Espulsione calcoli renali

Buonasera,
il 16 marzo scorso sono stato al pronto soccorso per una colica renale, la TAC eseguita in ospedale ha rilevato

due formazioni litiasiche calcifiche:
- in calice inferiore renale sinistra di 5, 5 mm
- endouretrale sinistra di 8 mm, posto 2 cm circa caudalmente al giunto pielo-uretrale e determinante uretroidronefrosi, con dilatazione del bacinetto renale (24 mm) e dei calici-collettori.
non si dimostrano formazioni litiasiche in vescica.

Vengo dimesso, non dolorante, con terapia espulsiva (cortisone + omnic + antibiotico) da seguire per 10 gg, e controllo dopo 5 giorni in ambulatorio.


Il giorno 21/03 mi reco quindi al controllo - nei giorni precedenti non ho avuto dolori, se non qualche "crampo" molto in basso, fino al testicolo sinistro (la stessa cosa mi era successa in pronto soccorso, in barella, mentre aspettavo la consulenza dell'urologo).
L'urologa che mi visita constata una lieve idronefrosi, e con l'ecografia non "vede" il calcolo, quindi mi prescrive controllo a un mese con nuova tac + psa + creatinina + esame urine.

Nota: tra il 16 marzo e il controllo del 21/03 bevo molta acqua (l'indicazione era di "adeguata idratazione")
La sera del 23/03 altra forte ma breve colica, sempre molto "in basso" che mi constringe a prendere il Toradol; mattinata e pomeriggio seguenti altri crampi, ma non prendo nulla.


Tra il 24 marzo e il pomeriggio del 21 aprile non ho nessun sintomo.


L'altro ieri, 21 aprile, dalle 18 nuovo forte dolore, che viene parzialmente sedato con toradol, e il mattino seguente (ieri) mi reco nuovamente al p. s. in quanto avevo una leggera febbriciattola.

Porto con me la tac e gli esami che nel frattempo avevo effettuato in vista del controllo:

TAC del 14/04
- non si evidenziano segni di nefrolitiasi
- cavità calico-pieliche non sono dilatate
- modestra ectasia uretere lombare
- nell'uretere pelvico, in sede pre meatale, a pochi mm dalla parete vescicale, si riconoscono due calcoli impilati del diametro di 5 e 6 mm

l'urologo del p. s. mi rimanda a un controllo tra 15 gg e nel frattempo nuova terapia espulsiva


E' verosimile che i due calcoli possano essere espulsi senza intervento, visto che si trovano vicini alla vescica?

Il calcolo che inizialmente era di 8 mm, nella seconda TAC effettuata parrebbe di 6 mm, si è ridotto nell'arco di un mese?


Grazie per l'attenzione
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La misurazione dei calcoli non è mai assolutamente precisa perché gli stessi non sono sferici e i - tagli - della TAC li possono cogliere in posizioni diverse. In linea di massima ci pare che la sua situazione si stia trascinando da un po' troppo tempo. Diremmo che sia il caso di entrare da subito nella lista d'attesa o comunque programmare un intervento endoscopico risolutivo (ureteroscopia operativa) e nell'attesa provare ancora una volta con la terapia espulsiva. Se i calcoli leveranno l'incomodo, sarà tanto meglio, ma almeno non si sarà perso altro tempo.

Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Grazie per la risposta dr. Piana,
al primo accesso al p.s. (16/03) l'urologo mi aveva parlato del tipo di intervento, con applicazione di stent da rimuovere dopo due settimane; due giorni fa un collega (stesso pronto soccorso), mi ha detto che lo stent verrebbe rimosso dopo un mese, e che durante quel mese avrei avuto sintomi simili a quelli di una cistite, con anche difficoltà a trattenere l'urina.

Ho capito bene?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Lo stent viene eventualmente inserito per alcuni giorni dopo l'intervento. L'inserimento preventivo dello stent si riserva a situazioni con complicazioni infettive (febbre, evidenti alterazioni degli esami di sangue) in cui non sarebbe prudente trattare i calcoli in prima battuta. I sintomi legati alla presenza dello stent sono sostanzialmente quelli che le sono stati descritti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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