Cistite post-coitale ricorrente e sintomi persistenti: pielonefrite o altro?
Salve, tutto è incominciato da una cistite post coitale escherichia coli a giugno 300.000 curato con Ciproxin; da lì ho incominciato a soffrire di nausea con episodi di vomito dove cambiando tanti ginecologi dicevano che questa sintomatologia non c entrava nulla con l escherichia coli.
ho incominciato a girare gastroenterologi dove alcuni mi hanno tamponato con motilex dove inizialmente sono stata bene poi al termine della cura di nuovo nausea e vomito.
(ho avuto anche dimagrimento sia x vomito che x forte stress)
Ultimo gastroenterologo dove ora sto facendo la cura con referto di colon irritabile (ho anche endometriosi intestinale) obispax e vari integratori la situazione si è un po’ attenuata;
A luglio sono andata da un uro ginecologo con positività escherichia coli 100.000 urine dove ho fatto cura e adesso le urine sono negative ma adesso ho un tampone vaginale positivo escherichia coli (tampone cervicale ripetuto x 2 volte negativo),
ma ho dovuto cambiare uro- ginecologico xke il primo dottore vive fuori e dovevo aspettare x dicembre quest ultimo uro ginecologo con le ultime analisi urine con leucociti alti 189, nitriti assenti e urinocoltura negativa, tampone positivo escherichia coli già da tempo, mi dà cura di ovuli neoxene dove me ne mancano altri 3 (in tutto sono 10)
La mia sintomatologia in quest ultimo periodo sono nausea, brividi addosso e oggi accuso mal di schiena con dolore pelvico basso ventre, sensazione di infiammazione tra vescica clitoride vagina (x questo sintomo di testa mia sto prendendo mannosio peacist 5g dato dal primo urologo cn la paura che si infetta di nuovo la vescica) sono stata anche al pronto soccorso 2 settimane fa x sintomatologia di nausea e malessere ma gli esami ematici in ospedale erano nella norma.
La mia preoccupazione è quella di avere un infezione tipo pielonefrite (feci anche un addome completo a luglio ma tutto apposto)
Il 15 ottobre dovrò fare un controllo con la mia ginecologa che mi segue x endometriosi in ecografia in 3d...lei potrebbe vedere questa problematica con questo tipo di ecografia?
E poi visto che sto assumendo ovuli neoxene quando posso ripetere le analisi urine?
Da premettere che vado stitichezza ma questo da sempre dovuto all endometriosi intestinale, ma il problema è nato da quando mi sn beccata questa cistite da giugno post coitale
ho incominciato a girare gastroenterologi dove alcuni mi hanno tamponato con motilex dove inizialmente sono stata bene poi al termine della cura di nuovo nausea e vomito.
(ho avuto anche dimagrimento sia x vomito che x forte stress)
Ultimo gastroenterologo dove ora sto facendo la cura con referto di colon irritabile (ho anche endometriosi intestinale) obispax e vari integratori la situazione si è un po’ attenuata;
A luglio sono andata da un uro ginecologo con positività escherichia coli 100.000 urine dove ho fatto cura e adesso le urine sono negative ma adesso ho un tampone vaginale positivo escherichia coli (tampone cervicale ripetuto x 2 volte negativo),
ma ho dovuto cambiare uro- ginecologico xke il primo dottore vive fuori e dovevo aspettare x dicembre quest ultimo uro ginecologo con le ultime analisi urine con leucociti alti 189, nitriti assenti e urinocoltura negativa, tampone positivo escherichia coli già da tempo, mi dà cura di ovuli neoxene dove me ne mancano altri 3 (in tutto sono 10)
La mia sintomatologia in quest ultimo periodo sono nausea, brividi addosso e oggi accuso mal di schiena con dolore pelvico basso ventre, sensazione di infiammazione tra vescica clitoride vagina (x questo sintomo di testa mia sto prendendo mannosio peacist 5g dato dal primo urologo cn la paura che si infetta di nuovo la vescica) sono stata anche al pronto soccorso 2 settimane fa x sintomatologia di nausea e malessere ma gli esami ematici in ospedale erano nella norma.
La mia preoccupazione è quella di avere un infezione tipo pielonefrite (feci anche un addome completo a luglio ma tutto apposto)
Il 15 ottobre dovrò fare un controllo con la mia ginecologa che mi segue x endometriosi in ecografia in 3d...lei potrebbe vedere questa problematica con questo tipo di ecografia?
E poi visto che sto assumendo ovuli neoxene quando posso ripetere le analisi urine?
Da premettere che vado stitichezza ma questo da sempre dovuto all endometriosi intestinale, ma il problema è nato da quando mi sn beccata questa cistite da giugno post coitale
Gentile lettrice,
la sua situazione è complessa, con sintomi gastrointestinali persistenti e infezioni ricorrenti da Escherichia coli, probabilmente correlate all'attività sessuale.
Possiamo sintetizzare dicendo che lei ha avuto un cistite post-coitale trattata, seguita da colonizzazione vaginale, con urinocoltura negativa ma tamponi vaginali positivi.
Comunque l'urinocoltura anche se negativa ma con leucociti alti può indicare un'eventuale infezione delle basse vie urinarie o la presenza di una contaminazione, ma la persistenza del tampone vaginale positivo suggerisce un problema batterico a livello vaginale.
Nausea, vomito, brividi, mal di schiena e dolore pelvico sono sintomi non specifici e sono a volte presenti nelle infezioni urinarie o vaginali, in alcune problematiche gastrointestinali o sistemiche. Il dolore pelvico e la sensazione di infiammazione tra vescica, clitoride e vagina possono indicare invece anche un coinvolgimento delle strutture pelviche, potenzialmente legato all'infezione o alla presenza di un'endometriosi.
La sua preoccupazione per la pielonefrite è comprensibile, data la storia di infezioni urinarie. Tuttavia, la mancanza di febbre alta, dolore renale laterale tipico e risultati degli esami ematici nella norma rendono questa diagnosi meno probabile al momento.
Un'ecografia 3D può valutare l'anatomia pelvica, inclusi utero, ovaie e intestino, e rilevare anomalie come endometriomi o aderenze. Potrebbe forse aiutare a visualizzare l'entità dell'endometriosi intestinale, ma non è il gold standard per diagnosticare o escludere l'endometriosi intestinale profonda quindi non è lo strumento migliore per valutare un'infezione urinaria o una eventuale colonizzazione vaginale.
Durante il trattamento con ovuli a base di clotrimazolo è consigliabile attendere almeno 7 giorni dopo la fine della terapia per ripetere le analisi delle urine, al fine di evitare risultati non attendibili, dovuti alla presenza del farmaco nelle urine.
È importante ora rivalutare attentamente in diretta la sua storia clinica, i sintomi specifici e i risultati degli esami per formulare una diagnosi più precisa e un successivo piano terapeutico mirato.
A questo proposito bene valutare la possibilità di un consultare un esperto urologo assieme ad un ginecologo specializzato in endometriosi.
Un cordiale saluto.
la sua situazione è complessa, con sintomi gastrointestinali persistenti e infezioni ricorrenti da Escherichia coli, probabilmente correlate all'attività sessuale.
Possiamo sintetizzare dicendo che lei ha avuto un cistite post-coitale trattata, seguita da colonizzazione vaginale, con urinocoltura negativa ma tamponi vaginali positivi.
Comunque l'urinocoltura anche se negativa ma con leucociti alti può indicare un'eventuale infezione delle basse vie urinarie o la presenza di una contaminazione, ma la persistenza del tampone vaginale positivo suggerisce un problema batterico a livello vaginale.
Nausea, vomito, brividi, mal di schiena e dolore pelvico sono sintomi non specifici e sono a volte presenti nelle infezioni urinarie o vaginali, in alcune problematiche gastrointestinali o sistemiche. Il dolore pelvico e la sensazione di infiammazione tra vescica, clitoride e vagina possono indicare invece anche un coinvolgimento delle strutture pelviche, potenzialmente legato all'infezione o alla presenza di un'endometriosi.
La sua preoccupazione per la pielonefrite è comprensibile, data la storia di infezioni urinarie. Tuttavia, la mancanza di febbre alta, dolore renale laterale tipico e risultati degli esami ematici nella norma rendono questa diagnosi meno probabile al momento.
Un'ecografia 3D può valutare l'anatomia pelvica, inclusi utero, ovaie e intestino, e rilevare anomalie come endometriomi o aderenze. Potrebbe forse aiutare a visualizzare l'entità dell'endometriosi intestinale, ma non è il gold standard per diagnosticare o escludere l'endometriosi intestinale profonda quindi non è lo strumento migliore per valutare un'infezione urinaria o una eventuale colonizzazione vaginale.
Durante il trattamento con ovuli a base di clotrimazolo è consigliabile attendere almeno 7 giorni dopo la fine della terapia per ripetere le analisi delle urine, al fine di evitare risultati non attendibili, dovuti alla presenza del farmaco nelle urine.
È importante ora rivalutare attentamente in diretta la sua storia clinica, i sintomi specifici e i risultati degli esami per formulare una diagnosi più precisa e un successivo piano terapeutico mirato.
A questo proposito bene valutare la possibilità di un consultare un esperto urologo assieme ad un ginecologo specializzato in endometriosi.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Risposta creata con il supporto di Medicitalia.AI
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 627 visite dal 06/10/2025.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.
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