IBS e prostatite: c'è un legame?
Salve, sono un ragazzo di 35 anni, non fumatore, sportivo, normopeso.
Soffro da tantissimi anni di una prostatite cronica, con seguenti sintomi: gocciolamento post minzionale, incompleto svuotamento della vescica, eiaculazione scarsa, bruciore post minzionale, nicturia, sperma giallo, leggera oligozoospermia, disfunzione erettile, e assenza di erezione mattutina.
Ho cambiato 4 urologi, ho fatto terapie con serenoa, xatral, tadalafil da 5, onde d'urto.
Urinocoltura sempre negativa, tranne l'ultima dove sono risultato positivo allo stafilococco aureo, impostata terapia con antibiotico dall'urologo, nella quale durante la terapia, ricominciai ad avere erezioni spontanee, passate dopo fine terapia.
In contemporanea soffro di una sindrome IBS, ho alterazioni dell'alvo, alterno stipsi e diarrea spesso.
Esiste una correlazione tra sindrome IBS e prostatite?
È possibile che i batteri colonizzino la prostata?
È possibile che sia un falso negativo, e che il motivo di questa prostatite sia batterica?
Grazie mille
Soffro da tantissimi anni di una prostatite cronica, con seguenti sintomi: gocciolamento post minzionale, incompleto svuotamento della vescica, eiaculazione scarsa, bruciore post minzionale, nicturia, sperma giallo, leggera oligozoospermia, disfunzione erettile, e assenza di erezione mattutina.
Ho cambiato 4 urologi, ho fatto terapie con serenoa, xatral, tadalafil da 5, onde d'urto.
Urinocoltura sempre negativa, tranne l'ultima dove sono risultato positivo allo stafilococco aureo, impostata terapia con antibiotico dall'urologo, nella quale durante la terapia, ricominciai ad avere erezioni spontanee, passate dopo fine terapia.
In contemporanea soffro di una sindrome IBS, ho alterazioni dell'alvo, alterno stipsi e diarrea spesso.
Esiste una correlazione tra sindrome IBS e prostatite?
È possibile che i batteri colonizzino la prostata?
È possibile che sia un falso negativo, e che il motivo di questa prostatite sia batterica?
Grazie mille
I legami tra grosso intestino e basse vie urinarie sono strettissimi, con netto predominio del primo sulle seconde. Non sempre è indispensabile la trasmissione di batteri, talora per indurre disturbi è sufficiente la condizione di congestione venosa del basso addome indotta dalla infiammazione intestinale. Inutile dire che il massimo delle attenzioni vada sempre rivolto al versante intestinale, altrimenti tutte le cure urologiche rischiano di essere vane. Senz’altro gli antibiotici devono essere utilizzati con parsimonia, poiché inducono uno squilibrio del microbiòta intestinale, innescando un pericoloso circolo vizioso difficilissimo da interrompere. Dal punto di vista strettamente urologico, ci chiediamo se fra gli accertamenti eseguiti sia mai stata fatta una endoscopia per valutare le condizioni del collo vescicale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
No doc, nell'ultima visita l'urologa mi ha detto che potremmo valutare l'endoscopia. Dovrò ripetere urinocoltura, spermiocoltura, e un esame del microbiota fecale. Secondo l'urologa, prima di tutto devo risolvere la problematica intestinale. Mi ha prescritto un probiotico a base di Lactobacillus paracasei CNCM I-1572, mi ha detto che ci sono in letteratura degli studi dove abbassa la recidiva della prostatite, e poi valutare in base all'esito degli esami colturali. Per la disfunzione erettile, mi ha prescritto il Tadalafil da 5mg, ma non sta dando nessun effetto. La DE è dovuta alla congestione prostatica? Se alla base c'è un problema alla prostata, aumentare il dosaggio del tadalafil, aiuterebbe a risolvere la DE?
Concordiamo con le indicazioni alla uretro-cistoscopia diagnostica. Pensiamo che non sia compito dell’urologo occuparsi direttamente della disbiosi intestinale, che è competenza del gastro-enterologo e, ancor di più, di un buon dietologo/nutrizionista, poiché quasi sempre l’alimentazione ha un'importanza primaria. Se il tadalafil a basso dosaggio in assunzione continua non è efficace, si può ovviamente utilizzare il dosaggio maggiore (20 mg) solamente al bisogno.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 263 visite dal 26/10/2025.
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