Evidenza di carcinoma uroteliale?
Buongiorno dottori.
Mio padre, 72 anni, in seguito ad aver trovato in una occasione urine rosso sangue 2/3 mesi fa, ha effettuato tac addome con mdc (impossibile eseguire cistoscopia causa stenosi dell uretra) su consiglio dell'urologo.
Vorrei capire se dal referto risulta qualcosa di grave o urgente.
Riporto il referto: fegato nei limiti della normalita, assenza di lesioni focali solide.
Colecisti normodistesa, alitisiatica.
Vie biliari non dilatate.
Milza, pancreas, surreni e reni nei limiti della normalità.
Sporadiche formazioni cistiche corticali di cui la maggiore a sinistra, diametro 28 mm.
Vie escretrici urinarie non dilatate bilateralmente.
Doppio distretto a destra con duplice uretere che si congiungono a livello dell'imbocco della pelvi.
D'ambo i lati si rileva tenue accentuazione dell'impregnazione contrastografica delle pareti della pelvi renale senza evidenza di immagini di minus evidenziabili con la metodica.
Utile integrazione con citologia urinaria.
Emissione di urina radiopaca avviene in tempi fisiologici.
Vescica appare priva di aggetti endoluminali.
Non si rileva versamento peritoneale ne adenopatie sottodiaframmatiche.
Vi sono calcificazioni ateromastiche delle pareti arteriose comprese in esame, specie a carico dell'aorta addominale, ectasica in sede sottorenale (DAP 20mm).
Segni di spondilodiscoartrosi ai livelli compresi in esame.
Il quesito diagnostico era "evidenza di carcinoma uroteliale?
" e mi sono un pò preoccupato.
Grazie a chi risponderà.
Cordiali saluti.
Mio padre, 72 anni, in seguito ad aver trovato in una occasione urine rosso sangue 2/3 mesi fa, ha effettuato tac addome con mdc (impossibile eseguire cistoscopia causa stenosi dell uretra) su consiglio dell'urologo.
Vorrei capire se dal referto risulta qualcosa di grave o urgente.
Riporto il referto: fegato nei limiti della normalita, assenza di lesioni focali solide.
Colecisti normodistesa, alitisiatica.
Vie biliari non dilatate.
Milza, pancreas, surreni e reni nei limiti della normalità.
Sporadiche formazioni cistiche corticali di cui la maggiore a sinistra, diametro 28 mm.
Vie escretrici urinarie non dilatate bilateralmente.
Doppio distretto a destra con duplice uretere che si congiungono a livello dell'imbocco della pelvi.
D'ambo i lati si rileva tenue accentuazione dell'impregnazione contrastografica delle pareti della pelvi renale senza evidenza di immagini di minus evidenziabili con la metodica.
Utile integrazione con citologia urinaria.
Emissione di urina radiopaca avviene in tempi fisiologici.
Vescica appare priva di aggetti endoluminali.
Non si rileva versamento peritoneale ne adenopatie sottodiaframmatiche.
Vi sono calcificazioni ateromastiche delle pareti arteriose comprese in esame, specie a carico dell'aorta addominale, ectasica in sede sottorenale (DAP 20mm).
Segni di spondilodiscoartrosi ai livelli compresi in esame.
Il quesito diagnostico era "evidenza di carcinoma uroteliale?
" e mi sono un pò preoccupato.
Grazie a chi risponderà.
Cordiali saluti.
Se l'ematuria non era accompagnata da disturbi urinari, la valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia) è senz'altro indispensabile. Eseguita in anestesia, comporterà anche la risoluzione della stènosi dell'uretra.
Se vi erano dei disturbi irritativi (ora forse risolti?) e l'episodio di sanguinamento è stato isolato, si può pensare di ripetere una ecografia dell'addome, esame delle uirne ed esame citologico delle urine tra un paio di mesi.
Se vi erano dei disturbi irritativi (ora forse risolti?) e l'episodio di sanguinamento è stato isolato, si può pensare di ripetere una ecografia dell'addome, esame delle uirne ed esame citologico delle urine tra un paio di mesi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Buongiorno dottore, grazie per la risposta, la aggiorno sulla situazione e aggiungo alcuni dettagli. Mio padre ha subito nel 2019 l'asportazione della prostata per tumore della prostata nel 2019. È portatore di protesi ATOMS per incontinenza urinaria. Ha sofferto svariate volte nel corso della vita di calcoli ai reni. Al momento la stenosi dell'uretra non comporta difficoltà nella minzione. Da quel che ricordo, l'episodio di ematuria non era asccompagnato da disturbi urinari. Ho alcune domande. Come mai è necessaria la cistoscopia? La tac da me presentata precedentemente non è sufficiente a escludere la presenza di un tumore alla vescica? Non so cosa intende per disturbi irritativi. L'ematuria è stato un episodio singolo. Mio padre è andato con la tac dall'urologo e ha detto che è tutto a posto e non c'è bisogno di fare nulla, se non un citologico per scrupolo. Abbiamo fatto il citologico ha inizio aprile che recita: primo campione numerose emazie, rari granulociti neutrofili scarse cellule pavimentose e uroteliali. Campione adeguato per giudizio citologico. Reperto discretamente ematico, negativo per carcinoma uroteliale di alto grado NHGUC. Secondo campione: rare emazie e granulociti neutrofili. Rarissime cellule pavimentose e uroteliali. Campione NON adeguato per giudizio citologico. Terzo campione: tappeto di emazie e granulociti neutrofili, cellule pavimentose e uroteliali, talune, aggregate in strutture similpapillari con irregolarità nucleari da lievi a moderate. Campione adeguato per giudizio citologico. Reperto intensamente ematico e flogistico, con presenza di cellule uroteliali atipiche AUC. Sitema refertazione paris 2022. Potrebbe darmi qualche delucidazione sulla situazione? Sono un pò confuso. Grazie e cordiali saluti.
Tutto sommato, ci pare opportuno andare a dare un'occhiata in cistoscopia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 412 visite dal 23/03/2025.
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