Cistite ricorrente: trattamenti inefficaci, sintomi persistenti e nuova infezione.
Buongiorno,
Ho avuto un episodio di cistite a metà maggio dopo aver trattenuto troppo a lungo l'urina.
Chiamato il mio medico di base mi ha prescritto 2 scatole di monuril (soffro spesso di cistiti).
Al termine delle scatole non mi sentivo guarita... Qualche settimana dopo ho un evento di cistite emorragica e chiamo la guardia medica che mi prescrive 1 bustina di monuril.
Presa allevia i sintomi ma non scompaiono.
Dopo meno di 1 mese ho dinuovo la cistite emorraggica, chiamo il mio medico di base che mi prescrive urinocoltura e citoscopia.
Non trovano batteri, solo presenza di infiammazione.
Ma io i sintomi continuo ad averli.
Il medico di base mi manda a fare una visita infettivologica dove mi prescrivono femelle la mattina + cistiflux e bifiselle il pomeriggio per 3 mesi.
Nel frattempo vado anche da un urologo che mi consiglia di smettere di prendere l'anello vaginale considerando che all'ultima visita ginecologica mi avevano curato per una leggera candida, inoltre mi consiglia analisi per MST (che risultano negative) e di regolarizzare il transito intestinale (ora vado ogni giorno).
Ha anche effettuato ecografia addominale e risulta tutto nella norma.
Di mia iniziativa a settembre faccio una nuova urinocoltura, visto i sintomi persistenti, che risulta positiva a e.
Coli.
Il medico mi prescrive amoxicillina 2 scatole.
Non funziona.
Allora mi prescrive neo furadantin, sembra funzionare ma al termine non mi sento guarita.
Ora a distanza di 1 settimana e mezzo dalla fine della cura mi sono svegliata con un episodio acuto di cistite nonostante stia prendendo il d-mannosio sia durante il giorno che prima di coricarmi.
L'antibiogramma non ha evidenziato resistenza ai farmaci.
Non so più cosa fare.
Non bevo e non fumo, assumo più di 2 L di acqua al giorno, uso solo abbigliamento in cotone, e seguo tutti gli altri consigli nella prevenzione della cistite.
Ho avuto un episodio di cistite a metà maggio dopo aver trattenuto troppo a lungo l'urina.
Chiamato il mio medico di base mi ha prescritto 2 scatole di monuril (soffro spesso di cistiti).
Al termine delle scatole non mi sentivo guarita... Qualche settimana dopo ho un evento di cistite emorragica e chiamo la guardia medica che mi prescrive 1 bustina di monuril.
Presa allevia i sintomi ma non scompaiono.
Dopo meno di 1 mese ho dinuovo la cistite emorraggica, chiamo il mio medico di base che mi prescrive urinocoltura e citoscopia.
Non trovano batteri, solo presenza di infiammazione.
Ma io i sintomi continuo ad averli.
Il medico di base mi manda a fare una visita infettivologica dove mi prescrivono femelle la mattina + cistiflux e bifiselle il pomeriggio per 3 mesi.
Nel frattempo vado anche da un urologo che mi consiglia di smettere di prendere l'anello vaginale considerando che all'ultima visita ginecologica mi avevano curato per una leggera candida, inoltre mi consiglia analisi per MST (che risultano negative) e di regolarizzare il transito intestinale (ora vado ogni giorno).
Ha anche effettuato ecografia addominale e risulta tutto nella norma.
Di mia iniziativa a settembre faccio una nuova urinocoltura, visto i sintomi persistenti, che risulta positiva a e.
Coli.
Il medico mi prescrive amoxicillina 2 scatole.
Non funziona.
Allora mi prescrive neo furadantin, sembra funzionare ma al termine non mi sento guarita.
Ora a distanza di 1 settimana e mezzo dalla fine della cura mi sono svegliata con un episodio acuto di cistite nonostante stia prendendo il d-mannosio sia durante il giorno che prima di coricarmi.
L'antibiogramma non ha evidenziato resistenza ai farmaci.
Non so più cosa fare.
Non bevo e non fumo, assumo più di 2 L di acqua al giorno, uso solo abbigliamento in cotone, e seguo tutti gli altri consigli nella prevenzione della cistite.
È evidente che il suo problema più importante sia l’equilibrio della flora batterica intestinale. La vescica è solo il bersaglio innocente di alterazioni presenti altrove. Prendiamo atto dei corretti provvedimenti di carattere generale che lei ha già messo in atto, purtroppo per ora non sufficienti. La situazione deve essere affrontata molto seriamente dal punto di vista gastro-enterologico e, soprattutto, dietologico/nutrizionale, poiché. l’alimentazione ha quasi sempre un’importanza primaria. In assenza di febbre od evidenti complicazioni (es. sanguinamento) raccomandiamo sempre la massima parsimonia nella prescrizione empirica di antibiotici.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 267 visite dal 24/10/2025.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.
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