Squilibrio ormonale o cistite interstiziale?
Salve,
Vi contatto a causa di una problematica che é comparsa all'incirca una settimana fa.
Premetto innanzitutto che ho sofferto di cistiti recidivanti per circa 4 anni, da fine 2017 a metá 2021, durante i quali soffrivo di cistite ogni 1-2 mesi.
Dopo di che, ho inserito la spirale Jaydess a ottobre 2021, e da allora non ho mai piú sofferto di cistite.
Tornando ad oggi, ho cambiato recentemente la mia spirale scaduti i 3 anni, e con l'inserimento della nuova (sempre Jaydess) ho iniziato a soffrire di spotting post-coitale.
In seguito a visita ginecologica, con pap test, colposcopia e biopsia tutti negativi, la mia ginecologa ha concluso avessi un'infiammazione del collo dell'utero e mi ha prescritto Doxiciclina 2x al giorno per 7 giorni, ed ho rimosso (di mia iniziativa) la spirale nel caso in cui l'infiammazione fosse causata da quella.
Passata 1 settimana circa dalla rimozione della spirale, e durante l'assunzione dell'antibiotico, inizio ad avere lievi sintomi di cistite, quali costante bruciore all'uretra e sensazione di dover urinare costante, ma non bruciore durante la minzione o urgenza.
Dal momento che ero in vacanza all'estero, ho preso in maniera empirica 1x bustina di Monuril e Cefalexina 3x al giorno per 5x giorni, senza giovamento.
Al rientro, a 3 giorni dalla comparsa dei sintomi e dell'assunzione di Cefalexina + Doxiciclina, ho effettuato una urinocultura, uscita negativa.
Tutt'oggi, conclusi gli antibiotici, continuo ad avere un bruciore/fastidio (quasi solletico) all'uretra, ed una sensazione quasi costante di dover urinare, ma senza urgenza.
Nel frattempo, oggi mi é arrivato il ciclo a distanza di 2 settimane dalla rimozione della spirale, ed i sintomi sembrano essersi leggermente attenuati, ma sempre presenti.
Ho prenotato una visita urologica ed una ginecologica la settimana prossima, ma nel frattempo le mie domande sono:
- É possibile che la mia cistite, o sintomi simil-cistite siano dovuti a cause ormonali, data la "coincidenza" che le cistiti siano scomparse con la IUD, e ricomparsa appena tolta?
In quel caso, suggerisce il reinserimento della spirale?
- É possibile che l'urinocoltura sia uscita negativa a causa degli antibiotici che stavo assumendo, ma ci sia in realtá una cistite batterica in atto?
- Ho il terrore di avere una cistite interstiziale, considerando l'urinocoltura negativa e la non risposta al trattamento antibiotico.
Puó essere plausibile?
- Che esami o iter diagnostico suggerisce?
Ringrazio anticipatamente.
Vi contatto a causa di una problematica che é comparsa all'incirca una settimana fa.
Premetto innanzitutto che ho sofferto di cistiti recidivanti per circa 4 anni, da fine 2017 a metá 2021, durante i quali soffrivo di cistite ogni 1-2 mesi.
Dopo di che, ho inserito la spirale Jaydess a ottobre 2021, e da allora non ho mai piú sofferto di cistite.
Tornando ad oggi, ho cambiato recentemente la mia spirale scaduti i 3 anni, e con l'inserimento della nuova (sempre Jaydess) ho iniziato a soffrire di spotting post-coitale.
In seguito a visita ginecologica, con pap test, colposcopia e biopsia tutti negativi, la mia ginecologa ha concluso avessi un'infiammazione del collo dell'utero e mi ha prescritto Doxiciclina 2x al giorno per 7 giorni, ed ho rimosso (di mia iniziativa) la spirale nel caso in cui l'infiammazione fosse causata da quella.
Passata 1 settimana circa dalla rimozione della spirale, e durante l'assunzione dell'antibiotico, inizio ad avere lievi sintomi di cistite, quali costante bruciore all'uretra e sensazione di dover urinare costante, ma non bruciore durante la minzione o urgenza.
Dal momento che ero in vacanza all'estero, ho preso in maniera empirica 1x bustina di Monuril e Cefalexina 3x al giorno per 5x giorni, senza giovamento.
Al rientro, a 3 giorni dalla comparsa dei sintomi e dell'assunzione di Cefalexina + Doxiciclina, ho effettuato una urinocultura, uscita negativa.
Tutt'oggi, conclusi gli antibiotici, continuo ad avere un bruciore/fastidio (quasi solletico) all'uretra, ed una sensazione quasi costante di dover urinare, ma senza urgenza.
Nel frattempo, oggi mi é arrivato il ciclo a distanza di 2 settimane dalla rimozione della spirale, ed i sintomi sembrano essersi leggermente attenuati, ma sempre presenti.
Ho prenotato una visita urologica ed una ginecologica la settimana prossima, ma nel frattempo le mie domande sono:
- É possibile che la mia cistite, o sintomi simil-cistite siano dovuti a cause ormonali, data la "coincidenza" che le cistiti siano scomparse con la IUD, e ricomparsa appena tolta?
In quel caso, suggerisce il reinserimento della spirale?
- É possibile che l'urinocoltura sia uscita negativa a causa degli antibiotici che stavo assumendo, ma ci sia in realtá una cistite batterica in atto?
- Ho il terrore di avere una cistite interstiziale, considerando l'urinocoltura negativa e la non risposta al trattamento antibiotico.
Puó essere plausibile?
- Che esami o iter diagnostico suggerisce?
Ringrazio anticipatamente.
Dalle moldailità di insorgenza e di evoluzione dei suoi disturbi pare abbastanza evidente che vi sia un legame diretto con il quadro ormonale ed il suo equilibrio. E' molto discutibile che sia stata instaurata una terapia antibiotica empirica, che in queste situazioni non ha alcuna efficacia ed unicamente effetti collaterali. In ogni caso, è certamente da eseguire almeno ora un esame delle urine con urocoltura. La visita urologica diretta è certamente utile, ma molto probabilmente dovranno essere presi nuovamente dei provvedimenti ormonali di interesse ginecologico (es. supporto di progesterone nella seconda fase del ciclo).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la sua risposta.
Il campione delle urine con urocultura è stato fatto durante l’assunzione degli antibiotici, ed è uscito negativo. Tuttavia a me continuano i fastidi di bruciore e constante sensazione di dover urinare, che mi danno non poco disturbo.
Le ripropongo le mie domande:
- É possibile che l'urinocoltura sia uscita negativa a causa degli antibiotici che stavo assumendo, ma ci sia in realtá una cistite batterica in atto?
- Ho il terrore di avere una cistite interstiziale, considerando l'urinocoltura negativa e la non risposta al trattamento antibiotico.
Puó essere plausibile?
- Che esami o iter diagnostico suggerisce?
La ringrazio anticipatamente.
Il campione delle urine con urocultura è stato fatto durante l’assunzione degli antibiotici, ed è uscito negativo. Tuttavia a me continuano i fastidi di bruciore e constante sensazione di dover urinare, che mi danno non poco disturbo.
Le ripropongo le mie domande:
- É possibile che l'urinocoltura sia uscita negativa a causa degli antibiotici che stavo assumendo, ma ci sia in realtá una cistite batterica in atto?
- Ho il terrore di avere una cistite interstiziale, considerando l'urinocoltura negativa e la non risposta al trattamento antibiotico.
Puó essere plausibile?
- Che esami o iter diagnostico suggerisce?
La ringrazio anticipatamente.
1) Teoricamente possibile, ma praticamente improbabile.
2) La cistite intestizaile non si immagina, ma viene diagnosticata in base ad una storia clinica assai diversa dalla sua, alla valutazione endoscopica con prelievi bioptici ed all'indagine urodinamica.
3) Inizi da un semplicissimo esame dell'urine con urocoltura. La presenza ed il numero di cellule infiammatoria (leucociti) guiderà la prosecuzione degli accertamenti.
2) La cistite intestizaile non si immagina, ma viene diagnosticata in base ad una storia clinica assai diversa dalla sua, alla valutazione endoscopica con prelievi bioptici ed all'indagine urodinamica.
3) Inizi da un semplicissimo esame dell'urine con urocoltura. La presenza ed il numero di cellule infiammatoria (leucociti) guiderà la prosecuzione degli accertamenti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie mille nuovamente per la sua risposte.
Quindi lei ritiene che l’urocultura sarebbe uscita positiva, se fosse una cistite batterica, e che la mia non sia batterica?
Ed in quel caso, perché suggerisce una seconda urocultura? E cosa potrebbe essere se non una cistite batterica?
Può esserci qualche legame tra la sintomatologia simil-cistite da me presentata e la diagnosi di cervicite per la quale stavo facendo trattamento antibiotico?
Quindi lei ritiene che l’urocultura sarebbe uscita positiva, se fosse una cistite batterica, e che la mia non sia batterica?
Ed in quel caso, perché suggerisce una seconda urocultura? E cosa potrebbe essere se non una cistite batterica?
Può esserci qualche legame tra la sintomatologia simil-cistite da me presentata e la diagnosi di cervicite per la quale stavo facendo trattamento antibiotico?
Il legame più evidente è con un quadro ormonale verosimilmente alterato.
7-10 giorni dopo qualsiasi terapia antibiotica diretta alle vie urinarie è indispensabile ripetere l’esame delle urine con urocoltura.
7-10 giorni dopo qualsiasi terapia antibiotica diretta alle vie urinarie è indispensabile ripetere l’esame delle urine con urocoltura.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 720 visite dal 10/04/2025.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.