Cordiali saluti
G.
credo che, ad oggi, sia già possibile fare un primo bilancio sulla terapia dopo aver fatto 4 sedute di GON e perdoni la brutalità della mia affermazione ma ritengo che sia stato "un fiasco completo".
Ora le spiegherò il perchè: è vero che forse, dati alla mano, il mese di marzo è stato quello con il rapporto più basso n. attacchi/mese tuttavia se l'obiettivo sbandierato e dichiarato da più parti all'inizio dell'"esperimento" era quello di avere anche una riduzione dell'intensità degli episodi dolorosi allora mi tocca dover dire che da quel punto di vista è stato un totale fallimento.
Proprio stanotte infatti ho avuto il primo episodio alle 4:15 (lato dx). Ossigeno assolutamente inefficace malgrado i 25 lt/min per oltre 50 min e dolore incredibilmente forte (denti, nuca, tempia, occhio, nausea, narice dx che colava ecc) come non capitava da tempo...
Poi alle 7:15 e alle 8:20 stessa epilogo però al lato sx.
L'impressione è che il fatto che le crisi siano venute un po' meno frequentemente del solito (diciamo così) è come se le avesse caricate "a molla" ed infatti oggi, proprio oggi quando mi sono venute le ho avute incredibilmente violenti, con un dolore sordo, assurdo e senza un'apparente motivazione/giustificazione.
Questa da me descritta è la situazione AD OGGI. Non so quali saranno i prossimi passi, non so se il medico sarà d'accordo nel farmi ripetere un secondo ciclo ma soprattutto NON so cosa aspettarmi per il futuro.
Mi ero illuso nella mia testa, se le cose fossero andate meglio e se la situazione fosse REALMENTE migliorata, di trascorrere una settimana di ferie via da qualche parte a giugno (come tutte le "persone normali" del mondo) ma è palese che in un quadro così drammatico e complesso (perchè questo è) sarò costretto a fare l'ennesima rinuncia, poichè onestamente detto tra me e Lei: chi è quel pazzo che si azzarda ad andare via in queste condizioni???!!!
Mi scusi per lo sfogo ma ormai ho capito che qui, in un quadro come questo, non resta più molto da fare, in questi 10 anni ho provato qualsiasi cosa possibile ed immaginabile, lecita e meno lecita, davvero di tutto ma non c'è mai stato NIENTE che abbia dato quella SVOLTA così da me tanto attesa e sognata nel corso di tutti questi anni...
Cordiali saluti
G.
[#122]
Gentile Paziente,
" in questi 10 anni ho provato qualsiasi cosa possibile ed immaginabile"
"un fiasco completo"
Fiasco per fiasco, le suggerisco di rileggere il mio messaggio #97
Lei mi rispose "NON ho e NON ho mai avuto problemi legati alla postura e/o alle malocclusioni"
Non posso non avere qualche dubbio in merito giacché nel tempo ha segnalato anche problemi alla colonna e al muscolo Trapezio.
Quando dice "per il resto io sono sano e godo di una buona salute generale": non é la salute generale il problema, e neanche lo sono aspetti psicologici che, vista la sua sofferenza fisica e lo sconforto per il totale insuccesso terapeutico, che seguo con sincera partecipazione, sarebbero più che comprensibili, ma si tratta a volte di considerare magari anche solo per escluderli (fiasco per fiasco) problemi occlusali apparentemente insignificanti,ma la cui analisi non può spettare a pur " autorevoli esperti del settore " di certo espertissimi neurologi e anestesisti, ma inevitabilmente inesperti di Gnatologia, l'unica branca, purtroppo poco coltivata anche dagli stessi dentisti, che può formulare , in un caso di cefalea come il suo , la diagnosi di esclusione che può invece essere imprudente affidare alla semplice autodiagnosi.
Ci pensi: il prossimo fiasco...potrebbe essere di buon vino, e glielo auguro di tutto cuore.
Cordiali saluti
" in questi 10 anni ho provato qualsiasi cosa possibile ed immaginabile"
"un fiasco completo"
Fiasco per fiasco, le suggerisco di rileggere il mio messaggio #97
Lei mi rispose "NON ho e NON ho mai avuto problemi legati alla postura e/o alle malocclusioni"
Non posso non avere qualche dubbio in merito giacché nel tempo ha segnalato anche problemi alla colonna e al muscolo Trapezio.
Quando dice "per il resto io sono sano e godo di una buona salute generale": non é la salute generale il problema, e neanche lo sono aspetti psicologici che, vista la sua sofferenza fisica e lo sconforto per il totale insuccesso terapeutico, che seguo con sincera partecipazione, sarebbero più che comprensibili, ma si tratta a volte di considerare magari anche solo per escluderli (fiasco per fiasco) problemi occlusali apparentemente insignificanti,ma la cui analisi non può spettare a pur " autorevoli esperti del settore " di certo espertissimi neurologi e anestesisti, ma inevitabilmente inesperti di Gnatologia, l'unica branca, purtroppo poco coltivata anche dagli stessi dentisti, che può formulare , in un caso di cefalea come il suo , la diagnosi di esclusione che può invece essere imprudente affidare alla semplice autodiagnosi.
Ci pensi: il prossimo fiasco...potrebbe essere di buon vino, e glielo auguro di tutto cuore.
Cordiali saluti
[#123]
Utente
Alla cortese attenzione del Dottor Poli,
Buongiorno Dottore,
non so se ha avuto modo di leggere il mio precedente messaggio ma purtroppo qui la situazione sta andando molto male. Ho fatto la quarta ed ultima seduta di GON lo scorso 23 di marzo e, sono stato benino per qualche giorno (niente di clamoroso comunque) e le crisi sembravano venire più rare e meno violente. Ecco, meno violente, le mie ultime parole famose: ieri è letteralmente esplosa come una dinamite. Subito un attacco violentissimo ed ingestibile al lato dx lasciato sfogare e durato oltre 3 ore che mi ha fatto a pezzi poi altri 6 o 7 attacchi tutti killer un po al lato dx e un po a sx che sono andati avanti ad "oltranza" per quasi tutto il giorno, notte compresa.
Ribadisco il concetto già espresso nel mio messaggio precedente: se l'obiettivo era quello di ottenere crisi meno violente e più diradate nel tempo direi che con la giornata di ieri la cura ha dimostrato di aver FALLITO completamente il suo scopo. Ancora adesso che Le sto scrivendo sento fitte e scariche "elettriche" continue al lato sx, denti, retro nuca ecc.
Dottore è chiaro che una situazione così NON può andare avanti, io sto male e se continuo così non so come andrà a finire. Onestamente il fatto che tutti i trattamenti provati fino ad ora abbiano fallito mi porta persino a pensare che NON si tratti di cefalea a grappolo e/o di cefalea trigemino autonomica ma di qualcosa di ben peggio.
Ormai non credo più a niente e a nessuno. In questi anni sono stato visto da quelli che sulla carta erano i migliori luminari, sono stato visto anche da figure diverse da quelli che sono i medici, operatori di medicina alternativa (diciamo così) che poi alla fine altro non erano che dei "cialtroni" che non hanno fatto altro che spillare soldi a discapito del mio dramma personale ma non mi voglio spingere oltre...
Eppure ci DEVE essere qualcosa da fare che dia un VERO miglioramento quanto meno perchè NESSUNO ha mai preteso di guarire (per quello ci vorrebbe un Miracolo con la M maiuscola) ma andare avanti così proprio non è possibile...
La pregherei di rispondere a questo messaggio, se possibile, nel frattempo La ringrazio e La saluto cordialmente.
G.
Buongiorno Dottore,
non so se ha avuto modo di leggere il mio precedente messaggio ma purtroppo qui la situazione sta andando molto male. Ho fatto la quarta ed ultima seduta di GON lo scorso 23 di marzo e, sono stato benino per qualche giorno (niente di clamoroso comunque) e le crisi sembravano venire più rare e meno violente. Ecco, meno violente, le mie ultime parole famose: ieri è letteralmente esplosa come una dinamite. Subito un attacco violentissimo ed ingestibile al lato dx lasciato sfogare e durato oltre 3 ore che mi ha fatto a pezzi poi altri 6 o 7 attacchi tutti killer un po al lato dx e un po a sx che sono andati avanti ad "oltranza" per quasi tutto il giorno, notte compresa.
Ribadisco il concetto già espresso nel mio messaggio precedente: se l'obiettivo era quello di ottenere crisi meno violente e più diradate nel tempo direi che con la giornata di ieri la cura ha dimostrato di aver FALLITO completamente il suo scopo. Ancora adesso che Le sto scrivendo sento fitte e scariche "elettriche" continue al lato sx, denti, retro nuca ecc.
Dottore è chiaro che una situazione così NON può andare avanti, io sto male e se continuo così non so come andrà a finire. Onestamente il fatto che tutti i trattamenti provati fino ad ora abbiano fallito mi porta persino a pensare che NON si tratti di cefalea a grappolo e/o di cefalea trigemino autonomica ma di qualcosa di ben peggio.
Ormai non credo più a niente e a nessuno. In questi anni sono stato visto da quelli che sulla carta erano i migliori luminari, sono stato visto anche da figure diverse da quelli che sono i medici, operatori di medicina alternativa (diciamo così) che poi alla fine altro non erano che dei "cialtroni" che non hanno fatto altro che spillare soldi a discapito del mio dramma personale ma non mi voglio spingere oltre...
Eppure ci DEVE essere qualcosa da fare che dia un VERO miglioramento quanto meno perchè NESSUNO ha mai preteso di guarire (per quello ci vorrebbe un Miracolo con la M maiuscola) ma andare avanti così proprio non è possibile...
La pregherei di rispondere a questo messaggio, se possibile, nel frattempo La ringrazio e La saluto cordialmente.
G.
[#124]
Buon giorno,
mi spiace le cose siano andate come racconta.
Non so bene cosa voglia dire con "...NON si tratti di cefalea a grappolo e/o di cefalea trigemino autonomica ma di qualcosa di ben peggio..." ed in particolare "di ben peggio" a che cosa si riferisce?
Se non è più convinto della diagnosi fino ad ora formulata presso i "Centri" dove è stato valutato...
...difficile pensare che tutti abbiano preso un così importante abbaglio ma teoricamente possibile.
Che dirLe?
Una ulteriore valutazione clinica?
Circa l'approccio è chiaro come questo sia strettamente collegato alla formulazione diagnostica.
Si era detto "...l'approccio "a gradini" ovvero dopo i blocchi le altre procedure di più elevato impegno che via via le sono state proposte nel tempo dai colleghi che la hanno visitata..."
pertanto
-secondo ciclo di blocchi antalgici (rammentava di una lieve- moderata diminuzione di frequenza ed intensità delle crisi dolorose),
-PENS,
-stimolatore occipitale,
ed in ultimo, ma veramente solo in ultimo, le procedure di tipo "demolitivo" quali
-termocoagulazione con radiofrequenze del ganglio trigeminale
-radiochirurgia con gamma knife.
Mi sembra tuttavia chiaro come "forse" a questo punto abbia bisogno di una ulteriore conferma o disconferma diagnostica circa quanto già diagnosticato presso i Centri del "Besta" e del "Mondino" i quali mi pare abbiano concordato su un dolore cranio-facciale appartenente al gruppo delle "cefalee autonomico trigeminali".
Potrebbe semplicemente riconsultare i colleghi dei due centri mettendoli a parte degli ultimi accadimenti.
Cordialmente.
mi spiace le cose siano andate come racconta.
Non so bene cosa voglia dire con "...NON si tratti di cefalea a grappolo e/o di cefalea trigemino autonomica ma di qualcosa di ben peggio..." ed in particolare "di ben peggio" a che cosa si riferisce?
Se non è più convinto della diagnosi fino ad ora formulata presso i "Centri" dove è stato valutato...
...difficile pensare che tutti abbiano preso un così importante abbaglio ma teoricamente possibile.
Che dirLe?
Una ulteriore valutazione clinica?
Circa l'approccio è chiaro come questo sia strettamente collegato alla formulazione diagnostica.
Si era detto "...l'approccio "a gradini" ovvero dopo i blocchi le altre procedure di più elevato impegno che via via le sono state proposte nel tempo dai colleghi che la hanno visitata..."
pertanto
-secondo ciclo di blocchi antalgici (rammentava di una lieve- moderata diminuzione di frequenza ed intensità delle crisi dolorose),
-PENS,
-stimolatore occipitale,
ed in ultimo, ma veramente solo in ultimo, le procedure di tipo "demolitivo" quali
-termocoagulazione con radiofrequenze del ganglio trigeminale
-radiochirurgia con gamma knife.
Mi sembra tuttavia chiaro come "forse" a questo punto abbia bisogno di una ulteriore conferma o disconferma diagnostica circa quanto già diagnosticato presso i Centri del "Besta" e del "Mondino" i quali mi pare abbiano concordato su un dolore cranio-facciale appartenente al gruppo delle "cefalee autonomico trigeminali".
Potrebbe semplicemente riconsultare i colleghi dei due centri mettendoli a parte degli ultimi accadimenti.
Cordialmente.
[#125]
Utente
Buonasera Dottore,
desidero ringraziarLa vivamente per la grande umanità e competenza con cui ha preso in cura il mio personalissimo caso.
Mi permetta subito di chiarire un aspetto importante: quando ho scritto che mi sorgono dei dubbi che si tratti di una forma grave di CH ad andamento cronico e/o di qualche altra forma di cefalea trigemino-autonomica intendevo dire che, dal momento che in tutti questi anni ho provato praticamente TUTTE le principali terapie previste dai protocolli internazionali per la cura e la profilassi della CH (non ultimi i blocchi GON) SENZA mai aver avuto nessun miglioramento, quando invece so benissimo che litio, verapamil, gli stessi blocchi GON si sono rivelati nella stragranda maggioranza dei casi efficaci quanto meno per alleviare la sintomatologia dolorosa (non dico guarire) allora, giustamente, mi sorge questa domanda: "siamo sicuri che sia realmente CH e non qualcosa di peggio?" e ancora: "se davvero di CH si tratta come è possibile che NON ci sia niente che funzioni???!!!". Capisce cosa intendo dire?
Eppure tutti gli esperti che mi hanno visto in questi anni sono stati d'accordo all'unanimità nel diagnosticare "cefalea a grappolo ad andamento cronico". Per la verità il Mondino sul foglio di diagnosi ha precisato che si tratta "di cefalea trigemino-autonomica ad andamento cronico (simile alla cefalea a grappolo) ma con alcune atipie".Come atipie loro intendevano dire il fatto che le crisi, contrariamente alla maggioranza dei casi, mi colpiscono indistintamente sia il lato sinistro che il lato destro.
Ad ogni modo ho sentito oggi il medico algologo che mi ha eseguito i GON e, d'accordo con lui, abbiamo deciso di anticipare la visita di controllo vista la gravità della situazione. Dalle sue parole ho capito che visti gli zero risultati ottenuti con i GON si passerà ad altro, alla radiofrequenza forse ma ancora non ne sono sicuro...
Per il resto non c'è molto altro da dire. Avevo molte speranze su questo ultimo trattamento con i blocchi soprattutto perchè ne avevo letto un gran bene e Lei stesso sembrava fiducioso verso tale procedura. Invece... un totale fallimento, come del resto tutti gli altri trattamenti provati in questi anni: "psilocibina, agopuntura, riflessologia plantare, elettrostimolatori vagali ecc. A livello psicologico (ovviamente) sono "sotto terra" e mi sento come se mi avessero privato della MIA libertà.
Una cosa è certa: più il tempo passa e più le speranze di poter riprendere in mano la mia vita si assottigliano.
Sto bene un giorno e vado male cento. L'impressione (e anche qui gradirei avere un Suo parere) è che più giorni consecutivi sto "bene" (per bene intendo giorni consecutivi SENZA crisi oppure con attacchi lievi) più Violenti saranno gli attacchi che verranno NON appena questa cosa si "risveglia" (come un vulcano che esplode). In questo senso si denota una grande CICLICITA' proprio perchè non sono mai riuscito a stare oltre i 10 gg consecutivi SENZA avere crisi... Capisce bene che ha dell'incredibile...
Questo è quanto.
La ringrazio vivamente per la Sua disponibilità e competenza e colgo l'occasione per augurarLe una buona e serena Pasqua.
A risentirLa.
G.
desidero ringraziarLa vivamente per la grande umanità e competenza con cui ha preso in cura il mio personalissimo caso.
Mi permetta subito di chiarire un aspetto importante: quando ho scritto che mi sorgono dei dubbi che si tratti di una forma grave di CH ad andamento cronico e/o di qualche altra forma di cefalea trigemino-autonomica intendevo dire che, dal momento che in tutti questi anni ho provato praticamente TUTTE le principali terapie previste dai protocolli internazionali per la cura e la profilassi della CH (non ultimi i blocchi GON) SENZA mai aver avuto nessun miglioramento, quando invece so benissimo che litio, verapamil, gli stessi blocchi GON si sono rivelati nella stragranda maggioranza dei casi efficaci quanto meno per alleviare la sintomatologia dolorosa (non dico guarire) allora, giustamente, mi sorge questa domanda: "siamo sicuri che sia realmente CH e non qualcosa di peggio?" e ancora: "se davvero di CH si tratta come è possibile che NON ci sia niente che funzioni???!!!". Capisce cosa intendo dire?
Eppure tutti gli esperti che mi hanno visto in questi anni sono stati d'accordo all'unanimità nel diagnosticare "cefalea a grappolo ad andamento cronico". Per la verità il Mondino sul foglio di diagnosi ha precisato che si tratta "di cefalea trigemino-autonomica ad andamento cronico (simile alla cefalea a grappolo) ma con alcune atipie".Come atipie loro intendevano dire il fatto che le crisi, contrariamente alla maggioranza dei casi, mi colpiscono indistintamente sia il lato sinistro che il lato destro.
Ad ogni modo ho sentito oggi il medico algologo che mi ha eseguito i GON e, d'accordo con lui, abbiamo deciso di anticipare la visita di controllo vista la gravità della situazione. Dalle sue parole ho capito che visti gli zero risultati ottenuti con i GON si passerà ad altro, alla radiofrequenza forse ma ancora non ne sono sicuro...
Per il resto non c'è molto altro da dire. Avevo molte speranze su questo ultimo trattamento con i blocchi soprattutto perchè ne avevo letto un gran bene e Lei stesso sembrava fiducioso verso tale procedura. Invece... un totale fallimento, come del resto tutti gli altri trattamenti provati in questi anni: "psilocibina, agopuntura, riflessologia plantare, elettrostimolatori vagali ecc. A livello psicologico (ovviamente) sono "sotto terra" e mi sento come se mi avessero privato della MIA libertà.
Una cosa è certa: più il tempo passa e più le speranze di poter riprendere in mano la mia vita si assottigliano.
Sto bene un giorno e vado male cento. L'impressione (e anche qui gradirei avere un Suo parere) è che più giorni consecutivi sto "bene" (per bene intendo giorni consecutivi SENZA crisi oppure con attacchi lievi) più Violenti saranno gli attacchi che verranno NON appena questa cosa si "risveglia" (come un vulcano che esplode). In questo senso si denota una grande CICLICITA' proprio perchè non sono mai riuscito a stare oltre i 10 gg consecutivi SENZA avere crisi... Capisce bene che ha dell'incredibile...
Questo è quanto.
La ringrazio vivamente per la Sua disponibilità e competenza e colgo l'occasione per augurarLe una buona e serena Pasqua.
A risentirLa.
G.
[#126]
Utente
Dottore buongiorno,
mi scusi se La disturbo anche oggi che è Pasqua ma pensavo di chiederLe un parere in merito ad una riflessione che ho fatto.
E' evidente che tutti i trattamenti finora svolti farmacologici e NON per la profilassi della Cefalea a grappolo sono risultati assolutamente INEFFICACI (da qui i miei dubbi, peraltro legittimi che si tratti effettivamente di cefalea a grappolo).
Allora leggendo un po qua e là mi sono imbattuto in alcuni articoli che hanno parlato e spiegato la cosiddetta "Cefalea SUNCT" appartenente sempre alla categoria delle cefalee trigemino-autonomiche. In passato, se ricorderà bene, al Mondino mi era stato proposto di iniziare una cura farmacologica a base di lamotrigina 25 mg alla sera da aumentare di 25 mg ogni 5 giorni ma io, per una serie di motivi (sfiducia, rassegnazione, frustrazione) avevo rifiutato decidendo per provare tecniche un po' impegnative e mini invasive (blocchi antalgici e PENS).
Ora se devo dirla tutta quasi mi veniva la voglia di provare anche questa strada ma ovviamente dovrei prima sentire il parere dell'algologo dell'ospedale di Novara, cui sono attualmente seguito, perchè ormai non sono più in cura dai neurologi del Mondino di Pavia (la lamotrigina infatti mi era stata proposta da loro).
Secondo Lei dovrei parlarne di questa cosa con l'algologo dell'ospedale di Novara? Quali sono le principali differenze tra una SUNCT ed una cefalea cluster (cefalea a grappolo)?
Ho letto che sia la cefalea cluster che la SUNCT portano una lacrimazione dall'occhio corrispondente al lato del dolore, io però a parte una rinorrea, sudorazione, tremori ecc. durante le mie crisi più acute NON ho mai notato. Quindi??
E poi Le chiedo: se fosse realmente SUNCT invece che CH l'ossigeno e l'Imigran di norma non dovrebbero funzionare, mentre invece nel mio caso sia l'ossigeno che l'Imigran funzionano ma solo quando le crisi non sono di intensità estrema (come spesso mi capita).
Qual è il Suo pensiero?
In attesa di un Suo cortese riscontro Le porgo i miei più sentiti auguri di Buona Pasqua.
G.
mi scusi se La disturbo anche oggi che è Pasqua ma pensavo di chiederLe un parere in merito ad una riflessione che ho fatto.
E' evidente che tutti i trattamenti finora svolti farmacologici e NON per la profilassi della Cefalea a grappolo sono risultati assolutamente INEFFICACI (da qui i miei dubbi, peraltro legittimi che si tratti effettivamente di cefalea a grappolo).
Allora leggendo un po qua e là mi sono imbattuto in alcuni articoli che hanno parlato e spiegato la cosiddetta "Cefalea SUNCT" appartenente sempre alla categoria delle cefalee trigemino-autonomiche. In passato, se ricorderà bene, al Mondino mi era stato proposto di iniziare una cura farmacologica a base di lamotrigina 25 mg alla sera da aumentare di 25 mg ogni 5 giorni ma io, per una serie di motivi (sfiducia, rassegnazione, frustrazione) avevo rifiutato decidendo per provare tecniche un po' impegnative e mini invasive (blocchi antalgici e PENS).
Ora se devo dirla tutta quasi mi veniva la voglia di provare anche questa strada ma ovviamente dovrei prima sentire il parere dell'algologo dell'ospedale di Novara, cui sono attualmente seguito, perchè ormai non sono più in cura dai neurologi del Mondino di Pavia (la lamotrigina infatti mi era stata proposta da loro).
Secondo Lei dovrei parlarne di questa cosa con l'algologo dell'ospedale di Novara? Quali sono le principali differenze tra una SUNCT ed una cefalea cluster (cefalea a grappolo)?
Ho letto che sia la cefalea cluster che la SUNCT portano una lacrimazione dall'occhio corrispondente al lato del dolore, io però a parte una rinorrea, sudorazione, tremori ecc. durante le mie crisi più acute NON ho mai notato. Quindi??
E poi Le chiedo: se fosse realmente SUNCT invece che CH l'ossigeno e l'Imigran di norma non dovrebbero funzionare, mentre invece nel mio caso sia l'ossigeno che l'Imigran funzionano ma solo quando le crisi non sono di intensità estrema (come spesso mi capita).
Qual è il Suo pensiero?
In attesa di un Suo cortese riscontro Le porgo i miei più sentiti auguri di Buona Pasqua.
G.
[#127]
Personalmente ho sempre parlato, anche nell'ultimo contatto, di cefalee autonomico-trigeminali delle quali la CH rappresenta la forma più frequente e più nota.
Vada al link della IHS e cliccando su ognuna delle forme ne conoscerà le caratteristiche particolari...
http://ihs-classification.org/it/02_klassifikation/02_teil1/03.00.00_cluster.html
Vada al link della IHS e cliccando su ognuna delle forme ne conoscerà le caratteristiche particolari...
http://ihs-classification.org/it/02_klassifikation/02_teil1/03.00.00_cluster.html
[#128]
Utente
Salve Dr. Poli,
ho letto con attenzione il link che Lei mi ha gentilmente inviato e ho potuto constatare che esiste una grandissima somiglianza tra i differenti tipi di cefalee trigemino-autonomiche seppur ognuna di esse abbia le proprie caratteristiche e peculiarità.
Quello che io posso dire è che riguardo al mio personalissimo caso è che:
1) L'ossigeno e l'Imigran su di me FUNZIONANO solo quando gli attacchi non vengono di intensità estrema (in quei casi non funziona NIENTE) e se assunti precocemente
2) le mie remissioni sono sempre e comunque inferiori ai 15 giorni e ho attacchi in tutti i mesi dell'anno
3) quando non ho crisi vere e proprie avverto sempre e comunque in vari momenti della giornata fitte dolorose, come stilettate, come scosse elettriche che durano la frazione di un secondo salvo poi ripresentarsi in svariati momenti della giornata. Le fitte generalmente interessano la fronte, un lato del viso ed il corrispondente occhio, le arcate dentarie ed il retro nuca
4) Le crisi di intensità molto severa quando sono lasciate sfogare tendono a durare anche OLTRE le 3 ore e si accompagnano a: sudorazione intensa, tremori, agitazione (impossibile stare fermi!), naso che cola (narice corrispondente al lato dell'attacco che può essere il dx oppure il sx) e a volte nausea e vomito
5) Le prime crisi le ho avute nel 2005 e non avevano un andamento come quello attuale
6) Tra i vari trattamenti provati in questi anni ricordo i seguenti: verapamil, acido valproico, carbolithium, soldesam intramuscolo, deltacortene, indometacina supposte, topiramato, blocchi antalgici (GON), agopuntura, riflessologia plantare, psilocibina ed altre sostanze psicotrope (terapie alternative provate sotto la MIA responsabilità). Con nessuno di questi trattamenti c'è mai stato tuttavia nessun miglioramento visibile.
Secondo Lei converrebbe fare un ultimo tentativo con i farmaci per bocca (lamotrigina) per escludere che si tratti di cefalea SUNCT e/o quantomeno parlarne con l'algologo di Novara cui sono attualmente seguito?
Grazie infinite e ancora Buona Pasqua
G.
ho letto con attenzione il link che Lei mi ha gentilmente inviato e ho potuto constatare che esiste una grandissima somiglianza tra i differenti tipi di cefalee trigemino-autonomiche seppur ognuna di esse abbia le proprie caratteristiche e peculiarità.
Quello che io posso dire è che riguardo al mio personalissimo caso è che:
1) L'ossigeno e l'Imigran su di me FUNZIONANO solo quando gli attacchi non vengono di intensità estrema (in quei casi non funziona NIENTE) e se assunti precocemente
2) le mie remissioni sono sempre e comunque inferiori ai 15 giorni e ho attacchi in tutti i mesi dell'anno
3) quando non ho crisi vere e proprie avverto sempre e comunque in vari momenti della giornata fitte dolorose, come stilettate, come scosse elettriche che durano la frazione di un secondo salvo poi ripresentarsi in svariati momenti della giornata. Le fitte generalmente interessano la fronte, un lato del viso ed il corrispondente occhio, le arcate dentarie ed il retro nuca
4) Le crisi di intensità molto severa quando sono lasciate sfogare tendono a durare anche OLTRE le 3 ore e si accompagnano a: sudorazione intensa, tremori, agitazione (impossibile stare fermi!), naso che cola (narice corrispondente al lato dell'attacco che può essere il dx oppure il sx) e a volte nausea e vomito
5) Le prime crisi le ho avute nel 2005 e non avevano un andamento come quello attuale
6) Tra i vari trattamenti provati in questi anni ricordo i seguenti: verapamil, acido valproico, carbolithium, soldesam intramuscolo, deltacortene, indometacina supposte, topiramato, blocchi antalgici (GON), agopuntura, riflessologia plantare, psilocibina ed altre sostanze psicotrope (terapie alternative provate sotto la MIA responsabilità). Con nessuno di questi trattamenti c'è mai stato tuttavia nessun miglioramento visibile.
Secondo Lei converrebbe fare un ultimo tentativo con i farmaci per bocca (lamotrigina) per escludere che si tratti di cefalea SUNCT e/o quantomeno parlarne con l'algologo di Novara cui sono attualmente seguito?
Grazie infinite e ancora Buona Pasqua
G.
[#129]
[#130]
Utente
La ringrazio per la Sua celere risposta, come sempre, ci tenevo a dirLe che ho letto attentamente tutte le informazioni contenute all'interno del link che mi ha postato tuttavia, alla luce di quello che Le ho scritto e di tutte le informazioni inerenti al mio personalissimo caso che ormai avrà sicuramente imparato a conoscere mi sento di chiederLe questo:
1) Crede ancora che la diagnosi di cefalea trigemino-autonomica ad andamento cronico (simile alla cefalea a grappolo) ma con alcune atipie sia corretta?
2) Se davvero si tratta di cefalea a grappolo allora come mai di tutte le terapie di profilassi che ho provato in questi anni non c'è mai stata una che abbia funzionato? Eppure erano le terapie previste dai protocolli internazionali per la CH...
3) A questo punto Lei si sentirebbe oppure no di consigliarmi di provare la lamotrigina? (anche solo per escludere che si tratti realmente di sindrome SUNCT)
In me c'è una grande confusione a livello di strade da intraprendere tuttavia permane la ferma intenzione di poter trovare qualcosa che mi permetta di poter "vivere" ed al contempo di migliorare per davvero la qualità della mia vita che, allo stato attuale è molto mediocre e mi impedisce di vivere serenamente e di poter lavorare/divertirmi come un normale ragazzo della mia età...
Cordialità
G.
1) Crede ancora che la diagnosi di cefalea trigemino-autonomica ad andamento cronico (simile alla cefalea a grappolo) ma con alcune atipie sia corretta?
2) Se davvero si tratta di cefalea a grappolo allora come mai di tutte le terapie di profilassi che ho provato in questi anni non c'è mai stata una che abbia funzionato? Eppure erano le terapie previste dai protocolli internazionali per la CH...
3) A questo punto Lei si sentirebbe oppure no di consigliarmi di provare la lamotrigina? (anche solo per escludere che si tratti realmente di sindrome SUNCT)
In me c'è una grande confusione a livello di strade da intraprendere tuttavia permane la ferma intenzione di poter trovare qualcosa che mi permetta di poter "vivere" ed al contempo di migliorare per davvero la qualità della mia vita che, allo stato attuale è molto mediocre e mi impedisce di vivere serenamente e di poter lavorare/divertirmi come un normale ragazzo della mia età...
Cordialità
G.
[#131]
Utente
Buongiorno Dottore,
volevo informarLa che venerdì 10 aprile alle ore 11:30 ho fissato una visita antalgica di controllo su a Novara per fare il punto della situazione e decidere sulla prossima strada da intraprendere.
Ad oggi confermo che non noto nessun cambiamento in quello che è il normale andamento delle crisi (forse a marzo ne ho avuta qualcuna in meno ma sotto il profilo dell'intensità e degli attacchi "da suicidio" nessun cambiamento visibile).
Secondo Lei varrebbe la pena di provare con l'ennesimo farmaco per bocca (lamotrigina) per escludere che si tratti di SUNCT? Secondo Lei, date le caratteristiche che Le ho descritto, potrebbe trattarsi di SUNCT invece che di cefalea a grappolo cronica?
Sono andato a vedere i quaderni delle crisi del 2007 e del 2008 e da un'attenta analisi emerge che:
a) le crisi forti ed ingestibili venivano anche a quei tempi ma meno frequenti di adesso
b) anche allora ero sotto trattamento farmacologico, avevo provato l'Imigran fiale come sintomatico (tra gli altri) ma non ho mai avuto nessun beneficio nel risolvere gli attacchi "da suicidio".
Cosa ne pensa?
La terrò aggiornata, con la speranza che qualcosa cambi perchè andare avanti così è obiettivamente difficile...
Cordiali saluti
G.
volevo informarLa che venerdì 10 aprile alle ore 11:30 ho fissato una visita antalgica di controllo su a Novara per fare il punto della situazione e decidere sulla prossima strada da intraprendere.
Ad oggi confermo che non noto nessun cambiamento in quello che è il normale andamento delle crisi (forse a marzo ne ho avuta qualcuna in meno ma sotto il profilo dell'intensità e degli attacchi "da suicidio" nessun cambiamento visibile).
Secondo Lei varrebbe la pena di provare con l'ennesimo farmaco per bocca (lamotrigina) per escludere che si tratti di SUNCT? Secondo Lei, date le caratteristiche che Le ho descritto, potrebbe trattarsi di SUNCT invece che di cefalea a grappolo cronica?
Sono andato a vedere i quaderni delle crisi del 2007 e del 2008 e da un'attenta analisi emerge che:
a) le crisi forti ed ingestibili venivano anche a quei tempi ma meno frequenti di adesso
b) anche allora ero sotto trattamento farmacologico, avevo provato l'Imigran fiale come sintomatico (tra gli altri) ma non ho mai avuto nessun beneficio nel risolvere gli attacchi "da suicidio".
Cosa ne pensa?
La terrò aggiornata, con la speranza che qualcosa cambi perchè andare avanti così è obiettivamente difficile...
Cordiali saluti
G.
[#132]
Utente
Buongiorno Dottor Poli,
La volevo aggiornare sulla situazione attuale dopo aver svolto n. 4 sedute di GON dato che ormai mi sento di dirlo con certezza: sinceramente ad oggi 16/04/2015 NON ho visto grandi cambiamenti per cui mi sento di dire che è stato un fallimento. Gli attacchi vengono alla grande e le crisi forti, se prima venivano una volta alla settimana di fisso, allo stato attuale colpiscono ogni 14 giorni però vengono ed è sempre difficile se non impossibile riuscire a gestirli sia con l'O2 che con l'Imigran. Questo significa che il più delle volte devo sorbirmi attacchi da suicidio che durano complessivamente oltre le 3 ore.
Con l'algologo ho fatto il punto della situazione e la prossima strada sarà quella della radiofrequenza pulsata (prima seduta abbiamo deciso di optare per il lato sx).
Allora Le chiedo: che esperienza diretta ha in merito a questo tipo di trattamento su pazienti con una forma cronica tipo la mia?
Infine vorrei fare una precisazione: sono andato a rivedere i miei diari delle crisi dei primi anni di malattia (quindi 2005. 2006, 2007 e 2008) e Le dico questo: ho mostrato segni di cronicità fin da subito poiché 3/4 crisi, anche forti, le ho sempre avute per OGNI mese dell'anno, dirò di più: ci sono stati mesi (pochi a dir la verità) in cui in tutto il mese ho avuto solo 1 attacco e basta (chiaramente di intensità severa).
Questo cosa vuol dire? Vuol dire che già dagli esordi questa cosa, sebbene le crisi venissero più rare, più distanziate come giorni, intensità ecc. ha dato segni di CRONICITA' (attacchi tutti i mesi dell'anno). Questo per dire che non ho mai avuto 1 o 2 mesi completamente LIBERI con attacchi raggruppati a mo' di grappolo in un solo periodo (come invece capita a chi ha la forma episodica).
Cosa ne pensa di questo aspetto?
Grazie
A risentirLa
G.
La volevo aggiornare sulla situazione attuale dopo aver svolto n. 4 sedute di GON dato che ormai mi sento di dirlo con certezza: sinceramente ad oggi 16/04/2015 NON ho visto grandi cambiamenti per cui mi sento di dire che è stato un fallimento. Gli attacchi vengono alla grande e le crisi forti, se prima venivano una volta alla settimana di fisso, allo stato attuale colpiscono ogni 14 giorni però vengono ed è sempre difficile se non impossibile riuscire a gestirli sia con l'O2 che con l'Imigran. Questo significa che il più delle volte devo sorbirmi attacchi da suicidio che durano complessivamente oltre le 3 ore.
Con l'algologo ho fatto il punto della situazione e la prossima strada sarà quella della radiofrequenza pulsata (prima seduta abbiamo deciso di optare per il lato sx).
Allora Le chiedo: che esperienza diretta ha in merito a questo tipo di trattamento su pazienti con una forma cronica tipo la mia?
Infine vorrei fare una precisazione: sono andato a rivedere i miei diari delle crisi dei primi anni di malattia (quindi 2005. 2006, 2007 e 2008) e Le dico questo: ho mostrato segni di cronicità fin da subito poiché 3/4 crisi, anche forti, le ho sempre avute per OGNI mese dell'anno, dirò di più: ci sono stati mesi (pochi a dir la verità) in cui in tutto il mese ho avuto solo 1 attacco e basta (chiaramente di intensità severa).
Questo cosa vuol dire? Vuol dire che già dagli esordi questa cosa, sebbene le crisi venissero più rare, più distanziate come giorni, intensità ecc. ha dato segni di CRONICITA' (attacchi tutti i mesi dell'anno). Questo per dire che non ho mai avuto 1 o 2 mesi completamente LIBERI con attacchi raggruppati a mo' di grappolo in un solo periodo (come invece capita a chi ha la forma episodica).
Cosa ne pensa di questo aspetto?
Grazie
A risentirLa
G.
[#133]
Utente
Buongiorno Dottor Poli,
purtroppo deduco dal Suo silenzio che la mia situazione sia realmente disperata e che dovrò farmi una ragione e convivere con questa situazione per il resto della mia vita, è così? Ad ogni modo che il ciclo di GON si sia rivelato un totale FALLIMENTO ormai mi pare evidente ed il fatto di avere avuto qualche attacco in meno è 99% dovuto all'andamento della malattia e non all'effetto terapeutico dei blocchi antalgici (ma quale effetto terapeutico...??!!). Le sensazioni sono rimaste grosso modo le stesse di prima di iniziare il trattamento.
In questi anni ho speso un mare di soldi e sprecato un sacco di tempo nel provare trattamenti che non hanno dato nessun miglioramento e nessun alleviamento della patologia, da qui la mia frustrazione (legittima a mio modo di vedere!).
Sono depresso e incaz****o perchè qui c'è in ballo la mia vita ed il mio futuro e non posso e non mi devo arrendere, è troppo importante
Possibile che a livello scientifico non ci sia qualcosa di nuovo per questa patologia? Sono stati fatti degli studi recenti? Lo stesso impianto occipitale e la stessa DBS sono procedure neurochirurgiche che NON hanno nessun riscontro medico/scientifico e non danno nessuna garanzia di successo quindi sono contrario a prescindere dal volerli eventualmente provare in futuro.
Vorrei approfittare per chiederLe, a questo punto, se Lei è a conoscenza di qualche clinica a livello scientifico nel mondo che sia specializzato esclusivamente per questo tipo di problema e nel caso Le chiederei gentilmente di fornirmi il nome, poichè ormai non ho più nulla da perdere e non mi capacito di voler buttare via altri anni preziosi della mia vita con questa agonia.
Di seguito Le posto il link di una clinica scientifica che si trova in Sud Africa specializzata nel trattamento delle cefalee (soprattutto cefalee cluster) e gradirei da Lei sapere se già la conosce e cosa ne pensa a riguardo:
www.theheadacheclinic.net
Resto in attesa di un Suo cortese riscontro
Grazie
Cordiali saluti
G:
purtroppo deduco dal Suo silenzio che la mia situazione sia realmente disperata e che dovrò farmi una ragione e convivere con questa situazione per il resto della mia vita, è così? Ad ogni modo che il ciclo di GON si sia rivelato un totale FALLIMENTO ormai mi pare evidente ed il fatto di avere avuto qualche attacco in meno è 99% dovuto all'andamento della malattia e non all'effetto terapeutico dei blocchi antalgici (ma quale effetto terapeutico...??!!). Le sensazioni sono rimaste grosso modo le stesse di prima di iniziare il trattamento.
In questi anni ho speso un mare di soldi e sprecato un sacco di tempo nel provare trattamenti che non hanno dato nessun miglioramento e nessun alleviamento della patologia, da qui la mia frustrazione (legittima a mio modo di vedere!).
Sono depresso e incaz****o perchè qui c'è in ballo la mia vita ed il mio futuro e non posso e non mi devo arrendere, è troppo importante
Possibile che a livello scientifico non ci sia qualcosa di nuovo per questa patologia? Sono stati fatti degli studi recenti? Lo stesso impianto occipitale e la stessa DBS sono procedure neurochirurgiche che NON hanno nessun riscontro medico/scientifico e non danno nessuna garanzia di successo quindi sono contrario a prescindere dal volerli eventualmente provare in futuro.
Vorrei approfittare per chiederLe, a questo punto, se Lei è a conoscenza di qualche clinica a livello scientifico nel mondo che sia specializzato esclusivamente per questo tipo di problema e nel caso Le chiederei gentilmente di fornirmi il nome, poichè ormai non ho più nulla da perdere e non mi capacito di voler buttare via altri anni preziosi della mia vita con questa agonia.
Di seguito Le posto il link di una clinica scientifica che si trova in Sud Africa specializzata nel trattamento delle cefalee (soprattutto cefalee cluster) e gradirei da Lei sapere se già la conosce e cosa ne pensa a riguardo:
www.theheadacheclinic.net
Resto in attesa di un Suo cortese riscontro
Grazie
Cordiali saluti
G:
[#134]
Buona sera,
Premesso come in medicina non vi sia alcuna procedura che fornisca una "garanzia di riuscita" se non rammento male si era più volte parlato di approcci antalgici "a gradini" nel senso che al fallimento di uno si sarebbe passati allo step successivo di maggior impegno, così come le è stato indicato da vari specialisti in terapia del dolore consultati in strutture sanitarie differenti "nel loro campo poli di eccellenza".
Il mio silenzio è stato semplicemente dovuto ad impegni lavorativi lontano da Roma per circa 10 gg che si ripeteranno da metà della prossima settimana.
Circa la clinica in Sud Africa non la conosco.
Non so cosa possano aver inventato ( e nel caso come mai non siano stati insigniti del Nobel per la medicina) poichè nella medicina globalizzata quel che si sa e si fa ad esempio a Milano si sa e si fa a Londra così come a New York.
Premesso come in medicina non vi sia alcuna procedura che fornisca una "garanzia di riuscita" se non rammento male si era più volte parlato di approcci antalgici "a gradini" nel senso che al fallimento di uno si sarebbe passati allo step successivo di maggior impegno, così come le è stato indicato da vari specialisti in terapia del dolore consultati in strutture sanitarie differenti "nel loro campo poli di eccellenza".
Il mio silenzio è stato semplicemente dovuto ad impegni lavorativi lontano da Roma per circa 10 gg che si ripeteranno da metà della prossima settimana.
Circa la clinica in Sud Africa non la conosco.
Non so cosa possano aver inventato ( e nel caso come mai non siano stati insigniti del Nobel per la medicina) poichè nella medicina globalizzata quel che si sa e si fa ad esempio a Milano si sa e si fa a Londra così come a New York.
[#135]
Utente
Salve Dottore,
desidero ringraziarLa veramente DI CUORE per la Sua disponibilità ed umanità poiché raramente, in questi anni, ho riscontrato simili qualità, che vanno ben al di là della professionalità, nei colleghi neurologi che in questi anni mi hanno avuto in cura.
Detto questo Le volevo chiedere cosa ne pensa in merito alla radiofrequenza pulsata e la Sua personale esperienza con tale metodica.
Grazie
A presto
G.
desidero ringraziarLa veramente DI CUORE per la Sua disponibilità ed umanità poiché raramente, in questi anni, ho riscontrato simili qualità, che vanno ben al di là della professionalità, nei colleghi neurologi che in questi anni mi hanno avuto in cura.
Detto questo Le volevo chiedere cosa ne pensa in merito alla radiofrequenza pulsata e la Sua personale esperienza con tale metodica.
Grazie
A presto
G.
[#136]
La radiofrequenza pulsata è una metodica invasiva "solitamente" efficace.
Si faccia spiegare bene indicazione della procedura, modalità di esecuzione, possibili complicante, rapporto rischio/beneficio ed in particolare quale sia la casistica del centro che la attuerebbe.
Ovviamente più elevata è la casistica solitamente sono migliori le aspettative di successo (una cosa è operare 10 volte/anno ed una cosa è operare 150 volte/anno).
Si faccia spiegare bene indicazione della procedura, modalità di esecuzione, possibili complicante, rapporto rischio/beneficio ed in particolare quale sia la casistica del centro che la attuerebbe.
Ovviamente più elevata è la casistica solitamente sono migliori le aspettative di successo (una cosa è operare 10 volte/anno ed una cosa è operare 150 volte/anno).
[#137]
Utente
Buonasera Dottor Poli,
Le scrivo per comunicarLe che stamane mi sono sottoposto ad una "seduta di neuromodulazione periferica radiofrequenza pulsata in "E dose" con ago XM041 a livello del nervo grande occipitale sx e all'emergenza alla I branca trigeminale sx (totale 10 minuti a 42° C e 95 Volt per sede trattata).
Esito: comparsa di ipoestesia nel territorio di competenza dei due nervi trattati
Altre indicazioni: proseguire la terapia in atto
Controllo: previsto follow up telefonico tra 15 gg."
Ricorderà quello che Le scrissi a proposito del ciclo di 4 blocchi GON che avevo svolto lo scorso mese di marzo e che purtroppo non hanno portato a nessun miglioramento visibile in quello che è il normale andamento delle crisi nell'arco di ogni singolo mese.
Va però anche detto che, nell'ultimo periodo mi è capitato di avere avuto 2 attacchi killer che, stranamente, sono riuscito a tamponare con successo con l'O2 (il primo tamponato ed alleviato mentre il secondo addirittura completamente risolto con l'O2 a 15 lt/min in circa 20 minuti, cosa che non succedeva da tantissimo tempo...)
Cosa ne pensa? Non mi illudo di certo, sarebbe troppo bello per essere vero, ormai lo so da 10 anni a questa parte...
Grazie
Un cordiale saluto
G.
Le scrivo per comunicarLe che stamane mi sono sottoposto ad una "seduta di neuromodulazione periferica radiofrequenza pulsata in "E dose" con ago XM041 a livello del nervo grande occipitale sx e all'emergenza alla I branca trigeminale sx (totale 10 minuti a 42° C e 95 Volt per sede trattata).
Esito: comparsa di ipoestesia nel territorio di competenza dei due nervi trattati
Altre indicazioni: proseguire la terapia in atto
Controllo: previsto follow up telefonico tra 15 gg."
Ricorderà quello che Le scrissi a proposito del ciclo di 4 blocchi GON che avevo svolto lo scorso mese di marzo e che purtroppo non hanno portato a nessun miglioramento visibile in quello che è il normale andamento delle crisi nell'arco di ogni singolo mese.
Va però anche detto che, nell'ultimo periodo mi è capitato di avere avuto 2 attacchi killer che, stranamente, sono riuscito a tamponare con successo con l'O2 (il primo tamponato ed alleviato mentre il secondo addirittura completamente risolto con l'O2 a 15 lt/min in circa 20 minuti, cosa che non succedeva da tantissimo tempo...)
Cosa ne pensa? Non mi illudo di certo, sarebbe troppo bello per essere vero, ormai lo so da 10 anni a questa parte...
Grazie
Un cordiale saluto
G.
[#138]
Buon giorno,
Personalmente non credo molto nella casualità in medicina pertanto spererei per il meglio.
Oltre ciò sono fiducioso, molto, circa la procedura di neuromodulazione periferica a radiofrequenza pulsata applicata sia a livello del grande occipitale che alla prima branca trigeminale.
Se crede mi tenga informato.
Cordialmente.
Personalmente non credo molto nella casualità in medicina pertanto spererei per il meglio.
Oltre ciò sono fiducioso, molto, circa la procedura di neuromodulazione periferica a radiofrequenza pulsata applicata sia a livello del grande occipitale che alla prima branca trigeminale.
Se crede mi tenga informato.
Cordialmente.
[#139]
Utente
Buonasera Dottore,
desidero ringraziarLa, come sempre, per la Sua tempestiva risposta.
Riguardo alla radiofrequenza pulsata svoltasi ieri, in accordo con il medico algologo, abbiamo deciso di trattare SOLO il lato sx per una serie di motivi (per circa 8 anni ho sofferto di crisi violente che interessavano solo il lato sx ed è da li che, forse è partito tutto).
Tuttavia il punto centrale che desta in me non poche perplessità è dettato dal fatto che, da circa 2 anni a questa parte le crisi, violente e meno violente, sono arrivate ad interessare ENTRAMBI i lati del viso e quindi anche il lato dx.
Il medico algologo mi ha confermato che purtroppo NON è possibile trattare ENTRAMBI i lati nel corso della stessa seduta, ragion per cui, per i motivi che ho menzionato poco sopra, per questa prima volta abbiamo deciso di optare per il lato sx.
Col senno di poi, tuttavia, e riflettendo a freddo mi chiedo come mai il medico non abbia voluto provare a puntare l'ago anche all'altezza delle arcate dentarie superiori (zigomi) poichè, ho individuato in esse, un punto focale come sede del dolore severo durante le crisi più violente.
Qual è il Suo parere in merito?
La ringrazio ancora e Le auguro una buona serata.
G.
desidero ringraziarLa, come sempre, per la Sua tempestiva risposta.
Riguardo alla radiofrequenza pulsata svoltasi ieri, in accordo con il medico algologo, abbiamo deciso di trattare SOLO il lato sx per una serie di motivi (per circa 8 anni ho sofferto di crisi violente che interessavano solo il lato sx ed è da li che, forse è partito tutto).
Tuttavia il punto centrale che desta in me non poche perplessità è dettato dal fatto che, da circa 2 anni a questa parte le crisi, violente e meno violente, sono arrivate ad interessare ENTRAMBI i lati del viso e quindi anche il lato dx.
Il medico algologo mi ha confermato che purtroppo NON è possibile trattare ENTRAMBI i lati nel corso della stessa seduta, ragion per cui, per i motivi che ho menzionato poco sopra, per questa prima volta abbiamo deciso di optare per il lato sx.
Col senno di poi, tuttavia, e riflettendo a freddo mi chiedo come mai il medico non abbia voluto provare a puntare l'ago anche all'altezza delle arcate dentarie superiori (zigomi) poichè, ho individuato in esse, un punto focale come sede del dolore severo durante le crisi più violente.
Qual è il Suo parere in merito?
La ringrazio ancora e Le auguro una buona serata.
G.
[#141]
Utente
Buonasera Dottore,
La ringrazio per la celere risposta. Quindi secondo Lei potrebbe oppure sarebbe consigliabile provare a ripetere, in un futuro più o meno a breve, la stessa medesima procedura di radiofrequenza anche per il lato dx oppure no? E' questo che ancora non mi è tanto chiaro e che desta in me qualche perplessità...
Grazie
A risentirLa
G.
La ringrazio per la celere risposta. Quindi secondo Lei potrebbe oppure sarebbe consigliabile provare a ripetere, in un futuro più o meno a breve, la stessa medesima procedura di radiofrequenza anche per il lato dx oppure no? E' questo che ancora non mi è tanto chiaro e che desta in me qualche perplessità...
Grazie
A risentirLa
G.
[#142]
Utente
Buongiorno Dottor Poli,
Le scrivo per confermarLe che, purtroppo, a distanza di 3 giorni dalla seduta di neuromodulazione periferica, le sensazioni a livello di scosse elettriche e/o di fitte intermittenti (come se venissero punte e sollecitate da una sorta di vero e proprio pungiglione) sono purtroppo rimaste le stesse. Esse interessano soprattutto la fronte ed, in questo preciso momento, le arcate dentarie superiori (in presenza di molari in alto).
Le chiedo: secondo il Suo giudizio, durante la seduta di radiofrequenza che ho svolto pochi giorni fa, si sarebbe dovuto puntare l'ago ANCHE in presenza della II BRANCA DEL TRIGEMINO (ossia in prossimità delle arcate dentarie superiori) invece che puntarlo solamente verso il grande nervo occipitale SX e I branca del trigemino (sempre lato sx)???
Secondo il Suo onesto parere, potrebbe l'algologo che mi ha in cura aver fatto un errore di valutazione? Le chiedo questo perchè immagino che se l'ago collegato all'apposita macchina non centra esattamente i punti incriminati difficilmente possa funzionare...
Ad ogni modo ultimamente sono stato benino (5/6 giorni senza crisi) ma questo credo sia dovuto al naturale ciclo della malattia, molto subdolo per altro, in cui sporadicamente ci sono delle brevi pause (mai superiori agli 8/10 giorni) salvo poi ripresentarsi in forma molto acuta in modo del tutto improvviso.
Questo mi sembra un aspetto molto importante di cui bisognerebbe tenere conto.
Cosa ne pensa???
PS: il giorno in cui riuscirò nell'impresa di stare ALMENO 1 mese = 30 giorni SENZA aver avuto NEANCHE una crisi, allora quello sarà un VERO miglioramento poichè come Lei ben sa, finora in 10 anni non è MAI successo.
In attesa di un Suo cortese riscontro, Le porgo i miei più cordiali saluti
G:
Le scrivo per confermarLe che, purtroppo, a distanza di 3 giorni dalla seduta di neuromodulazione periferica, le sensazioni a livello di scosse elettriche e/o di fitte intermittenti (come se venissero punte e sollecitate da una sorta di vero e proprio pungiglione) sono purtroppo rimaste le stesse. Esse interessano soprattutto la fronte ed, in questo preciso momento, le arcate dentarie superiori (in presenza di molari in alto).
Le chiedo: secondo il Suo giudizio, durante la seduta di radiofrequenza che ho svolto pochi giorni fa, si sarebbe dovuto puntare l'ago ANCHE in presenza della II BRANCA DEL TRIGEMINO (ossia in prossimità delle arcate dentarie superiori) invece che puntarlo solamente verso il grande nervo occipitale SX e I branca del trigemino (sempre lato sx)???
Secondo il Suo onesto parere, potrebbe l'algologo che mi ha in cura aver fatto un errore di valutazione? Le chiedo questo perchè immagino che se l'ago collegato all'apposita macchina non centra esattamente i punti incriminati difficilmente possa funzionare...
Ad ogni modo ultimamente sono stato benino (5/6 giorni senza crisi) ma questo credo sia dovuto al naturale ciclo della malattia, molto subdolo per altro, in cui sporadicamente ci sono delle brevi pause (mai superiori agli 8/10 giorni) salvo poi ripresentarsi in forma molto acuta in modo del tutto improvviso.
Questo mi sembra un aspetto molto importante di cui bisognerebbe tenere conto.
Cosa ne pensa???
PS: il giorno in cui riuscirò nell'impresa di stare ALMENO 1 mese = 30 giorni SENZA aver avuto NEANCHE una crisi, allora quello sarà un VERO miglioramento poichè come Lei ben sa, finora in 10 anni non è MAI successo.
In attesa di un Suo cortese riscontro, Le porgo i miei più cordiali saluti
G:
[#143]
Solitamente lo standard è il nervo grande occipitale e la I branca trigeminane.
Ma esiste paziente e paziente.
Se il collega abbia commesso un errore di valutazione clinica comprende bene come io da qui, che non la ho mai valutata, non so e non posso esprimermi.
Mi sembra comunque confortante la affermazione "...Ad ogni modo ultimamente sono stato benino...".
Lascerebbe ben sperare.
Cordialmente.
Ma esiste paziente e paziente.
Se il collega abbia commesso un errore di valutazione clinica comprende bene come io da qui, che non la ho mai valutata, non so e non posso esprimermi.
Mi sembra comunque confortante la affermazione "...Ad ogni modo ultimamente sono stato benino...".
Lascerebbe ben sperare.
Cordialmente.
[#144]
Utente
Salve,
La ringrazio per la celere risposta. Per quanto riguarda la possibilità di eseguire, in futuro, la radiofrequenza anche dal lato destro che mi dice? Potrebbe essere fattibile?
Ad ogni modo sono d'accordo di sentire l'algologo tra una quindicina di giorni per aggiornarlo sull'andamento della situazione
Tuttavia il fatto che in questi giorni non abbia avuto crisi credo sia dipeso dall'andamento subdolo ed imprevedibile della malattia e non dalle terapie che ho svolto fino ad ora (blocchi, radiofrequenza) poichè spesso mi capita di sentirla "lavorare" da sotto anche se poi magari gli attacchi nell'immediato non vengono.
Confermo quello che ho detto in precedenza: il vero miglioramento sarà quando riuscirò a stare almeno 30 giorni CONSECUTIVI senza aver avuto neanche 1 crisi e soprattutto senza più sentirla "lavorare sotto sotto".
Finchè questo non si verificherà non potremo parlare di vero "miglioramento" ma piuttosto di un "andamento" come rapporto n. crisi/mese (poichè varia in continuazione e non è mai "stabile" da un mese all'altro) ma ovviamente è solo la mia personalissima opinione.
Cordialmente
G.
La ringrazio per la celere risposta. Per quanto riguarda la possibilità di eseguire, in futuro, la radiofrequenza anche dal lato destro che mi dice? Potrebbe essere fattibile?
Ad ogni modo sono d'accordo di sentire l'algologo tra una quindicina di giorni per aggiornarlo sull'andamento della situazione
Tuttavia il fatto che in questi giorni non abbia avuto crisi credo sia dipeso dall'andamento subdolo ed imprevedibile della malattia e non dalle terapie che ho svolto fino ad ora (blocchi, radiofrequenza) poichè spesso mi capita di sentirla "lavorare" da sotto anche se poi magari gli attacchi nell'immediato non vengono.
Confermo quello che ho detto in precedenza: il vero miglioramento sarà quando riuscirò a stare almeno 30 giorni CONSECUTIVI senza aver avuto neanche 1 crisi e soprattutto senza più sentirla "lavorare sotto sotto".
Finchè questo non si verificherà non potremo parlare di vero "miglioramento" ma piuttosto di un "andamento" come rapporto n. crisi/mese (poichè varia in continuazione e non è mai "stabile" da un mese all'altro) ma ovviamente è solo la mia personalissima opinione.
Cordialmente
G.
[#145]
Utente
Buongiorno Dottor Poli,
ho aspettato qualche giorno prima di scriverLe nuovamente per avere qualche conferma in più che purtroppo non è tardata a venire: ad oggi non è cambiato nulla.
Le crisi continuano a venire sempre allo stesso ritmo di prima, ho avuto 5-6 giorni bene senza attacchi ma sempre con le sensazioni di "sentirla lavorare da sotto" (fitte intermittenti alla tempia, arcate dentarie ecc.) salvo poi esplodere in tutta la sua violenza.
Gli attacchi, come detto, continuano a venire sia a destra che anche a sinistra (lato, quest'ultimo, in cui recentemente mi ero sottoposto alla seduta di radiofrequenza).
Proprio ieri poi ho avuto una giornata terribile, da "suicidio" con una crisi di intensità STELLARE da "Guinness dei primati" che mi ha colpito il lato DESTRO (tempia, occhio, arcata dentaria superiore e retro nuca in presenza del grande nervo occipitale). Il dolore era ESTREMO, profondo ed a "picconate" ed è durato quasi 5 ore (è iniziato verso le 17:00 e si è protratto fino quasi alle 23:00). Sintomatologia durante la fase acuta: tremori, sudorazione, agitazione, pensieri suicidi, naso che cola, senso di debolezza diffuso.
Stamattina poi ancora attacchi, questa volta al lato sinistro tuttavia gestiti con successo con O2 a 15 lt/min. Alla luce di questo mi pare di poter dire ad oggi che purtroppo anche la terapia con radiofrequenza pulsata si è rivelata un totale fallimento.
Quindi ora cosa resta da fare? Può la PENS avere qualche chance di successo non dico per guarire (nessuno se lo è mai sognato) ma quanto meno per alleviare questa agonia? Se dovesse fallire la PENS e se dovessi sottopormi all'impianto di stimolazione occipitale, secondo Lei, sarebbe possibile provarlo per un periodo di prova per valutarne l'efficacia prima senza farselo impiantare stabilmente sotto pelle???
Possibile che non esista un metodo SICURO o quanto meno promettente per intervenire a carico del trigemino (se davvero è quella la causa) per poter alleviare questa agonia (perchè questo è)? Lei dovrebbe vedermi coi suoi occhi come vengo aggiustato quando mi esplodono quelle crisi e purtroppo invece di andare meglio sembra che andiamo progressivamente peggiorando perchè se prima mi duravano 3 ore ieri siamo arrivati a quota 5!!! Credo non ci sia altro da aggiungere...
La prego di rispondermi per qui la questione è molto seria e, di questo passo, anche avere un lavoro per me sta diventando impossibile. LA mia vita è ormai spaccata in 2: i momenti in cui NON ho dolore e sono felice ed i momenti in cui sono pienamente DENTRO al dolore ed ho pensieri suicidi (non voglio più prendere anti-depressivi).
Grazie
G.
ho aspettato qualche giorno prima di scriverLe nuovamente per avere qualche conferma in più che purtroppo non è tardata a venire: ad oggi non è cambiato nulla.
Le crisi continuano a venire sempre allo stesso ritmo di prima, ho avuto 5-6 giorni bene senza attacchi ma sempre con le sensazioni di "sentirla lavorare da sotto" (fitte intermittenti alla tempia, arcate dentarie ecc.) salvo poi esplodere in tutta la sua violenza.
Gli attacchi, come detto, continuano a venire sia a destra che anche a sinistra (lato, quest'ultimo, in cui recentemente mi ero sottoposto alla seduta di radiofrequenza).
Proprio ieri poi ho avuto una giornata terribile, da "suicidio" con una crisi di intensità STELLARE da "Guinness dei primati" che mi ha colpito il lato DESTRO (tempia, occhio, arcata dentaria superiore e retro nuca in presenza del grande nervo occipitale). Il dolore era ESTREMO, profondo ed a "picconate" ed è durato quasi 5 ore (è iniziato verso le 17:00 e si è protratto fino quasi alle 23:00). Sintomatologia durante la fase acuta: tremori, sudorazione, agitazione, pensieri suicidi, naso che cola, senso di debolezza diffuso.
Stamattina poi ancora attacchi, questa volta al lato sinistro tuttavia gestiti con successo con O2 a 15 lt/min. Alla luce di questo mi pare di poter dire ad oggi che purtroppo anche la terapia con radiofrequenza pulsata si è rivelata un totale fallimento.
Quindi ora cosa resta da fare? Può la PENS avere qualche chance di successo non dico per guarire (nessuno se lo è mai sognato) ma quanto meno per alleviare questa agonia? Se dovesse fallire la PENS e se dovessi sottopormi all'impianto di stimolazione occipitale, secondo Lei, sarebbe possibile provarlo per un periodo di prova per valutarne l'efficacia prima senza farselo impiantare stabilmente sotto pelle???
Possibile che non esista un metodo SICURO o quanto meno promettente per intervenire a carico del trigemino (se davvero è quella la causa) per poter alleviare questa agonia (perchè questo è)? Lei dovrebbe vedermi coi suoi occhi come vengo aggiustato quando mi esplodono quelle crisi e purtroppo invece di andare meglio sembra che andiamo progressivamente peggiorando perchè se prima mi duravano 3 ore ieri siamo arrivati a quota 5!!! Credo non ci sia altro da aggiungere...
La prego di rispondermi per qui la questione è molto seria e, di questo passo, anche avere un lavoro per me sta diventando impossibile. LA mia vita è ormai spaccata in 2: i momenti in cui NON ho dolore e sono felice ed i momenti in cui sono pienamente DENTRO al dolore ed ho pensieri suicidi (non voglio più prendere anti-depressivi).
Grazie
G.
[#146]
Gentile Paziente,
"Possibile che non esista un metodo SICURO o quanto meno promettente per intervenire a carico del trigemino (se davvero è quella la causa) "
SICURO certamente no, però andrebbe sottolineato che il trigemino condivide alcune competenze fra neurologi e dentisti.
Fiasco per fiasco é un peccato che lei escluda di rivolgersi ad uno gnatologo, anche solo per escludere questa possibile interpretazione del suo problema.
Consideratane la gravità, effettivamente dovrebbe essere uno gnatologo esperto, che non si fermi all'autodiagnosi di esclusione del paziente.
"ci tengo a specificare che NON ho e NON ho mai avuto problemi legati alla postura e/o alle malocclusioni."
" Nessun dubbio, quindi, riguardo alla diagnosi che mi è stata fatta da autorevoli "esperti" del settore"
Lei é ben certo che, a fronte delle certezze del paziente, gli "esperti" del settore" questo dubbio se lo siano posto?
Veda questo consulto, che anche se meno grave , potrebbe assomigliare al suo caso.
Cordiali saluti e sinceri auguri
https://www.medicitalia.it/consulti/gnatologia-clinica/464594-mal-di-testa-da-12-anni-e-strana-sete.html
"Possibile che non esista un metodo SICURO o quanto meno promettente per intervenire a carico del trigemino (se davvero è quella la causa) "
SICURO certamente no, però andrebbe sottolineato che il trigemino condivide alcune competenze fra neurologi e dentisti.
Fiasco per fiasco é un peccato che lei escluda di rivolgersi ad uno gnatologo, anche solo per escludere questa possibile interpretazione del suo problema.
Consideratane la gravità, effettivamente dovrebbe essere uno gnatologo esperto, che non si fermi all'autodiagnosi di esclusione del paziente.
"ci tengo a specificare che NON ho e NON ho mai avuto problemi legati alla postura e/o alle malocclusioni."
" Nessun dubbio, quindi, riguardo alla diagnosi che mi è stata fatta da autorevoli "esperti" del settore"
Lei é ben certo che, a fronte delle certezze del paziente, gli "esperti" del settore" questo dubbio se lo siano posto?
Veda questo consulto, che anche se meno grave , potrebbe assomigliare al suo caso.
Cordiali saluti e sinceri auguri
https://www.medicitalia.it/consulti/gnatologia-clinica/464594-mal-di-testa-da-12-anni-e-strana-sete.html
[#147]
"...Quindi ora cosa resta da fare? Può la PENS avere qualche chance di successo non dico per guarire (nessuno se lo è mai sognato) ma quanto meno per alleviare questa agonia? Se dovesse fallire la PENS e se dovessi sottopormi all'impianto di stimolazione occipitale, secondo Lei, sarebbe possibile provarlo per un periodo di prova per valutarne l'efficacia prima senza farselo impiantare stabilmente sotto pelle???..."
questi erano gli step successivi che le erano da più parti suggeriti.
"...Possibile che non esista un metodo SICURO o quanto meno promettente per intervenire a carico del trigemino..."
purtroppo come oramai avrà compreso la medicina non è una scienza esatta.
Esistono le procedure così dette demolitive concernenti le strutture trigeminali.
Ovverosia le procedure neurochirurgiche ma purtroppo neanche queste sono una assicurazione poichè ad un atto demolitivo ad esempio del ganglio trigeminale potrebbe, seppur raramente, esitare una zona di "anestesia dolorosa".
Ma cosa Le rispondono i vari colleghi che che hanno fatto convergere le impressioni diagnostiche su una forma di TACs atipica?
Cosa Le dicono i colleghi la cui procedura dai medesimi proposta non sortisce gli affetti sperati ed attesi?
questi erano gli step successivi che le erano da più parti suggeriti.
"...Possibile che non esista un metodo SICURO o quanto meno promettente per intervenire a carico del trigemino..."
purtroppo come oramai avrà compreso la medicina non è una scienza esatta.
Esistono le procedure così dette demolitive concernenti le strutture trigeminali.
Ovverosia le procedure neurochirurgiche ma purtroppo neanche queste sono una assicurazione poichè ad un atto demolitivo ad esempio del ganglio trigeminale potrebbe, seppur raramente, esitare una zona di "anestesia dolorosa".
Ma cosa Le rispondono i vari colleghi che che hanno fatto convergere le impressioni diagnostiche su una forma di TACs atipica?
Cosa Le dicono i colleghi la cui procedura dai medesimi proposta non sortisce gli affetti sperati ed attesi?
[#148]
Utente
Buongiorno Dottor Poli,
La ringrazio per il Suo tempestivo intervento e ancora una volta per aver mostrato interesse al mio personalissimo caso.
Perdoni l'ignoranza ma è la prima volta che sento parlare di TACs atipica. Di cosa si tratta più precisamente?
Ad ogni modo, per rispondere alla Sua domanda, Le posso dire che purtroppo nessuno dei Suoi colleghi si è mai sbilanciato circa il successo o meno di una certa terapia. La verità è che si va per "esclusione" con la speranza di trovare qualche palliativo in grado di rendere più vivibile e più gestibile la cosa ma purtroppo, come ben avrà compreso, in questi quasi 11 anni di malattia tutte le terapie hanno portato a clamorosi fallimenti. Non nascondo che io stesso avevo delle aspettative in merito ai blocchi nervosi o alla radiofrequenza ma purtroppo queste aspettative sono state sistematicamente disattese.
Quelle che io Le posso confermare è che io fino a prima del 2005 (anno in cui è sorta questa patologia) sono SEMPRE stato BENE e tutt'ora a parte questa grande problematica godo di perfetta salute. La cosa che fa specie è che sembrerebbe avere avuto un andamento cronicizzante sin DA SUBITO con un minimo di 8/10 crisi al mese (nel primo anno di malattia) tutti i mesi dell'anno senza mai aver avuto mesi LIBERI salvo poi peggiorare drasticamente nel corso degli anni.
Anche adesso che Le sto scrivendo sento queste fitte dolorose intermittenti a livello dei molari superiori lato DX del viso.
Confermo che l'Imigran spray 20 mg in presenza di crisi forti è TOTALMENTE INEFFICACE così come talvolta persino l'O2 somministrato ad alti flussi.
Proprio ieri, ad ogni modo, ho sentito l'algologo telefonicamente e di comune accordo avremmo deciso di non ripetere la radiofrequenza sull'altro lato (il dx) visto che sul lato sx NON sembrano esserci stati grandi miglioramenti quindi molto probabilmente si deciderà per una PENS a livello occipitale e quindi NON a livello frontale (prima branca del trigemino) come invece mi avevano proposto i colleghi del Mondino di Pavia (si ricorda?)
Secondo Lei, alla luce del fatto che il dolore lo sento sempre prevalentemente partire a livello delle tempie (o dx o sx) oppure a livello delle arcate dentarie potrebbe essere stata questa una valutazione corretta da parte dell'algologo dell'ospedale di Novara da cui sono attualmente in cura?
A mio avviso non esiste una motivazione che possa giustificare un dolore così ESTREMO e così invalidante. Le ricordo che le crisi killer esordiscono in un lasso di tempo molto breve spesso nel giro di 5 o 10 minuti ed altrettanto rapidamente raggiungono livelli stellari a livello di scala del dolore (pensieri di suicidarsi a causa del dolore insopportabile).
Cosa ne pensa???
Grazie e buon lavoro
G.
La ringrazio per il Suo tempestivo intervento e ancora una volta per aver mostrato interesse al mio personalissimo caso.
Perdoni l'ignoranza ma è la prima volta che sento parlare di TACs atipica. Di cosa si tratta più precisamente?
Ad ogni modo, per rispondere alla Sua domanda, Le posso dire che purtroppo nessuno dei Suoi colleghi si è mai sbilanciato circa il successo o meno di una certa terapia. La verità è che si va per "esclusione" con la speranza di trovare qualche palliativo in grado di rendere più vivibile e più gestibile la cosa ma purtroppo, come ben avrà compreso, in questi quasi 11 anni di malattia tutte le terapie hanno portato a clamorosi fallimenti. Non nascondo che io stesso avevo delle aspettative in merito ai blocchi nervosi o alla radiofrequenza ma purtroppo queste aspettative sono state sistematicamente disattese.
Quelle che io Le posso confermare è che io fino a prima del 2005 (anno in cui è sorta questa patologia) sono SEMPRE stato BENE e tutt'ora a parte questa grande problematica godo di perfetta salute. La cosa che fa specie è che sembrerebbe avere avuto un andamento cronicizzante sin DA SUBITO con un minimo di 8/10 crisi al mese (nel primo anno di malattia) tutti i mesi dell'anno senza mai aver avuto mesi LIBERI salvo poi peggiorare drasticamente nel corso degli anni.
Anche adesso che Le sto scrivendo sento queste fitte dolorose intermittenti a livello dei molari superiori lato DX del viso.
Confermo che l'Imigran spray 20 mg in presenza di crisi forti è TOTALMENTE INEFFICACE così come talvolta persino l'O2 somministrato ad alti flussi.
Proprio ieri, ad ogni modo, ho sentito l'algologo telefonicamente e di comune accordo avremmo deciso di non ripetere la radiofrequenza sull'altro lato (il dx) visto che sul lato sx NON sembrano esserci stati grandi miglioramenti quindi molto probabilmente si deciderà per una PENS a livello occipitale e quindi NON a livello frontale (prima branca del trigemino) come invece mi avevano proposto i colleghi del Mondino di Pavia (si ricorda?)
Secondo Lei, alla luce del fatto che il dolore lo sento sempre prevalentemente partire a livello delle tempie (o dx o sx) oppure a livello delle arcate dentarie potrebbe essere stata questa una valutazione corretta da parte dell'algologo dell'ospedale di Novara da cui sono attualmente in cura?
A mio avviso non esiste una motivazione che possa giustificare un dolore così ESTREMO e così invalidante. Le ricordo che le crisi killer esordiscono in un lasso di tempo molto breve spesso nel giro di 5 o 10 minuti ed altrettanto rapidamente raggiungono livelli stellari a livello di scala del dolore (pensieri di suicidarsi a causa del dolore insopportabile).
Cosa ne pensa???
Grazie e buon lavoro
G.
[#149]
Buon giorno,
TACs è solo un acronimo anglosasone per dire Cefalee Autonomico Trigeminali.
Atipica è una mia aggiunta poichè fino ad ora scarsamente responsiva a farmaci e procedure bio-tecnologiche.
Perdoni ma oramai il consulto a distanza è divenuto di lunghezza biblica pertanto le chiederei di meglio specificare a quale parere o valutazione si riferisce con la frase "...valutazione corretta da parte dell'algologo dell'ospedale di Novara da cui sono attualmente in cura?...".
Cordialmente.
TACs è solo un acronimo anglosasone per dire Cefalee Autonomico Trigeminali.
Atipica è una mia aggiunta poichè fino ad ora scarsamente responsiva a farmaci e procedure bio-tecnologiche.
Perdoni ma oramai il consulto a distanza è divenuto di lunghezza biblica pertanto le chiederei di meglio specificare a quale parere o valutazione si riferisce con la frase "...valutazione corretta da parte dell'algologo dell'ospedale di Novara da cui sono attualmente in cura?...".
Cordialmente.
[#150]
Utente
Buongiorno Dottore
La ringrazio per l'esaustiva spiegazione.
Quello che Le volevo chiedere a proposito della PENS è sostanzialmente questo: quelli del Mondino erano del parere di svolgere una PENS a livello frontale (I branca trigeminale) mentre a Novara invece ritengono che sia preferibile, per una serie di motivi, eseguirla a livello occipitale (dunque dietro e non davanti).
Qual è il Suo parere e quali sono le principali differenze? Forse nel mio caso sarebbe stato preferibile eseguirla davanti (dal momento che il dolore lo sento sempre partire nella regione delle tempie e/o II branca trigeminale)?
Grazie
Un cordiale saluto
G.
La ringrazio per l'esaustiva spiegazione.
Quello che Le volevo chiedere a proposito della PENS è sostanzialmente questo: quelli del Mondino erano del parere di svolgere una PENS a livello frontale (I branca trigeminale) mentre a Novara invece ritengono che sia preferibile, per una serie di motivi, eseguirla a livello occipitale (dunque dietro e non davanti).
Qual è il Suo parere e quali sono le principali differenze? Forse nel mio caso sarebbe stato preferibile eseguirla davanti (dal momento che il dolore lo sento sempre partire nella regione delle tempie e/o II branca trigeminale)?
Grazie
Un cordiale saluto
G.
[#151]
Come più volte detto il ramo endocranico del nervo grande occipitale raggiunge in nucleo sensitivo del trigemino;
pertanto giacchè il target è proprio questo ovvero rimodulare il nucleo sensitivo del trigemino ponto-bulbare non dovrebbe esserci una particolare differenza tra le varie tipologie di approccio (ovvero grande occipitale, I e II branca trigeminale, ecc-> tutte afferiscono al nucleo suddetto->il direttore d'orchestra del dolore cranio facciale).
pertanto giacchè il target è proprio questo ovvero rimodulare il nucleo sensitivo del trigemino ponto-bulbare non dovrebbe esserci una particolare differenza tra le varie tipologie di approccio (ovvero grande occipitale, I e II branca trigeminale, ecc-> tutte afferiscono al nucleo suddetto->il direttore d'orchestra del dolore cranio facciale).
[#152]
Utente
Buonasera Dottore,
a proposito dei blocchi GON e della tipologia di farmaco che su di me era stato usato nelle 4 sedute di seguito Le posto, di seguito, un estratto dell'apposita lettera redatta direttamente dall'algologo da cui sono attualmente seguito:
"Come previsto dal suddetto protocollo il paziente è stato sottoposto a ciclo di 4 blocchi antalgici del nervo grande occipitale (GON) dx e sx effettuati con cadenza settimanale. La procedura è stata eseguita mediante aghi dedicati ed elettroneurostimolazione, previa localizzazione del nervo mediante stimolazione percepita sotto 0,4 mV, si è proceduto ad iniettare bupivacaina 0,25% 2 ml + metilprednisolone 20 mg per ogni nervo. Il ciclo è stato avviato il 5/03/15 ed è terminato il 23/03/15."
Come giustifica Lei dottore che malgrado il ciclo di 4 sedute di GON + radiofrequenza pulsata ad oggi NULLA è cambiato? Al di là del fatto che non ci sono dubbi che il mio personalissimo caso sia estremamente complesso, mi sento di chiederLe: "aveva mai visto un caso così grave nell'arco della Sua carriera professionale?" Le confermo che sia subito dopo aver eseguito i blocchi che dopo aver svolto la seduta di radiofrequenza proprio appena uscito dallo studio medico già sentivo le solite fitte intermittenti venire come se niente fosse...direi che questo è l'emblema di tutto e rende bene l'idea....
E ancora: come è possibile che in una persona che era sempre stata bene di punto in bianco all'età di 20 anni è esplosa questa cosa con un andamento cronicizzante sin da subito e, soprattutto, come spiega che tutti i trattamenti utilizzati finora per la profilassi della cefalea cluster (come da protocolli) su di me NON abbiano mai funzionato? (da qui i miei dubbi, più che legittimi, che NON si trattasse specificatamente di cefalea cluster ma di qualcosa di ancora peggio).
Detto questo ormai ho capito che c'è più poco da fare: qualora sia la PENS (che dovrei eseguire a breve) che l'impianto di stimolazione occipitale (che altro non è che un'evoluzione dei blocchi GON) dovessero fallire... a quel punto cosa si potrebbe fare???
Ammesso che il trigemino giochi un ruolo di prim'ordine in questa patologia (il "direttore d'orchestra" come Lei lo ha più volte definito) Le pongo "la famosa domanda da un milione di euro": qual è la vera causa CENTRALE che innesca il meccanismo alla base di queste terribili crisi?
Soprattutto non si riesce a capire perché NON riesco mai a stare bene più di quel tot di giorni consecutivi (dove per "bene" significa fare una vita assolutamente NORMALE seppur per pochissimi giorni) salvo poi avere un'esplosione atomica con crisi di intensità STELLARI assolutamente non responder né all'ossigeno e men che meno all'IMIGRAN (fiale o spray è lo stesso) come se alla base ci fosse un disordine causato da una "centralina impazzita" che si accende e si spegne quando ce ne ha voglia indipendentemente da qualsiasi cosa io faccia. Ha qualche teoria?
Ultimo ma non ultimo: proprio ieri ho bevuto 33 cl di birra (bottiglietta di vetro), durante il giorno avevo le solite fitte dolorose intermittenti ma NON mi è partito nessun attacco (alcool=trigger per la cefalea a cluster). Vorrà dire qualcosa?
Mi rendo conto di avere posto domande difficili ma non ci sono dubbi, ormai, che a questo punto della mia vita la mia SOLA ed UNICA priorità è ritornare ad avere una qualità della vita un minimo decente perché così proprio non si può andare avanti.
Grazie
Cordiali saluti
G.
a proposito dei blocchi GON e della tipologia di farmaco che su di me era stato usato nelle 4 sedute di seguito Le posto, di seguito, un estratto dell'apposita lettera redatta direttamente dall'algologo da cui sono attualmente seguito:
"Come previsto dal suddetto protocollo il paziente è stato sottoposto a ciclo di 4 blocchi antalgici del nervo grande occipitale (GON) dx e sx effettuati con cadenza settimanale. La procedura è stata eseguita mediante aghi dedicati ed elettroneurostimolazione, previa localizzazione del nervo mediante stimolazione percepita sotto 0,4 mV, si è proceduto ad iniettare bupivacaina 0,25% 2 ml + metilprednisolone 20 mg per ogni nervo. Il ciclo è stato avviato il 5/03/15 ed è terminato il 23/03/15."
Come giustifica Lei dottore che malgrado il ciclo di 4 sedute di GON + radiofrequenza pulsata ad oggi NULLA è cambiato? Al di là del fatto che non ci sono dubbi che il mio personalissimo caso sia estremamente complesso, mi sento di chiederLe: "aveva mai visto un caso così grave nell'arco della Sua carriera professionale?" Le confermo che sia subito dopo aver eseguito i blocchi che dopo aver svolto la seduta di radiofrequenza proprio appena uscito dallo studio medico già sentivo le solite fitte intermittenti venire come se niente fosse...direi che questo è l'emblema di tutto e rende bene l'idea....
E ancora: come è possibile che in una persona che era sempre stata bene di punto in bianco all'età di 20 anni è esplosa questa cosa con un andamento cronicizzante sin da subito e, soprattutto, come spiega che tutti i trattamenti utilizzati finora per la profilassi della cefalea cluster (come da protocolli) su di me NON abbiano mai funzionato? (da qui i miei dubbi, più che legittimi, che NON si trattasse specificatamente di cefalea cluster ma di qualcosa di ancora peggio).
Detto questo ormai ho capito che c'è più poco da fare: qualora sia la PENS (che dovrei eseguire a breve) che l'impianto di stimolazione occipitale (che altro non è che un'evoluzione dei blocchi GON) dovessero fallire... a quel punto cosa si potrebbe fare???
Ammesso che il trigemino giochi un ruolo di prim'ordine in questa patologia (il "direttore d'orchestra" come Lei lo ha più volte definito) Le pongo "la famosa domanda da un milione di euro": qual è la vera causa CENTRALE che innesca il meccanismo alla base di queste terribili crisi?
Soprattutto non si riesce a capire perché NON riesco mai a stare bene più di quel tot di giorni consecutivi (dove per "bene" significa fare una vita assolutamente NORMALE seppur per pochissimi giorni) salvo poi avere un'esplosione atomica con crisi di intensità STELLARI assolutamente non responder né all'ossigeno e men che meno all'IMIGRAN (fiale o spray è lo stesso) come se alla base ci fosse un disordine causato da una "centralina impazzita" che si accende e si spegne quando ce ne ha voglia indipendentemente da qualsiasi cosa io faccia. Ha qualche teoria?
Ultimo ma non ultimo: proprio ieri ho bevuto 33 cl di birra (bottiglietta di vetro), durante il giorno avevo le solite fitte dolorose intermittenti ma NON mi è partito nessun attacco (alcool=trigger per la cefalea a cluster). Vorrà dire qualcosa?
Mi rendo conto di avere posto domande difficili ma non ci sono dubbi, ormai, che a questo punto della mia vita la mia SOLA ed UNICA priorità è ritornare ad avere una qualità della vita un minimo decente perché così proprio non si può andare avanti.
Grazie
Cordiali saluti
G.
[#153]
La modalità per la quale la "centralina" è impazzita (nucleo sensitivo del trigemino) è uno squilibrio tra neuromodulatori e sistemi eccitatori (Glutammatergici) ed inibitori (Serotoninergici e GABAergici).
Ho visto altri casi come il suo "non responder" sottoporsi a procedure demolitive neurochirurgiche con alterne fortune...
Ho visto altri casi come il suo "non responder" sottoporsi a procedure demolitive neurochirurgiche con alterne fortune...
[#154]
Utente
Buonasera,
come sempre La ringrazio per la celere risposta. Ormai ho capito che, riguardo al mio personalissimo caso, sono "condannato" a soffrire di questi dolori terribili per il resto dei miei anni. E' così? (La pregherei di essere "sincero" anche a costo di essere "brutale"). Premesso che guarire è impossibile, davvero non esiste niente che mi possa alleviare questa agonia? Le giuro che sarei disposta a pagare qualsiasi cifra e di andare anche all'estero pur di "cavare un ragno dal buco" e di poter così "tornare a vivere"...!
Dottore avrei ancora tre domande poi giuro che, se vuoLe, non Le scriverò più:
1) come mai, secondo Lei, il ciclo di blocchi non ha prodotto nessun miglioramento visibile? Cosa può essere andato "storto"?
2) il fatto che bevendo la birra (alcool) NON mi sia partito NESSUNA crisi vuol dire che (forse) non si tratta di cefalea cluster? Come La interpreta?
3) il fatto che i blocchi occipitali GON abbiano FALLITO automaticamente vuol dire che molto probabilmente anche l'impianto di stimolazione occipitale sarebbe destinato a fallire? A rigor di logica...forse sì o sbaglio?
Grazie infinite
G.
come sempre La ringrazio per la celere risposta. Ormai ho capito che, riguardo al mio personalissimo caso, sono "condannato" a soffrire di questi dolori terribili per il resto dei miei anni. E' così? (La pregherei di essere "sincero" anche a costo di essere "brutale"). Premesso che guarire è impossibile, davvero non esiste niente che mi possa alleviare questa agonia? Le giuro che sarei disposta a pagare qualsiasi cifra e di andare anche all'estero pur di "cavare un ragno dal buco" e di poter così "tornare a vivere"...!
Dottore avrei ancora tre domande poi giuro che, se vuoLe, non Le scriverò più:
1) come mai, secondo Lei, il ciclo di blocchi non ha prodotto nessun miglioramento visibile? Cosa può essere andato "storto"?
2) il fatto che bevendo la birra (alcool) NON mi sia partito NESSUNA crisi vuol dire che (forse) non si tratta di cefalea cluster? Come La interpreta?
3) il fatto che i blocchi occipitali GON abbiano FALLITO automaticamente vuol dire che molto probabilmente anche l'impianto di stimolazione occipitale sarebbe destinato a fallire? A rigor di logica...forse sì o sbaglio?
Grazie infinite
G.
[#155]
"...La pregherei di essere "sincero" anche a costo di essere "brutale"...";
in realtà sinceramente non so dirle cosa le riservi il futuro.
Noto che le procedure fino ad ora messe in campo hanno avuto come esito un sostanziale fallimento.
Confido in quelle non ancora performate per un miglior successo.
Certamente il suo non è un caso facile,
ma non ritengo che le delusioni fino ad ora subite da parte delle varie metodiche messe in campo dai vari professionisti
necessariamente rappresentino un "indice prognostico negativo" rispetto a quelle ancora a disposizione e non approcciate.
Il problema, semmai, mi sembra essere come la posta si sposti sempre più verso l'alto ovvero verso le procedure di tipo demolitivo neurochirurgiche.
in realtà sinceramente non so dirle cosa le riservi il futuro.
Noto che le procedure fino ad ora messe in campo hanno avuto come esito un sostanziale fallimento.
Confido in quelle non ancora performate per un miglior successo.
Certamente il suo non è un caso facile,
ma non ritengo che le delusioni fino ad ora subite da parte delle varie metodiche messe in campo dai vari professionisti
necessariamente rappresentino un "indice prognostico negativo" rispetto a quelle ancora a disposizione e non approcciate.
Il problema, semmai, mi sembra essere come la posta si sposti sempre più verso l'alto ovvero verso le procedure di tipo demolitivo neurochirurgiche.
[#156]
Utente
Buongiorno Dottor Poli,
dopo aver riflettuto su vari aspetti della mia malattia (come è sorta, periodicità, ecc.) ho deciso che a partire da oggi proverò a mettere in atto un nuovo tipo di "approcio", un approcio improntato più ad indagare l'aspetto psichico che non quello della medicina tradizionale vera e propria.
Detto in parole povere: poichè sono stra sicuro che sia la PENS che l'impianto di stimolazione occipitale (eventualmente nel caso decidessi di farlo) si riveleranno l'ennesimo "flop" e visto e considerato che i vari esami strumentali provati in questi anni non hanno mai segnalato nessuna anomalia tale da giustificare un dolore così estremo ed invalidante e che le tecniche bio-tech + terapie farmacologiche hanno dato un risultato prossimo alle zero, ho deciso di indagare a fondo l'aspetto mentale e psicologico per vedere se esista una qualche correlazione, in pratica "voglio osservare" voglio "capire" come funzionano le cose, poiché mi rendo conto che la medicina tradizionale:
1) ha dei grossi limiti
2) è un dato di fatto che esistono ancora alcuni meccanismi del cervello che non sono ancora del tutto chiari neppure ai più grandi luminari della medicina.
Ricordo bene il periodo in cui mi è sorta questa terribile disgrazia: correva l'anno 2005 e mi ero appena diplomato con il massimo dei voti. Senza dubbio è stato un anno particolare, di grandi cambiamenti per me, non avevo ancora chiaro cosa voler fare, se proseguire gli studi all'università oppure avviarmi al lavoro, in famiglia non c'erano problemi ed ero felice... Tutto è iniziato da lì. Voglio andare fino in fondo e, soprattutto, NON voglio più essere costretto a rinunciare a tutte le cose belle della vita, voglio guardare questa cosa NEGLI OCCHI e voglio andare una settimana in ferie a Barcellona alla fine del mese di giugno senza essere condizionato dall'andamento di questa cosa. In una parola: non voglio più dargliela vinta, perché sono quasi 11 anni che io è come se avessi smesso di "vivere". Poi voglio vedere cosa succede.
La medicina tradizionale ha completamente fallito e lascia "poche speranze". Allora voglio semplicemente provare altri approci.
Le farò sapere come evolve, tanto 99% la PENS non farà un tubo e l'impianto occipitale (se dovessi farlo) sarà l'ennesimo "flop".
Grazie
Cordialmente
G.
dopo aver riflettuto su vari aspetti della mia malattia (come è sorta, periodicità, ecc.) ho deciso che a partire da oggi proverò a mettere in atto un nuovo tipo di "approcio", un approcio improntato più ad indagare l'aspetto psichico che non quello della medicina tradizionale vera e propria.
Detto in parole povere: poichè sono stra sicuro che sia la PENS che l'impianto di stimolazione occipitale (eventualmente nel caso decidessi di farlo) si riveleranno l'ennesimo "flop" e visto e considerato che i vari esami strumentali provati in questi anni non hanno mai segnalato nessuna anomalia tale da giustificare un dolore così estremo ed invalidante e che le tecniche bio-tech + terapie farmacologiche hanno dato un risultato prossimo alle zero, ho deciso di indagare a fondo l'aspetto mentale e psicologico per vedere se esista una qualche correlazione, in pratica "voglio osservare" voglio "capire" come funzionano le cose, poiché mi rendo conto che la medicina tradizionale:
1) ha dei grossi limiti
2) è un dato di fatto che esistono ancora alcuni meccanismi del cervello che non sono ancora del tutto chiari neppure ai più grandi luminari della medicina.
Ricordo bene il periodo in cui mi è sorta questa terribile disgrazia: correva l'anno 2005 e mi ero appena diplomato con il massimo dei voti. Senza dubbio è stato un anno particolare, di grandi cambiamenti per me, non avevo ancora chiaro cosa voler fare, se proseguire gli studi all'università oppure avviarmi al lavoro, in famiglia non c'erano problemi ed ero felice... Tutto è iniziato da lì. Voglio andare fino in fondo e, soprattutto, NON voglio più essere costretto a rinunciare a tutte le cose belle della vita, voglio guardare questa cosa NEGLI OCCHI e voglio andare una settimana in ferie a Barcellona alla fine del mese di giugno senza essere condizionato dall'andamento di questa cosa. In una parola: non voglio più dargliela vinta, perché sono quasi 11 anni che io è come se avessi smesso di "vivere". Poi voglio vedere cosa succede.
La medicina tradizionale ha completamente fallito e lascia "poche speranze". Allora voglio semplicemente provare altri approci.
Le farò sapere come evolve, tanto 99% la PENS non farà un tubo e l'impianto occipitale (se dovessi farlo) sarà l'ennesimo "flop".
Grazie
Cordialmente
G.
[#157]
Gentile utente,
quasi per caso, incuriosita dal numero di visite, ho cliccato su questo consulto. Ho scorso velocemente solo gli ultimi interventi, ma trovo interessante la sua ultima decisione, cioè quella di concedersi una vacanza ed un divertimento.
Ancora più interessante il fatto che lei colleghi l'inizio della patologia con un periodo della sua vita; sono coincidenze piuttosto frequenti, a volte è facilmente identificabile un evento stressante che ha preceduto di poco l'esordio di una malattia, altre volte il collegamento è meno evidente perchè bisogna far riferimento non tanto all'evento o al periodo in sé, ma a come è stato "percepito" dal soggetto.
E' possibile che uno psicologo possa aiutarla, almeno a venire a capo di ciò che emotivamente è successo in quel periodo di vita e che potrebbe essersi da allora mantenuto. Le consiglierei di consultare uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti
quasi per caso, incuriosita dal numero di visite, ho cliccato su questo consulto. Ho scorso velocemente solo gli ultimi interventi, ma trovo interessante la sua ultima decisione, cioè quella di concedersi una vacanza ed un divertimento.
Ancora più interessante il fatto che lei colleghi l'inizio della patologia con un periodo della sua vita; sono coincidenze piuttosto frequenti, a volte è facilmente identificabile un evento stressante che ha preceduto di poco l'esordio di una malattia, altre volte il collegamento è meno evidente perchè bisogna far riferimento non tanto all'evento o al periodo in sé, ma a come è stato "percepito" dal soggetto.
E' possibile che uno psicologo possa aiutarla, almeno a venire a capo di ciò che emotivamente è successo in quel periodo di vita e che potrebbe essersi da allora mantenuto. Le consiglierei di consultare uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#158]
Utente
Gentile Dr. Valentina Sciubba,
La ringrazio per il Suo intervento. Purtroppo mi tocca ribadire che ci sono ancora molti punti, soprattutto per quanto riguarda certe malattie neurologiche, che la comunità medico-scientifica, ad oggi, NON è ancora in grado di spiegare e di comprendere al 100%. Questo è senza dubbio uno dei grandi LIMITI della scienza medica ai giorni nostri.
Sarebbe interessante a tal proposito conoscere il parere di un medico qualificato come il Dr. Poli su questo aspetto.
Per quanto mi riguarda posso dire che in passato sono stato seguito da una psicoterapeuta in quanto ho sofferto di un grave episodio depressivo guarda caso sempre correlato alla condizione "estrema" in cui mi ritrovo a vivere, tuttavia il mio umore risente in maniera molto marcata dell'andamento della malattia di cui soffro da quasi 11 anni (alti e bassi ma i bassi sono comunque sempre molto più degli alti)...
Cordialmente
G.
La ringrazio per il Suo intervento. Purtroppo mi tocca ribadire che ci sono ancora molti punti, soprattutto per quanto riguarda certe malattie neurologiche, che la comunità medico-scientifica, ad oggi, NON è ancora in grado di spiegare e di comprendere al 100%. Questo è senza dubbio uno dei grandi LIMITI della scienza medica ai giorni nostri.
Sarebbe interessante a tal proposito conoscere il parere di un medico qualificato come il Dr. Poli su questo aspetto.
Per quanto mi riguarda posso dire che in passato sono stato seguito da una psicoterapeuta in quanto ho sofferto di un grave episodio depressivo guarda caso sempre correlato alla condizione "estrema" in cui mi ritrovo a vivere, tuttavia il mio umore risente in maniera molto marcata dell'andamento della malattia di cui soffro da quasi 11 anni (alti e bassi ma i bassi sono comunque sempre molto più degli alti)...
Cordialmente
G.
[#159]
Buona sera nuovamente,
"...Sarebbe interessante a tal proposito conoscere il parere di un medico qualificato come il Dr. Poli su questo aspetto...".
Ringrazio per il "qualificato" che mi viene attribuito.
Personalmente ritengo come mai le Neuroscienze siano state così avanti e stiano progredendo ad una velocità probabilmente di gran lunga superiore alle altre aree di specializzazione.
Non vi è altresì dubbio come molti punti oscuri permangano nel loro contesto e non potrebbe essere altrimenti se prendiamo in considerazioni quante siano le cellule neuronali e le cellule gliali, quante le sinapsi, i neuromodulatori e raltivi sistemi nonchè i neurorecettori e relativi siti.
Il "limiti" si assottigliano alla "velocità della luce" restando, tuttavia, molto ampi poichè l'encefalo è paragonabile solamente all' "universo-mondo" !!
Circa la comorbilità tra dolore cronico di entità severa e tono dell'umore e tra questi ed analisi quali/quantitativa del sonno allego due link che spero possano essere sufficientemente esaustivi.
Link1: https://www.medicitalia.it/blog/terapia-del-dolore/2807-dolore-cronico-severo-e-comorbilita.html
e
Link2: https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/2091-dolore-cronico-severo-disturbi-del-sonno-e-disturbi-del-tono-dell-umore.html
Aggiungo un link3 concernente il "libro bianco sul dolore cronico": https://www.medicitalia.it/salute/terapia-del-dolore/140-dolore-cronico.html
"...Sarebbe interessante a tal proposito conoscere il parere di un medico qualificato come il Dr. Poli su questo aspetto...".
Ringrazio per il "qualificato" che mi viene attribuito.
Personalmente ritengo come mai le Neuroscienze siano state così avanti e stiano progredendo ad una velocità probabilmente di gran lunga superiore alle altre aree di specializzazione.
Non vi è altresì dubbio come molti punti oscuri permangano nel loro contesto e non potrebbe essere altrimenti se prendiamo in considerazioni quante siano le cellule neuronali e le cellule gliali, quante le sinapsi, i neuromodulatori e raltivi sistemi nonchè i neurorecettori e relativi siti.
Il "limiti" si assottigliano alla "velocità della luce" restando, tuttavia, molto ampi poichè l'encefalo è paragonabile solamente all' "universo-mondo" !!
Circa la comorbilità tra dolore cronico di entità severa e tono dell'umore e tra questi ed analisi quali/quantitativa del sonno allego due link che spero possano essere sufficientemente esaustivi.
Link1: https://www.medicitalia.it/blog/terapia-del-dolore/2807-dolore-cronico-severo-e-comorbilita.html
e
Link2: https://www.medicitalia.it/minforma/terapia-del-dolore/2091-dolore-cronico-severo-disturbi-del-sonno-e-disturbi-del-tono-dell-umore.html
Aggiungo un link3 concernente il "libro bianco sul dolore cronico": https://www.medicitalia.it/salute/terapia-del-dolore/140-dolore-cronico.html
[#160]
Utente
Buonasera Dottor Poli,
Le scrivo in quanto stamane si è verificata quella che, secondo il mio giudizio, è una cosa molto strana: ho avuto una crisi di nausea e vomito intenso durata quasi 2 ore SENZA dolore cranio-facciale.
Premesso che non mi era mai capitata una cosa simile (la nausea mi capita di averla spesso al termine delle crisi intense in associazione al dolore cranio-facciale severo, quando la crisi sta per cessare) i sintomi che ho avuto sono stati: nausea, vomito intenso, tremori, sudori freddi, vertigini e giramenti di testa.
Premetto che in mattina avevo consumato una colazione leggera a base di te, fette biscottate e cracker integrali per cui mi sento di escludere sia una indigestione, che tantomeno un colpo di freddo e/o di calore.
Cosa ne pensa? Potrebbe esserci un nesso con le crisi di cefalea trigemino-autonomica di cui soffro da quasi 11 anni???
Grazie
A presto
G.
Le scrivo in quanto stamane si è verificata quella che, secondo il mio giudizio, è una cosa molto strana: ho avuto una crisi di nausea e vomito intenso durata quasi 2 ore SENZA dolore cranio-facciale.
Premesso che non mi era mai capitata una cosa simile (la nausea mi capita di averla spesso al termine delle crisi intense in associazione al dolore cranio-facciale severo, quando la crisi sta per cessare) i sintomi che ho avuto sono stati: nausea, vomito intenso, tremori, sudori freddi, vertigini e giramenti di testa.
Premetto che in mattina avevo consumato una colazione leggera a base di te, fette biscottate e cracker integrali per cui mi sento di escludere sia una indigestione, che tantomeno un colpo di freddo e/o di calore.
Cosa ne pensa? Potrebbe esserci un nesso con le crisi di cefalea trigemino-autonomica di cui soffro da quasi 11 anni???
Grazie
A presto
G.
[#162]
Utente
Buonasera Dottor Poli,
volevo chiedere un Suo personale punto di vista sulla medicina olistica.
Le chiedo questo perchè è mia intenzione provare ad esplorare i meandri del subconscio poichè potrebbe anche darsi che questa malattia rognosa che non riesco a migliorare possa dipendere da un conflitto interiore della mente con lo spirito.
Ancora non lo so ma se fosse davvero così (genesi psichica) ecco che allora verrebbe spiegato il reale motivo dei sistematici fallimenti delle terapie tradizionali sperimentate finora che fanno capo alla neurologia e alla medicina tradizionale.
Le auguro una buona serata.
G.
volevo chiedere un Suo personale punto di vista sulla medicina olistica.
Le chiedo questo perchè è mia intenzione provare ad esplorare i meandri del subconscio poichè potrebbe anche darsi che questa malattia rognosa che non riesco a migliorare possa dipendere da un conflitto interiore della mente con lo spirito.
Ancora non lo so ma se fosse davvero così (genesi psichica) ecco che allora verrebbe spiegato il reale motivo dei sistematici fallimenti delle terapie tradizionali sperimentate finora che fanno capo alla neurologia e alla medicina tradizionale.
Le auguro una buona serata.
G.
[#163]
Mi spiace darle una delusione ma personalmente sono un organicista convinto: pratico medicina occidentale "evidence based".
"...esplorare i meandri del subconscio..."
"...un conflitto interiore della mente con lo spirito..."
in un caso come il suo non riesco a concepirlo.
Pertanto diciamo che ho una posizione agnostica: ho sospeso il giudizio.
"...esplorare i meandri del subconscio..."
"...un conflitto interiore della mente con lo spirito..."
in un caso come il suo non riesco a concepirlo.
Pertanto diciamo che ho una posizione agnostica: ho sospeso il giudizio.
[#164]
Utente
Gentile Dottor Poli,
"capisco" perfettamente il Suo punto di vista e ci mancherebbe altro, però è altrettanto vero che oramai giunto a questo punto ho il dovere di provare a sondare qualsiasi strada possibile senza nessuna "preclusione" visto e considerato che fino all'età di 20 anni, a parte soffrire di un mese di allergia alle graminacee l'anno e di qualche sporadico "mal di testa" saltuario ("mal di testa" attenzione, non sta roba qua) sono sempre stato in salute e nemmeno sapevo ne cos'era il trigemino, ne l'ipotalamo, l'ossigeno ecc ecc.
Ad ogni modo ci tengo a specificare che la mia stima verso Lei e verso tutti i colleghi dei vari centri cefalee del nord Italia che in questi anni mi hanno seguito è assolutamente inalterata.
A presto
G.
"capisco" perfettamente il Suo punto di vista e ci mancherebbe altro, però è altrettanto vero che oramai giunto a questo punto ho il dovere di provare a sondare qualsiasi strada possibile senza nessuna "preclusione" visto e considerato che fino all'età di 20 anni, a parte soffrire di un mese di allergia alle graminacee l'anno e di qualche sporadico "mal di testa" saltuario ("mal di testa" attenzione, non sta roba qua) sono sempre stato in salute e nemmeno sapevo ne cos'era il trigemino, ne l'ipotalamo, l'ossigeno ecc ecc.
Ad ogni modo ci tengo a specificare che la mia stima verso Lei e verso tutti i colleghi dei vari centri cefalee del nord Italia che in questi anni mi hanno seguito è assolutamente inalterata.
A presto
G.
[#165]
Utente
Buonasera Dottor Poli,
volevo chiederLe una cosa: anni fa in seguito ad una visita dall'otorinolaringoiatra per valutare la possibilità di eseguire un ciclo di infiltrazioni del ganglio sfeno-palatino su indicazione del prof. Gennaro Bussone (cosa che peraltro non fu possibile fare) venne fuori che ho uno sperone osseo della lunghezza di circa 7 cm ed un setto nasale leggermente deviato verso sinistra.
Forse glielo avevo già scritto in un uno dei miei post precedenti ad ogni modo non fu possibile eseguire le infiltrazioni a causa del setto nasale troppo "stretto" (sperone osseo appunto). Per farle avrei dovuto farmi asportare chirurgicamente lo sperone osseo ma io rifiutai.
Ora il mio dubbio è non tanto se le infiltrazioni avrebbero potuto funzionare o meno (secondo me NON avrebbero funzionato) ma sul fatto che lo sperone osseo possa essere in qualche modo coinvolto nel meccanismo che è alla base dell'innescarsi delle crisi.
Le faccio una domanda difficile: Lei pensa che, alla luce del mio personalissimo caso, questo setto nasale possa essere coinvolto con le crisi? Oppure trattasi di una ipotesi "campata in aria"?
Le riporto qui di seguito un link interessate che riassume un po la difficoltà nel stabilire una genesi PRECISA sul dolore cranio-facciale come potrebbe essere il mio:
http://www.idoctors.it/articolo/algie-facciali-/193/60
Per quanto mi riguarda, ad oggi, non mi sento assolutamente di escludere a priori che possa esserci una genesi di natura psichica dovuta a qualche possibile conflitto intrapsichico e sto cercando di lavorare molto per arrivare a trovare una soluzione a questo mio grande problema.
In attesa di un Suo cortese riscontro Le porgo i miei più cordiali saluti.
G.
volevo chiederLe una cosa: anni fa in seguito ad una visita dall'otorinolaringoiatra per valutare la possibilità di eseguire un ciclo di infiltrazioni del ganglio sfeno-palatino su indicazione del prof. Gennaro Bussone (cosa che peraltro non fu possibile fare) venne fuori che ho uno sperone osseo della lunghezza di circa 7 cm ed un setto nasale leggermente deviato verso sinistra.
Forse glielo avevo già scritto in un uno dei miei post precedenti ad ogni modo non fu possibile eseguire le infiltrazioni a causa del setto nasale troppo "stretto" (sperone osseo appunto). Per farle avrei dovuto farmi asportare chirurgicamente lo sperone osseo ma io rifiutai.
Ora il mio dubbio è non tanto se le infiltrazioni avrebbero potuto funzionare o meno (secondo me NON avrebbero funzionato) ma sul fatto che lo sperone osseo possa essere in qualche modo coinvolto nel meccanismo che è alla base dell'innescarsi delle crisi.
Le faccio una domanda difficile: Lei pensa che, alla luce del mio personalissimo caso, questo setto nasale possa essere coinvolto con le crisi? Oppure trattasi di una ipotesi "campata in aria"?
Le riporto qui di seguito un link interessate che riassume un po la difficoltà nel stabilire una genesi PRECISA sul dolore cranio-facciale come potrebbe essere il mio:
http://www.idoctors.it/articolo/algie-facciali-/193/60
Per quanto mi riguarda, ad oggi, non mi sento assolutamente di escludere a priori che possa esserci una genesi di natura psichica dovuta a qualche possibile conflitto intrapsichico e sto cercando di lavorare molto per arrivare a trovare una soluzione a questo mio grande problema.
In attesa di un Suo cortese riscontro Le porgo i miei più cordiali saluti.
G.
[#166]
Gentile Paziente, la ringrazio molto della segnalazione: si tratta di un articolo molto interessante e completo.
Vi ho letta fra l'altro:
"Duntman, (22) nel 1995, ha riportato alcuni casi di dolore che, pur presentando i sintomi classici dell’A.F.P., si sono dimostrati causati da sindrome disfunzionale dell’A.T.M.
..........
Più complesso può diventare il caso se i sintomi disfunzionali A.T.M. si confondono con un A.F.P. (33), ma anche in questo caso effettuare una terapia occlusale primaria ci permetterà di chiarire il problema.
.........
Quindi, come già specificato, non uno, ma una serie di specialisti devono poter trattare il paziente multidisciplinariamente, cioè sviluppare il massimo di interazione e di comunicazione nella squadra . Inoltre, questo tipo d’approccio implica l’emergere di diverse prospettive per la cura del dolore cronico, perciò il gruppo dovrebbe comprendere specialisti che hanno una comune visione del problema; una tale organizzazione potrà permettere di integrare le informazioni di uno stesso paziente, formulando così un piano di trattamento globale.
Bonica6 raccomanda di scegliere un responsabile per ogni caso specifico, un membro della squadra in grado di coordinare il trattamento di un particolare paziente scelto mettendo in correlazione i sintomi del paziente e le branche specialistiche dell’équipe. Consiglia, inoltre, che ogni membro dello staff si attenga e accetti la regola delle “cinque C”: Comunicazione, Collaborazione, Coordinazione, Cooperazione, Cortesia. Regole che se rispettate permetteranno di ottenere dei risultati terapeutici altrimenti inaspettati."
Ho messo l'articolo nella mia bibliografia personale tra gli articoli più significativi.
Avrei voluto dirle qualcosa su come il problema del setto deviato può rientrare nell'argomento, ma ho visto che ha delle certezze in merito, per cui me ne astengo. La ringrazio invece della segnalazione.
Cordiali saluti
Vi ho letta fra l'altro:
"Duntman, (22) nel 1995, ha riportato alcuni casi di dolore che, pur presentando i sintomi classici dell’A.F.P., si sono dimostrati causati da sindrome disfunzionale dell’A.T.M.
..........
Più complesso può diventare il caso se i sintomi disfunzionali A.T.M. si confondono con un A.F.P. (33), ma anche in questo caso effettuare una terapia occlusale primaria ci permetterà di chiarire il problema.
.........
Quindi, come già specificato, non uno, ma una serie di specialisti devono poter trattare il paziente multidisciplinariamente, cioè sviluppare il massimo di interazione e di comunicazione nella squadra . Inoltre, questo tipo d’approccio implica l’emergere di diverse prospettive per la cura del dolore cronico, perciò il gruppo dovrebbe comprendere specialisti che hanno una comune visione del problema; una tale organizzazione potrà permettere di integrare le informazioni di uno stesso paziente, formulando così un piano di trattamento globale.
Bonica6 raccomanda di scegliere un responsabile per ogni caso specifico, un membro della squadra in grado di coordinare il trattamento di un particolare paziente scelto mettendo in correlazione i sintomi del paziente e le branche specialistiche dell’équipe. Consiglia, inoltre, che ogni membro dello staff si attenga e accetti la regola delle “cinque C”: Comunicazione, Collaborazione, Coordinazione, Cooperazione, Cortesia. Regole che se rispettate permetteranno di ottenere dei risultati terapeutici altrimenti inaspettati."
Ho messo l'articolo nella mia bibliografia personale tra gli articoli più significativi.
Avrei voluto dirle qualcosa su come il problema del setto deviato può rientrare nell'argomento, ma ho visto che ha delle certezze in merito, per cui me ne astengo. La ringrazio invece della segnalazione.
Cordiali saluti
[#168]
Utente
Buonasera Dottor Poli,
purtroppo ad oggi devo confermare che se le cose prima andavano molto male adesso vado addirittura peggio.
Confermo che l'andamento abituale delle crisi è rimasto lo stesso se non addirittura peggiorato e allo stesso tempo, riflettendo, ho capito che un conflitto intrapsichico NON può in nessun modo (secondo il mio giudizio) scatenare una patologia cronica di così grande gravità e che si protrae da ben 11 anni. Un conto è dire che l'aspetto psichico è importante nello stato generale di una malattia e un conto è dire che ne è la causa diretta, capisce bene che sono 2 cose molto diverse.
Ad ogni modo ho deciso di risentire a breve lo specialista di Novara da cui sono attualmente seguito e di decidere insieme per il da farsi. La situazione è realmente drammatica: oggi ho avuto una decina di attacchi tutti molto killer che hanno colpito prima il centro, poi il lato sinistro del viso, quindi quello destro, quindi il retro nuca e le arcate dentarie. Come avrà ben compreso siamo di fronte ad una patologia algica caratterizzata da un dolore "migrante" (se così si può dire) ed incredibilmente violento.
In particolare la mia idea sarebbe quella di creare un approccio nuovo, multidisciplinare, che comprenda diverse figure mediche professionali unite all'algologo/neurologo di turno come per esempio lo psichiatra (per via dei miei problemi depressivi), l'otorino e/o il neurochirurgo.
A scanso di equivoci vorrei precisare che in queste condizioni assolutamente non posso viaggiare, nè spostarmi pertanto la mia idea iniziale di trascorrere un breve periodo di vacanza a Barcellona è definitivamente sfumato (ennesima dolorosa rinuncia).
Quindi cosa resta da fare? Resta di cercare di capire l'eziologia di questa patologia, a mio modo di vedere NON siamo più di fronte ad una cefalea a grappolo classica (eviterei d'ora innanzi tale definizione per definire il mio problema) quanto piuttosto ad una sintomatologia incredibilmente grave e complessa (a tal proposito ricordo che i colleghi del Mondino di Pavia parlarono di una "cefalea trigemino-autonomica ad andamento cronico (simile alla cefalea a grappolo) ma con alcune atipie").
Come ritiene che sia possibile, secondo Lei, che nell'arco di una giornata le crisi, tutte di intensità incredibilmente violenta, si siano presentate dapprima con dolore localizzato al centro della fronte, poi lato sx del viso + arcate dentarie + tempia poi addirittura al lato dx con irradiazione del dolore anche nel retro del cranio???
Chiederò anche allo specialista da cui sono seguito se è il caso di tornare a prendere antidepressivi e/o se prima di passare alla PENS conviene anche provare a fare un ultimo tentativo con il gabapertin (farmaco da me MAI provato, uno dei pochi) ed inoltre chiederò anche se esiste qualcosa che mi possa aiutare a sopportare meglio quel dolore terribile che mi sta uccidendo sempre più ogni giorno che passa.
In attesa di un Suo cortese riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
purtroppo ad oggi devo confermare che se le cose prima andavano molto male adesso vado addirittura peggio.
Confermo che l'andamento abituale delle crisi è rimasto lo stesso se non addirittura peggiorato e allo stesso tempo, riflettendo, ho capito che un conflitto intrapsichico NON può in nessun modo (secondo il mio giudizio) scatenare una patologia cronica di così grande gravità e che si protrae da ben 11 anni. Un conto è dire che l'aspetto psichico è importante nello stato generale di una malattia e un conto è dire che ne è la causa diretta, capisce bene che sono 2 cose molto diverse.
Ad ogni modo ho deciso di risentire a breve lo specialista di Novara da cui sono attualmente seguito e di decidere insieme per il da farsi. La situazione è realmente drammatica: oggi ho avuto una decina di attacchi tutti molto killer che hanno colpito prima il centro, poi il lato sinistro del viso, quindi quello destro, quindi il retro nuca e le arcate dentarie. Come avrà ben compreso siamo di fronte ad una patologia algica caratterizzata da un dolore "migrante" (se così si può dire) ed incredibilmente violento.
In particolare la mia idea sarebbe quella di creare un approccio nuovo, multidisciplinare, che comprenda diverse figure mediche professionali unite all'algologo/neurologo di turno come per esempio lo psichiatra (per via dei miei problemi depressivi), l'otorino e/o il neurochirurgo.
A scanso di equivoci vorrei precisare che in queste condizioni assolutamente non posso viaggiare, nè spostarmi pertanto la mia idea iniziale di trascorrere un breve periodo di vacanza a Barcellona è definitivamente sfumato (ennesima dolorosa rinuncia).
Quindi cosa resta da fare? Resta di cercare di capire l'eziologia di questa patologia, a mio modo di vedere NON siamo più di fronte ad una cefalea a grappolo classica (eviterei d'ora innanzi tale definizione per definire il mio problema) quanto piuttosto ad una sintomatologia incredibilmente grave e complessa (a tal proposito ricordo che i colleghi del Mondino di Pavia parlarono di una "cefalea trigemino-autonomica ad andamento cronico (simile alla cefalea a grappolo) ma con alcune atipie").
Come ritiene che sia possibile, secondo Lei, che nell'arco di una giornata le crisi, tutte di intensità incredibilmente violenta, si siano presentate dapprima con dolore localizzato al centro della fronte, poi lato sx del viso + arcate dentarie + tempia poi addirittura al lato dx con irradiazione del dolore anche nel retro del cranio???
Chiederò anche allo specialista da cui sono seguito se è il caso di tornare a prendere antidepressivi e/o se prima di passare alla PENS conviene anche provare a fare un ultimo tentativo con il gabapertin (farmaco da me MAI provato, uno dei pochi) ed inoltre chiederò anche se esiste qualcosa che mi possa aiutare a sopportare meglio quel dolore terribile che mi sta uccidendo sempre più ogni giorno che passa.
In attesa di un Suo cortese riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
[#169]
Gentile utente,
vedo che continua a porsi domande, alternando il suo giudizio, sul possibile ruolo di un conflitto intrapsichico.
Sembrerà banale, ma penso che le converrebbe consultare uno psicologo perché questo professionista dovrebbe saper valutare se nella sua storia di vita possano rinvenirsi degli eventi o dei fattori di tale importanza che evidenzino un conflitto e ne rendano plausibile un ruolo patogenetico.
Lo stesso psicologo psicoterapeuta può successivamente tentare delle strade per risolvere o attenuare l'eventuale conflitto evidenziatosi e trarre delle deduzioni "a posteriori", in base ai risultati ottenuti.
Non credo le sia utile arrovellarsi in solitudine o senza consultare comunque il professionista dedicato ai conflitti della psiche quale è lo psicologo.
cordiali saluti.
vedo che continua a porsi domande, alternando il suo giudizio, sul possibile ruolo di un conflitto intrapsichico.
Sembrerà banale, ma penso che le converrebbe consultare uno psicologo perché questo professionista dovrebbe saper valutare se nella sua storia di vita possano rinvenirsi degli eventi o dei fattori di tale importanza che evidenzino un conflitto e ne rendano plausibile un ruolo patogenetico.
Lo stesso psicologo psicoterapeuta può successivamente tentare delle strade per risolvere o attenuare l'eventuale conflitto evidenziatosi e trarre delle deduzioni "a posteriori", in base ai risultati ottenuti.
Non credo le sia utile arrovellarsi in solitudine o senza consultare comunque il professionista dedicato ai conflitti della psiche quale è lo psicologo.
cordiali saluti.
[#170]
Buona sera,
allora mi sembrerebbe acclarato come sia opinione di tutti gli specialisti accreditati su carta certificata ed edotti in diagnosi e terapia del dolore cranio-facciale come la sua patologia sia inquadrabile (come da linee guida dellIHS) in "...cefalea trigemino-autonomica ad andamento cronico...".
Il fatto che non sia stato trovato un trattamento efficace fino a quelli fino ad ora provati non significa che l'inquadramento nelle "TACs" non sia corretto.
Penso sia difficile ritenere come in tanti centri di eccellenza esercitino solo ignoranti.
E' tornato il buon senso "... riflettendo, ho capito che un conflitto intrapsichico NON può in nessun modo (secondo il mio giudizio) scatenare una patologia cronica di così grande gravità e che si protrae da ben 11 anni...".
Farmacologicamente parlando proverei un approccio Gabapentin a dosaggi via via elevati sotto controllo dell'algologo che ritiene più adatto in associazione ad un antidepressivo (tra i più indicati la Duloxetina=Cymbalta e la Amitriptilina=Laroxyl).
Ciò in associazione alla PENS.
Pertanto un approccio farmacologico mirato assieme ad uno bio-tech.
Poi, purtroppo, resta meno spazio e ci sono gli approcci neurochirurgici.
Cordialmente.
allora mi sembrerebbe acclarato come sia opinione di tutti gli specialisti accreditati su carta certificata ed edotti in diagnosi e terapia del dolore cranio-facciale come la sua patologia sia inquadrabile (come da linee guida dellIHS) in "...cefalea trigemino-autonomica ad andamento cronico...".
Il fatto che non sia stato trovato un trattamento efficace fino a quelli fino ad ora provati non significa che l'inquadramento nelle "TACs" non sia corretto.
Penso sia difficile ritenere come in tanti centri di eccellenza esercitino solo ignoranti.
E' tornato il buon senso "... riflettendo, ho capito che un conflitto intrapsichico NON può in nessun modo (secondo il mio giudizio) scatenare una patologia cronica di così grande gravità e che si protrae da ben 11 anni...".
Farmacologicamente parlando proverei un approccio Gabapentin a dosaggi via via elevati sotto controllo dell'algologo che ritiene più adatto in associazione ad un antidepressivo (tra i più indicati la Duloxetina=Cymbalta e la Amitriptilina=Laroxyl).
Ciò in associazione alla PENS.
Pertanto un approccio farmacologico mirato assieme ad uno bio-tech.
Poi, purtroppo, resta meno spazio e ci sono gli approcci neurochirurgici.
Cordialmente.
[#171]
Gentile utente,
ho letto tutto il consulto, anche se velocemente, e vorrei rettificare i miei interventi perchè mi sono accorta che lei è già stato da una psicoterapeuta e ha già intrapreso un percorso di consapevolezza.
E' ovvio che quanto esprimo riguarda unicamente gli aspetti psicologici e anch' io sospendo un giudizio sull'eventuale incidenza di essi sulla condizione fisica.
A questo punto non mi resta altro da dirle se ritiene di aver esaurito e risolto le criticità evidenziate ed evidenziabili dal percorso psicoterapeutico. In caso di risposta negativa potrebbe prendere in considerazione di consultare un altro professionista di diverso approccio terapeutico.
cordiali saluti
ho letto tutto il consulto, anche se velocemente, e vorrei rettificare i miei interventi perchè mi sono accorta che lei è già stato da una psicoterapeuta e ha già intrapreso un percorso di consapevolezza.
E' ovvio che quanto esprimo riguarda unicamente gli aspetti psicologici e anch' io sospendo un giudizio sull'eventuale incidenza di essi sulla condizione fisica.
A questo punto non mi resta altro da dirle se ritiene di aver esaurito e risolto le criticità evidenziate ed evidenziabili dal percorso psicoterapeutico. In caso di risposta negativa potrebbe prendere in considerazione di consultare un altro professionista di diverso approccio terapeutico.
cordiali saluti
[#172]
Utente
Gent.le Dottor Poli,
La ringrazio per il cortese riscontro. Sarei d'accordo con il provare la terapia con Gabentin + Laroxyll ed iniziare fin da subito tuttavia il dubbio che mi sorge è: quale posologia? Le sarei grato se potesse fornirmi uno schemino in modo da poter impostare un piano terapeutico.
Le dico questo perché ho sentito mercoledì scorso telefonicamente l'algologo di Novara da cui sono attualmente in cura il quale purtroppo mi ha riferito di non potermi prescrivere farmaci che sono di stretta competenza neurologica, consigliandomi (per quello) di rivolgermi ai neurologi del Mondino di Pavia da cui ero seguito fino ad alcuni mesi fa. Preso atto di questo ho provato a telefonare su a Pavia per prendere un appuntamento ma purtroppo fino alla fine di luglio non c'è disponibilità di posti.
Le sarei davvero grato se potesse aiutarmi in questo senso oppure magari se preferisce che La contatti privatamente?
Grazie
G.
La ringrazio per il cortese riscontro. Sarei d'accordo con il provare la terapia con Gabentin + Laroxyll ed iniziare fin da subito tuttavia il dubbio che mi sorge è: quale posologia? Le sarei grato se potesse fornirmi uno schemino in modo da poter impostare un piano terapeutico.
Le dico questo perché ho sentito mercoledì scorso telefonicamente l'algologo di Novara da cui sono attualmente in cura il quale purtroppo mi ha riferito di non potermi prescrivere farmaci che sono di stretta competenza neurologica, consigliandomi (per quello) di rivolgermi ai neurologi del Mondino di Pavia da cui ero seguito fino ad alcuni mesi fa. Preso atto di questo ho provato a telefonare su a Pavia per prendere un appuntamento ma purtroppo fino alla fine di luglio non c'è disponibilità di posti.
Le sarei davvero grato se potesse aiutarmi in questo senso oppure magari se preferisce che La contatti privatamente?
Grazie
G.
[#173]
Utente
Gent.Le Dr.ssa Sciubba,
desidero ringraziare anche Lei per il Suo interessamento al mio personalissimo caso.
Le confermo che in passato sono stato seguito da una psicoterapeuta tramite l'ASL tuttavia un po' per il poco tempo a disposizione un po' per altri fattori non è stato possibile approfondire certi aspetti della questione.
Recentemente qualcuno mi aveva parlato di sedute psicanalitiche e di ipnosi regressiva ma questo lascerebbe intendere una diversa "chiave di lettura" all'origine del mio problema, una chiave di lettura che, ad oggi, trovo difficile da credere ma potrei anche sbagliarmi....Quello che è certo è che in passato ho sofferto di gravi episodi depressivi e per 7/8 mesi ho assunto farmaci antidepressivi ed ansiolitici sotto prescrizione del medico di base salvo poi sospenderli di mia spontanea iniziativa...
Cordiali saluti
G.
desidero ringraziare anche Lei per il Suo interessamento al mio personalissimo caso.
Le confermo che in passato sono stato seguito da una psicoterapeuta tramite l'ASL tuttavia un po' per il poco tempo a disposizione un po' per altri fattori non è stato possibile approfondire certi aspetti della questione.
Recentemente qualcuno mi aveva parlato di sedute psicanalitiche e di ipnosi regressiva ma questo lascerebbe intendere una diversa "chiave di lettura" all'origine del mio problema, una chiave di lettura che, ad oggi, trovo difficile da credere ma potrei anche sbagliarmi....Quello che è certo è che in passato ho sofferto di gravi episodi depressivi e per 7/8 mesi ho assunto farmaci antidepressivi ed ansiolitici sotto prescrizione del medico di base salvo poi sospenderli di mia spontanea iniziativa...
Cordiali saluti
G.
[#174]
Buon giorno,
il consiglio Gabapentin + Laroxyl ovvero Gabapentin + Cymbalta
è un consiglio espresso nel contesto di un consulto a distanza ed espresso valutando come Lei avesse affermato come fossero tra i pochi farmaci non assunti nonchè tenendo conto della comorbilità psicogena (deflessione del tono dell'umore) che sovente accompagna quei pazienti affetti da dolore cronico.
Già così, indicandole dei farmaci specifici sono "blade runner" ovvero sul filo del rasoio poichè non si fanno prescrizioni via mail ma il mio era solo un consiglio di provare ciò che non ha ancora assunto e valutare rispolverando contemporaneamente il programma PENS.
Pertanto lo schema posologico non mi è possibile fornirglielo.
Sarà agevole compito dell'algologo o il neurologo di riferimento fargliene avere uno seguendo, poi, di persona eventuali effetti collaterali e benefici in corso di trattamento.
I farmaci non si prescrivono nè per mail nè per telefono.
Son certo che su ciò concorderà con me.
Cordialmente.
il consiglio Gabapentin + Laroxyl ovvero Gabapentin + Cymbalta
è un consiglio espresso nel contesto di un consulto a distanza ed espresso valutando come Lei avesse affermato come fossero tra i pochi farmaci non assunti nonchè tenendo conto della comorbilità psicogena (deflessione del tono dell'umore) che sovente accompagna quei pazienti affetti da dolore cronico.
Già così, indicandole dei farmaci specifici sono "blade runner" ovvero sul filo del rasoio poichè non si fanno prescrizioni via mail ma il mio era solo un consiglio di provare ciò che non ha ancora assunto e valutare rispolverando contemporaneamente il programma PENS.
Pertanto lo schema posologico non mi è possibile fornirglielo.
Sarà agevole compito dell'algologo o il neurologo di riferimento fargliene avere uno seguendo, poi, di persona eventuali effetti collaterali e benefici in corso di trattamento.
I farmaci non si prescrivono nè per mail nè per telefono.
Son certo che su ciò concorderà con me.
Cordialmente.
[#176]
Gentile utente,
la informo che esistono comunque anche approcci psicoterapeutici centrati sul presente, orientati al futuro e che prendono minimamente in considerazione il passato, quali la Terapia Strategica Breve, che ha anche il vantaggio di ricercare e ottenere risultati in tempi molto ridotti.
Approcci di questo genere ottengono la risoluzione di problemi psicologici anche di vecchia data, pur non interessandosi delle cosiddette "cause" concepite in un'ottica di causalità lineare.
Cordiali saluti
la informo che esistono comunque anche approcci psicoterapeutici centrati sul presente, orientati al futuro e che prendono minimamente in considerazione il passato, quali la Terapia Strategica Breve, che ha anche il vantaggio di ricercare e ottenere risultati in tempi molto ridotti.
Approcci di questo genere ottengono la risoluzione di problemi psicologici anche di vecchia data, pur non interessandosi delle cosiddette "cause" concepite in un'ottica di causalità lineare.
Cordiali saluti
[#177]
Utente
Alla cortese attenzione del gent.mo Dr. Poli,
A proposito del Suo ultimo messaggio sul Gabapentin volevo chiederLe: che tipo di farmaco si tratta? Come agisce?
A questo punto NON avendo più niente da perdere spero di provarlo il prima possibile.
Preciso che i farmaci che fino ad ora NON ho mai provato, oltre al Gabapentin naturalmente, sono i seguenti: lamotrigina, rivotril, carbamazepina, pregabin.
Domanda: si tratta di farmaci simili al Gabapentin? Conosco solo di nome la lamotrigina perchè so che è un farmaco viene prescritto a chi soffre di cefalea SUNCT.
In attesa di un Suo gentile riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
A proposito del Suo ultimo messaggio sul Gabapentin volevo chiederLe: che tipo di farmaco si tratta? Come agisce?
A questo punto NON avendo più niente da perdere spero di provarlo il prima possibile.
Preciso che i farmaci che fino ad ora NON ho mai provato, oltre al Gabapentin naturalmente, sono i seguenti: lamotrigina, rivotril, carbamazepina, pregabin.
Domanda: si tratta di farmaci simili al Gabapentin? Conosco solo di nome la lamotrigina perchè so che è un farmaco viene prescritto a chi soffre di cefalea SUNCT.
In attesa di un Suo gentile riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
[#178]
Il Gabapentin, al pari degli altri farmaci rammentati appartiene alla classe di farmaci anti-epilettici secondo il principio di stabilizzazione di membrana attraverso l'azione sui canali ionici.
Il Clonazepam (Rivotril) invece è una benzodiazepina ed agisce su un recettore specifico.
In realtà ((Clonazepam a parte) hanno una serie di indicazioni differenti quali:
-antiepilettici,
-antidolore neuropatico centrale e periferico,
-profilassi dell'emicrania e del dolore cranio facciale,
-stabilizzatori del tono dell'umore nei disturbi neuropsichiatrici.
Il Clonazepam (Rivotril) invece è una benzodiazepina ed agisce su un recettore specifico.
In realtà ((Clonazepam a parte) hanno una serie di indicazioni differenti quali:
-antiepilettici,
-antidolore neuropatico centrale e periferico,
-profilassi dell'emicrania e del dolore cranio facciale,
-stabilizzatori del tono dell'umore nei disturbi neuropsichiatrici.
[#179]
Utente
Buongiorno Dottor Poli,
Le comunico che, per una serie di motivi e contrariamente a quello che inizialmente avevo scritto, proverò ad iniziare una terapia di profilassi con la lamotrigina 25 mg secondo lo schema che mi era stato prescritto dai neurologi del Mondino durante una delle mie ultime visite da loro.
Lo schema è il seguente: "Si consiglia ciclo di terapia di profilassi con lamotrigina 25 mg alla sera, da aumentare di 25 mg ogni 5 giorni fino alla posologia di 75 mg x 2 (ogni 12 ore). Si ferma a dosaggio minore se nota beneficio più precocemente."
Cosa ne pensa? Quali sono i collaterali e gli aspetti di questo farmaco da tenere a mente? Quali le principali differenze dagli altri farmaci citati nel mio precedente post (rivotril, carbamazepina, gabapentin, pregabalin)?
Grazie
A risentirLa
G.
Le comunico che, per una serie di motivi e contrariamente a quello che inizialmente avevo scritto, proverò ad iniziare una terapia di profilassi con la lamotrigina 25 mg secondo lo schema che mi era stato prescritto dai neurologi del Mondino durante una delle mie ultime visite da loro.
Lo schema è il seguente: "Si consiglia ciclo di terapia di profilassi con lamotrigina 25 mg alla sera, da aumentare di 25 mg ogni 5 giorni fino alla posologia di 75 mg x 2 (ogni 12 ore). Si ferma a dosaggio minore se nota beneficio più precocemente."
Cosa ne pensa? Quali sono i collaterali e gli aspetti di questo farmaco da tenere a mente? Quali le principali differenze dagli altri farmaci citati nel mio precedente post (rivotril, carbamazepina, gabapentin, pregabalin)?
Grazie
A risentirLa
G.
[#181]
Utente
Mi perdoni: quali le principali differenze tra la lamotrigina ed i farmaci precedentemente menzionati?
Il mio unico dubbio era dettato dal fatto che avevo letto da qualche parte che questo farmaco è somministrato per la profilassi della cefalea SUNCT, come Lei ben saprà, mentre invece io, al contrario, a livello di sintomatologia e, soprattutto, di durata delle crisi NON mi sono mai "ritrovato" nella descrizione degli attacchi di cefalea SUNCT.
Grazie ancora
A risentirLa
G.
Il mio unico dubbio era dettato dal fatto che avevo letto da qualche parte che questo farmaco è somministrato per la profilassi della cefalea SUNCT, come Lei ben saprà, mentre invece io, al contrario, a livello di sintomatologia e, soprattutto, di durata delle crisi NON mi sono mai "ritrovato" nella descrizione degli attacchi di cefalea SUNCT.
Grazie ancora
A risentirLa
G.
[#183]
Utente
Buonasera Dottor Poli,
Le comunico che in data odierna sono stato al Mondino di Pavia per una visita di controllo neurologica dopo diversi mesi dall'ultima volta (lo scorso gennaio).
Questo l'esito della visita e la terapia prescrittami:
"Cefalea atipica con caratteristiche trigemino-autonomiche (tipo cefalea a grappolo) ad andamento cronico fin all'esordio/disturbi d'ansia"
Si consiglia terapia con: Lamotrigina 50 + 50mg al dì, mattina e sera / iniziare con 25 mg la sera e poi aumentare di 25 mg ogni 7 giorni fino alla dose prescritta.
Al bisogno, proseguire con i farmaci in uso.
Cosa ne pensa? Ho iniziato già da stasera la Lamotrigina, speriamo bene...
Le volevo chiedere una cosa che, mia volta ho già chiesto alla neurologa che mi ha visitato: possibile che non esista nessun farmaco al bisogno a base di oppiacei oppure di morfina o un qualsivoglia calmante in grado di abbassare la soglia del dolore durante le crisi particolarmente "brutali" mentre si sfogano???
In attesa di un Suo cortese La ringrazio e Le porgo i miei più cordiali saluti
Buona serata
G.
Le comunico che in data odierna sono stato al Mondino di Pavia per una visita di controllo neurologica dopo diversi mesi dall'ultima volta (lo scorso gennaio).
Questo l'esito della visita e la terapia prescrittami:
"Cefalea atipica con caratteristiche trigemino-autonomiche (tipo cefalea a grappolo) ad andamento cronico fin all'esordio/disturbi d'ansia"
Si consiglia terapia con: Lamotrigina 50 + 50mg al dì, mattina e sera / iniziare con 25 mg la sera e poi aumentare di 25 mg ogni 7 giorni fino alla dose prescritta.
Al bisogno, proseguire con i farmaci in uso.
Cosa ne pensa? Ho iniziato già da stasera la Lamotrigina, speriamo bene...
Le volevo chiedere una cosa che, mia volta ho già chiesto alla neurologa che mi ha visitato: possibile che non esista nessun farmaco al bisogno a base di oppiacei oppure di morfina o un qualsivoglia calmante in grado di abbassare la soglia del dolore durante le crisi particolarmente "brutali" mentre si sfogano???
In attesa di un Suo cortese La ringrazio e Le porgo i miei più cordiali saluti
Buona serata
G.
[#185]
Utente
Buon pomeriggio Dottor Poli,
ho deciso di scriverLe poichè mi sembrava giusto aggiornarLa sulla situazione.
Come Le avevo scritto in precedenza, in seguito ad una visita neurologica di controllo al Mondino, ho iniziato la lamotrigina, ad oggi sono a 75 mg e proprio domani arriverò al dosaggio di 100 mg che è il dosaggio consigliatomi dallo specialista che mi segue (Mondino di Pavia).
Cambiamenti rilevati sull'andamento delle crisi: ad oggi NIENTE, nel senso che, allo stato attuale, gli attacchi non si presentano più tutti i giorni ma magari passano 4-5 giorni tra un attacco e l'altro (questo a volte succedeva anche prima di iniziare terapie farmacologiche) tuttavia le crisi di FORTE INTENSITA' stanno venendo allo stesso ritmo di prima (1 volta a settimana fisso più o meno). Quando scrivo "attacchi di forte intensità" intendo dire crisi che esordiscono rapidamente nel giro di 5/8 minuti al massimo con dolore da subito forte, "a picconate" ecc. Con queste crisi talvolta anche l'ossigeno (per non parlare dell'Imigran) si è dimostrato del tutto poco efficace se non addirittura INEFFICACE.
Possibile che non ci sia proprio niente da fare??? Fermo restando che la causa centrale NON è di natura psichica allora mi chiedo: qual è la VERA causa centrale, la "centralina impazzita" che innesca queste crisi terribili? E perchè si innescano in modo così improvviso?
Le ricordo che tra gli altri esperimenti da me provati in passato c'è anche quello di aver provato a bere bevande alcooliche in momenti di fase "attiva" cioè in presenza di avvisaglie e fitte dolorose. Risultato: nessuna crisi nei minuti successivi e Le dirò di più: circa una settimana fa, a mio rischio e pericolo ho deciso di volare da Milano a Barcellona per un breve periodo di soggiorno (1 settimana) e Le confermo che anche durante il viaggio aereo (sia all'andata che al ritorno) NON ho mai avuto crisi. Le confesso che ho corso un bel rischio perchè se è vero che mi ero organizzato per tempo da casa facendo richiesta alla sanità spagnola di avere le bombole di ossigeno per uso medico da poter utilizzare durante il mio soggiorno in albergo è altrettanto vero che il sottoscritto ha volato SENZA richiedere alcuna assistenza speciale alla compagnia aerea di turno.
Questo cosa vuol dire? Vuol dire che, in parole povere, avevo solo una manciata di confezioni di Imigran spray nel bagaglio a mano! Peccato però che se le crisi vengono killer, come ho descritto poco sopra, tanto l'Imigran (quanto l'O2 del resto) sono poco se non del tutto INEFFICACI che tradotto vuol dire: dover lasciare sfogare una crisi mentre si è in giro in mezzo alla gente. Scenario "apocalittico", se mi passa il termine...
Però è andata bene e posso raccontare tutto e dirò di più: se tornassi indietro lo rifarei perchè ho vissuto una grande gioia, una grande emozione dopo 11 anni di BUIO totale. Spero che in futuro ci siano altre occasioni ma la sola ed UNICA cosa che ad oggi mi interessa è poter ritornare a vivere in maniera "decente" e far sì che questa cosa quanto meno si allevi e non mi condizioni più come ha fatto fino ad ora.
Cosa ne pensa?
In attesa di un Suo cortese riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
ho deciso di scriverLe poichè mi sembrava giusto aggiornarLa sulla situazione.
Come Le avevo scritto in precedenza, in seguito ad una visita neurologica di controllo al Mondino, ho iniziato la lamotrigina, ad oggi sono a 75 mg e proprio domani arriverò al dosaggio di 100 mg che è il dosaggio consigliatomi dallo specialista che mi segue (Mondino di Pavia).
Cambiamenti rilevati sull'andamento delle crisi: ad oggi NIENTE, nel senso che, allo stato attuale, gli attacchi non si presentano più tutti i giorni ma magari passano 4-5 giorni tra un attacco e l'altro (questo a volte succedeva anche prima di iniziare terapie farmacologiche) tuttavia le crisi di FORTE INTENSITA' stanno venendo allo stesso ritmo di prima (1 volta a settimana fisso più o meno). Quando scrivo "attacchi di forte intensità" intendo dire crisi che esordiscono rapidamente nel giro di 5/8 minuti al massimo con dolore da subito forte, "a picconate" ecc. Con queste crisi talvolta anche l'ossigeno (per non parlare dell'Imigran) si è dimostrato del tutto poco efficace se non addirittura INEFFICACE.
Possibile che non ci sia proprio niente da fare??? Fermo restando che la causa centrale NON è di natura psichica allora mi chiedo: qual è la VERA causa centrale, la "centralina impazzita" che innesca queste crisi terribili? E perchè si innescano in modo così improvviso?
Le ricordo che tra gli altri esperimenti da me provati in passato c'è anche quello di aver provato a bere bevande alcooliche in momenti di fase "attiva" cioè in presenza di avvisaglie e fitte dolorose. Risultato: nessuna crisi nei minuti successivi e Le dirò di più: circa una settimana fa, a mio rischio e pericolo ho deciso di volare da Milano a Barcellona per un breve periodo di soggiorno (1 settimana) e Le confermo che anche durante il viaggio aereo (sia all'andata che al ritorno) NON ho mai avuto crisi. Le confesso che ho corso un bel rischio perchè se è vero che mi ero organizzato per tempo da casa facendo richiesta alla sanità spagnola di avere le bombole di ossigeno per uso medico da poter utilizzare durante il mio soggiorno in albergo è altrettanto vero che il sottoscritto ha volato SENZA richiedere alcuna assistenza speciale alla compagnia aerea di turno.
Questo cosa vuol dire? Vuol dire che, in parole povere, avevo solo una manciata di confezioni di Imigran spray nel bagaglio a mano! Peccato però che se le crisi vengono killer, come ho descritto poco sopra, tanto l'Imigran (quanto l'O2 del resto) sono poco se non del tutto INEFFICACI che tradotto vuol dire: dover lasciare sfogare una crisi mentre si è in giro in mezzo alla gente. Scenario "apocalittico", se mi passa il termine...
Però è andata bene e posso raccontare tutto e dirò di più: se tornassi indietro lo rifarei perchè ho vissuto una grande gioia, una grande emozione dopo 11 anni di BUIO totale. Spero che in futuro ci siano altre occasioni ma la sola ed UNICA cosa che ad oggi mi interessa è poter ritornare a vivere in maniera "decente" e far sì che questa cosa quanto meno si allevi e non mi condizioni più come ha fatto fino ad ora.
Cosa ne pensa?
In attesa di un Suo cortese riscontro porgo i miei più cordiali saluti
G.
[#186]
Buon giorno,
"... qual è la ... la "centralina impazzita"...;
come già detto dovrebbe essere il nucleo sensitivo del nervo trigemino.
La anomalia è che questo non sembra essere riequilibrabile in alcun modo ma c'è da dare il tempo alla Lamotrigina di raggiungere il dosaggio prefissato ed il tempo di fa effetto a quel dosaggio.
"... qual è la ... la "centralina impazzita"...;
come già detto dovrebbe essere il nucleo sensitivo del nervo trigemino.
La anomalia è che questo non sembra essere riequilibrabile in alcun modo ma c'è da dare il tempo alla Lamotrigina di raggiungere il dosaggio prefissato ed il tempo di fa effetto a quel dosaggio.
[#187]
Utente
Mi perdoni ma in passato non si parlava dell'ipotalamo come "il motore" responsabile del meccanismo che scatena le crisi? Nel mio caso ribadisco che non solo sembra non esistere NIENTE in grado di modificare e/o migliorare l'andamento delle crisi ma allo stesso tempo sembra che NON esista neanche un qualche cosa in grado di scatenare gli attacchi (alcool, vento, altitudine ecc.) nel senso che le crisi seguono un loro "calendario" ed esplodono senza un apparente motivo in modo del tutto improvviso indipendentemente da quello che faccio (tanto mentre lavoro, tanto mentre sono a riposo, oppure quando sono sveglio, oppure quando dormo...)
Buona domenica
G.
Buona domenica
G.
[#188]
Utente
Buonasera Dott. Poli,
a proposito della Lamotrigina Le volevo chiedere: secondo Lei il dosaggio di 100 mg che è quello che mi ha prescritto la neurologa del Mondino potrebbe essere necessario aumentarlo? In ogni caso quanto tempo bisogna dare al farmaco prima di dire se funziona o no?
Ho notato che da quando l'ho assunto il mio umore è più sereno e tranquillo, è possibile?
Ultima domanda: cosa ne pensa della teoria dell'ipotalamo come causa centrale nella Cefalea a grappolo (ammesso che di cefalea a grappolo si tratti nel mio caso specifico)? Domanda da un milione di euro: nucleo sensitivo del trigemino o ipotalamo??? Ai posteri l'ardua sentenza...
Grazie
Distinti saluti
G.
a proposito della Lamotrigina Le volevo chiedere: secondo Lei il dosaggio di 100 mg che è quello che mi ha prescritto la neurologa del Mondino potrebbe essere necessario aumentarlo? In ogni caso quanto tempo bisogna dare al farmaco prima di dire se funziona o no?
Ho notato che da quando l'ho assunto il mio umore è più sereno e tranquillo, è possibile?
Ultima domanda: cosa ne pensa della teoria dell'ipotalamo come causa centrale nella Cefalea a grappolo (ammesso che di cefalea a grappolo si tratti nel mio caso specifico)? Domanda da un milione di euro: nucleo sensitivo del trigemino o ipotalamo??? Ai posteri l'ardua sentenza...
Grazie
Distinti saluti
G.
[#189]
Penso che 100 mg di Lamotrigina potrebbero essere un dosaggio adeguato ma questo andrà valutato in itinere.
Una prima e poi una seconda valutazione degli effetti del farmaco e relativo dosaggio usualmente si effettuano rispettivamente a 4 ed 8 settimane dal raggiungimento del dosaggio pieno.
Il senso di serenità e tranquillità dipende dall'effetto stabilizzatore sul tono dell'umore del farmaco medesimo a conferma della comorbilitò tra dolore cronico e disturbi psicogeni.
Una prima e poi una seconda valutazione degli effetti del farmaco e relativo dosaggio usualmente si effettuano rispettivamente a 4 ed 8 settimane dal raggiungimento del dosaggio pieno.
Il senso di serenità e tranquillità dipende dall'effetto stabilizzatore sul tono dell'umore del farmaco medesimo a conferma della comorbilitò tra dolore cronico e disturbi psicogeni.
[#190]
Utente
Dottor Poli,
mi perdoni ma la Sua teoria sulla possibile causa di questa patologia, la "centralina responsabile" per intenderci cozza contro quello che per molti anni i Suoi illustri colleghi del Besta (Bussone in primis) ci hanno voluto fare credere (teoria del coinvolgimento dell'ipotalamo + DBS più volte sbandierato come l'intervento "risolutore" capace di riportare ad un livello più "umano" la qualità della vita quando poi, in realtà, non è così).
Cosa si sente di rispondere?
Le mie sono le domande di un paziente che convive con il dolore cronico da ben 11 anni e che vorrebbe cercare di capire come funzionano le cose, ci tengo a precisarlo.
Grazie ancora per la Sua infinita possibilità
Cordialmente
G.
mi perdoni ma la Sua teoria sulla possibile causa di questa patologia, la "centralina responsabile" per intenderci cozza contro quello che per molti anni i Suoi illustri colleghi del Besta (Bussone in primis) ci hanno voluto fare credere (teoria del coinvolgimento dell'ipotalamo + DBS più volte sbandierato come l'intervento "risolutore" capace di riportare ad un livello più "umano" la qualità della vita quando poi, in realtà, non è così).
Cosa si sente di rispondere?
Le mie sono le domande di un paziente che convive con il dolore cronico da ben 11 anni e che vorrebbe cercare di capire come funzionano le cose, ci tengo a precisarlo.
Grazie ancora per la Sua infinita possibilità
Cordialmente
G.
[#192]
Utente
Dottor Poli,
come mai non mi risponde più?
Vorrei sottoporre alla Sua cortese attenzione un quesito che ritengo essere molto importante. Negli anni mi è capitato di sentire le teorie più "fantasiose" circa la possibile genesi di questa invalidante patologia al che chiedo a Lei, che è un medico qualificato e competente:
1) Molte scuole di pensiero ritengono sia l'IPOTALAMO il vero responsabile, la centralina che scatenerebbe le crisi ma ricordo che Lei mi aveva scritto come il trigemino stesso (nucleo sensitivo del trigemino appunto) come causa centrale. Cosa ne pensa?
2) Appurato il fatto che una patologia così grave come la mia NON possa avere una genesi psicosomatica Le chiedo questo: anni fa il prof. Gennaro Bussone, in seguito ad una visita dall'otorinolaringoiatra mi propose di farmi operare per rimuovere uno sperone osseo dal setto nasale della lunghezza di circa 7 cm. Io francamente allora non fui d'accordo e decisi di non eseguire l'intervento chirurgica. Dal Suo personalissimo punto di vista potrebbe esserci una correlazione tra lo sperone osseo di 7 cm + setto nasale leggermente deviato verso sx e le crisi terribili di cui soffro da quasi 11 anni?
La prego di rispondermi perchè, capisce bene, è estremamente importante. A settembre avrò la prossima visita di controllo al Mondino e valuterò il da farsi ma per il momento con la lamotrigina a 100 mg non ho notato nessun miglioramento degno di nota.
Grazie
Cordialità
G.
come mai non mi risponde più?
Vorrei sottoporre alla Sua cortese attenzione un quesito che ritengo essere molto importante. Negli anni mi è capitato di sentire le teorie più "fantasiose" circa la possibile genesi di questa invalidante patologia al che chiedo a Lei, che è un medico qualificato e competente:
1) Molte scuole di pensiero ritengono sia l'IPOTALAMO il vero responsabile, la centralina che scatenerebbe le crisi ma ricordo che Lei mi aveva scritto come il trigemino stesso (nucleo sensitivo del trigemino appunto) come causa centrale. Cosa ne pensa?
2) Appurato il fatto che una patologia così grave come la mia NON possa avere una genesi psicosomatica Le chiedo questo: anni fa il prof. Gennaro Bussone, in seguito ad una visita dall'otorinolaringoiatra mi propose di farmi operare per rimuovere uno sperone osseo dal setto nasale della lunghezza di circa 7 cm. Io francamente allora non fui d'accordo e decisi di non eseguire l'intervento chirurgica. Dal Suo personalissimo punto di vista potrebbe esserci una correlazione tra lo sperone osseo di 7 cm + setto nasale leggermente deviato verso sx e le crisi terribili di cui soffro da quasi 11 anni?
La prego di rispondermi perchè, capisce bene, è estremamente importante. A settembre avrò la prossima visita di controllo al Mondino e valuterò il da farsi ma per il momento con la lamotrigina a 100 mg non ho notato nessun miglioramento degno di nota.
Grazie
Cordialità
G.
[#193]
Utente
Buongiorno Dottor Poli,
ad oggi niente è cambiato, sto continuando ad assumere lamotrigina 100 mg al giorno e non si nota nessun beneficio. Inutile negare che la situazione non è più gestibile e diventa impossibile svolgere una vita normale.
Cosa mi consiglia di fare? Il prossimo appuntamento al Mondino è fissato per il 7 settembre p.v.
Secondo Lei, dato che in passato è stato riscontrato che il mio setto nasale è non solo deviato leggermente verso sinistra ma al suo interno è pure presente uno sperone osseo della lunghezza approssimativa di 7 cm.
Secondo Lei converrebbe farlo togliere? Potrebbe essere quello la causa?
La pregherei davvero di rispondermi perché non riesco più ad andare avanti in questo modo, questo non è vivere e (secondo me) è impossibile che una cefalea a grappolo NON risponda sistematicamente a nessun trattamento come succede a me.
Mi scriva qualcosa, per piacere!
Grazie
Cordiali saluti
G.
ad oggi niente è cambiato, sto continuando ad assumere lamotrigina 100 mg al giorno e non si nota nessun beneficio. Inutile negare che la situazione non è più gestibile e diventa impossibile svolgere una vita normale.
Cosa mi consiglia di fare? Il prossimo appuntamento al Mondino è fissato per il 7 settembre p.v.
Secondo Lei, dato che in passato è stato riscontrato che il mio setto nasale è non solo deviato leggermente verso sinistra ma al suo interno è pure presente uno sperone osseo della lunghezza approssimativa di 7 cm.
Secondo Lei converrebbe farlo togliere? Potrebbe essere quello la causa?
La pregherei davvero di rispondermi perché non riesco più ad andare avanti in questo modo, questo non è vivere e (secondo me) è impossibile che una cefalea a grappolo NON risponda sistematicamente a nessun trattamento come succede a me.
Mi scriva qualcosa, per piacere!
Grazie
Cordiali saluti
G.
[#194]
Buona sera,
quel che vorrei che comprendesse è quanto mi sia difficile continuare a fornirle dei pareri nell'ambito di un "consulto a distanza" dopo che colleghi altrettanto edotti o verosimilmente più di chi le scrive nella "medicina del dolore" ed afferenti a "centri di eccellenza nella materia" hanno avuto più volte la possibilità di valutarla clinicamente e di vedere e rivedere le immagini degli esami strumentali da lei effettuati senza fino ad ora individuare una modalità che le procuri sollievo.
Su una cosa continuo ad essere concorde con Lei ovvero "... è impossibile che una cefalea a grappolo NON risponda sistematicamente a nessun trattamento come succede a me...".
Pertanto ritengo come i colleghi di cui sopra arriveranno a pianificare un trattamento indicato per il suo dolore cranio-facciale eventualmente "forse" rivolgendosi a procedure maggiormente interventiste.
Mi sembra che pian piano a questo bivio stiamo giungendo quando mi chiede "... il mio setto nasale è non solo deviato leggermente verso sinistra ma al suo interno è pure presente uno sperone osseo della lunghezza approssimativa di 7 cm...".
Procedura demolitiva si oppure no?
Come Le dicevo sopra sono i colleghi che la seguono di persona che debbono valutare la situazione anatomo/funzionale e proporle o meno qualcosa di diverso.
Così come è altrettanto chiaro come non possa essere chi le scrive a prendere questa decisione per Lei ma neanche solamente ad indirizzarLa.
Mi sembra come a questo punto il rapporto terapeutico debba necessariamente essere sempre più diretto con il medico/i che La seguono personalmente.
Se non rammento male la procedura di demolizione chirurgica dello sperone osseo Le è già stata proposta in passato.
Mediti su ciò e ne riparli con il collega che la ha proposta.
quel che vorrei che comprendesse è quanto mi sia difficile continuare a fornirle dei pareri nell'ambito di un "consulto a distanza" dopo che colleghi altrettanto edotti o verosimilmente più di chi le scrive nella "medicina del dolore" ed afferenti a "centri di eccellenza nella materia" hanno avuto più volte la possibilità di valutarla clinicamente e di vedere e rivedere le immagini degli esami strumentali da lei effettuati senza fino ad ora individuare una modalità che le procuri sollievo.
Su una cosa continuo ad essere concorde con Lei ovvero "... è impossibile che una cefalea a grappolo NON risponda sistematicamente a nessun trattamento come succede a me...".
Pertanto ritengo come i colleghi di cui sopra arriveranno a pianificare un trattamento indicato per il suo dolore cranio-facciale eventualmente "forse" rivolgendosi a procedure maggiormente interventiste.
Mi sembra che pian piano a questo bivio stiamo giungendo quando mi chiede "... il mio setto nasale è non solo deviato leggermente verso sinistra ma al suo interno è pure presente uno sperone osseo della lunghezza approssimativa di 7 cm...".
Procedura demolitiva si oppure no?
Come Le dicevo sopra sono i colleghi che la seguono di persona che debbono valutare la situazione anatomo/funzionale e proporle o meno qualcosa di diverso.
Così come è altrettanto chiaro come non possa essere chi le scrive a prendere questa decisione per Lei ma neanche solamente ad indirizzarLa.
Mi sembra come a questo punto il rapporto terapeutico debba necessariamente essere sempre più diretto con il medico/i che La seguono personalmente.
Se non rammento male la procedura di demolizione chirurgica dello sperone osseo Le è già stata proposta in passato.
Mediti su ciò e ne riparli con il collega che la ha proposta.
[#195]
Utente
Buonasera Dottore,
innanzitutto desidero ringraziarLa per il Suo cortese riscontro.
Riguardo al discorso dello sperone osseo nel setto nasale che ho presente fin dalla nascita devo precisare che:
1) riguardo alla possibilità di fare togliere questo sperone osseo (di cui prima d'ora avevo completamente ignorato l'esistenza) mi fu proposto alcuni anni fa dal Suo illustre collega nonchè grande luminare (dell'ignoto?) prof. Gennaro Bussone quando ancora ero Suo paziente all'Istituto Besta di Milano.
2) Va tuttavia precisato che tale intervento di rimozione mi fu proposto SOLO perchè era tecnicamente impossibile eseguire le infiltrazioni al ganglio sfeno palatino (almeno questo fu quello che mi disse l'otorino).
3) Dal momento che non ho problemi di apnea nè durante il sonno nè durante il giorno mi pare quanto meno azzardato ipotizzare un coinvolgimento dello sperone osseo come sola ed unica causa di questa algia cranio-facciale cronica, tanto è vero che nessuno degli altri neurologi che si sono susseguiti DOPO Bussone si è mai sognato di propormi tale metodica.
4) Al limite, tutt'al più, caso mai centrasse il discorso del setto nasale staremmo a parlare di una cefalea rinogena, di una sinusite tutto al più ma qui stiamo parlando di una cosa COMPLETAMENTE differente, una cosa che non ha una spiegazione e che niente può giustificare data la sua assoluta complessità
5) Anni fa mi sottoposi ad una risonanza magnetica del massiccio facciale e non emerse niente di anomalo a parte questo benedetto setto nasale leggermente deviato verso sx.
Il resto è storia recente, una storia fatta di sistematici insuccessi terapeutici e di tante aspettative/speranze disattese.
La ringrazio davvero per tutto il Suo tempo tuttavia prima di congedarmi mi permetto di chiederLe 2 cose perchè sono sicuro che Lei, da medico competente quale è sicuramente, si sarà fatto per forza un'idea. Le mie domande sono queste:
a) Lei crede davvero che il discorso dello sperone osseo possa centrare con questa patologia?
b) riguardo alla possibile origine: potrebbe fare un po di chiarezza una volta per tutte? Molti Suoi colleghi illustri anni fa ipotizzavano il discorso dell'ipotalamo come possibile causa centrale alla base della patologia (la cosiddetta "centralina", ricorda?) mentre Lei invece, in uno dei Suoi precedenti messaggi, mi aveva scritto come del nucleo sensitivo del trigemino come possibile "direttore d'orchestra" (testuali parole). Qual è la verità?
Infine ultimo ma non ultimo mi duole segnalare che, purtroppo, ho riscontrato a livello generale dagli specialisti da cui sono attualmente seguito, non menefreghismo nei miei confronti ma piuttosto direi una certa "rassegnazione", come se non sapessero più che pesci pigliare (ed in realtà è effettivamente così) e come se si sentissero "impotenti" come voler dire: "noi non sappiamo più cosa fare e ci tiriamo fuori"...
Sarebbe interessante sapere anche su questo punto, da "addetto ai lavori", un Suo giudizio a riguardo.
Lei purtroppo non si può rendere conto di quante aspettative, di quanti soldi buttati e di quante delusioni sistematiche ho dovuto far fronte in questi anni sempre per non lasciare nulla di intentato ovviamente per ritrovarsi ad essere sempre al punto di partenza se non, addirittura, peggio. Possibile che sia solo "sfortuna"? Mi creda che io pagherei QUALSIASI prezzo, QUALSIASI, pur di vedere un MINIMO di miglioramento (non dico di guarire!) e invece...zero assoluto! Ecco perchè dico: la mia NON è cefalea a grappolo, perchè la VERA cefalea a grappolo è:
- scatenata da fattori "esterni" quale l'alcool, l'altitudine, un viaggio in aereo (magari non sempre ma spesso, mi corregga se sbaglio) ecc.
- in secondo luogo RISPONDE ad almeno 1 di tutti i trattamenti che io ho già provato in questi 11 anni di agonia, Imigran compreso (fiale o spray fa poca differenza).
Detto questo non ho altro da aggiungere, La ringrazio di cuore per il Suo tempo e per la Sua competenza.
Cordialmente
G.
innanzitutto desidero ringraziarLa per il Suo cortese riscontro.
Riguardo al discorso dello sperone osseo nel setto nasale che ho presente fin dalla nascita devo precisare che:
1) riguardo alla possibilità di fare togliere questo sperone osseo (di cui prima d'ora avevo completamente ignorato l'esistenza) mi fu proposto alcuni anni fa dal Suo illustre collega nonchè grande luminare (dell'ignoto?) prof. Gennaro Bussone quando ancora ero Suo paziente all'Istituto Besta di Milano.
2) Va tuttavia precisato che tale intervento di rimozione mi fu proposto SOLO perchè era tecnicamente impossibile eseguire le infiltrazioni al ganglio sfeno palatino (almeno questo fu quello che mi disse l'otorino).
3) Dal momento che non ho problemi di apnea nè durante il sonno nè durante il giorno mi pare quanto meno azzardato ipotizzare un coinvolgimento dello sperone osseo come sola ed unica causa di questa algia cranio-facciale cronica, tanto è vero che nessuno degli altri neurologi che si sono susseguiti DOPO Bussone si è mai sognato di propormi tale metodica.
4) Al limite, tutt'al più, caso mai centrasse il discorso del setto nasale staremmo a parlare di una cefalea rinogena, di una sinusite tutto al più ma qui stiamo parlando di una cosa COMPLETAMENTE differente, una cosa che non ha una spiegazione e che niente può giustificare data la sua assoluta complessità
5) Anni fa mi sottoposi ad una risonanza magnetica del massiccio facciale e non emerse niente di anomalo a parte questo benedetto setto nasale leggermente deviato verso sx.
Il resto è storia recente, una storia fatta di sistematici insuccessi terapeutici e di tante aspettative/speranze disattese.
La ringrazio davvero per tutto il Suo tempo tuttavia prima di congedarmi mi permetto di chiederLe 2 cose perchè sono sicuro che Lei, da medico competente quale è sicuramente, si sarà fatto per forza un'idea. Le mie domande sono queste:
a) Lei crede davvero che il discorso dello sperone osseo possa centrare con questa patologia?
b) riguardo alla possibile origine: potrebbe fare un po di chiarezza una volta per tutte? Molti Suoi colleghi illustri anni fa ipotizzavano il discorso dell'ipotalamo come possibile causa centrale alla base della patologia (la cosiddetta "centralina", ricorda?) mentre Lei invece, in uno dei Suoi precedenti messaggi, mi aveva scritto come del nucleo sensitivo del trigemino come possibile "direttore d'orchestra" (testuali parole). Qual è la verità?
Infine ultimo ma non ultimo mi duole segnalare che, purtroppo, ho riscontrato a livello generale dagli specialisti da cui sono attualmente seguito, non menefreghismo nei miei confronti ma piuttosto direi una certa "rassegnazione", come se non sapessero più che pesci pigliare (ed in realtà è effettivamente così) e come se si sentissero "impotenti" come voler dire: "noi non sappiamo più cosa fare e ci tiriamo fuori"...
Sarebbe interessante sapere anche su questo punto, da "addetto ai lavori", un Suo giudizio a riguardo.
Lei purtroppo non si può rendere conto di quante aspettative, di quanti soldi buttati e di quante delusioni sistematiche ho dovuto far fronte in questi anni sempre per non lasciare nulla di intentato ovviamente per ritrovarsi ad essere sempre al punto di partenza se non, addirittura, peggio. Possibile che sia solo "sfortuna"? Mi creda che io pagherei QUALSIASI prezzo, QUALSIASI, pur di vedere un MINIMO di miglioramento (non dico di guarire!) e invece...zero assoluto! Ecco perchè dico: la mia NON è cefalea a grappolo, perchè la VERA cefalea a grappolo è:
- scatenata da fattori "esterni" quale l'alcool, l'altitudine, un viaggio in aereo (magari non sempre ma spesso, mi corregga se sbaglio) ecc.
- in secondo luogo RISPONDE ad almeno 1 di tutti i trattamenti che io ho già provato in questi 11 anni di agonia, Imigran compreso (fiale o spray fa poca differenza).
Detto questo non ho altro da aggiungere, La ringrazio di cuore per il Suo tempo e per la Sua competenza.
Cordialmente
G.
[#196]
Gentile Paziente, in passato mi rispose così: " Nessun dubbio, quindi, riguardo alla diagnosi che mi è stata fatta da autorevoli "esperti" del settore ".
Oggi scrive:"Ecco perchè dico: la mia NON è cefalea a grappolo, perchè la VERA cefalea a grappolo è...."
Alla luce del costante insuccesso terapeutico, vista anche l'inutilità dei miei stessi auguri di poter trovare la soluzione al suo problema nell'ambito diagnostico individuato dai Colleghi Neurologi e Terapeuti antalgici, poichè il dubbio si fa strada anche in lei, credo sarebbe logico ripensare ad una possibile diagnosi diversa.
Le suggerisco pertanto di rileggere i messaggi # 97 , #102 e # 166, e l'articolo che si apre con questo link:
http://www.studiober.com/cms/ckfinder/userfiles/files/04%20L'orientamento%20nella%20ricerca(1).pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Cordiali saluti ed auguri.
Oggi scrive:"Ecco perchè dico: la mia NON è cefalea a grappolo, perchè la VERA cefalea a grappolo è...."
Alla luce del costante insuccesso terapeutico, vista anche l'inutilità dei miei stessi auguri di poter trovare la soluzione al suo problema nell'ambito diagnostico individuato dai Colleghi Neurologi e Terapeuti antalgici, poichè il dubbio si fa strada anche in lei, credo sarebbe logico ripensare ad una possibile diagnosi diversa.
Le suggerisco pertanto di rileggere i messaggi # 97 , #102 e # 166, e l'articolo che si apre con questo link:
http://www.studiober.com/cms/ckfinder/userfiles/files/04%20L'orientamento%20nella%20ricerca(1).pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."
Cordiali saluti ed auguri.
[#197]
Buon giorno,
ritengo come la questione dello "sperone osseo" sia finalizzata appunto ad una eventuale "procedura sul ganglio sfeno-palatino".
E circa ciò ne parli con il collega "algologo" che la segue.
In generale ritengo la procedura medesima possibile mezzo di sollievo di una severa sintomatologia dolorosa cranio-facciale che si sia dimostrata "non responder" alle precedenti modalità di approccio.
Sempre in generale ciò rappresenta la modalità di trattamento a step crescenti circa la invasività qualora vi sia un fallimento dello step precedente.
Cordialmente.
ritengo come la questione dello "sperone osseo" sia finalizzata appunto ad una eventuale "procedura sul ganglio sfeno-palatino".
E circa ciò ne parli con il collega "algologo" che la segue.
In generale ritengo la procedura medesima possibile mezzo di sollievo di una severa sintomatologia dolorosa cranio-facciale che si sia dimostrata "non responder" alle precedenti modalità di approccio.
Sempre in generale ciò rappresenta la modalità di trattamento a step crescenti circa la invasività qualora vi sia un fallimento dello step precedente.
Cordialmente.
[#198]
Utente
Alla cortese attenzione del Dottor Poli,
Buonasera Dottore,
solo alcune precisazioni in merito al Suo ultimo messaggio:
1) Il discorso dello sperone osseo nel setto nasale: tempo fa chiesi un parere in merito a questa cosa al Suo collega algologo dell'ospedale di Novara da cui ero in cura prima di tornare ad essere seguito dai colleghi neurologi del Mondino (ricorda?). La sua risposta fu che, secondo lui, lo sperone osseo NON è la causa centrale della mia patologia. Ad ogni modo proverò a chiedere un altro parere anche ai neurologi del Mondino tuttavia ritengo che pure loro siano dello stesso parere dell'algologo dell'ospedale di Novara.
2) Parliamo della possibile causa centrale o "centralina" che regola il malfunzionamento e l'anormale meccanismo trigemino vascolare responsabile dell'intenso dolore avvertito durante le crisi. Le chiedo: potrebbe provare a fare un po' di chiarezza una volta per tutte? Come Le avevo scritto in passato molti Suoi illustri colleghi ipotizzavano il coinvolgimento dell'ipotalamo come area del cervello responsabile mentre Lei in uno dei Suoi messaggi aveva dichiarato come la vera causa potesse essere il conflitto trigemino-vascolare e quindi NON l'ipotalamo. Premesso che NON credo minimamente che la genesi di questa patologia possa essere 100% psichica (mentre al contrario ritengo che l'aspetto psichico al massimo la può far peggiorare o, forse, migliorare) Le chiedo: dove sta la verità??? Come mai, secondo Lei, i fattori esterni che scatenano gli attacchi tipici nella cefalea a grappolo (alcool, altitudine ecc.) su di me sembra che NON abbiano nessuna influenza? Come lo spiega???
Grazie
Cordialmente
G.
Buonasera Dottore,
solo alcune precisazioni in merito al Suo ultimo messaggio:
1) Il discorso dello sperone osseo nel setto nasale: tempo fa chiesi un parere in merito a questa cosa al Suo collega algologo dell'ospedale di Novara da cui ero in cura prima di tornare ad essere seguito dai colleghi neurologi del Mondino (ricorda?). La sua risposta fu che, secondo lui, lo sperone osseo NON è la causa centrale della mia patologia. Ad ogni modo proverò a chiedere un altro parere anche ai neurologi del Mondino tuttavia ritengo che pure loro siano dello stesso parere dell'algologo dell'ospedale di Novara.
2) Parliamo della possibile causa centrale o "centralina" che regola il malfunzionamento e l'anormale meccanismo trigemino vascolare responsabile dell'intenso dolore avvertito durante le crisi. Le chiedo: potrebbe provare a fare un po' di chiarezza una volta per tutte? Come Le avevo scritto in passato molti Suoi illustri colleghi ipotizzavano il coinvolgimento dell'ipotalamo come area del cervello responsabile mentre Lei in uno dei Suoi messaggi aveva dichiarato come la vera causa potesse essere il conflitto trigemino-vascolare e quindi NON l'ipotalamo. Premesso che NON credo minimamente che la genesi di questa patologia possa essere 100% psichica (mentre al contrario ritengo che l'aspetto psichico al massimo la può far peggiorare o, forse, migliorare) Le chiedo: dove sta la verità??? Come mai, secondo Lei, i fattori esterni che scatenano gli attacchi tipici nella cefalea a grappolo (alcool, altitudine ecc.) su di me sembra che NON abbiano nessuna influenza? Come lo spiega???
Grazie
Cordialmente
G.
[#199]
Quale ulteriore atto in questo oramai infinito "consulto a distanza" allego un interessante articolo circa la stimolazione ipotalamica quale trattamento del dolore cranio facciale.
Inoltre nelle ultime 19 righe dell'articolo medesimo troverà ipotesi circa il ruolo dell'ipotalamo e della parte inferiore del nucleo sensitivo del trigemino.
Link: http://www.neurology.org/content/suppl/2009/08/27/67.1.150.DC2/leone.pdf
Inoltre nelle ultime 19 righe dell'articolo medesimo troverà ipotesi circa il ruolo dell'ipotalamo e della parte inferiore del nucleo sensitivo del trigemino.
Link: http://www.neurology.org/content/suppl/2009/08/27/67.1.150.DC2/leone.pdf
[#200]
Utente
Buonasera Dottor Poli,
La ringrazio per il link che mi ha gentilmente inviato riguardo la stimolazione ipotalamica, intervento neurochirurgico conosciuto già da vari anni e tanto "pubblicizzato" dai Suoi illustri colleghi del Besta di Milano ma (ahimè) rivelatosi un grande "bluff" (ovviamente mi riferisco alle testimonianze di chi lo ha provato sulla propria persona), senza contare che si tratta anche di un intervento molto invasivo e potenzialmente "pericoloso".
Il mio riferimento all'ipotalamo era semplicemente dettato dal fatto che, in passato, si era ipotizzato potesse essere quello la vera causa delle insorgere delle crisi nella cefalea a grappolo ma poichè la mia sembra essere o un tipo di algia facciale non rispondente a nessun tipo di trattamento (e quindi peggio ancora della cluster) oppure una CH molto anomala, cronica da subito e comunque assolutamente NON responsiva a nessun tipo di trattamento. I casi sono due e comunque continuo a dire che ci sono molti aspetti che NON quadrano.
Ad ogni modo volevo approfittare per chiederLe che idea si è fatto quando Le ho scritto che i cosiddetti "fattori esterni" sembrano NON influenzare minimamente l'andamento delle crisi che, invece, seguono un loro "calendario" ben definito cui nessuno è finora riuscito a migliorare. Per fattori esterni intendo: l'alcool, oppure l'altitudine (viaggiare in aereo) ecc.
Grazie infinite
A presto
G.
La ringrazio per il link che mi ha gentilmente inviato riguardo la stimolazione ipotalamica, intervento neurochirurgico conosciuto già da vari anni e tanto "pubblicizzato" dai Suoi illustri colleghi del Besta di Milano ma (ahimè) rivelatosi un grande "bluff" (ovviamente mi riferisco alle testimonianze di chi lo ha provato sulla propria persona), senza contare che si tratta anche di un intervento molto invasivo e potenzialmente "pericoloso".
Il mio riferimento all'ipotalamo era semplicemente dettato dal fatto che, in passato, si era ipotizzato potesse essere quello la vera causa delle insorgere delle crisi nella cefalea a grappolo ma poichè la mia sembra essere o un tipo di algia facciale non rispondente a nessun tipo di trattamento (e quindi peggio ancora della cluster) oppure una CH molto anomala, cronica da subito e comunque assolutamente NON responsiva a nessun tipo di trattamento. I casi sono due e comunque continuo a dire che ci sono molti aspetti che NON quadrano.
Ad ogni modo volevo approfittare per chiederLe che idea si è fatto quando Le ho scritto che i cosiddetti "fattori esterni" sembrano NON influenzare minimamente l'andamento delle crisi che, invece, seguono un loro "calendario" ben definito cui nessuno è finora riuscito a migliorare. Per fattori esterni intendo: l'alcool, oppure l'altitudine (viaggiare in aereo) ecc.
Grazie infinite
A presto
G.
[#202]
La ringrazio dei ringraziamenti: per chi si occupa di questi argomenti il caso difficile diventa una sfida avvincente, fin quando subentra lo scoramento per l'insuccesso nonostante tutte le energie profuse, che ci fa capire che ancora molto ci sfugge, e che le nostri strumenti e le nostre certezze "scientifiche" (che poi, tanto scientifiche non sono: ovviamente mi riferisco alle testimonianze di chi lo ha provato sulla propria persona), presentano grandi lacune.
Mi rimane il dubbio che ho espresso il # 102: non ho capito come sia stata esclusa IN SEDE PROFESSIONALE l'ipotesi che ho formulato.
Comunque , non butti via il mo consiglio: lo metta in un cassetto , e forse, fra altri 4 o 5 insuccessi, al di la dei ringraziamenti, potrebbe tornarle buono.
Cordiali saluti e sinceri auguri.
Mi rimane il dubbio che ho espresso il # 102: non ho capito come sia stata esclusa IN SEDE PROFESSIONALE l'ipotesi che ho formulato.
Comunque , non butti via il mo consiglio: lo metta in un cassetto , e forse, fra altri 4 o 5 insuccessi, al di la dei ringraziamenti, potrebbe tornarle buono.
Cordiali saluti e sinceri auguri.
[#203]
Utente
Buonasera Dr. Poli,
purtroppo non ho nessuna buona notizia da darLe anzi talvolta ho come l'impressione che la situazione stia precipitando e andando assolutamente "fuori controllo".
Detto questo Le confermo che anche con la Lamotrigina 100 mg al giorno si è registrato l'ENNESIMO fallimento terapeutico di una lunga serie.
Inutile dire che a questo punto NON so se conviene riprovare direttamente con qualcuno degli ultimi farmaci che restano da provare oppure "buttarsi" direttamente sugli interventi invasivi (che in linea di principio non ho mai voluto considerare fino ad ora).
Una cosa è certa: al prossimo controllo (7 settembre) insisterò per essere ricoverato perché così è una situazione insostenibile e non posso andare avanti.
Passo giornate attaccato all'ossigeno per molte ore, spesso con scarsi risultati perché le crisi vengono talmente violente che non rispondono ne all'O2 ne all'Imigran, Le lascio quindi immaginare la logica conseguenza senza scendere nei particolari....
Le scrivo perché vorrei sapere da Lei:
1) Come spiega il TOTALE fallimento del ciclo terapeutico dei blocchi antalgici (ho fatto 4 sedute)
2) Se a Suo avviso lo sperone osseo nel setto nasale possa avere o meno un coinvolgimento nella mia patologia. (Risposta secca: sì o no)
Grazie
Cordialmente
G.
purtroppo non ho nessuna buona notizia da darLe anzi talvolta ho come l'impressione che la situazione stia precipitando e andando assolutamente "fuori controllo".
Detto questo Le confermo che anche con la Lamotrigina 100 mg al giorno si è registrato l'ENNESIMO fallimento terapeutico di una lunga serie.
Inutile dire che a questo punto NON so se conviene riprovare direttamente con qualcuno degli ultimi farmaci che restano da provare oppure "buttarsi" direttamente sugli interventi invasivi (che in linea di principio non ho mai voluto considerare fino ad ora).
Una cosa è certa: al prossimo controllo (7 settembre) insisterò per essere ricoverato perché così è una situazione insostenibile e non posso andare avanti.
Passo giornate attaccato all'ossigeno per molte ore, spesso con scarsi risultati perché le crisi vengono talmente violente che non rispondono ne all'O2 ne all'Imigran, Le lascio quindi immaginare la logica conseguenza senza scendere nei particolari....
Le scrivo perché vorrei sapere da Lei:
1) Come spiega il TOTALE fallimento del ciclo terapeutico dei blocchi antalgici (ho fatto 4 sedute)
2) Se a Suo avviso lo sperone osseo nel setto nasale possa avere o meno un coinvolgimento nella mia patologia. (Risposta secca: sì o no)
Grazie
Cordialmente
G.
[#204]
Gentile utente nonostante creda che la diagnosi del Suo caso sia precisa (cefalea a grappolo) sia precisa ho osservato tante volte che alcuni tipi di bite "rilassante" hanno un effetto terapeutico importante e non ancora spiegabile. Come si fa dai denti a rilassare o contrarre il soggetto? Intanto non è che si fa dai denti ma dai muscoli:
1) quando stiamo faticando per arrivare al traguardo il nostro compagno di scalata o di camminata ci esorta "dai stringi i denti".
2) quando si vede un soggetto che sbadiglia (apre la bocca ed allunga i muscoli) si associa a situazione di relax. Una "risata a denti stretti" indica infatti situazione di stress (i muscoli della bocca sono accorciati).
Abbiamo visto che una situazione simile allo sbadiglio imposto con bite un po più alto ha un effetto importante nella terapia delle emicranie apparentemente correlate. Anche altre metodiche gnatologiche (in buone mani) hanno spesso risultati inaspettati. Prima di perdere speranze e "buttarsi" direttamente sugli interventi invasivi segua quanto suggerito dai colleghi gnatologi sapendo che si tratta di un intervento terapeutico serio solo in mano ad uno gnatologo esperto.
1) quando stiamo faticando per arrivare al traguardo il nostro compagno di scalata o di camminata ci esorta "dai stringi i denti".
2) quando si vede un soggetto che sbadiglia (apre la bocca ed allunga i muscoli) si associa a situazione di relax. Una "risata a denti stretti" indica infatti situazione di stress (i muscoli della bocca sono accorciati).
Abbiamo visto che una situazione simile allo sbadiglio imposto con bite un po più alto ha un effetto importante nella terapia delle emicranie apparentemente correlate. Anche altre metodiche gnatologiche (in buone mani) hanno spesso risultati inaspettati. Prima di perdere speranze e "buttarsi" direttamente sugli interventi invasivi segua quanto suggerito dai colleghi gnatologi sapendo che si tratta di un intervento terapeutico serio solo in mano ad uno gnatologo esperto.
[#205]
Utente
Gent.le Dott. Poli,
noto con grande disappunto che ha deciso di non rispondere più alle mie domande il che mi lascia pensare che Lei, come molti altri Suoi illustri colleghi, abbia deciso di "tirarsi fuori" vista l'incredibile complessità del mio caso ma ovviamente sarei felice di essere piacevolmente smentito.
Le riformulo le mie ultime 2 domande poi non La disturberò più:
1) Come spiega il TOTALE fallimento del ciclo terapeutico dei blocchi antalgici (ho fatto 4 sedute) da Lei tanto consigliato e sponsorizzato???
2) Un breve giudizio se a Suo avviso lo sperone osseo nel setto nasale possa avere o meno un coinvolgimento nella mia patologia. (Risposta secca: sì o no)
Grazie
Cordialmente
G.
noto con grande disappunto che ha deciso di non rispondere più alle mie domande il che mi lascia pensare che Lei, come molti altri Suoi illustri colleghi, abbia deciso di "tirarsi fuori" vista l'incredibile complessità del mio caso ma ovviamente sarei felice di essere piacevolmente smentito.
Le riformulo le mie ultime 2 domande poi non La disturberò più:
1) Come spiega il TOTALE fallimento del ciclo terapeutico dei blocchi antalgici (ho fatto 4 sedute) da Lei tanto consigliato e sponsorizzato???
2) Un breve giudizio se a Suo avviso lo sperone osseo nel setto nasale possa avere o meno un coinvolgimento nella mia patologia. (Risposta secca: sì o no)
Grazie
Cordialmente
G.
[#206]
Spero sia una buona giornata per Lei,
dopo aver garbatamente espresso il suo disappunto nei miei confronti per la mia mancanza di risposte e/o soluzioni al suo complesso caso di dolore cranio-facciale.
Le rammento come qui si sia comunque nell'ambito di un "consulto a distanza" il che, qualora non ancora fosse chiaro, non è proprio la medesima cosa che valutare clinicamente un paziente di persona nè prendere in esame la sua documentazione sanitaria !
Ciò va naturalmente bene in quanto Lei è stato valutato da algologi, neurologi ed anestesisti afferenti a "centri di eccellenza" che concordemente hanno formulato la medesima diagnosi ovverosia cefalea autonomico-trigeminale e per questo disturbo la hanno trattata con metodiche varie (tutte accreditate dalla letteratura internazionale come efficaci).
Ciò vale anche per il "blocchi antalgici" (che non sono una mia invenzione ma che dalla esperienza internazionale ci vengono trasmessi).
Perchè con Lei non hanno funzionato?
Verosimilmente perchè non tutte le medesime terapie sono efficaci per tutti i pazienti;
banalmente ma è credo sia così.
Per quel che concerne la diagnosi di cefalea autonomico-trigeminale personalmente mi sono rifatto a quanto formulato nei centri e dai colleghi suddetti (cfr. qui ricorre sempre il "significato di consulto a distanza")
Circa la "risposta secca SI o NO" circa la questione sperone osseo setto nasale ritengo di aver già espresso la mia opinione ovverosia "...ritengo come la questione dello sperone osseo sia finalizzata appunto ad una eventuale procedura sul ganglio sfeno-palatino..." e di questo ne dovrà parlare con chi la segue di persona.
Ritengo, inoltre, come bene faccia al prosssimo controllo nel proporre un suo ricovero.
dopo aver garbatamente espresso il suo disappunto nei miei confronti per la mia mancanza di risposte e/o soluzioni al suo complesso caso di dolore cranio-facciale.
Le rammento come qui si sia comunque nell'ambito di un "consulto a distanza" il che, qualora non ancora fosse chiaro, non è proprio la medesima cosa che valutare clinicamente un paziente di persona nè prendere in esame la sua documentazione sanitaria !
Ciò va naturalmente bene in quanto Lei è stato valutato da algologi, neurologi ed anestesisti afferenti a "centri di eccellenza" che concordemente hanno formulato la medesima diagnosi ovverosia cefalea autonomico-trigeminale e per questo disturbo la hanno trattata con metodiche varie (tutte accreditate dalla letteratura internazionale come efficaci).
Ciò vale anche per il "blocchi antalgici" (che non sono una mia invenzione ma che dalla esperienza internazionale ci vengono trasmessi).
Perchè con Lei non hanno funzionato?
Verosimilmente perchè non tutte le medesime terapie sono efficaci per tutti i pazienti;
banalmente ma è credo sia così.
Per quel che concerne la diagnosi di cefalea autonomico-trigeminale personalmente mi sono rifatto a quanto formulato nei centri e dai colleghi suddetti (cfr. qui ricorre sempre il "significato di consulto a distanza")
Circa la "risposta secca SI o NO" circa la questione sperone osseo setto nasale ritengo di aver già espresso la mia opinione ovverosia "...ritengo come la questione dello sperone osseo sia finalizzata appunto ad una eventuale procedura sul ganglio sfeno-palatino..." e di questo ne dovrà parlare con chi la segue di persona.
Ritengo, inoltre, come bene faccia al prosssimo controllo nel proporre un suo ricovero.
[#207]
Utente
Buon giorno Dottor POLI,
purtroppo Le confermo quello da me scritto nell'ultimo messaggio: non c'è assolutamente il benchè MINIMO miglioramento, anche la LAMOTRIGINA (come del resto i suoi predecessori) si sta rivelando l'ennesimo FALLIMENTO terapeutico e la situazione sembra sempre più volgere verso il peggio.
Gli attacchi killer si susseguono senza sosta, a qualsiasi ora e qualunque cosa stia facendo, spesso raggiungono un apice nel giro di 5 minuti (5 minuti!) e il dolore arriva alle stelle per non dire di peggio. L'ossigeno, come al solito, con queste crisi killer fa ZERO, di questo passo non ce la posso fare.
Il 7 di settembre spingerò per essere ricoverato in regime di urgenza perchè un ragazzo di 30 anni non può essere condannato a vivere così, lavorare ed avere una vita sociale risulta assolutamente impossibile e non posso permettermi di passare giornate attaccato alla bombola senza avere nessun risultato.
Possibile che sotto ci sia solo "sfortuna" nella "sfortuna" o c'è dell'altro? Questa grave malattia mi pare che allo stato attuale sia assolutamente fuori controllo, attacchi incredibilmente violenti che nascono nel giro di 5 minuti e durano fino a 4 ore, crisi che interessano senza una logica tanto l'emisfero sinistro della faccia quanto quello destro.
Sarei disposto a tutto ed a pagare qualsiasi prezzo pur di vedere un VERO miglioramento perchè è palese che un quadro come questo assume sempre più dei risvolti drammatici per i motivi che è facile immaginare...
Bisogna che i professionisti che mi seguono dimostrino di amare realmente il proprio lavoro poichè un caso così difficile e complesso dovrebbe rappresentare una sorta di "sfida" invece da parte loro ho notato una certa "rassegnazione" o per meglio dire "menefreghismo", come la voglia di volersi "tirare fuori". Penso che se così fosse sarebbe realmente molto triste, ovviamente non mi sto certo riferendo a Lei ma ai Suoi illustri colleghi "luminari dell'ignoto".
Per quanto riguarda gli interventi invasivi (impianto occipitale e DBS) dalle esperienze che leggo sul web da parte di chi li ha provati mi sembra di poter dire che si tratterebbero di clamorosi "buchi nell'acqua", tanto "sponsorizzati" (soprattutto la DBS) ma in realtà molto poco efficaci...
Cordialmente
G.
purtroppo Le confermo quello da me scritto nell'ultimo messaggio: non c'è assolutamente il benchè MINIMO miglioramento, anche la LAMOTRIGINA (come del resto i suoi predecessori) si sta rivelando l'ennesimo FALLIMENTO terapeutico e la situazione sembra sempre più volgere verso il peggio.
Gli attacchi killer si susseguono senza sosta, a qualsiasi ora e qualunque cosa stia facendo, spesso raggiungono un apice nel giro di 5 minuti (5 minuti!) e il dolore arriva alle stelle per non dire di peggio. L'ossigeno, come al solito, con queste crisi killer fa ZERO, di questo passo non ce la posso fare.
Il 7 di settembre spingerò per essere ricoverato in regime di urgenza perchè un ragazzo di 30 anni non può essere condannato a vivere così, lavorare ed avere una vita sociale risulta assolutamente impossibile e non posso permettermi di passare giornate attaccato alla bombola senza avere nessun risultato.
Possibile che sotto ci sia solo "sfortuna" nella "sfortuna" o c'è dell'altro? Questa grave malattia mi pare che allo stato attuale sia assolutamente fuori controllo, attacchi incredibilmente violenti che nascono nel giro di 5 minuti e durano fino a 4 ore, crisi che interessano senza una logica tanto l'emisfero sinistro della faccia quanto quello destro.
Sarei disposto a tutto ed a pagare qualsiasi prezzo pur di vedere un VERO miglioramento perchè è palese che un quadro come questo assume sempre più dei risvolti drammatici per i motivi che è facile immaginare...
Bisogna che i professionisti che mi seguono dimostrino di amare realmente il proprio lavoro poichè un caso così difficile e complesso dovrebbe rappresentare una sorta di "sfida" invece da parte loro ho notato una certa "rassegnazione" o per meglio dire "menefreghismo", come la voglia di volersi "tirare fuori". Penso che se così fosse sarebbe realmente molto triste, ovviamente non mi sto certo riferendo a Lei ma ai Suoi illustri colleghi "luminari dell'ignoto".
Per quanto riguarda gli interventi invasivi (impianto occipitale e DBS) dalle esperienze che leggo sul web da parte di chi li ha provati mi sembra di poter dire che si tratterebbero di clamorosi "buchi nell'acqua", tanto "sponsorizzati" (soprattutto la DBS) ma in realtà molto poco efficaci...
Cordialmente
G.
[#209]
Utente
Alla cortese attenzione del Dr. Otello Poli
Buon pomeriggio Dottore,
in mattinata sono stato valutato dai Suoi colleghi del Mondino di Pavia per un controllo.
Attualmente sono in cura con Lamotrigina 100 mg al giorno (50 + 50 mattino e sera) con risultati INESISTENTI e non solo NON sembrano esserci miglioramenti ma addirittura sembra che la situazione stia progressivamente peggiorando più il tempo passa arrivando ad un punto estremo in cui inevitabilmente non riuscirò più a vivere.
Detto questo al Mondino mi hanno proposto di aumentare il dosaggio della Lamotrigina ed in più affiancare ad essa il Rivotril gocce secondo il seguente
schema:
- aumentare Lamotrigina a 75 mg x 2 al mattino e sera, dopo 5 giorni passare a 75 + 100 mg dopo altri 5 giorni passare a 100 mg x 2 al giorno e proseguire con questa dose
- aggiungere Rivotril 5+5+10 al giorno mattina, pomeriggio e sera
Eventualmente risentire l'algologo di fiducia per valutare eventuali procedure invasive.
Lei cosa ne pensa? Sinceramente sto sempre più male e non credo più a niente, questo per merito degli innumerevoli insuccessi terapeutici provati in questi anni infatti penso proprio che mi limiterò ad aumentare la lamotrigina ma a NON assumere più antidepressivi (Rivotril) viste le mie precedenti esperienze con il Citalopram.
Possibile che non ci sia modo di intervenire DIRETTAMENTE su quella maledetta centralina? Possibile che debba star bene 1 giorno e star male 1000? Possibile che NON ci sia NIENTE che funzioni? Ribadisco quello che avevo già scritto in precedenza: mi è IMPOSSIBILE, ad oggi, avere un vita NORMALE (studiare, lavorare, avere una vita sociale) in più certamente la depressione e la frustrazione per gli insuccessi terapeutici ci mettono del loro...
La pregherei di rispondermi nei limiti del possibile
Grazie
Cordiali saluti
G.
Buon pomeriggio Dottore,
in mattinata sono stato valutato dai Suoi colleghi del Mondino di Pavia per un controllo.
Attualmente sono in cura con Lamotrigina 100 mg al giorno (50 + 50 mattino e sera) con risultati INESISTENTI e non solo NON sembrano esserci miglioramenti ma addirittura sembra che la situazione stia progressivamente peggiorando più il tempo passa arrivando ad un punto estremo in cui inevitabilmente non riuscirò più a vivere.
Detto questo al Mondino mi hanno proposto di aumentare il dosaggio della Lamotrigina ed in più affiancare ad essa il Rivotril gocce secondo il seguente
schema:
- aumentare Lamotrigina a 75 mg x 2 al mattino e sera, dopo 5 giorni passare a 75 + 100 mg dopo altri 5 giorni passare a 100 mg x 2 al giorno e proseguire con questa dose
- aggiungere Rivotril 5+5+10 al giorno mattina, pomeriggio e sera
Eventualmente risentire l'algologo di fiducia per valutare eventuali procedure invasive.
Lei cosa ne pensa? Sinceramente sto sempre più male e non credo più a niente, questo per merito degli innumerevoli insuccessi terapeutici provati in questi anni infatti penso proprio che mi limiterò ad aumentare la lamotrigina ma a NON assumere più antidepressivi (Rivotril) viste le mie precedenti esperienze con il Citalopram.
Possibile che non ci sia modo di intervenire DIRETTAMENTE su quella maledetta centralina? Possibile che debba star bene 1 giorno e star male 1000? Possibile che NON ci sia NIENTE che funzioni? Ribadisco quello che avevo già scritto in precedenza: mi è IMPOSSIBILE, ad oggi, avere un vita NORMALE (studiare, lavorare, avere una vita sociale) in più certamente la depressione e la frustrazione per gli insuccessi terapeutici ci mettono del loro...
La pregherei di rispondermi nei limiti del possibile
Grazie
Cordiali saluti
G.
[#210]
I colleghi hanno mai provato ad affiancarere un corticosteroide al farmaco che usano per la profisassi??
Ad esempio:
Lamotrigina + Deltacortene,
Verapamile + Deltacortene,
ecc
Il Clonazepam (Rivotril) può essere efficace nel dolore neuropatico.
Ad esempio:
Lamotrigina + Deltacortene,
Verapamile + Deltacortene,
ecc
Il Clonazepam (Rivotril) può essere efficace nel dolore neuropatico.
[#211]
Utente
Buonasera Dottor POLI,
grazie per la celere risposta. Per rispondere alla sua domanda circa le possibili combinazioni dei farmaci + corticosteroidi la mia risposta è "no", non ho mai provato questo tipo di combinazioni; il deltacortene ricordo che lo provai qualche anno fa seguendo una schema "a scalare" ma non ebbi nessun beneficio.
Approfittando del Suo gentile riscontro Le volevo chiedere questo: secondo il Suo punto di vista che differenza ci sarebbe tra arrivare a prendere 200 mg al giorno come dosaggio con la lamotrigina + 20 gtt al giorno di Rivotril invece che senza? Al Mondino me lo hanno proposto ma io ho maturato nel corso degli anni una certa ostilità nei confronti degli antidepressivi di quel tipo, per cui sarei tentato di aumentare la lamotrigina senza il Rivotril. Lei cosa ne pensa?
Grazie
Cordiali saluti
G.
grazie per la celere risposta. Per rispondere alla sua domanda circa le possibili combinazioni dei farmaci + corticosteroidi la mia risposta è "no", non ho mai provato questo tipo di combinazioni; il deltacortene ricordo che lo provai qualche anno fa seguendo una schema "a scalare" ma non ebbi nessun beneficio.
Approfittando del Suo gentile riscontro Le volevo chiedere questo: secondo il Suo punto di vista che differenza ci sarebbe tra arrivare a prendere 200 mg al giorno come dosaggio con la lamotrigina + 20 gtt al giorno di Rivotril invece che senza? Al Mondino me lo hanno proposto ma io ho maturato nel corso degli anni una certa ostilità nei confronti degli antidepressivi di quel tipo, per cui sarei tentato di aumentare la lamotrigina senza il Rivotril. Lei cosa ne pensa?
Grazie
Cordiali saluti
G.
[#212]
Nessuno dei due farmaci è un antidepressivo.
Forse le è stato porposta la associazione con il Rivotril per aver una regolarizzazione del sonno e/o una maggio ansiolisi/rilassamento muscolare.
Ne parli sempre con il medico che la segue.
Forse le è stato porposta la associazione con il Rivotril per aver una regolarizzazione del sonno e/o una maggio ansiolisi/rilassamento muscolare.
Ne parli sempre con il medico che la segue.
[#213]
Utente
Buon giorno Dottore,
La volevo aggiornare sul fatto che sto continuando la terapia farmacologica con Lamotrigina, attualmente sono a 75 mg X 2 e dovrei arrivare gradualmente a prenderne 200 mg, i risultati, manco a dirlo fino ad ora, sono ZERO tuttavia ho deciso di NON prendere il Rivotril poichè ho letto che potrebbe avere effetti pericolosi per la guida di autoveicoli.
Detto questo Le volevo far presente che sarei propenso a chiedere il consulto di un otorinolaringoiatra in merito al fatto se sia da togliere o meno lo sperone osseo di 7 cm dal setto nasale, soprattutto mi chiedo se questo potrebbe effettivamente avere un ruolo nella malattia che mi trascino da circa 11 anni.
Mi pare che su questo punto Lei si fosse già espresso ma, poichè ormai si va per esclusione, credo che sia doveroso escludere anche questo punto invece che cercare altri ipotesi più o meno"fantasiose" come quelle relative alle malocclusioni oppure ad una possibile genesi puramente "mentale" come mi è capitato di sentir dire da qualcuno...
Lei cosa ne pensa???
Grazie mille e a risentirLa
G.
La volevo aggiornare sul fatto che sto continuando la terapia farmacologica con Lamotrigina, attualmente sono a 75 mg X 2 e dovrei arrivare gradualmente a prenderne 200 mg, i risultati, manco a dirlo fino ad ora, sono ZERO tuttavia ho deciso di NON prendere il Rivotril poichè ho letto che potrebbe avere effetti pericolosi per la guida di autoveicoli.
Detto questo Le volevo far presente che sarei propenso a chiedere il consulto di un otorinolaringoiatra in merito al fatto se sia da togliere o meno lo sperone osseo di 7 cm dal setto nasale, soprattutto mi chiedo se questo potrebbe effettivamente avere un ruolo nella malattia che mi trascino da circa 11 anni.
Mi pare che su questo punto Lei si fosse già espresso ma, poichè ormai si va per esclusione, credo che sia doveroso escludere anche questo punto invece che cercare altri ipotesi più o meno"fantasiose" come quelle relative alle malocclusioni oppure ad una possibile genesi puramente "mentale" come mi è capitato di sentir dire da qualcuno...
Lei cosa ne pensa???
Grazie mille e a risentirLa
G.
[#214]
In farmaco anti-epilettico Lamotrigina ha effetti sedativi così come il farmaco anti-epilettico/benzidiazepinico Rivotril.
Assunti assieme l'effetto questi effetti aumentano.
Mi sembra, in questo caso, come Lei gestisca come crede il trattamento propostole; forse perchè già da ora lo considera nuovamente inefficace (?).
Bene: naturalmente libero ma non dimentichi di comunicarlo al medico che la sta seguendo.
Circa lo "sperone osseo", come Lei dice, personalmente ho già espresso il mio parere.
Assunti assieme l'effetto questi effetti aumentano.
Mi sembra, in questo caso, come Lei gestisca come crede il trattamento propostole; forse perchè già da ora lo considera nuovamente inefficace (?).
Bene: naturalmente libero ma non dimentichi di comunicarlo al medico che la sta seguendo.
Circa lo "sperone osseo", come Lei dice, personalmente ho già espresso il mio parere.
[#215]
Gentile Paziente, penso sia importante precisare che l'ipotesi di ruolo della bocca in una cefalea può essere sbagliata, non pertinente ad un caso, superata da una diagnosi di esclusione o dal pieno successo terapeutico di un altro percorso relativo ad un'altra diagnosi, ma non FANTASIOSA.
Infatti l'Headache Classification stilata dal Committee of the International Headache Society prevede 14 forme di cefalea, e al punto 11 , senza fantasiosità ma con aderenza allo stato delle cose, prevede proprio la cefalea che deriva dalla bocca.
Di certo non é il suo caso, perché non sarebbe comprensibile come lei potesse essere disposto a tutto ma non a considerare questa ipotesi, nè sarebbe comprensibile che i centri di eccellenza e gli specialisti che ha consultato non l'avessero considerata.
Mi rimaneva la curiosità, per mia cultura , di ciò che già le chiesi: non ho capito COME sia stata esclusa l'ipotesi che ho formulato", cioé, appunto, di cefalea punto 11, IN SEDE PROFESSIONALE, cioè presso i molti specialisti che ha consultato.
L'argomento potrebbe comportare qualche difficoltà e qualche rischio di errore: le ricordo quanto riportato nel bellissimo articolo da lei stesso segnalato (vedasi sopra):
""Duntman, (22) nel 1995, ha riportato alcuni casi di dolore che, pur presentando i sintomi classici dell’A.F.P., si sono dimostrati causati da sindrome disfunzionale dell’A.T.M..........Più complesso può diventare il caso se i sintomi disfunzionali A.T.M. si confondono con un A.F.P. (33), ma anche in questo caso effettuare una terapia occlusale primaria ci permetterà di chiarire il problema."
Sarebbe paradossale che le fosse accaduta la stessa cosa di questo caso: https://www.medicitalia.it/consulti/neuropsichiatria-infantile/481263-emicranie-notturne-bambina-6-anni.html
Le sarò molto grato se vorrà soddisfare questa mia curiosità professionale. Cordiali saluti ed auguri.
Classificazione delle cefalee secondo lì'International Headache Council
01 - Emicrania
02 - Cefalea di Tipo Tensivo
03 - Cefalea a grappolo
04 – Altre Cefalee primarie
05 - Cefalea attribuita a trauma cranico e/o cervicale
06 - Cefalea attribuita a patologie vascolari cranici o cervicali
07 - Cefalea attribuita a patologie endocraniche non vascolari
08 - Cefalea da assunzione o sospensione di sostanze esogene
09 - Cefalea attribuita ad infezioni
10 - Cefalea attribuita a disturbi dell’omeostasi
11 - Cefalee o dolori facciali attribuiti a patologie del cranio, collo occhi, orecchi, naso e seni paranasali, denti, bocca o di altre strutture facciali o craniche.
12 - Cefalea attribuita a disturbo psichiatrico
13 - Nevralgie craniche, nevriti e dolori da deafferentazione
14 - Cefalee non classificabili
Infatti l'Headache Classification stilata dal Committee of the International Headache Society prevede 14 forme di cefalea, e al punto 11 , senza fantasiosità ma con aderenza allo stato delle cose, prevede proprio la cefalea che deriva dalla bocca.
Di certo non é il suo caso, perché non sarebbe comprensibile come lei potesse essere disposto a tutto ma non a considerare questa ipotesi, nè sarebbe comprensibile che i centri di eccellenza e gli specialisti che ha consultato non l'avessero considerata.
Mi rimaneva la curiosità, per mia cultura , di ciò che già le chiesi: non ho capito COME sia stata esclusa l'ipotesi che ho formulato", cioé, appunto, di cefalea punto 11, IN SEDE PROFESSIONALE, cioè presso i molti specialisti che ha consultato.
L'argomento potrebbe comportare qualche difficoltà e qualche rischio di errore: le ricordo quanto riportato nel bellissimo articolo da lei stesso segnalato (vedasi sopra):
""Duntman, (22) nel 1995, ha riportato alcuni casi di dolore che, pur presentando i sintomi classici dell’A.F.P., si sono dimostrati causati da sindrome disfunzionale dell’A.T.M..........Più complesso può diventare il caso se i sintomi disfunzionali A.T.M. si confondono con un A.F.P. (33), ma anche in questo caso effettuare una terapia occlusale primaria ci permetterà di chiarire il problema."
Sarebbe paradossale che le fosse accaduta la stessa cosa di questo caso: https://www.medicitalia.it/consulti/neuropsichiatria-infantile/481263-emicranie-notturne-bambina-6-anni.html
Le sarò molto grato se vorrà soddisfare questa mia curiosità professionale. Cordiali saluti ed auguri.
Classificazione delle cefalee secondo lì'International Headache Council
01 - Emicrania
02 - Cefalea di Tipo Tensivo
03 - Cefalea a grappolo
04 – Altre Cefalee primarie
05 - Cefalea attribuita a trauma cranico e/o cervicale
06 - Cefalea attribuita a patologie vascolari cranici o cervicali
07 - Cefalea attribuita a patologie endocraniche non vascolari
08 - Cefalea da assunzione o sospensione di sostanze esogene
09 - Cefalea attribuita ad infezioni
10 - Cefalea attribuita a disturbi dell’omeostasi
11 - Cefalee o dolori facciali attribuiti a patologie del cranio, collo occhi, orecchi, naso e seni paranasali, denti, bocca o di altre strutture facciali o craniche.
12 - Cefalea attribuita a disturbo psichiatrico
13 - Nevralgie craniche, nevriti e dolori da deafferentazione
14 - Cefalee non classificabili
[#216]
Utente
Perdoni la domanda Dr. POLI, ma poiché Lei stesso mi ha fornito l'assist la domanda è inevitabile: cosa c'entrano i farmaci ad azione antiepilettica/sedativa in un problema come il mio???!!! Credo che il trattamento del disturbo dell'umore ed in particolare di uno stato depressivo importante sia la logica conseguenza del vivere tutti i giorni una condizione disumana ma soprattutto una concausa, se così si può dire, dovuta principalmente ai sistematici insuccessi terapeutici che si protraggono da ben 11 anni.
Cosa ne pensa???
Le rinnovo i saluti e Le auguro una buona domenica
Con stima
G.
Cosa ne pensa???
Le rinnovo i saluti e Le auguro una buona domenica
Con stima
G.
[#217]
Penso che oramai la saluterò qui.
Per quel che mi concerne ritengo come sia meglio che questo, fino ad ora infinito, consulto a distanza termini qui.
Non penso di aver più nulla da poterle suggerire.
Fornendole la ultima risposta alla sua ennesima domanda: i farmaci suddetti (Lamotrigina e Clonazepam) appartengono alla classe che io ho menzionato precedentemente ma sono usati, come da linee guida, anche nel trattamento del dolore cranio/facciale.
Ma Lei parla oppure no con il o i medici che la seguono, fa domande del tipo cosa mi date, che effetto hanno, quali sono le prospettive e gli eventuali effetti indesiderati, ecc?
Su quale base decide poi, dopo un prescrizione di un professionista che Lei ha consultato, di scegliere questo o quel farmaco (oltre che il libero arbitrio che è cosa sacrosanta).
Mediti su questo se crede.
ps:non ho messo alcun "?" al termine di quest'ultimo periodo.
Le auguro di trovare una soluzione ai suoi problemi.
Per quel che mi concerne ritengo come sia meglio che questo, fino ad ora infinito, consulto a distanza termini qui.
Non penso di aver più nulla da poterle suggerire.
Fornendole la ultima risposta alla sua ennesima domanda: i farmaci suddetti (Lamotrigina e Clonazepam) appartengono alla classe che io ho menzionato precedentemente ma sono usati, come da linee guida, anche nel trattamento del dolore cranio/facciale.
Ma Lei parla oppure no con il o i medici che la seguono, fa domande del tipo cosa mi date, che effetto hanno, quali sono le prospettive e gli eventuali effetti indesiderati, ecc?
Su quale base decide poi, dopo un prescrizione di un professionista che Lei ha consultato, di scegliere questo o quel farmaco (oltre che il libero arbitrio che è cosa sacrosanta).
Mediti su questo se crede.
ps:non ho messo alcun "?" al termine di quest'ultimo periodo.
Le auguro di trovare una soluzione ai suoi problemi.
[#218]
Utente
Buongiorno Dottor Poli,
mi scuso se tornato a scriverLe ma poiché mi è al momento impossibile porre queste domande alla neurologa che mi segue avrei pensato di chiedere a Lei che è un neurologo di grande esperienza e professionalità.
Dunque io ho iniziato da circa 1 settimana il dosaggio di circa 200 mg con la Lamotrigina (100 mg + 100 mg) ed ho notato che le crisi che vengono in media 2/3 al giorno sono tornate più semplici da gestire ( ossigeno 8 lt/min in soli 10/15 min) ed il lato colpito è stato solo il sx e NON più il dx. Come lo spiega??? Siamo forse sulla strada buona?
Altra domanda, decisamente importante: ho iniziato da ieri ad assumere il Rivotril gocce 5 + 5 + 10 (mattino, pomeriggio e sera) ed ho notato che i riflessi si sono abbassati notevolmente, soprattutto dopo aver assunto le 10 gocce alla sera, in quanto sono improvvisamente "crollato" in un sonno "ipnonico" per poi svegliarmi molte ore dopo praticamente saltando la cena. Lei cosa consiglia? Io sono preoccupato, soprattutto perché dovrei e vorrei guidare la macchina ma ho paura che possa succedere qualcosa di grave, dato che già l'anno scorso ho avuto un grave incidente in cui ho distrutto la macchina...
Per favore mi dica qualcosa, confido tanto in Lei.
Le auguro una buona giornata e La ringrazio anticipatamente
G.
mi scuso se tornato a scriverLe ma poiché mi è al momento impossibile porre queste domande alla neurologa che mi segue avrei pensato di chiedere a Lei che è un neurologo di grande esperienza e professionalità.
Dunque io ho iniziato da circa 1 settimana il dosaggio di circa 200 mg con la Lamotrigina (100 mg + 100 mg) ed ho notato che le crisi che vengono in media 2/3 al giorno sono tornate più semplici da gestire ( ossigeno 8 lt/min in soli 10/15 min) ed il lato colpito è stato solo il sx e NON più il dx. Come lo spiega??? Siamo forse sulla strada buona?
Altra domanda, decisamente importante: ho iniziato da ieri ad assumere il Rivotril gocce 5 + 5 + 10 (mattino, pomeriggio e sera) ed ho notato che i riflessi si sono abbassati notevolmente, soprattutto dopo aver assunto le 10 gocce alla sera, in quanto sono improvvisamente "crollato" in un sonno "ipnonico" per poi svegliarmi molte ore dopo praticamente saltando la cena. Lei cosa consiglia? Io sono preoccupato, soprattutto perché dovrei e vorrei guidare la macchina ma ho paura che possa succedere qualcosa di grave, dato che già l'anno scorso ho avuto un grave incidente in cui ho distrutto la macchina...
Per favore mi dica qualcosa, confido tanto in Lei.
Le auguro una buona giornata e La ringrazio anticipatamente
G.
[#219]
Utente
Buongiorno DOTTOR POLI,
approfittando della Sua grande disponibilità e competenza vorrei porLe una domanda ben precisa: visto e considerato che con i consulti presso i migliori Istituti Neurologici non riesco a "cavare un ragno" dal buco, sia come mix di farmaci ne come trattamenti Le volevo chiedere se Lei fosse a conoscenza di qualche Clinica Neurologica all'estero che fosse altamente specializzata nelle cefalee trigeminali ma che soprattutto propongano TRATTAMENTI NUOVI non i soliti miscugli di farmaci che su di me, purtroppo, hanno lo stesso effetto di un'aranciata presa al bar... Non so se rendo l'idea.
Se io Le dico che un Centro di fama Nazionale come il Casemiro Mondino di Pavia, ad oggi, NON dispone di un proprio algologo/anestesista mi crede??? Eppure Le assicuro che è così!
Comunque, tornando a noi, facendo una ricerca una ricerca su internet ho trovato queste cliniche cui di seguito le posto i relativi link. Vorrei da Lei un Suo parere nel caso Lei ne avesse già sentito parlare:
1) Schmerzklinik Kiel, sembra una clinica altamente specializzata nel trattamento delle cefalee trigeminali, si trova nell'estremo nord della Germania, non lontano da Amburgo. Unico problema: i costi sono estremamente elevati
http://www.schmerzklinik.de/
2) Centro Neurologico di Barcellona
http://neurologicbarcelona.com/
3) Ultimo ma non ultimo, non so se Lei ha mai sentito del parlare del medico sudafricano di nome Elliot Shevel. Si tratta di un chirurgo maxillo-facciale che sembrerebbe essere altamente specializzato nel trattamento mini-invasivo delle cefalee ma soprattutto in quelle trigemino-autonomiche. E' a capo di uno staff che opera in una clinica a Johannesburg, in Sud Africa, e da quello che ho letto riceve e tratta pazienti provenienti da ogni angolo del globo.
Ne ha mai sentito parlare? Di seguito il link della clinica del Dr. Elliot Shevel
http://www.theheadacheclinic.net/
La prego, La supplico, ci dia un'occhiata e mi dica cosa ne pensa, io ho grande stima in Lei sia professionalmente ma soprattutto dal punto di vista umano (cosa non comune nei medici ai giorni nostri)!
Mi sembra banale ma Le dico che ormai a questo punto della mia vita sono pronto ad andare in qualsiasi parte del mondo pur di trovare un escamotage, per uscire da questa situazione!
Grazie davvero
Le auguro una buona giornata
G.
approfittando della Sua grande disponibilità e competenza vorrei porLe una domanda ben precisa: visto e considerato che con i consulti presso i migliori Istituti Neurologici non riesco a "cavare un ragno" dal buco, sia come mix di farmaci ne come trattamenti Le volevo chiedere se Lei fosse a conoscenza di qualche Clinica Neurologica all'estero che fosse altamente specializzata nelle cefalee trigeminali ma che soprattutto propongano TRATTAMENTI NUOVI non i soliti miscugli di farmaci che su di me, purtroppo, hanno lo stesso effetto di un'aranciata presa al bar... Non so se rendo l'idea.
Se io Le dico che un Centro di fama Nazionale come il Casemiro Mondino di Pavia, ad oggi, NON dispone di un proprio algologo/anestesista mi crede??? Eppure Le assicuro che è così!
Comunque, tornando a noi, facendo una ricerca una ricerca su internet ho trovato queste cliniche cui di seguito le posto i relativi link. Vorrei da Lei un Suo parere nel caso Lei ne avesse già sentito parlare:
1) Schmerzklinik Kiel, sembra una clinica altamente specializzata nel trattamento delle cefalee trigeminali, si trova nell'estremo nord della Germania, non lontano da Amburgo. Unico problema: i costi sono estremamente elevati
http://www.schmerzklinik.de/
2) Centro Neurologico di Barcellona
http://neurologicbarcelona.com/
3) Ultimo ma non ultimo, non so se Lei ha mai sentito del parlare del medico sudafricano di nome Elliot Shevel. Si tratta di un chirurgo maxillo-facciale che sembrerebbe essere altamente specializzato nel trattamento mini-invasivo delle cefalee ma soprattutto in quelle trigemino-autonomiche. E' a capo di uno staff che opera in una clinica a Johannesburg, in Sud Africa, e da quello che ho letto riceve e tratta pazienti provenienti da ogni angolo del globo.
Ne ha mai sentito parlare? Di seguito il link della clinica del Dr. Elliot Shevel
http://www.theheadacheclinic.net/
La prego, La supplico, ci dia un'occhiata e mi dica cosa ne pensa, io ho grande stima in Lei sia professionalmente ma soprattutto dal punto di vista umano (cosa non comune nei medici ai giorni nostri)!
Mi sembra banale ma Le dico che ormai a questo punto della mia vita sono pronto ad andare in qualsiasi parte del mondo pur di trovare un escamotage, per uscire da questa situazione!
Grazie davvero
Le auguro una buona giornata
G.
[#220]
Non ho mai sentito parlare delle strutture sanitarie che elenca.
Ciò detto vorrei puntualizzare alcune cose:
-ci eravamo già accomiatati (13/09 us) "...Penso che oramai la saluterò qui. Per quel che mi concerne ritengo come sia meglio che questo, fino ad ora infinito, consulto a distanza termini qui. Non penso di aver più nulla da poterle suggerire...";
non rammenta questo post ??
-non sopporto più questo modo di parlare "...La prego, La supplico...";
-non otterrà nulla, almeno da me, parlando male dei colleghi "...ho grande stima in Lei sia professionalmente ma soprattutto dal punto di vista umano (cosa non comune nei medici ai giorni nostri)!..." perchè mai offendere gli altri colleghi ?
-al Besta o al Mondino la hanno trattatto male, sono stati maleducati ?
e
-valutato il suo caso per tutto questo lasso di tempo non credo oramai che possa essere "questo consulto a distanza" a far luce sul medesimo.
Ciò naturalmente dipende dai miei limiti professionali e dottrinali.
Se crede di voler continuare il suo rapporto circa il disturbo dal quale è afflitto con i professionisti di Medicitalia posti il/i suo/suoi quesiti in "area anestesia".
Ciò detto vorrei puntualizzare alcune cose:
-ci eravamo già accomiatati (13/09 us) "...Penso che oramai la saluterò qui. Per quel che mi concerne ritengo come sia meglio che questo, fino ad ora infinito, consulto a distanza termini qui. Non penso di aver più nulla da poterle suggerire...";
non rammenta questo post ??
-non sopporto più questo modo di parlare "...La prego, La supplico...";
-non otterrà nulla, almeno da me, parlando male dei colleghi "...ho grande stima in Lei sia professionalmente ma soprattutto dal punto di vista umano (cosa non comune nei medici ai giorni nostri)!..." perchè mai offendere gli altri colleghi ?
-al Besta o al Mondino la hanno trattatto male, sono stati maleducati ?
e
-valutato il suo caso per tutto questo lasso di tempo non credo oramai che possa essere "questo consulto a distanza" a far luce sul medesimo.
Ciò naturalmente dipende dai miei limiti professionali e dottrinali.
Se crede di voler continuare il suo rapporto circa il disturbo dal quale è afflitto con i professionisti di Medicitalia posti il/i suo/suoi quesiti in "area anestesia".
[#221]
Utente
Buonasera Dottor POLI,
ho deciso di tornare a scrivere qui perchè sono sul punto di prendere una importante decisione (sperando che sia la scelta giusta).
Si ricorda che Le avevo accennato in uno dei miei precedenti post di una clinica specializzata per le cefalee intrattabili che si trova a Johannesburg (Sudafrica) il cui nome è appunto "The Headache Clinic"? Bene, in quella clinica lavora da diversi anni il famoso dottore, chirurgo maxillo facciale pioniere della chirurgia mini-invasiva per le cefalee refrattarie, il dr. Elliot Shevel. Lei per caso lo ha mai sentito nominare?
Il Dottor Shevel propone un approcio del tutto nuovo e, purtroppo, non disponibile qui in Europa rivolto anche e soprattutto alle cefalee trigemino-autonomiche intrattabili: sto parlando della "cauterizzazione dell'arteria mascellare".
Premetto che ho già parlato diverse volte con lui al telefono e mi è sembrato molto sicuro, dopo aver appreso del mio personalissimo caso, che la natura del mio dolore sarebbe da imputare alle arterie e che tramite la chirurgia da lui proposta ci sarebbero buone probabilità di poter migliorare la mia situazione (non dico guarire).
Lei ha mai sentito di questa tecnica chirurgia mini-invasiva? Cosa ne pensa a riguardo? Il dottore mi ha assicurato che si tratta di una tecnica purtroppo disponibile solo in Sudafrica e che, soprattutto, è quasi del tutto ESENTE da effetti negativi avversi per la salute.
Io ho letto la documentazione scientifica (in inglese) riferita a questa tecnica e parla di 4 casi di successo su 5 pazienti affetti da CH, anche se, ovviamente, il dottore NON si è sognato di promettermi risultati stratosferici (guarire) ma, come ho già scritto, è molto fiducioso e sicuro su quello che mi ha proposto.
Io sto valutando seriamente la cosa ma Le confesso che ciò che mi frena, al momento, sono i costi al limite del proibitivo per pagare questa operazione ed il fatto che per farla dovrei necessariamente volare fino a Johannesburg (cosa tutt'altro che semplice per una persona nelle mie condizioni con attacchi spesso molto pesanti e debilitanti praticamente tutti i giorni).
Lei cosa ne pensa???
Inutile dire che sarei davvero felice ricevere un riscontro in merito a questa cosa.
La ringrazio e La saluto cordialmente
G.
ho deciso di tornare a scrivere qui perchè sono sul punto di prendere una importante decisione (sperando che sia la scelta giusta).
Si ricorda che Le avevo accennato in uno dei miei precedenti post di una clinica specializzata per le cefalee intrattabili che si trova a Johannesburg (Sudafrica) il cui nome è appunto "The Headache Clinic"? Bene, in quella clinica lavora da diversi anni il famoso dottore, chirurgo maxillo facciale pioniere della chirurgia mini-invasiva per le cefalee refrattarie, il dr. Elliot Shevel. Lei per caso lo ha mai sentito nominare?
Il Dottor Shevel propone un approcio del tutto nuovo e, purtroppo, non disponibile qui in Europa rivolto anche e soprattutto alle cefalee trigemino-autonomiche intrattabili: sto parlando della "cauterizzazione dell'arteria mascellare".
Premetto che ho già parlato diverse volte con lui al telefono e mi è sembrato molto sicuro, dopo aver appreso del mio personalissimo caso, che la natura del mio dolore sarebbe da imputare alle arterie e che tramite la chirurgia da lui proposta ci sarebbero buone probabilità di poter migliorare la mia situazione (non dico guarire).
Lei ha mai sentito di questa tecnica chirurgia mini-invasiva? Cosa ne pensa a riguardo? Il dottore mi ha assicurato che si tratta di una tecnica purtroppo disponibile solo in Sudafrica e che, soprattutto, è quasi del tutto ESENTE da effetti negativi avversi per la salute.
Io ho letto la documentazione scientifica (in inglese) riferita a questa tecnica e parla di 4 casi di successo su 5 pazienti affetti da CH, anche se, ovviamente, il dottore NON si è sognato di promettermi risultati stratosferici (guarire) ma, come ho già scritto, è molto fiducioso e sicuro su quello che mi ha proposto.
Io sto valutando seriamente la cosa ma Le confesso che ciò che mi frena, al momento, sono i costi al limite del proibitivo per pagare questa operazione ed il fatto che per farla dovrei necessariamente volare fino a Johannesburg (cosa tutt'altro che semplice per una persona nelle mie condizioni con attacchi spesso molto pesanti e debilitanti praticamente tutti i giorni).
Lei cosa ne pensa???
Inutile dire che sarei davvero felice ricevere un riscontro in merito a questa cosa.
La ringrazio e La saluto cordialmente
G.
[#222]
Buona sera,
No non conosco il Dr. Elliot Shevel di Johannesburg nè la procedura dal medesimo proposto.
Pertanto mi sono documentato come potevo ossia come fanno tutti sul web per raccogliere qualche informazione.
Ho trovato una breve nota professionale dalla quale sembra essere personaggio di spicco nell'ambito dell'IHS e delle riviste che gravitano attorno.
Su Wiki ho trovato una foto (immagino avrà visto anche Lei): simpatico aspetto del collega 72enne
Per il resto non oso formulare alcun parere circa una metodica che non conosco e con una così ridotta casistica
(5 pazienti) e questa ultima cosa fa pensare.
Se deciderà per il Sud Africa le invio il mio "in bocca al lupo"...di più non so cosa altro dirle.
Ogni essere umano è dotato di "libero arbitrio" e come tale ha il diritto di esercitarlo.
Mi chiedo il perchè del fatto: qualora esista una metodica efficace per le cefalee autonomico trigeminali farmaco-resistenti perchè questa non si sia diffusa "all over the world" ma non ho alcuna risposta neanche per questa domanda.
Cordialmente.
No non conosco il Dr. Elliot Shevel di Johannesburg nè la procedura dal medesimo proposto.
Pertanto mi sono documentato come potevo ossia come fanno tutti sul web per raccogliere qualche informazione.
Ho trovato una breve nota professionale dalla quale sembra essere personaggio di spicco nell'ambito dell'IHS e delle riviste che gravitano attorno.
Su Wiki ho trovato una foto (immagino avrà visto anche Lei): simpatico aspetto del collega 72enne
Per il resto non oso formulare alcun parere circa una metodica che non conosco e con una così ridotta casistica
(5 pazienti) e questa ultima cosa fa pensare.
Se deciderà per il Sud Africa le invio il mio "in bocca al lupo"...di più non so cosa altro dirle.
Ogni essere umano è dotato di "libero arbitrio" e come tale ha il diritto di esercitarlo.
Mi chiedo il perchè del fatto: qualora esista una metodica efficace per le cefalee autonomico trigeminali farmaco-resistenti perchè questa non si sia diffusa "all over the world" ma non ho alcuna risposta neanche per questa domanda.
Cordialmente.
[#223]
Mi sembra un'ottima scelta. Non posso che ringraziarla per avermi introdotto all'interessante produzione scientifica di questo Autore, che non conoscevo.
Shevel E : Craniomandibular muscles, intraoral orthoses and migraine. 1.Expert Rev Neurother. 2005 May;5(3):371-7.
Shevel E: Headache : " the dental connection"
. "The irnportance of the dentist's role in the diagnosis and treatment of headache is not generally appreciated. Headache has traditionally been regarded by sufferers and medical practitioners alike as being a purely 'medical' problem, and consequently, exclusively medical solutions are usually sought, with the emphasis on trying to develop newer and
more effective drugs. The aetiology and pathogenesis of primary headaches are poorly understood,'-' and although muscle tension affecting the craniomandibular
and craniocervical musculature has been shown to be associated with primary headache,*' the relative importance thereof is not appreciated by many. Dentists and dental specialists are trained to diagnose and treat pericranial muscle dysfunction, and consequently, it should be mandatory for a dentist or a dental specialisto be included in any team managing primary headache
CONCLUSION:
. The involvement of dentists and dental specialists in the treatment of primary
headaches is essential if the best therapeutic results are to be achieved.
Mi rimane sempre la curiosità : un dentist esperto nel problema è stato involved nei vari approcci di eccellenza avuti in Italia? Sarebbe curioso dover andare a Johannesburg per ricevere il primo contributo diagnostico in tal senso. La terapia, a tale distanza, sarebbe peraltro difficoltosa.
In bocca al lupo anche da parte mia.
Shevel E : Craniomandibular muscles, intraoral orthoses and migraine. 1.Expert Rev Neurother. 2005 May;5(3):371-7.
Shevel E: Headache : " the dental connection"
. "The irnportance of the dentist's role in the diagnosis and treatment of headache is not generally appreciated. Headache has traditionally been regarded by sufferers and medical practitioners alike as being a purely 'medical' problem, and consequently, exclusively medical solutions are usually sought, with the emphasis on trying to develop newer and
more effective drugs. The aetiology and pathogenesis of primary headaches are poorly understood,'-' and although muscle tension affecting the craniomandibular
and craniocervical musculature has been shown to be associated with primary headache,*' the relative importance thereof is not appreciated by many. Dentists and dental specialists are trained to diagnose and treat pericranial muscle dysfunction, and consequently, it should be mandatory for a dentist or a dental specialisto be included in any team managing primary headache
CONCLUSION:
. The involvement of dentists and dental specialists in the treatment of primary
headaches is essential if the best therapeutic results are to be achieved.
Mi rimane sempre la curiosità : un dentist esperto nel problema è stato involved nei vari approcci di eccellenza avuti in Italia? Sarebbe curioso dover andare a Johannesburg per ricevere il primo contributo diagnostico in tal senso. La terapia, a tale distanza, sarebbe peraltro difficoltosa.
In bocca al lupo anche da parte mia.
[#224]
Utente
Buongiorno Dottor POLI,
La ringrazio davvero per il Suo cortese riscontro.
In riferimento al discorso della "Headache Clinic" di Johannesburg diretta dal Dr. Shevel mi sento in dovere di fare alcune precisazioni:
Prima di tutto: come ci sono arrivato? Ci sono arrivato semplicemente cercando disperatamente su internet alla ricerca di qualcosa di nuovo da poter provare e leggendo informazioni nei forum dei pazienti americani ed australiani. Molti sono infatti i pazienti di vari Paesi del mondo che ogni anno decidono di rivolgersi al Dr. Shevel. Prima di arrivare alla "Headache Clinic" ho fatto una serie di ricerche presso i centri neurologici europei della Germania, della Danimarca e della Spagna ma mi sono reso conto che i trattamenti, a parte alcune eccezioni (stimolatore al ganglio sfenopalatino) sono gli stessi disponibili qui in Italia.
Le confesso che ho deciso di prendermi un po di tempo per riflettere meglio a proposito di questa questione poichè, capirà bene, il costo per tale tipo di intervento è molto elevato e, proprio perchè non si può dare niente per scontato, il rischio e la posta in gioco è molto alta: potrebbe funzionare ed io potrei tornare a vedere la "luce" ed essere LIBERO di riavere indietro la mia vita oppure potrebbe essere l'ennesimo fallimento, un colpo molto duro da metabolizzare nonchè una grossa perdita soprattutto a livello di SOLDI.
Ma purtroppo così NON posso e NON devo andare avanti perchè sono 11 anni che NON vivo in più ed ho il dovere di lottare fino alla fine. Le crisi poi, quelle no che non cambiano mai, oppure se cambiano lo fanno solo in peggio: ricordo ancora una crisi di intensità "da record" di qualche notte fa in cui l'ossigeno è stato DEL TUTTO inefficace ed il male era così forte che quasi credevo che mi sarebbe venuto un aneurisma tanto quanto sentivo le vene "esplodere" di dolore, un dolore che da 1 a 10 definirei 100 o forse anche di più, non lo so.
Come detto mi prenderò un po tempo in ogni caso, se davvero dovessi decidere di andare in Sudafrica spero di aver fatto la scena giusta ma questo lo si saprà solo dopo (ed in questo senso per un attimo mi è balenata nella testa persino l'idea di rivolgermi ad un sensitivo per sapere se dopo l'intervento potrò tornare a VIVERE, proprio io che mai ho creduto in vita mia ai vari santoni, guaritori, veggenti ecc.) ma questa è un'altra storia.
Ad ogni modo di seguito Le posto, per conoscenza, il link del sito web della Clinica di Johannesburg e la relazione scientifica illustrante la tecnica chirurgica minimamente invasiva proposta dal Dr. Elliot Shevel.
http://theheadacheclinic.net/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23507321
Le farò sapere come evolve.
Grazie
Cordiali saluti
G.
La ringrazio davvero per il Suo cortese riscontro.
In riferimento al discorso della "Headache Clinic" di Johannesburg diretta dal Dr. Shevel mi sento in dovere di fare alcune precisazioni:
Prima di tutto: come ci sono arrivato? Ci sono arrivato semplicemente cercando disperatamente su internet alla ricerca di qualcosa di nuovo da poter provare e leggendo informazioni nei forum dei pazienti americani ed australiani. Molti sono infatti i pazienti di vari Paesi del mondo che ogni anno decidono di rivolgersi al Dr. Shevel. Prima di arrivare alla "Headache Clinic" ho fatto una serie di ricerche presso i centri neurologici europei della Germania, della Danimarca e della Spagna ma mi sono reso conto che i trattamenti, a parte alcune eccezioni (stimolatore al ganglio sfenopalatino) sono gli stessi disponibili qui in Italia.
Le confesso che ho deciso di prendermi un po di tempo per riflettere meglio a proposito di questa questione poichè, capirà bene, il costo per tale tipo di intervento è molto elevato e, proprio perchè non si può dare niente per scontato, il rischio e la posta in gioco è molto alta: potrebbe funzionare ed io potrei tornare a vedere la "luce" ed essere LIBERO di riavere indietro la mia vita oppure potrebbe essere l'ennesimo fallimento, un colpo molto duro da metabolizzare nonchè una grossa perdita soprattutto a livello di SOLDI.
Ma purtroppo così NON posso e NON devo andare avanti perchè sono 11 anni che NON vivo in più ed ho il dovere di lottare fino alla fine. Le crisi poi, quelle no che non cambiano mai, oppure se cambiano lo fanno solo in peggio: ricordo ancora una crisi di intensità "da record" di qualche notte fa in cui l'ossigeno è stato DEL TUTTO inefficace ed il male era così forte che quasi credevo che mi sarebbe venuto un aneurisma tanto quanto sentivo le vene "esplodere" di dolore, un dolore che da 1 a 10 definirei 100 o forse anche di più, non lo so.
Come detto mi prenderò un po tempo in ogni caso, se davvero dovessi decidere di andare in Sudafrica spero di aver fatto la scena giusta ma questo lo si saprà solo dopo (ed in questo senso per un attimo mi è balenata nella testa persino l'idea di rivolgermi ad un sensitivo per sapere se dopo l'intervento potrò tornare a VIVERE, proprio io che mai ho creduto in vita mia ai vari santoni, guaritori, veggenti ecc.) ma questa è un'altra storia.
Ad ogni modo di seguito Le posto, per conoscenza, il link del sito web della Clinica di Johannesburg e la relazione scientifica illustrante la tecnica chirurgica minimamente invasiva proposta dal Dr. Elliot Shevel.
http://theheadacheclinic.net/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23507321
Le farò sapere come evolve.
Grazie
Cordiali saluti
G.
[#225]
Utente
Buonasera Dottor POLI,
si ricorda di me? Le scrivo questo messaggio per informarLa che (come mi aspettavo) alla fine anche l'elettrostimolazione sottocutanea PENS, effettuata sia a livello frontale che a livello occipitale nel corso della stessa seduta, ha fallito miseramente nel suo scopo, pertanto ad oggi niente è cambiato in termini sia di frequenza che di intensità delle crisi. La situazione era e resta drammatica. Le confermo che gli attacchi continuano a venire sia a destra che a sinistra del viso e che, nel mio caso, l'alcool ed il viaggiare in aereo NON costituiscono in NESSUN modo un fattore scatenante per le crisi stesse. Questo, unitamente al fatto che l'ossigeno e l'Imigran la maggioranza delle volte in cui li provo ad usare NON sono assolutamente efficaci costituiscono una serie di ATIPICITA' che rendono difficile se non impossibile il trattamento di questa malattia. Le posso citare solo alcune di queste atipicità:
1) l'occhio durante le crisi NON lacrima e non è rosso
2) tra tutti i trattamenti finora provati come da protocollo NESSUNO ha mai portato un alleviamento della sintomatologia stessa
Attualmente sono in attesa per provare un impianto occipitale (conosco già il risultato) mentre l'algologo a suo tempo mi aveva anche parlato di possibili blocchi del ganglio sfeno palatino e di cateteri anche se non mi è bene chiaro di cosa si tratti più precisamente.
Alterno periodi in cui sono stato anche 15 giorni consecutivi SENZA avere crisi (evento piuttosto raro per me) salvo poi avere una "ricaduta" in maniera del tutto spontanea e subdola.
Dando per scontato che una patologia così grave e seria NON possa avere una origine mentale (come invece mi sono anche sentito dire in passato da qualche "cialtrone") è palese che anche qualora anche questi ultimi due tentativi dovessero fallire sarei per prendere il primo aereo per il Sudafrica per provare la tecnica propostami dal Dr. Shevel.
Lei cosa ne pensa? Il mio grande dubbio è che anche la tecnica mini-invasiva del Dr. Shevel potrebbe clamorosamente fallire perchè è evidente che la mia è una cefalea trigemino-autonomica MOLTO ATIPICA e proprio questa sua atiipicità rende il quadro molto grave e complesso da trattare.
Lei cosa ne pensa?
La ringrazio tanto e Le auguro buon lavoro
Cordialità
G.
si ricorda di me? Le scrivo questo messaggio per informarLa che (come mi aspettavo) alla fine anche l'elettrostimolazione sottocutanea PENS, effettuata sia a livello frontale che a livello occipitale nel corso della stessa seduta, ha fallito miseramente nel suo scopo, pertanto ad oggi niente è cambiato in termini sia di frequenza che di intensità delle crisi. La situazione era e resta drammatica. Le confermo che gli attacchi continuano a venire sia a destra che a sinistra del viso e che, nel mio caso, l'alcool ed il viaggiare in aereo NON costituiscono in NESSUN modo un fattore scatenante per le crisi stesse. Questo, unitamente al fatto che l'ossigeno e l'Imigran la maggioranza delle volte in cui li provo ad usare NON sono assolutamente efficaci costituiscono una serie di ATIPICITA' che rendono difficile se non impossibile il trattamento di questa malattia. Le posso citare solo alcune di queste atipicità:
1) l'occhio durante le crisi NON lacrima e non è rosso
2) tra tutti i trattamenti finora provati come da protocollo NESSUNO ha mai portato un alleviamento della sintomatologia stessa
Attualmente sono in attesa per provare un impianto occipitale (conosco già il risultato) mentre l'algologo a suo tempo mi aveva anche parlato di possibili blocchi del ganglio sfeno palatino e di cateteri anche se non mi è bene chiaro di cosa si tratti più precisamente.
Alterno periodi in cui sono stato anche 15 giorni consecutivi SENZA avere crisi (evento piuttosto raro per me) salvo poi avere una "ricaduta" in maniera del tutto spontanea e subdola.
Dando per scontato che una patologia così grave e seria NON possa avere una origine mentale (come invece mi sono anche sentito dire in passato da qualche "cialtrone") è palese che anche qualora anche questi ultimi due tentativi dovessero fallire sarei per prendere il primo aereo per il Sudafrica per provare la tecnica propostami dal Dr. Shevel.
Lei cosa ne pensa? Il mio grande dubbio è che anche la tecnica mini-invasiva del Dr. Shevel potrebbe clamorosamente fallire perchè è evidente che la mia è una cefalea trigemino-autonomica MOLTO ATIPICA e proprio questa sua atiipicità rende il quadro molto grave e complesso da trattare.
Lei cosa ne pensa?
La ringrazio tanto e Le auguro buon lavoro
Cordialità
G.
[#226]
Buona sera a Lei,
Certamente rammento.
Il più lungo parere a distanza mai intrattenuto.
Mi sembra al medesimo tempo un assoluto diritto ed analogamente un dovere verso sè stesso, la sua salute e le persone a Lei care tentare qualsiasi attendibile ed "evidence based" chanche Le si si paventi innanzi.
Pertanto anche la tecnica mini-invasiva del Dr. Shevel fin in Sudafrica.
Non conosco nè i dettagli tecnici che la base teorica sulla quale la medesima si basa.
Ciò nonostante credo di poter dire e di aver imparato come "...non sia finita fino a che non è finita...".
Le auguro in bocca al lupo!
Cordialmente.
Certamente rammento.
Il più lungo parere a distanza mai intrattenuto.
Mi sembra al medesimo tempo un assoluto diritto ed analogamente un dovere verso sè stesso, la sua salute e le persone a Lei care tentare qualsiasi attendibile ed "evidence based" chanche Le si si paventi innanzi.
Pertanto anche la tecnica mini-invasiva del Dr. Shevel fin in Sudafrica.
Non conosco nè i dettagli tecnici che la base teorica sulla quale la medesima si basa.
Ciò nonostante credo di poter dire e di aver imparato come "...non sia finita fino a che non è finita...".
Le auguro in bocca al lupo!
Cordialmente.
[#228]
Utente
Grazie Dottor Poli e grazie anche a Lei Dottor Bernkopf.
Una domanda per il Dottor Poli: Lei ha mai sentito parlare della tecnica del CyberKnife messa a punto dal medico italiano dr. Pantaleo Romanelli? A Suo parere potrebbe essere qualcosa cui varrebbe la pena provare eventualmente prima dell'"ultima spiaggia" Sudafrica? Ho letto che trova impiego anche in patologie intrattabili tipo la mia con un rischio di effetti collaterali molto contenuto, conferma? Fino ad ora nessuno me lo ha mai proposto.
Sarebbe invece curioso e costruttivo sapere il Suo personalissimo punto di vista in merito all'atipicità delle mie crisi, tipo il fatto che NON esistono trigger scatenanti (tipo viaggiare in aereo oppure bere alcool) così come l'occhio che non lacrima e non si arrossa durante le crisi. Fino ad ora nessuno è stato in grado di fornire una spiegazione convincente in merito a ciò.
Grazie e buona domenica
G.
Una domanda per il Dottor Poli: Lei ha mai sentito parlare della tecnica del CyberKnife messa a punto dal medico italiano dr. Pantaleo Romanelli? A Suo parere potrebbe essere qualcosa cui varrebbe la pena provare eventualmente prima dell'"ultima spiaggia" Sudafrica? Ho letto che trova impiego anche in patologie intrattabili tipo la mia con un rischio di effetti collaterali molto contenuto, conferma? Fino ad ora nessuno me lo ha mai proposto.
Sarebbe invece curioso e costruttivo sapere il Suo personalissimo punto di vista in merito all'atipicità delle mie crisi, tipo il fatto che NON esistono trigger scatenanti (tipo viaggiare in aereo oppure bere alcool) così come l'occhio che non lacrima e non si arrossa durante le crisi. Fino ad ora nessuno è stato in grado di fornire una spiegazione convincente in merito a ciò.
Grazie e buona domenica
G.
[#229]
Si tratta di "radiochirurgia". I dettagli potrà facilmente trovarli sul web. Pertanto, nel caso volesse approfondire, può ripostare sinteticamente il quesito circa il CyberKnife in area "neurochirurgica" o meglio contattare direttamente il
Dr. Pantaleo Romanelli.
Circa le atipie del suo caso non sono riuscito a immaginare una risposta. E' pur sempre vero che non le ho mai avuto la possibilità di parlarle di persona.
Cordialmente.
Dr. Pantaleo Romanelli.
Circa le atipie del suo caso non sono riuscito a immaginare una risposta. E' pur sempre vero che non le ho mai avuto la possibilità di parlarle di persona.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 229 risposte e 30.9k visite dal 12/12/2014.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.