Macroematuria

Buongiorno vi contatto in merito ad una delucidazione.

Sono un ragazzo di 22 anni sano senza nessuna patologia; ad ottobre dell'anno scorso ho avuto un fortissimo episodio di macroematuria (il quale è perdurato per tutta la giornata per rientrare alla sera) e recandomi in pronto soccorso (ero fuori regione di residenza) mi è stato fatto uno stick urine e mi è stat data fosfomicina in busta per due giorni per sospetta cistite emorragica e mi è stato consigliato di effettuare un'ecografia addome completo.

L'ecografia è risultata completamente negativa e dopo una decina di giorni dall'antibiotico ho effettuato urinocoltura di controllo sotto consiglio del mio medico curante ed era negativa esattamente come gli ematochimici.

A distanza di qualche mese, più in particolare a partire da febbraio di quest'anno mi sono capitati 2-3 episodi in cui il primo getto di urina era molto rosso per poi ritornare ad una colorazione tipicamente giallo paglierino.

In seguito a questi episodi ho effettuato subito urinocoltura di controllo anche perché oltre alla lieve ematuria avvertivo bruciore minzionale e sensazione di mancato svuotamento vescicale; ogni volta le urinocolture erano negative.
A febbraio effettuo inoltre un'altra ecografia completa all'addome la quale risulta essere completamente negativa (vescica, reni, ureteri tutto a posto così come tutti gli altri organi interni).
Il medico mi prescrive inoltre anche il dosaggio del psa prostatico il quale rientra nei range di normalità (0, 506 ng/mL)

Sotto consiglio del mio medico di base effettuo una prima visita da specialista urologo il quale mi prescrive tac addome con/senza mezzo di contrasto e citologico urinario su 3 campioni.

La tac è risultata anch'essa completamente negativa mentre sto attendendo esito del citologico urinario.

Per quanta riguarda lesioni di natura neoplastica posso ritenermi tranquillo?
Eventuali polipi vescicali sono evidenziabili tramite la tac?

Temo che mi venga consigliato di effettuare cistoscopia e mi spaventa molto come esame per la sua invasività.

Vi ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Il PSA è un marcatore del tumore della prostata, evienienza del tutto inverosimile alla sua età, pertanto la sua valutazione è da ritenersi assolutamente inutile. L'infezione delle basse vie urinarie con complicanze emorragiche (cistite emorragica) è già molto rara nel maschio, diremmo ancor di più alla sua giovanissima età. Pertanto, anche se gli accertamenti fin ora eseguiti non hanno dimostrato alterazioni, considerando il persiste di un certo sanguinamento - seppur ridotto - è molto probabile che il nostro Collega che la sta seguendo direttamente consigli di eseguire un controllo endoscopico (uretro-cistoscopia. Se lei è così impaurito da un esame assai poco invasivo, se eseguito con lo strumento flessibile, può chiedere di procedere in sedazione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno la ringrazio per la risposta esaustiva e molto tempestiva.
Quindi lei ritiene che anche in caso di citologia urinaria negativa dovrò sottopormi a cistoscopia?
L'esame endoscopico si può quindi effettuare in sedazione cosciente?
La ringrazio nuovamente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Qualche decennio di esperienza ci ha insegnato che, se ci si vuol capire davvero qualcosa, ad un ragazzo di 22 anni la cistoscopia va fatta in sedazione. Anche la citologia urinaria alla sua età ha un valore relativo, perché i tumori delle vie urinarie sono estremamente rari.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la risposta.
La possibilità di effettuare l'esame in sedazione mi solleva anche perché sulla base di quello che mi dice capisco che sia a questo punto necessario.
L'urologo mi ha prescritto questi esami perché a suo parere le ecografie negative non erano sufficienti e voleva capirci meglio; mi ha dato anche un antibiotico perché mi ha detto che potrebbe essere una infiammazione prostatica.
Appena riceverò l'esito del citologico urinario (dovrei riceverlo entro la fine del mese) ritornerò dall'urologo per la seconda visita di controllo e ne discuterò molto approfonditamente, chiederò espressamente di effettuare l'esame endoscopico in sedazione cosciente-profonda.
La ringrazio molto,
cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Mi scusi ma qualora dovesse essere qualcosa ascrivibile a problematiche della parete vescicale (ispessimenti e/o altre lesioni neoplastiche) tramite tac dovevano evidenziarsi? giusto?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Diremmo di sì, in effetti l'ipotesi più probabile è che il sanguinamento derivi dal collo vescicale, probabilmente legato ad una congestione della prostata. La prudenza però non è mai abbastanza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la tempestività
Cordiali saluti