Cistoscopia per dolore vescicale ,bruciore uretra e stimolo di urinare continuo

Buongiorno,
7 giorni fa ho effettuato una cistoscopia per un problema che ho da anni ed anni, peso e dolore sulla vescica con stimolo di urinare, bruciore nell uretra continuo e flusso di urina debole e biforcuto.


Da quando ho fatto cistoscopia, dove non è uscito completamente niente, solo mi è stato detto che ho il collo vescicale infiammato e mi è stato dato vesiker come farmaco, però il flusso è completamente diminuito (subito dopo la cisstoscopia) ed è diventato ancora più biforcuto più di quanto avevo.

Premetto dopo aver effettuato l’esame non è uscito sangue ne bruciore.

È possibile che le cistoscopia abbia causato qualche danno?! Oppure può essere normale?
Ho paura che non torni più una minzione normale!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
L’ulteriore riduzione del flusso è probabilmente dovuta al farmaco che sta assumendo (solifenacina) che riduce la contrazione della vescica. Segnali il fatto al Collega che le ha prescritto questa terapia, per valutare se sia il caso di sospenderla. Il resto dei disturbi, in assenza di riscontri endoscopici significativi, potrebbe essere collegata da una comune prostatite cronica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Dottore in questi anni mi sono state fatte miliardi di diagnosi , ho sempre dolore sotto la parte dell addome inferiore ,sotto l’ombelico per intenderci , il penultimo urologo mi ha detto che ho un DOLORE PELVICO CRONICO (poiché la mia vescica è in contrazione costante )dottori ancor prima hanno detto che ho una disbiosi intestinale ,altri una congestione prostatica , ma è possibile non arrivare ad una diagnosi ? È possibile non curare un problema ? Oggi si curano anche alcuni tipi di tumore , proprio non capisco e sono affranto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Congestione prostatica, prostatite cronica, dolore pelvico cronico sono sostanzailmente modi diversi di definire la medesima situazione. Spesso i pazienti in cui si arriva a questa diagnosi hanno anche una alterazione della flora microbica intestinale (microbiòta), quasi sempre favorita dalle prolungate ed energiche terapie antibiotiche che sono state instaurate nel tempo senza indicazioni precise, visti i risultati discutibili. Lei non è affatto nuovo a questa situazione, avrà quindi già compreso che purtroppo non esista una terapia specifica di sicura efficacia e pertanto tutti gli specialisti si arrabattino in base alle loro abitudini ed esperianza, consigliando farmaci ed integtatori alimentari in combinazioni sempre diverse e fantasiose. Noi a distanza possiamo solo mantenerci in termini molto generali, ma sempre raccomandiamo l'importanza delle attenzioni allo stile di vita, che deve essere indirizzato ad una ragionevole regolarità in tutti i suoi aspetti principali: almentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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