Come riconoscere la prostatite

Come sì può riconoscere una prostatite batterica da una prostatite abatterica?


Il mio urologo mi ha prescritto due cicli di antibiotici da fare a distanza di 15gg uno dall'altro questo mi fa pensare che stiamo combattendo un batterio?


Inoltre:
Nel caso in cui non ci fosse un infezione batterica alla prostata significa che la prostatite è cronica?


Dopo essere guariti da una prostatite è possibile che si ripresenti?


Inoltre
Non sarà più possibile più trattenere l'urina?
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E' abbastanza difficile individuare con certezza la presenza di batteri nella prostata.
La vera prostatite acuta si presenta sempre con rialzo febbrile anche consistente. In questo caso si presume che la causa sia infettiva (batterica) e si provvede quindi con una terapia antibiotica empirica a largo spettro, senza eseguire riscontri batteriologici.
In tutti gli altri casi sarebbe necessario un riscontro batteriologico preciso. Questo è però difficile perché:
- l'urina attraversa troppo velocemente la propstata per caricarsi di eventuali batteri presenti in zona;
- il liquido seminale molto spesso si carica di batteri presenti nell'ultimo tratto dell'uretra o sulla superficie del glande, che non hanno quindi nulla a che fare con la prostata.
Noi siamo infatti in linea di massima contrari a somministrare antibiotici in modo empirico, oppure sopravvalutare il significato di una spermiocoltura, molto spesso falsamente positiva per contaminazione.
L'esperienza ed il buon senso guidano il da farsi, presupponendo che la maggioranza dei disturbi prostatici del giovane non hanno, oppure non hanno più, una causa infettiva, ma sono dovuti a semplice congestione della ghiandola, perlopiù dovuta ad uno stile di vita scorretto, con riferimento ai suoi elementi più importanti: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Tutti questi dovrebbero essere - prima di tutto - indirizzati ad una ragionevole regolarità.
In casi particolari in cui persiste comunque il dubbio di una infezione si ricorre al test di Stamey-Meares (o dei tre bicchieri), più preciso nell'individuare una possibile positività. Posto che anche questo risultato debba essere considerato criticamente e non solo essere preso a pretesto per una incongrua terapia antibiotica.

Paolo Piana
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La ringrazio dottore
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Le raccomandiamo di non avviare nyive richieste di consulto per situazioni già discusse del tutto recentemente, ma aggiungere eventuali integrazioni od ulteriori domand sempre qui di seguito.

Il tumore della prostata non è verosimile alla sua giovanissima età, se non riesce a levarselo dalla testa ha forse bisogno di uno psicologo, più che di un urologo (!)
Scherzi a parte, non possiamo che confermare il sospetto diagnostico del nostro Collega. Crediamo che con qualche attenzione in più allo stile di vita non ci sarà la necessità di ulteriori accertamenti e cure.

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Ancora una volta, le raccomandiamo di non avviare nyive richieste di consulto per situazioni già discusse del tutto recentemente, ma aggiungere eventuali integrazioni od ulteriori domand sempre qui di seguito.


Il valore del PSA non è mai troppo basso.
A 20 anni l'evenienza di un tumore della prostata è assolutamente inverosimile.

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In riferimento al consulto nel quale le chiedevo se era possibile masturbarsi durante la prostatite:

Come posso capire se è l'eiaculazione a disturbare la prostata?
Inoltre ieri sono stato da un medico chirurgo (non urologo) che guardando le mie analisi ed il valore psa ad 1,8 ha detto che il valore è perfetto e che quindi non ho una prostatite, se ci fosse stata una prostatite in atto il valore sarebbe dovuto essere di maggiore entità

A discapito di ciò che dice il mio urologo che dopo la visita (palpazione della prostata) mi ha detto di avere una prostatite. Prescrivendomi i due cicli di antibiotici distanti 15gg l'uno dall'altro.
Sono ora nel periodo di stop ovvero i 15gg e la presenza di sangue nelle urine è aumentata.
Il chirurgo ieri mi disse che dell'ecografia si evidenziava una microcalcolosi bilaterale e che quindi erano dei piccoli calcoli che graffiavano la mucosa... mi ha consigliato di bere molto.
Nel frattempo sarà il condizionamento psicologico ma a 20 anni ho difficoltà nell'iniziare la minzione ed a volte nel mantenerla (premetto che la cosa mi sta stressando)

Non sò più che fare, vado nella disperazione totale.
Vorrei fare una tac dottore.
Consigli?

PS. Mi scuso per il fastidio nel caso la stia seccando, cmq sono già in cura da uno psicologo
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Pare ovvio che se l'eiaculazione stessa induce od accentua la presenza di disturbi genitali, sia il caso di limitare o quantomeno non insistere. Come probabilmente le abbiamo già scritto, il PSA è essenzialmente un marcatore del tumore della prostata, utilizzarne il valore per interpretare altre situazioni è errato e fuorviante. E' vero che il PSA può aumentate in modo non specifio in corso di prostatite, ma questo è assolutamente variabile. Al fatto che la fantomatica renella od i microcalcoli - graffino - la mucosa noi non abbiamo mai creduto. Bere molta acqua è comunque un consiglio quasi universalmente valido.

Paolo Piana
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Gentile dottore, spero di non darle troppo disturbo...
Avendo ormai quasi terminato la cura per la prostata ed avendo notato nuovamente sangue nelle urine... appurato che se avessi la renella dovrei avere un minimo di fastidio, la mia attenzione si è spostata sulla vescica.
E se fosse un carcinoma alla vescica?
Ho fatto due volte l'ecografia addome completo e da essa non risulta nulla, però un dubbio mi assale:
Siccome al momento dell'ecografia la vescica non era del tutto piena è possibile che a causa della limitata distensione non sia possibile vedere un tumore?
I miei unici sintomi sono sangue nelle urine che appare e riscompare(in particolar modo se mi sforzo) e raramente un dolore sordo nell'area del basso ventre e nell'area bassa della schiena.
Premetto che i due specialisti da cui sono seguito mi hanno detto:
Il primo: La prostatite
Il secondo: La renella che graffia la mucosa e fa sanguinare...

C'è la possibilità di un tumore alla vescica a 20 anni?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
- C'è la possibilità di un tumore alla vescica a 20 anni? -

Più facile prendersi in testa un meteorite (!), Vi possono essere molte altre cause del modesto sanguinamento. Andare avanti con le indagini dipende essenzialmente dall'entità di segni e sintomi, da valutare con molto buon senso.

Paolo Piana
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Gentile dottore, ci tenevo ad aggiornarla che dopo tutto questi vai e vieni, mi hanno fatto una tac dalla quale si evince questo:
Fegato in sede, di forma e volume normali, di densità finemente disomogenea e modicamente
steatosico, senza rilievo di definite lesioni focali a carattere evolutivo. Vie biliari non dilatate.
Milza morfovolumetricamente nei limiti e di densità omogenea.
Pancreas nei limiti della norma per volume e morfologia, omogeneo per densità.
Surreni nei limiti della norma.
Reni in sede, regolari per volume e struttura; in fase pre-contrastografica si apprezza una
formazione litiasica di circa 4 mm nel lume del giunto pielo-ureterale destro.
Conservata la funzionalità escretoria renale bilaterale; minimo ispessimento congestizio/reattivo
delle parcti del bacinetto e del terzo prossimale dell'uretere a destra.
Ureteri, per il resto, regolari per decorso e calibro.
Vescica ben distesa, a pareti regolari.
Prostata di volume normale e di densità finemente disomogenea.
Assenza di significative linfoadenomegalie retroperitoneali e pelviche.

Alla fine sono solo microcalcoli?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Forse lei ha avuto davvero una lieve infiammazione della prostata, ma il rilievo più importante di questa TAC è la presenza a destra di un piccolo calcolo che sta cercando di scendere dal rene alla vescica, avendo appena iniziato il suo percorso (giunto pielo-ureterale). Ovviamente lei si deve affidare al più presto ad un nostro Collega specialista in urologia con competenza specifica nel trattamento dei calcoli. Probabilmente le sarà consigliata una terapia idonea ad aiutare il transito di questo calcolo.

Paolo Piana
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Gentile dottore, esattamente qualche giorno dopo il suo consiglio mi sono rivolto al mio urologo, il quale non mi ha dato alcuna cura per facilitare l'espulsione del micro calcolo, suggerendomi solo di bere e di consultare un nefrologo.
Nel frattempo però la stessa sera mi sono arrivate le coliche, seppur di dolore non esagerato, contattando un amico di famiglia medico chirurgo, mi ha dato una sorta di terapia per calmare il dolore, ovvero assunzione di spasmex in compressa una la mattina e una la sera.
Dopo qualche giorno, alla scomparsa dei sintomi ho sospeso la curetta e tutto era normale, pensavo di aver espulso il calcolo.
Dopo circa una settimana (dopo una breve camminata), ho sentito nuovamente il dolore al rene che si è poi propagato nel basso ventre, vado in bagno e nuovamente c'è del sangue!
Nella serata vedo all'interno dell'urina come della sabbiolina nera pochi granelli, quasi invisibili.
Da allora il dolore è continuato, ed ho ripreso la curetta antidolorifica e quando vado in bagno almeno due volte su cinque vedo ancora sangue vivo che colora la pipì facendola diventare rossa.

Sono davvero preoccupato! Che altro posso fare???
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Lei non ha bisogno di una - curetta - ma di affrontare seriamente questa situazione. Evidentemente il suo urologo si occupa di altro, ma non di calcoli. Come le abbiamo già scritto, lei si deve affidare al più presto ad un nostro Collega specialista in urologia con competenza specifica nel trattamento dei calcoli. Probabilmente le sarà consigliata una terapia idonea ad aiutare il transito, cosiddetta - espulsiva - (es. alfa-litico + cortisone)..

Paolo Piana
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Gentile dottore, le riscrivo siccome sono andato da un ulteriore urologo il quale dopo avermi fatto un'ulteriore eco addome e notato di nuovo la microlitasi mi ha prescritto degli integratori alimentari da prendere mattina e sera per due mesi, per l'espulsione del calcolo, continuando la cura antinfiammatoria con spasmex cpr solo mattina per 10gg.
Passati i 10gg ho continuato con questi integratori, che ho dimenticato di prendere per qualche gg, ma mi sono sempre mantenuto idratato come consigliatomi.
Mentre le scrivo ho delle coliche pazzesche, ho ripreso spasmex ed il dolore non passa, sotto consiglio medico ne ho assunte due cpr e si è alleviato, rimanendo comunque con un idolensimento, sperando che il dolore non si ripresenti nell'immediato.

Io la scongiuro, mi indirizzi, come posso fare per espellere al più presto questo dannato calcolo!
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Se ha delle colliche - pazzesche - certamente non può attendere che facciano effetto gli integratori alimentari. Le consigliamo di rivolgersi al pronto soccorso di un ospedale in cui vi sia una guardia urologica attiva.

Paolo Piana
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Buonasera, dopo un ulteriore consulto da nuovo medico urologo, per via di questo maledetto calcolo di 4mm ho avuto una cura che consiste nell'assunzione di deltacortene per tre giorni a scalare di dosaggio (prima intero, poi metà, poi un quarto) per il dolore che devo dire a distanza di tre giorni essere scomparso.
L'assunzione di OMNIC compresse la sera con ulteriore 'ausilio di lithos plus 1 cpr mattina e sera (tutto ciò sino all'espulsione del calcolo). Si spera...

Nel frattempo vorrei porre alla SV una domanda.
Ho notato che quando vado in bagno ad urinare, dopo aver urinato, se rimango rilassato per qualche minuto sul WC magari distratto dal cellulare etc... ogni tanto esce ancora della pipì.
Forse la domanda è stupida, ma per un ragazzo può suscitare curiosità, è normale o dovrei preoccuparmi di un'eventuale incompleto svuotamento della vescica?
Premetto che non ho sintomi quali sensazione di pressione o di vescica piena etc... ma da quando ho iniziato a notarlo, forse per la fissazione, vado più spesso in bagno, ho sempre la sensazione di dover fare pipì e infatti vado e la faccio.

Mi scuso per i fastidi sò di risultare stupido.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La posizione seduta può causare uno svuotamento non immediatamente completo della vescica, dipende anche parecchio dalla costituzione fisica.

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Dottore un ultima domanda. Spero di conoscerla un giorno per ringraziarla della sua disponibilità nell'ascolto dei pazienti. Cosa RARA. Mi permetta di dirglielo.

Per questa situazione del calcolo, ora come già detto sono in cura da un altro urologo che mi ha dato questa cura, devo dire che da quando sto facendo questa cura la situazione è in netto miglioramento. Ogni tanto ho qualche fastidio non più direttamente al rene destro ma solo un pò più giù, che non è un dolore ma bensì più un lieve bruciore ad intermittenza ed a volte lo sento e a volte no. Le urine per tutta la giornata sono sempre chiare ma poi al mattino sono praticamente color Coca Cola e se lascio posare si notano sul fondo sedimenti quasi marroncini di una consistenza come se fosse muco.
Saprebbe dirmi se questo è normale?

Dopo aver visitato 4 urologi diversi
1 ospedale che non c'ha capito nulla
Fatto 3 ecografie addome completo
1 uro TAC con e senza mezzo di contrasto

Vorrei tranquillizzarmi di non avere qualche tumore al rene o alla vescica che non è stato visualizzato!

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Alla sua età i tumori dell'apparato urinario sono talmente rari da essere quais inverosimili.
Purtroppo non c'è nulla di più imprevedibile dell'espulsione spontanea dei calcoli urinari. L'associazione di cortisone ed alfa-litico (tamsulosina ed altri) è la terapia più comune, ma l'efficacia è molto variabile. In linea di massima, più il calcolo e piccolo e meno causa fastidi e più si è invogliati ad attendere che la fortuna faccia la sua parte. Bisogna però essere coscienti del fatto che questa attesa non può essere a tempo indeterminato, entro qualche mese la situazione deve essere comunque risolta.

Paolo Piana
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Quindi è normale che l'urina del mattino sia di quel colore?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Con un calcolo ancora come indesiderato ospite, il colore dell'urina può essere assolutamente variabile per la presenza di tracce di sangue. Inoltre le prime urine al risveglio sono naturalmente più concentrate e di colore ambrato, perché mentre si dorme non si assumono liquidi e perlopiù si suda anche abbastanza.

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La ringrazio dottore.
Un calcolo di queste dimensioni può causare un blocco urinario o ritenzione urinaria?

Ho il terrore di dover mettere un catetere a 21 anni!
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Certamente no. L'uretra ha un diametro molto superiore a quello dell'uretere.

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Buonasera gentile dottore. Per gli uomini è consigliato urinare in piedi o seduti?
Ho letto che da seduti fa bene alla prostata ed ai muscoli della vescica.
E invece urinare a "mo la turca" ?
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Gentile dottore, buonasera, come già accennato a causa di calcolosi renale il mio medico mi ha prescritto OMNIC compresse da assumere la sera.
È possibile che questo mi causi, durante tutto io corso della giornata successiva ritardi nella minzione? Non riesco proprio ad avviarla, ovvero ci metto un bel pò.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La tamsulosina è utilizzata principalmente nei disturbi urinari ostruttivi dovuti all'ingrossamento benigno della prostata dell'età matura. Pertanto ha un'azione generalmente facilitante la minzione, paradossalmente il contrario di quanto lei ci riferisce. E' pur vero che anche altri farmaci utilizzati abitualmente in età matura, nei giovani possono dimostrare effetti diversi. Per sincerrsene, non vi è altro modo che interrompere l'assunzione, già dopo un paio di giorni si dovrebbero notare delle differenze. Accessoriamente, la tamsulosina viene utilizzata per facilitare l'espulsione spontanea di piccoli calcoli che si trovano lungo l'uretere, soprattutto l'ultimo tratto. L'efficacia è molto variabile ed imprevedibile, ma al momento non esistono alternative migliori.

Paolo Piana
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Gentile dottore, a distanza di tanto tempo ho rifatto l'ecografia ed il calcolo è ancora dove veniva evidenziato dalla TAC di Gennaio. Il medico l'ho cambiato. Stiamo pensando di farlo bombardare con le onde d'urto siccome ormai sono 2 mesi e le coliche, dopo mesi di silenzio, sono anche aumentate.

Fa male il bombardamento?
Si esegue in ospedale?
C'è bisogno di degenza?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L'applicazione delle onde d'urto su un calcolo dell'uretere è fattibile, ma le possibilità di risoluzione sono modeste, poiché buona parte dell'energia viene assorbita dalle pareti dell'uretere stesso, pertanto il calcolo non si rompe o lo fa solo in parte. Si può provare, ma tutto sommato questo tende in genere a spostare parecchio in avanti nel tempo la risoluzione completa. Oggigiorno queste situazioni vengono brillantemente e rapidamente risolte con un intervento endoscopico di minima invasività (ureteroscopia operativa). E' abbastanza raro dover intervenire su calcoli così piccoli, ma dopo le settimane ed i mesi d'attesa senza esito favorevole diventa impegnativo attendere oltre.

Paolo Piana
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Gentile dottore, l'urologo eseguendo una ecografia direttamente lui non fatta da terzi, ha appurato che il calcolo è di 8mm e non di 4. Mi ha assicurato che per l'80% potrebbe uscire da solo. Prescrivendomi SPASMEX intramuscolo una a sera per una settimana, omnic compresse una a sera sempre per una settimana e Orudis supposte per una settimana. Oltre al raccomandarsi di continuare a bere.
Al termine di questa settimana di cure, dovrò ritornare a visita e se non l'avrò espulso o esso non avrà fatto strada dovrà operarmi.

Si parla di Litotrissia endoscopica.
Cos'è?
Come si esegue?
Quanto dura?
Bisogna fare l'operazione a vescica piena o vuota?
C'è un periodo di degenza in ospedale?

Evito di cercare su internet e chiedo a voi esperti
Grazie per le risposte.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La misurazione ecografica dei piccoli calcoli è ben poco affidabile, non ci stupiamo di vistose discrepanze. Dunque attendiamo il risultato di questa ennesima terapia, poi si vedrà.
Dell’intervento endoscopico abbiamo già scritto,, il calcolo viene raggiunto attraverso le vie urinarie naturali e quindi frammentato con il laser. Quanto dura l’intervento dipende da vari motivi, ma a lei non interessa, poiché sarà in anestesia. Nella nostra pratica, il ricovero avviene in giornata se il paziente è in zona, oppure con una notte di ricovero.

Paolo Piana
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Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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