Ipertensione arteriosa dopo nefrectomia parziale
Buongiorno... Chiederei gentilmente un parere al dr.
Piana sempre molto disponibile.
In data 14 maggio sono stato sottoposto a intervento di nefrectomia parziale per neo formazione nodulare di 15mm, solida ed eseguito brillantemente e in maniera si spera risolutiva (sono ancora in attesa dell'istologico).
Purtroppo però si sta verificando una situazione inaspettata.
In data 14 aprile ho effettuato visita cardiologica pre operatoria e la pressione rilevata al momento era 120 su 80.
A dicembre/gennaio donai il sangue, pressione 120/75! !
Orbene dal mio ingresso in ospedale (13 maggio) sino alle dimissioni (16 maggio) la pressione non si è mai spostata da 150 su 90/100 sia prima dell'intervento (e questo poteva essere comprensibile data la mia natura estremamente ansiosa) sia dopo l'intervento dove tra l'altro mi sono prontamente ristabilito.
Volevo fare visita cardiologica ma l'urologo che mi ha operato ha detto di aspettare un attimino, che avevo subito un intervento importante (5 ore) e di darmi tempo.
Il 19 maggio appena tornato a casa sono andato dal medico di condotta e la PA era 160 su 90 sia in studio che a casa e senza tanti fronzoli mi è stato prescritto un bb (Lobivon 5mg).
A sto punto mi chiedo: come hanno fatto a rilevarmi la pressione (perfetta) al pre operatorio in presenza di un cardiologo e sua assistente?
Come è possibile invece un delta così significativo coi valori perioperatori.
L'intervento pesante può aver scombussolato il corpo?
Attendo sue considerazioni e ringrazio
L.
Piana sempre molto disponibile.
In data 14 maggio sono stato sottoposto a intervento di nefrectomia parziale per neo formazione nodulare di 15mm, solida ed eseguito brillantemente e in maniera si spera risolutiva (sono ancora in attesa dell'istologico).
Purtroppo però si sta verificando una situazione inaspettata.
In data 14 aprile ho effettuato visita cardiologica pre operatoria e la pressione rilevata al momento era 120 su 80.
A dicembre/gennaio donai il sangue, pressione 120/75! !
Orbene dal mio ingresso in ospedale (13 maggio) sino alle dimissioni (16 maggio) la pressione non si è mai spostata da 150 su 90/100 sia prima dell'intervento (e questo poteva essere comprensibile data la mia natura estremamente ansiosa) sia dopo l'intervento dove tra l'altro mi sono prontamente ristabilito.
Volevo fare visita cardiologica ma l'urologo che mi ha operato ha detto di aspettare un attimino, che avevo subito un intervento importante (5 ore) e di darmi tempo.
Il 19 maggio appena tornato a casa sono andato dal medico di condotta e la PA era 160 su 90 sia in studio che a casa e senza tanti fronzoli mi è stato prescritto un bb (Lobivon 5mg).
A sto punto mi chiedo: come hanno fatto a rilevarmi la pressione (perfetta) al pre operatorio in presenza di un cardiologo e sua assistente?
Come è possibile invece un delta così significativo coi valori perioperatori.
L'intervento pesante può aver scombussolato il corpo?
Attendo sue considerazioni e ringrazio
L.
L’asportazione di una piccola neoformazione non può causare un ’alterazione significativa nei meccanismi renali di regolazione della pressione del sangue. Riteniamo che in questa fase la componente emotiva possa ancora essere cospicua. Concordiamo comunque con la prescrizione del suo medico, si controllerà nel tempo, non è detto che la terapia potrà essere sospesa tra non molto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie per la solerte risposta dr. Piana. In effetti situazione alquanto singolare. Chiedevo altresì se un intervento di per sé molto invasivo e di Primo livello come dichiarato dal medico che mi ha operato possa avere "Slatentizzato" una situazione che magari si sarebbe verificata nel tempo? In ogni caso il monitoraggio si renderà necessario e qualora la PA si mantenesse alta farò visita cardiologica a questo punto.
Volevo fare alcune considerazioni se mi permette. La formulazione nodulare si trovava in posizione Meso-polare posteriore, sotto il fegato (Se ho ben capito), situazione che ha reso necessario un intervento alquanto complicato e durato 5h. Il "Bastardo" sembra sia stato rimosso con successo ma se non fosse stato per una lieve pielectasia Aspecifica (di cui mi dovranno spiegare l'origine) forse non l'avrei mai scoperto. Tradotto significa una gran botta di c***. Ora la parte interessata a distanza di un mese è ancora gonfia e "deformata" e al tatto sembra irritata : ritiene che possa rientrare nei tempi fisiologici di recupero?
Ora rimango fiducioso in attesa dell'istologico.
Infine scrivo quanto segue per chi leggerà questo consulto : fate i controlli, fate prevenzione senza che questi diventino una ossessione naturalmente ma sono importantissimi !!
Saluti
Volevo fare alcune considerazioni se mi permette. La formulazione nodulare si trovava in posizione Meso-polare posteriore, sotto il fegato (Se ho ben capito), situazione che ha reso necessario un intervento alquanto complicato e durato 5h. Il "Bastardo" sembra sia stato rimosso con successo ma se non fosse stato per una lieve pielectasia Aspecifica (di cui mi dovranno spiegare l'origine) forse non l'avrei mai scoperto. Tradotto significa una gran botta di c***. Ora la parte interessata a distanza di un mese è ancora gonfia e "deformata" e al tatto sembra irritata : ritiene che possa rientrare nei tempi fisiologici di recupero?
Ora rimango fiducioso in attesa dell'istologico.
Infine scrivo quanto segue per chi leggerà questo consulto : fate i controlli, fate prevenzione senza che questi diventino una ossessione naturalmente ma sono importantissimi !!
Saluti
L'invasività e la durata dell'intervento dipendono anche dalla abilità tecnca dell'operatore. Siamo convinti che la componente emotiva sia ancora consistente, abbia pazienza e lasci passare il tempo che ci vuole.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
YES. GRAZIE
Utente
Gentile dr. Piana chiedo scusa se riesumo questo post. Sono stato operato di nefrectomia parziale il 14 maggio scorso. A oggi le cicatrici sono perfettamente guarite ma osservandomi allo specchio noto ancora un certo gonfiore addominale pur senza significativo aumento di peso. E' fisiologico questo gonfiore a distanza di 2 mesi? Io sto molto bene e ho ripreso pure l'attività pesistica in palestra e tranne qualche dolorino addominale va piu che bene ed è sopportabile. Tutto qua
Grazie per l'attenzione
Grazie per l'attenzione
Ovviamente non si può giudicare a distanza un gonfiore, cosa ne dice lei? (!)
Comunque non pensiamo che possa essere una cosa significativa.
Comunque non pensiamo che possa essere una cosa significativa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Si certo ha ragione ma pensavo nella sua esperienza che interventi di questo genere che (immagino) richiedano insufflazione di anidride carbonica (?) avessero strascichi mediamente di qualche mese. Mi sembro incinto di 3 mesi :-)
Certamente non si tratta di anidride carbonica residua, che invece si riassorbe molto velocemente. E' comunque probabile che le abbiano programmato l'esecuzione di una ecografia più o meno prossimamente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Esattamente. L'istologico è negativo (oncocitoma compeltmente asportato). Al tatto la pelle è ancora "tesa" come se fosse quasi irritata, non saprei spiegarle e si vedono chiaramente le linee dell'abbronzatura dilatate :-)
Utente
Dr. Piana buonasera....
Riesumo il post in quanto dopo circa 4 mesi da intervento di nefrectomia parziale per rimozione formazione solida di cm 1,5 (oncocitoma) la mia pressione non si è ancora normalizzata nonostante terapia che ormai seguo da 2 mesi con lobivon (probabilmente farmaco non adatto)
Al controllo cardiologico lo specialista mi ha implementato una vera e propria terapia dopo il rilievo di elevati valori pressori (175 su 107 in ospedale e 146 su 89 a casa)
Il problema è che nelle visite pre operatorie e nelle misurazioni Avis (sono donatore) avevo valori stabili 120 su 80!!!
Ora nessuno mi sa spiegare perché sia successa sta cosa né l'urologo e men che meno il cardiologo..... Premetto : se prima dell'intervento mi avessero detto "vuoi una pressione normale con tumore maligno o guarigione completa e ipertensione trattabile" sicuramente avrei scelto la seconda. Saluti
Riesumo il post in quanto dopo circa 4 mesi da intervento di nefrectomia parziale per rimozione formazione solida di cm 1,5 (oncocitoma) la mia pressione non si è ancora normalizzata nonostante terapia che ormai seguo da 2 mesi con lobivon (probabilmente farmaco non adatto)
Al controllo cardiologico lo specialista mi ha implementato una vera e propria terapia dopo il rilievo di elevati valori pressori (175 su 107 in ospedale e 146 su 89 a casa)
Il problema è che nelle visite pre operatorie e nelle misurazioni Avis (sono donatore) avevo valori stabili 120 su 80!!!
Ora nessuno mi sa spiegare perché sia successa sta cosa né l'urologo e men che meno il cardiologo..... Premetto : se prima dell'intervento mi avessero detto "vuoi una pressione normale con tumore maligno o guarigione completa e ipertensione trattabile" sicuramente avrei scelto la seconda. Saluti
In tutta franchezza, anche noi non sappiamo darle una spiegazione ragionevole, anche considerando il fatto che sul rene è sato effettuato un intervento di minima per l'asportazione di una piccolissima neoformazione.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Mi successe la stessa cosa con un intervento di cataratta
Ebbi il glaucoma transitorio per 3 anni poi tutto rientro e interruppi la terapia. Ora sono ben conscio che la situazione è diversa ma la dinamica molto simile
Potrebbe essere uno stato infiammatorio oppure una situazione che si sarebbe verificata negli anni e che l'intervento ha solo anticipato.
Non saprei neanche che controllo fare ora e a quale specialista rivolgermi
Ebbi il glaucoma transitorio per 3 anni poi tutto rientro e interruppi la terapia. Ora sono ben conscio che la situazione è diversa ma la dinamica molto simile
Potrebbe essere uno stato infiammatorio oppure una situazione che si sarebbe verificata negli anni e che l'intervento ha solo anticipato.
Non saprei neanche che controllo fare ora e a quale specialista rivolgermi
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 469 visite dal 11/06/2025.
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