Bruciore pre-minzione persistente: infezione o altro?

Salve dottori.

Volevo parlare di un problema che sto avendo più o meno da un anno.
È iniziato tutto con dei piccoli bruciori prima di fare pipì.
Ho pensato subito alle cistite.
Ho fatto urinocoltura ed era negativa.
Perciò ho spostato l'attenzione sui tamponi vaginali e cervicali.
Dal tampone cervicale risultava ureaplasma.
Ho fatto cura con claritromicina.
Dopo aver rifatto il tampone risultato negativa.
Il problema è che i bruciori continuavano.
Ho provato a rifare i tamponi vaginali, cervicali e urinocoltura.
Tutto negativo.
Così sono passata al tampone uretrale ed ecco qua che emerge enterococcus faecalis.
Seguo cura antibiotica mirata con Augmentin.
Dopo la cura stavo leggermente meglio.
Dopo 15 giorni ho rifatto il tampone ed ero ancora positiva a enterococcus faecalis, rifaccio la cura con antibiotico mirato, che era sempre Augmentin.
I sintomi rimangono sempre uguali, lieve bruciore prima di fare pipì che peggiora se bevo poco durante il giorno.
Se bevo tanto lo sento meno.
Rifaccio il tampone urtrale e sono ancora positiva all'enterococcus faecalis.
L'urologo mi ha detto di sospendere antibiotico e provare a fare una tac perché un anno fa avevo una ciste ovarica che premeva sulla vescica e pensa che potrebbe aver creato aria tra intestino e vescica. Questa ciste ovarica era di 9 cm e l'ho rimossa in laparoscopia.
Adesso sto aspettando di fare la tac.
Però dall' ecografia che avevo fatto non aveva evidenziato nulla di strano.
Inoltre quest'anno ho anche interrotto la pillola anticoncezionale e ho anche il sospetto che potrebbe avermi creato magari degli sbalzi ormonali, però è passato un anno! E ancora ho bruciore sempre nel momento della pipì.
Non ho dolore pelvico, non ho urgenze, non sento nulla.
Solo quel bruciore, che aumenta con pipì concentrata.
Secondo voi, sto facendo bene a non assumere più antibiotici?
Nonostante compaia ancora enterococcus faecalis nel tampone e ho questi leggeri sintomi.
Io non ho mai sofferto di cistite ne di uretrite.
Bevo più di due litri di acqua al giorno, mangio verdure ogni giorno, evacuo tutti i giorni normalmente.
Non ho problemi intestinali.
Non capisco perché continuo ad avere questo bruciore, è come se avessi curato l'infezione a metà.
Anche se comunque ho ripetuto la cura antibiotica per ben due volte con lo stesso antibiotico sensibile nell' antibiogramma.
Secondo voi cos' altro potrei fare?
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
L’uretra femminile è talmente breve che il tampone non può avere una sensibilità selettiva e tende a raccogliere una flora batterica di origine intestinale che colonizza superficialmente l’area ano-genitale. Questo è confermato dal tipo di batterio rilevato, un gram-positivo che non è una causa comune delle infezioni urinarie. Le indicazioni alla terapia antibiotica sono quindi assai discutibili, anzi a lungo andare si rischia di influire negativamente sull’equilibrio della preziosa flora batterica intestinale (microbiòta) ed indurre un pericoloso circolo vizioso di difficile risoluzione. I suoi lievi disturbi irritativi, come lei stessa presuppone, possono essere probabilmente causati da una alterazione dell’equilibrio ormonale che dovrebbe essere interpretato e corretto con un opportuno compenso, forse la ripresa della pillola.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Utente
Utente
Buongiorno dottore,

la ringrazio per la pronta risposta ricevuta in merito al mio problema. Le volevo chiedere un ultima cosa: sento che il mio bruciore inizia poco prima di fare pipì, quindi lo sento a livello proprio uretrale e solo quando trattengo tanto, mi brucia un po' di più anche durante il primo getto di urina. Sento che questo problema è più a livello uretrale, e quindi secondo lei, questi sintomi potrebbero essere dovuti sempre ad uno equilibrio ormonale?

Per confermare questa ipotesi, dovrei fare qualche esame in particolare? O semplicemente parlarne con un ginecologo?

Ho anche sentito parlare di vulvodinia e contrattura del pavimento pelvico, che potrebbero dare sintomi simili. Crede che sia il caso di indagare anche su questo aspetto?

Attendo un suo gentile riscontro
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
La cosiddetta - uretro-trigonite ad urine limpide - è la classica espressione dello squilibrio ormonale, talora definito - cistite disendocrina -. Non vi sono purtroppo indagini specifiche che possano chiaramente definire questa situazione, quindi la diagnosi si basa più che altro sui sintomi e la insignificante quantità di leucociti nel sedimento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Utente
Utente
La ringrazio dottore, ora mi è tutto veramente più chiaro!

I leucociti in effetti sono nella norma sia nel tampone uretrale, che nell'esame urine. Si evidenzia sono un numero un po' più elevato di emazie che è 14.

Comunque, provvederò a parlarne con il medico per capire il da farsi.

Le auguro un buona serata e un buon weekend
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Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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