Evoluzione di una colica da calcolo renale

Il giorno 31/3/25 mi sono recato al PSA per un forte dolore nell'addome, subito a dx dello stomaco.
Banalmente ho pensato a una colicistite, cosa di cui però non avevo mai sofferto prima.
Mi hanno fatto un prelievo di sangue, un elettrocardiogramma e, in attesa delle analisi mi hanno somministrato un analgesico e un antibiotico specifico, raccomandandomi di bere regolarmente.
Più tardi mi hanno sottoposto a TAC addominale.
Gli esami hanno evidenziato che in realtà si trattava di una colica dovuta a un calcolo renale di circa 4-5 mm, sito nel tratto inziale dell'uretere, da poco uscito da rene dx e in discesa verso la vescica.
Hanno poi proseguito con la terapia analgesica/antibiotica, in attesa di ripetere l'emocromo alcune ore dopo: il primo emocromo aveva infatti evidenziato un elevato numero di leucociti, e si aspettavano di trovarli successivamente diminuiti.
Così è stato e allora mi hanno dimesso (1/4/25) con terapie varie (tamsulosina, tora-dol, ciproxin, paracetamolo, gastroprotettore, ecc.
) e con le raccomandazioni di bere spesso e di farmi visitare da lì a pochi giorni.
Ho seguito puntualmente le terapie, ma durante i giorni seguenti i dolori non sono cessati e li ho arginati solo con i farmaci analgesici.
Sono poi andato alla visita di controllo (10/4/25), quando l'urologo mi ha sottoposto ad un'ecografia dalla quale è emerso che il calcolo era ormai quasi alla vescica e mi ha assicurato che la sua espulsione era imminente.
Mi ha tolto dalle prescrizioni il ciproxin, che aveva ormai svolto la sua funzione, ma mi aggiunto un integratore chiamato Rupisolv.
Ho poi avuto dolori per altri 2-3 giorni, prima che essi mi abbandonassero.
Ho continuato tutte le terapie residue fino a ieri.
Tuttavia non ho mai avuto alcuna evidenza dell'espulsione del calcolo e durante tutta la patologia non ho mai avuto problemi ad orinare e l'orina è rimasta di aspetto assolutamente normale.
Può essere che qualcuno dei farmaci (il Rupisolv, ad es.
) o qualche altro fattore fisiologico ne abbia causato la disintegrazione e io lo abbia espulso senza accorgermene?
Ora mi sento bene sotto l'aspetto urologico (anche se sono affetto da alcuni giorni da un fortissimo raffreddore con febbriciattola).
Oggi è il 16/4/25 e il prossimo 24 dovrò tornare dall'urologo per un ulteriore controllo
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L'espulsione all'esterno di un piccolo calcolo può avvenire in modo inavvertito più spesso di quanto si possa immaginare, questo corrisponde in genere ad una rapida risoluzione dei disturbi. E' comunque indispensabile accertarsi che l'espulsione sia veramente avvenuta, ripetendo quantomeno l'ecografia.

Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Contatta lo specialista e prenota una visita
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto

Consulti simili su tumore alla prostata

Altri consulti in urologia