Differenziazione tra ipertrofia prostatica e problemi vescicali
Salve, avendo problemi da lunga data di pollachiuria e nicturia volevo chiedere che esami devo chiedere al medico per differenziare tra iperplasia prostatica oppure problemi alla vescica.
I miei dubbi mi vengono in quanto nonostante assuno alfalitici da circa 12 anni e da circa un anno assumo anche dutasteride e anche cialis da 2, 5 i sintomi negli ultimi mesi sono molto peggiorati, la prostata risulta ingrossata da sempre però questo aumento dei sintomi improvvisi non mi convince anche perché non si è mai pensato a valutare eventuali problemi alla vescica.
E se provassi con farmaci per l iperattività vescicale?
I miei dubbi mi vengono in quanto nonostante assuno alfalitici da circa 12 anni e da circa un anno assumo anche dutasteride e anche cialis da 2, 5 i sintomi negli ultimi mesi sono molto peggiorati, la prostata risulta ingrossata da sempre però questo aumento dei sintomi improvvisi non mi convince anche perché non si è mai pensato a valutare eventuali problemi alla vescica.
E se provassi con farmaci per l iperattività vescicale?
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L'unico accertamento che può fare definitiva chiarezza è l'indagine urodinamica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie dottore per la risposta, sarebbe così gentile da spiegarmi cosa sarebbe l indagine uro dinamica? Se è un esame invasivo oppure altro? Inoltre ne approfitto per un ulteriore chiarimento, alcuni suoi colleghi consigliano in caso di pollachiuria di resistere nel praticare la minzione per abituare la vescica a contenere l urina altri invece dicono che bisogna urinare appena se ne sente il bisogno altrimenti si danneggia la vescica, quale è secondo lei la cosa giusta da fare?
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L’indagine urodinamica permette sostanzialmente di stabilire dei riferimenti precisi relativi alla funzione urinaria (es. pressione che si sviluppa all’interno della vescica, flusso, presenza di contrazioni involontarie, eccetera). Il risultato consente di formulare delle diagnosi la cui precisione non sarebbe raggiungibile solo con l’interpretazione dei sintomi e degli accertamenti radiologici. L’esame è da considerare minimamente invasivo, eseguito in ambulatorio, comporta l’inserimento in vescica di un sottile catetere di diametro pari circa ad un quarto dei cateteri normali.
Proprio in base al risultato dell’indagine urodinamica si potrà dare una risposta precisa alla domanda che ci pone sul trattenere o meno lo stimolo urinario. A situazioni differenti, corrispondono infatti differenti tipi di consiglio.
Proprio in base al risultato dell’indagine urodinamica si potrà dare una risposta precisa alla domanda che ci pone sul trattenere o meno lo stimolo urinario. A situazioni differenti, corrispondono infatti differenti tipi di consiglio.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Dottore scusate ancora se approfitto della vostra disponibilità però ieri ho fatto un ecografia con residuo vescicale il quale è risultato pari a 198 ml, allora poiché chi ha l ipertrofia prostatica è risaputo che se trattiene troppo la minzione poi l urina esce poco difatti dopo dieci minuti ho dovuto urinare di nuovo vi volevo domandare se ha senso fare l ecografia dopo aver urinato normalmente senza bere prima un lt di acqua e poi trattenere ma farlo normalmente al solo scopo di valutare il residuo in una condizione di normalità. Inoltre volevo aggiornarla che a seguito di terapia con dutasteride iniziata a maggio a giorni alterni la prostata da 63 cm cubici e passata a56 mentre il lobo aggettante in vescica è rimasto invariato pari a 19 mm, sto pensando di assumere dutasteride tutti i giorni anche se nonostante il ridimensionamento i sintomi di pollachiuria e nicturia sono aumentati grazie e buon lavoro
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Infatti noi ai residui vescicali valutati in queste condizioni non facciamo alcun affidamento. La riduzione volumetrica della prostata è insignificante, quel che conta è eventualmente la inequivocabile riduzione dei disturbi urinari.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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È sostanzialmente questione di pazienza e buon senso. La fretta, come sempre accade, è cattiva consigliera.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 397 visite dal 20/01/2025.
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