Idronefrosi 2 grado da un mese
Sono stato ricoverato esattamente un mese fa per calcolosi renale sinistra.
Alla tac in pronto soccorso è stato riscontrato un calcolo mm 7 nel tratto intermedio dell’uretere, con iniziale idronefrosi II grado e attivazione falda fluida.
Mi è stata prescritta terapia espulsiva con urorec e deltacortene.
Ieri ho fatto una tac di controllo, dalla quale è stato riscontrato che il calcolo è sceso a livello della giunzione uretero/vescicale.
Confermata idronefrosi di II grado (no falda fluida), pur essendo ad oggi completamente asintomatico con lievi difficoltà nella minzione.
Sono stato quindi inserito in lista per un intervento endoscopico di rimozione del calcolo.
Le tempistiche per questo intervento sono state stimate in circa due mesi.
La mia preoccupazione è che questo stato protratto di idronefrosi di II grado fino alla data (non imminente) dell’intervento possa compromettere la funzionalità del mio rene.
È effettivamente così o posso aspettare senza che questo decorso cagioni conseguenze serie? Nel caso possa attendere, devo adottare alcune precauzioni/accorgimenti?
Nel frattempo sto comunque continuando la terapia espulsiva nella speranza che, entro la data dell’intervento, il calcolo possa scendere in vescica ed essere espulso.
Non so se possa essere associato alla mia condizione: riscontro abbondante sudorazione notturna.
Grazie per la disponibilità.
Alla tac in pronto soccorso è stato riscontrato un calcolo mm 7 nel tratto intermedio dell’uretere, con iniziale idronefrosi II grado e attivazione falda fluida.
Mi è stata prescritta terapia espulsiva con urorec e deltacortene.
Ieri ho fatto una tac di controllo, dalla quale è stato riscontrato che il calcolo è sceso a livello della giunzione uretero/vescicale.
Confermata idronefrosi di II grado (no falda fluida), pur essendo ad oggi completamente asintomatico con lievi difficoltà nella minzione.
Sono stato quindi inserito in lista per un intervento endoscopico di rimozione del calcolo.
Le tempistiche per questo intervento sono state stimate in circa due mesi.
La mia preoccupazione è che questo stato protratto di idronefrosi di II grado fino alla data (non imminente) dell’intervento possa compromettere la funzionalità del mio rene.
È effettivamente così o posso aspettare senza che questo decorso cagioni conseguenze serie? Nel caso possa attendere, devo adottare alcune precauzioni/accorgimenti?
Nel frattempo sto comunque continuando la terapia espulsiva nella speranza che, entro la data dell’intervento, il calcolo possa scendere in vescica ed essere espulso.
Non so se possa essere associato alla mia condizione: riscontro abbondante sudorazione notturna.
Grazie per la disponibilità.
In queste situazioni, si vorrebbe sempre poter risolvere al più presto possibile, ma bisogna fare i conti con la realtà delle strutture del servizio pubblico. Ci auguriamo che lei nell’attesa non abbia grossi fastidi, in due mesi non vi è da temere l’insorgenza di un danno renale significativo. Se nel frattempo il calcolo venisse espulso, tanto meglio.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Buongiorno dottore, approfitto della sua gentilezza per chiederle un ulteriore parere: da qualche giorno sto notando un lieve aumento della pressione arteriosa minima con intervalli oscillanti tra 88 e 94 circa. Non ne ho mai sofferto precedentemente, mentre la massima continua ad essere tuttora regolare. Potrebbe essere correlata con il mio stato di idronefrosi grado 2 o con le medicine che sto assumendo (deltacortene, urorec)? Ad oggi sono totalmente asintomatico, ma non vorrei che questo disturbo , unito alla mia idronefrosi, possa condurre a conseguenze più gravi nell’attesa dei due mesi necessari per effettuare l’intervento di rimozione calcolo. Ancora molte grazie per la disponibilità
Pensiamo che il lieve aumento della pressione abbia più che altro cause emotive (!) Il cortisone è assunto a basso dosaggio e la silodosina dovrebbe avere l'effetto esattamente opposto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 214 visite dal 24/10/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Consulti su calcolosi delle vie urinarie
- cistite sterile, ematuria, calcoli renali: cosa fare?
- Calcoli dopo rirs di 3 mesi fa
- Isterectomia e perdite: colpa del rene o altro?
- Stent uretrale: dolori post-posizione: cosa fare?
- Litiasi renale cronica e formazioni iperecogene: correlazione e preoccupazioni?
- Possibile gonorrea da 10 giorni ho perdita pus verde gillo dal pene dolori nel fare minzione
Altri consulti in urologia
- Ematuria iniziale con calcolo nel rene: cause?
- Contrazioni perineali: cause e prostatite?
- Infezione urinaria persistente nonostante terapia: è normale?
- Dolore testicoli/basso ventre: cause non urologiche?
- Dolore testicoli: è normale il fastidio che si irradia al gluteo se non eiaculo?
- Prostatite cronica post-trattamento: terapia per Corynebacterium glucuronolyticum resistente?