Ostruzione prostatica e vescica trabecolata: terapia migliore e rischi?

Buongiorno, ho 52 anni sono un soggetto magro ed ansioso (motivo per il quale saltuariamente prendo degli ansiolitici al bisogno) ed ho un colon irritabile (con unico sintomo, la mattina le feci sono molto poco formate ed in bagno ci vado solo 1 volta al giorno la mattina)

A seguito di uroflussometria mi è stato detto da 2 urologi differenti che ho un ""tracciato e parametri caratteristici per ostruzione.

RPM 90cc""

Il primo urologo mi ha prescritto xatral 2, 5 mg 1 volta al giorno a seguito del quale ripetendo l'uroflussometria (dopo 20 giorni di xatral) è venuto fuori un flusso max di 9.3ml/s.
, risultato che mi è stato detto essere non soddisfacente dopo 20 giorni di xatral, in quanto lo xatral fa effetto già dopo pochi giorni
Così mi è stato detto di fare uretrocistoscopia con il seguente risultato "uretra pervia, modica salienza lobi prostatici con collo vescicale lievemente rilevato, vescica trabecolata esente da lesioni".

A suo parere l'urodinamica non serve in quanto ciò che ci serve lo deduciamo dall'uroflussometria
Sempre il primo urologo mi dice che aumentare xatral a 10 mg mi porterebbe il rischio di svenimento per cui mi prescrive urorec 8mg con uroflussometria di controllo a 50 / 60 giorni

Per avere altro parere sopratutto in merito alla necessità di fare o meno urodinamica mi reco da un secondo urologo che conferma che ciò che serve lo troviamo sempre nell'urofussometria.

Il secondo urologo invece mi dice che 20 giorni di xatral 2, 5mg 1 volta al giorno non hanno senso e che ci vogliono almeno 3 mesi di assunzione continuata per poter dire se xatral è efficace o meno.
Detto questo mi prescrive faralzin 10 mg 1 volta al giorno per tutta la vita senza a quanto sembra verificare andamento con uroflussometria, mi ha solo dato appuntamento tra 6 mesi per eco testicoli in quanto sono a cielo stellato.



Chiedo:
1) vero è che da uretrocistoscopia la mia situazione con vescica trabecolata è tipica di un 65 enne piuttosto che di un 50 enne come mi è stato detto dal secondo urologo.
La salienza dei lobi e il collo vescicale lievemente rilevato sono preoccupanti?
Chiedo perchè chi ha eseguito l'esame alla fine mi disse che era tutto ok, mentre il secondo urologo è rimasto un pò sconvolto nel sentire che mi han detto che è tutto ok

2) A vostro PARERE quale terapia è più indicata per la mia situazione, e sopratutto quale ha meno effetti collaterali parlando in primis della questione svenimento e capogiri.


Grazie
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
I suoi dati flussimetrici non sono in accordo con quanto rilevato in endoscopia, dove non si è trovata una ostruzione anatomica così evidente. Soprattutto in un soggetto relativamente giovane, prima di prescrivere terapie a lungo termine o addirittura un intervento disostruttivo, noi consiglieremmo certamente di eseguire l'indagine urodinamica. Gli effetti collaterali importanti dei farmaci alfa-litici sono abbastanza rari, d'ogni modo, almeno nel primo periodo di terapia, si consiglia l'assunzione andando a dormire.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Quali ulteriori dati può dare l'urodinamica rispetto all'uroflussometria e la cistoscopia?
Mi è stato poi spiegato che la vescica trabecolata è segno che si sta rovinando a furia di sforzarsi.


Nel caso poi dovessi prendere gli alfalitici di sera a seguito di urodinamica , possono essere presi insieme alle benzodiazepine /ipnotici che uso al bisogno?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L'urodinamica è l'unico accertamento in grado di oggettivare la capacità contrattile della vescica. In particolare può differenziare se la riduzione del flusso sia dovuta realmente ad una ostruzione oppure ad una riduzione della capacità contrattile. Siamo d'accordo con il fatto che l'aspetto endoscopico tipico di vescica - da sforzo - sia più probabilmene legata ad una ostruzione, ma solo l'urodinamica ci può evidenziare la - riserva funzionale - della parete vescicale e con questo definire la maggiore minore urgenza nella risoluzione dell'ostruzione. Questo è particolarmente importante nei soggetti più giovani, per differnziare le ituazioni in cui si può attendere e valutare l'efficacia della terapia farmacologica da quelle (non così rare) in cui la situazione vescicale è già così compromessa che un atteggiamento conservativo potrebbe comportare una pericolosa perdita di tempo.

Non vi sono particolari contrindicazioni ad associare le benzodiazepine, posto che nei primi giorni bisognerà prestare maggiore attenzione, ad esempio non essere fuori casa, non dovera associare altri farmaci, eccetera.

Paolo Piana
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
l'iperplasia prostatica e' un ingrandimento benigno della prostata che crea ostruzione allo svuotamento vescicale, costringe la vescica a lavorare sotto sforzo e produce quindi lentamente ma progressivamente un danno funzionale del muscolo vescicale.
All'ecografia o alla cistoscopia, il danno vescicale si manifesta con una parete irregolare sollevata in trabecole ed in una fase successiva porta alla perdita di tessuto muscolare con formazione di diverticoli multipli vescicali, aree senza muscolatura come delle sacche erniarie che non si svuotano mai.
Se questo processo non viene prevenuto adeguatamente, puo' esitare in infezioni ricorrenti o anche alla necessita' di un catetere a permanenza.
Come gestire questa situazione:
- gli accertamenti di base che vanno eseguiti e ripetuti regolarmente ogni 6-12 mesi sono: PSA totale ( valore deve essere inferiore a 3.0 ng/ml), uroflussometria con residuo postminzionale ed ecografia sovrapubica della vescica e prostata.
In questo caso non vedo notizie della ecografia. La uretrocistoscopia genealmente non e' richiesta.
L'esame urodinamico invasivo con cistomanometria viene richiesto quando ci sono dei dubbi che il flusso basso sia lehgato alla ostruzione prostatica. Questo avviene quando ho una prostata di dimensioni nella norma ed un flusso basso o quando vengono assunti farmaci ad azione sul sistema nervono . Nel suo caso sarebbe utile eseguire un esame urodinamico per confermare il grado di ostruzione.
- la terapia: generalmente, se la situazione non e' troppo avanzata ( prostate di volume otro 60-80 cc con terzo lobo, complicanze con diverticoli od infezioni ricorrenti), si inizia sempre con una terapia medica dove gli alfa litici sono i farmaci principali per migliorare lo svuotamento vescicale. Alfzosina ( il farmaco da lei citato) va bene ma non ha nessun valore ad un dosaggio inferiore a 10 mg al giorno. 2.5 mg/die non hanno azione terapeutica sulla prostata e vescica.
La terapia e' cronica e la valutazione di una risposta efficacie ripetendo uroflussometria e residuo avviendopo i primi 60 giorni di terapia, non prima.
uo' dare ipotenzione arteriosa, vertigini o cefalea. La silodosina a 8 mg/die e' meno ipotensiva ma produce perdita eiaculazione.
Se non sopportata la terapia medica o se non efficacie ( rimane flusso con Vmax inferiore a 15 ml/sec o residuo verso 100 cc), si passa alla terapia chirurgica miniinvasiva endoscopica con ablazione del tessuto prostatico, prima che il danno vescicale sia troppo avanzato o risultera' inefficacie anche l'approccio chirurgico.

Un saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore prima Fascia urologia
Chirurgia Robotica
Universita' sapienza di Roma
httos://alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
Utente
Riporto qui gli esami da me fatti nel caso possano servire per un ulteriore parere

Prima uroflussometria: Flusso massimo 12.8 ml/s Flusso medio 5.8 ml/s
Tempo al flusso massimo 9,0 s Tempo tra il 5% e 95% 57,0 s
Tempo di flusso 46,5 s Tempo di discesa 52,0 s
Tempo di svuotamento 70,0 s Volume al flusso massimo 64 ml
Volume vuotato 271ml Accelerazione flusso 1,42 ml/s ^2
RPM 90 cc

Seconda uroflussometria: Flusso massimo 12,8 ml/s Flusso medio 6,5 ml/s
Tempo al flusso massimo 17,1 s Tempo tra 5% e 95 % 29,4
Tempo di flusso 44,3 Tempo discesa 14,7
Tempo di svuotamento 44,3 Volume al flusso massimo 165,9 ml
Volume vuotato 289,0 ml Flusso massimo corretto 0,8 ml^ (1/2)/s
Accelerazione 0,7 ml/s^2 Massima vel. di contrazione 7,1 min/s
Volume residuo 0ml
La prima uroflussometria è datata dicembre "22 la seconda settembre "23


l'ultima uroflussometria è datata ottobre 2024 dopo 20 giorni di xatral 2,5 - 1 v al giorno
flusso massimo 9,3
flusso medio 5,9
periodo di svuotamento 43,4
periodo di flusso 39,9
tempo flusso massimo 10.4
volume svuotato 236,3
flusso a 2 secondi 3,5
accelerazione 0,8
VOID 9/240/-
questi i dati inerenti al secondo flusso da me effettuato , il primo flusso ha avuto risultati appena minori




psa : 1,36(il primo fatto nel 9/19) poi a cadenza quasi annuale - 0.60 - 1,03 - 0,87 - 1,46 - 1,06 - 1,40 - 0,90(quest'ultimo datato 12/"24)


nel 2021 feci anche una RM prostata
prostata di volume conservato (dt 40mm, dAP 37mm , dCC42mm , volume 32cc) con piccolo adenoma a prevalente componente stromale che impronta lievemente il pavimento vescicale. La ZP è assottigliata e presenta marcata asimmetria in particolare la ZP di destra a livello medio e alla base , è ridotta di dimensione , con aspetti di retrazione e mostra segnale diffusamente disomogeneo nelle sequenze morfologiche , come da flogosi. A livello della base di destra si apprezza area di netta ipointensità con riduzione del parametro di ADC (0,7x 10^-3mm^2/s) e curva di enhancement di tipo II, il reperto tuttavia appare suggestivo per asimmetrica rappresentazione della zona centrale (mustache sign)
Capsula macroscopicamente nei limiti.
vescichette seminali di volume e segnale conservato.
nei limiti l angolo prostato rettale
regolari vescica e retto, nn linfoadenomegalie o inguinali
anse del piccolo intestino conglutinate nello scavo pelvico con associata falda fluida endoaddominale, spessore massimo di 15 mm
CONCLUSIONI: diffusi segni di flogosi, asimmetria della ZP, per marcato assottigliamento della ZP basale di destra, verosimile prevalenza della CZ


uretrocistoscopia gennaio "25 con il seguente risultato "uretra pervia, modica salienza lobi prostatici con collo vescicale lievemente rilevato, vescica trabecolata esente da lesioni".


il 20 settembre 25 :
eplorazione rettale : prostata 1,5 x . NON sospetta (IL SECONDO UROLOGO SCRIVE IPERTROFIA PROSTATICA)
ecografia: vesciaca esente da lesioni . Prostata di circa 25 cc con calcificazioni


Aggiunte tutte queste ulteriori info chiedo se mi conferma parere sulla necessità dell'urodinamica e sopratutto se è dolorosa durante e dopo l'esame.
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Riporto qui gli esami da me fatti nel caso possano servire per un ulteriore parere

Prima uroflussometria: Flusso massimo 12.8 ml/s Flusso medio 5.8 ml/s
Tempo al flusso massimo 9,0 s Tempo tra il 5% e 95% 57,0 s
Tempo di flusso 46,5 s Tempo di discesa 52,0 s
Tempo di svuotamento 70,0 s Volume al flusso massimo 64 ml
Volume vuotato 271ml Accelerazione flusso 1,42 ml/s ^2
RPM 90 cc
Seconda uroflussometria: Flusso massimo 12,8 ml/s Flusso medio 6,5 ml/s
Tempo al flusso massimo 17,1 s Tempo tra 5% e 95 % 29,4
Tempo di flusso 44,3 Tempo discesa 14,7
Tempo di svuotamento 44,3 Volume al flusso massimo 165,9 ml
Volume vuotato 289,0 ml Flusso massimo corretto 0,8 ml^ (1/2)/s
Accelerazione 0,7 ml/s^2 Massima vel. di contrazione 7,1 min/s
Volume residuo 0ml
La prima uroflussometria è datata dicembre "22 la seconda settembre "23

l'ultima uroflussometria è datata ottobre 2024 dopo 20 giorni di xatral 2,5 - 1 v al giorno
flusso massimo 9,3
flusso medio 5,9
periodo di svuotamento 43,4
periodo di flusso 39,9
tempo flusso massimo 10.4
volume svuotato 236,3
flusso a 2 secondi 3,5
accelerazione 0,8
VOID 9/240/-
questi i dati inerenti al secondo flusso da me effettuato , il primo flusso ha avuto risultati appena minori

PSA : 1,36(il primo fatto nel 9/19) poi a cadenza quasi annuale - 0.60 - 1,03 - 0,87 - 1,46 - 1,06 - 1,40 - 0,90(quest'ultimo datato 12/"24)

Nel 2021 feci anche una RM prostata
prostata di volume conservato (dt 40mm, dAP 37mm , dCC42mm , volume 32cc) con piccolo adenoma a prevalente componente stromale che impronta lievemente il pavimento vescicale. La ZP è assottigliata e presenta marcata asimmetria in particolare la ZP di destra a livello medio e alla base , è ridotta di dimensione , con aspetti di retrazione e mostra segnale diffusamente disomogeneo nelle sequenze morfologiche , come da flogosi. A livello della base di destra si apprezza area di netta ipointensità con riduzione del parametro di ADC (0,7x 10^-3mm^2/s) e curva di enhancement di tipo II, il reperto tuttavia appare suggestivo per asimmetrica rappresentazione della zona centrale (mustache sign)
Capsula macroscopicamente nei limiti.
vescichette seminali di volume e segnale conservato.
nei limiti l angolo prostato rettale
regolari vescica e retto, nn linfoadenomegalie o inguinali
anse del piccolo intestino conglutinate nello scavo pelvico con associata falda fluida endoaddominale, spessore massimo di 15 mm
CONCLUSIONI: diffusi segni di flogosi, asimmetria della ZP, per marcato assottigliamento della ZP basale di destra, verosimile prevalenza della CZ

Uretrocistoscopia gennaio "25 con il seguente risultato "uretra pervia, modica salienza lobi prostatici con collo vescicale lievemente rilevato, vescica trabecolata esente da lesioni".


Il 20 settembre 25 :
eplorazione rettale : prostata 1,5 x . NON sospetta (IL SECONDO UROLOGO SCRIVE IPERTROFIA PROSTATICA)
ecografia: vescica esente da lesioni . Prostata di circa 25 cc con calcificazioni

Aggiunte tutte queste ulteriori info chiedo se mi conferma parere sulla necessità dell'urodinamica e sopratutto se è dolorosa durante e dopo l'esame.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La riduzione di media gravità del flusso urinario, a fronte di una prostata anatomicamente solo poco alterata, renderebbe necessaria l'esecuzione di una indagine urodinamica per definire chiaramente la diagnosi e con questa l’eventuale terapia. Tutto questo considerando la sua età relativamente giovane.

Paolo Piana
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L'urodinamica comporta gli stessi dolori della cistoscopia?


Chiedo inoltre se l'assunzione di benzodiazepine possa giovare alla distensione della vescica/ quanto l'ansia gioca sulla contrazione della vescica dando per scontato che l'ansia non abbia alcun effetto sulla prostata (presumo)
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
No. L’invasività dell’indagine urodinamica è assai modesta e comporta unicamente l’inserimento di un sottile catetere, di diametro molto inferiore a quello dello strumento endoscopico.
Le benzodiazepine non esercitano una vera azione diretta sulla vescica, ma la loro azione generalmente sedativa può ridurre la percezione degli stimoli urinari.

Paolo Piana
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il carattere ansioso e somatizzante che mi contraddistingue può influire pesantemente sulle mie dinamiche minzionali di cui parliamo ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Senz’altro sì.

Paolo Piana
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Ma chiaramente l'ansia presumo vada ad incidere sulla sola vescica, non credo sulla prostata vero? almeno che' indirettamente attraverso ormoni , cortisolo e simili
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Nella funzione minzionale, l'organo attivo è la vescica, la prostata sostanzialmente può solo dare fastidio (!)

Paolo Piana
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da questa sua risposta riesco a dedurre la necessità delle prove urodinamiche che vanno a valutare proprio la vescica.


In attesa di trovare altro urologo (a questo punto sto anche pensando di andare in altra regione) disponibile a farmi le prove urodinamiche a suo PARERE è sensato iniziare urorec 8mg (come prescritto dall'urologo che mi segue qui) .....io lo inizierei da 4mg (per evitare che eventuali effetti collaterali si facciano sentire in maniera pesante) per poi passare dopo 2 settimane all'8 mg, aspettare i 50/ 60 giorni e poi fare l'uroflussometria (già prenotata dall'urologo che mi segue) per vedere come va


poi quanti giorni di sospensione dovrei fare da urorec prima di eseguire urodinamica per evitare che l'esame venga influenzato da urorec?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L'indagine urodinamica viene eseguita solo da Colleghi che si occupano nello specifico di questi probelmi funzionali, detti neuro-urologi.
Dell'eventuale efficacia del farmaco alfa-litico dovrebbe accorgersene lei stesso dal variare dei sintomi. Il farmaco dovrà essere sospeso qualche tempo prima, diciamo una settimana.

Paolo Piana
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Utente
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quindi dovrei informarmi se un dato urologo esegue o meno l'esame urodinamico o se esiste un reparto di urodinamica


io ad essere onesto non sento nessuna particolare sintomatologia particolare a parte poco goccialamento post minzione , è l'esame dell'uroflussometria che dice che ho un flusso debole
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Le raccomandiamo di non avviare nuove richieste di consulto per situazioni già discusse recentemente, ma di continuare con eventuali ulteriori aggiornamenti e domande sempre qui di seguito.
Si consiglia di assumere i farmaci alfa-litici prima di coricarsi per attenuare il possibile effetto collaterale di abbassamento della pressione del sangue (ipotensione). Questo soprattutto all'inizio della terapia. L'efficacia del farmaco si manifesta con un migliore svuotamento della vescica e pertanto un diradamento degli stimoli. Quindi non vi sono particolari presupposti per l'accentuazione degli stimoli notturni, anzi, il contrario. Comunque si potrà valutare abbastanza rapidamente.

Paolo Piana
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Scusate , non avendo visto più risposte ad una mia ulteriore domanda e pensavo che il consulto fosse scaduto.

Chiedo come mai con gli alfalitici si va ad agire ""sull'ultimo anello della catena"" (rilassamento prostata vescica) quando poi ho letto che vi sono farmaci che possono incidere sull'ingrossamento della prostata che mi sembra esser la causa principale di tutto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
I farmaci che possono influire sull'ingrossamento sono gli inibitori della 5 alfa reduttasi, ovvero la finasteride e la dutasteride. La loro efficacia è piuttosto variabile ed imprevedibile, comunque per vedere degli effetti devonono passare almeno alcuni mesi. Questi farmaci hanno anche un effetto generalmente depressivo sulla sfera sessuale, pertanto non sono generalmente molto graditi, in particolare a soggetti ancora in buona età come lei. Il controllo dei disturbi è comunque più efficace con i farmaci alfa-litici.

Paolo Piana
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anche urorec mi sembra di aver capito che ha effetti sulla sfera sessuale
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L'effetto dei farmaci alfa-litici (silodosina ed altri) sulla sfera sessuale è la riduzione dell'eiaculazione esterna. Questa è però una diretta conseguenza dell'azione del farmaco, ovvero del rilassamento del collo vescicale., cosa che permette una minzione più agevole. Pertanto, più che un effetto collaterale, si tratta di una prova indiretta dell'efficacia del farmaco.

Paolo Piana
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prima di urorec l'urologo che mi segue volle fare un tentativo con xatral , UNA sola compressa al dì da 2,5 mg, dopo 20 giorni andai a fare uroflussometria con risultati a suo dire inferiori rispetto a quando non prendevo niente.
Chiedo: 20 giorni sono sufficienti per avere risultati?


Altro dubbio, iniziai a fare fisioterapia del pavimento pelvico , feci 3 sedute delle 5 previste , dovetti smettere perchè subentrò una tosse persistente.
Chiedo nel mio caso la fisioterapia del pavimento pelvico mi avrebbe potuto risparmiare l'assunzione di un farmaco?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L’efficacia dei farmaci alfa litici è di tipo funzionale, non vi sono effetti curativi progressivi a lungo termine. Pertanto, venti giorni sono più che sufficienti per rendersi conto del risultato ottenibile.
Il rilassamento della muscolatura pelvica può facilitare la minzione, ma non agisce direttamente sul collo della vescica, che è una struttura ad elevato presenza di fibre muscolari, ma di tipo involontario.

Paolo Piana
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Per cui ne deduco che se avessi continuato con la sola fisioterapia avrei fondamentalmente perso tempo.


Quali sono i potenziali danni a lungo termine ad altri organi dell'assunzione di urorec
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Nessuno.

Paolo Piana
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Per ovviare all'effetto collaterale dell'eiaculazione retrograda è sensato avrere rapporti nel momento in cui l'emivita del farmaco va a scemare/ossia ? Cioè un po prima della dose successiva di farmaco
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Può provare, ma ci pare improbabile ottenere un risultato.

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quindi l'emivita di urorec 8 mg è più di 24 ore
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
È di 24 circa.

Paolo Piana
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quindi se l'emivita è di 24 ore gli eventuali effetti collaterali potrebbero presentarsi nelle 24 ore, come mai si dice/consiglia quindi di assumere gli alfalitici la sera.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Si consiglia prima di coricarsi, in particolare all'inizio della terapia, per rendere più tollerabile un eventuale abbassamento della pressione, che è fra gli effetti collaterali più comuni.

Paolo Piana
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quindi questo eventuale effetto collaterale dell'abbassamento pressorio con il tempo dovrebbe in teoria affievolirsi.

Ma se si sospende il farmaco per 2 o 3 giorni al mese o ogni 2 mesi giusto per riprendere la normale eiaculazione per pochi giorni l'abbassamento pressorio si rifà sentire oppure no
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La ripresa dell’eiaculazione normale non è assolutamente immediata dopo la sospensione della terapia, possono volerci alcuni giorni, d’ogni modo vi è molta variabilità da soggetto a soggetto. Se l'abbassamento della pressione è problematico, questo si manifesta subito all’inizio della terapia, è difficile che lo torni ad essere in seguito.

Paolo Piana
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dal 18 ottobre ho iniziato urorec4 , per poi passare a quello da 8 mg dal 25 ottobre, ad oggi ho la sensazione soggettiva che il flusso sia migliorato ma siccome mi era stato detto che avrei perso l'eiaculazione e ciò non è avvenuto, o meglio mi sembra che sia diminuito di pochissimo la quantità di sperma mi chiedo se il farmaco sita facendo effetto o meno. Sul foglietto illustrativo parla di tale effetto collaterale per più di una persona su 10 non sicuro per tutte le persone. Ricordo però anche una sua risposta ad un altro quesito in cui si diceva che l assenza dell'eiaculazione era il segno indiretto che il farmaco stava funzionando.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Ovviamente l’effetto principale e diretto del farmaco è il miglioramento del flusso urinario. L’eiaculazione retrograda è un segno indiretto e si presenta in modo variabile da soggetto a soggetto.

Paolo Piana
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In una risposta precedende mi ha detto che le benzodiazepine non vanno d accordo con le dinamiche minzionali della vescica , ma ci sono principi attivi che diciamo potrebbero andare più d accordo possibile con le dinamiche minzionali?
Per esempio leggendo i foglietti illustrativi ho visto che il bromazepam(compendium) potrebbe portare a ritenzione urinaria mentre leggendo il foglietto illustrativo dell'alprazolam (xanax) la ritenzione urinaria non è prevista.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Vi è estrema variabilità da soggetto a soggetto, la cosa più facile da fare è provare.

Paolo Piana
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mi era stato anche spiegato , da chi mi ha prescritto il farmaco, che la presenza dell'ansia non avrebbe potuto più incidere sulle dinamiche minzionali una volta iniziata la cura con gli alfalitici per via dei recettori presenti sulla vescica che non sarebbero stati più sensibili all'effetto dell'ansia (chiaramente non ricordo alla perfezione i vari termini usati dal medico . però il concetto spiegatomi è quello)

lei conferma o ha un parere differente?
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Ovviamente non vi è una azione diretta sui recettori vescicali, ma sulla percezione centrale stessa dello stimolo. che può essere condizionata dagli psicofarmaci.

Paolo Piana
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In merito all'assunzione di urorec 8 mg leggo che va assunto dopo un pasto , ma può andar bene anche ,per dire, un pacchetto di crachers o è necessaria un vera e propria cena, visto che io la sera mangio quantità minime di cibo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Per tutti i farmaci alfa-litici, come la silodosina, si consiglia in genere l’assunzione prima di coricarsi, in particolare nel primo periodo della terapia. Questo per limitare eventuali fastidi legati all’abbassamento della pressione del sangue.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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