Idratazione per calcolosi
Buongiorno, Premessa, sono un soggetto portatore di calcoli, per ora uno nel calice medio, ultima valutazione con tac 12/2024 mm6x2 più microcalcoli sia a dx che a sx.
A seguito di esame metabolico mi è stato prescritto lithos plus 2 al gg e uralyt la sera.
Ho un dubbio su come capire se sto bevendo il giusto... troppo... o troppo poco.
Al mattino la mia attività lavorativa è molto fisica... quindi sudo a volte molto.
Cerco di idratarmi il più possibile ma mi capita molto spesso subito dopo pranzo di avere degli attacchi di mal di pancia con feci liquide.
Non faccio in tempo a finire di mangiare che devo correre in bagno.
È possibile che questo sintomo si manifesti perché bevo troppa acqua (1 litro circa dalle 7 alle 12).
Come posso capire se mi sto idratando abbastanza per non favorire la creazione di cristalli?
Magari scriverò una grande stupidata: se controllo il ph con le striscette cercando di mantenerlo neutro è indice di giusta idratazione?
Grazie per la pazienza nel rispondermi.
Buona giornata.
A seguito di esame metabolico mi è stato prescritto lithos plus 2 al gg e uralyt la sera.
Ho un dubbio su come capire se sto bevendo il giusto... troppo... o troppo poco.
Al mattino la mia attività lavorativa è molto fisica... quindi sudo a volte molto.
Cerco di idratarmi il più possibile ma mi capita molto spesso subito dopo pranzo di avere degli attacchi di mal di pancia con feci liquide.
Non faccio in tempo a finire di mangiare che devo correre in bagno.
È possibile che questo sintomo si manifesti perché bevo troppa acqua (1 litro circa dalle 7 alle 12).
Come posso capire se mi sto idratando abbastanza per non favorire la creazione di cristalli?
Magari scriverò una grande stupidata: se controllo il ph con le striscette cercando di mantenerlo neutro è indice di giusta idratazione?
Grazie per la pazienza nel rispondermi.
Buona giornata.
Dr. Paolo Piana
Urologo
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L’acqua bevuta non può essere l’unica causa dei suoi disturbi intestinali, ci deve essere certamente dell’altro che andrà opportunamente indagato con una attenta valutazione gastro-enterologica. Tra l’altro, i suoi disturbi di transito intestinale accelerato (diarrea) costituiscono un evidente fattore di rischio aggiunto per la formazione di calcoli urinari. Il pH delle urine non ha una relazione diretta con la quantità emessa. Con le stesse strisce reattive (es. Multistix) è possibile invece valutare grossolanamente la densità delle urine, che per tenersi dalla parte della ragione dovrebbe sempre essere intorno a 1010. Per il resto, le consigliamo la lettura di questo nostro articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1212-la-calcolosi-renale-e-il-dilemma-dell-acqua-quanta-quando-e-quale-bisogna-bere.html
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie Dottore per la risposta.
Avevo messo in relazione il disturbo con l'acqua perché riducendo da due a una bottiglietta distribuita tra le 7 e le 12 il problema non si manifesta.
Grazie.
Buona giornata
Avevo messo in relazione il disturbo con l'acqua perché riducendo da due a una bottiglietta distribuita tra le 7 e le 12 il problema non si manifesta.
Grazie.
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 252 visite dal 27/05/2025.
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