Dolore testicolare post biopsia

Egr. Dottori, vorrei sottoporre il mio caso anomalo di dolore testicolare post-operatorio (biopsia).
Nessuno purtoppo fin’ora mi ha fornito una risposta esauriente, non so piu’ cosa fare.

Ho 35 anni. Tre anni fa circa ho scoperto per caso di essere azoospermico. Ho fatto tutti gli esami del caso: genetici, ecografici, ormonali…tutto nella norma., a parte un varicocele di secondo grado a sn.
Il varicocele sn, peraltro del tutto asintomatico, è stato corretto tramite sclerosi.
Purtoppo subito dopo questo intervento mi è venuta una epididimite/funicolite di notevole importanza, tanto che il mio andrologo mi disse che ne aveva viste poche di questa intensità.
Nonostante l’assunzione di fans e antidolorifici, sono stato molto male, la coda dell’epididimo sn si è ispessita ed è diventata molto dolente al tatto. Tanto che non potevo piu’ portare pantaloni tranne che una tuta, non potevo andare in bicicletta, non potevo sedermi normalmente, correre, etc.

Tutto questo ha persistito in maniera impostante per quasi un anno(dal 2003 al 2004) e tuttora l’epididimo sn mi fa male se lo tocco o se accavallo le gambe quando mi siedo (i pantaloni “sfregano”). In condizioni normali, se non salto o corro, per fortuna non mi fa piu’ male (oggi nel 2007).
Paradossalmente non è questo il problema per cui scrivo.
Dopo un anno da questo intervento, quando appunto il dolore era diventato un po’ piu’ tollerabile, sono stato sottoposto ad un intervento di biopsia bilaterale. (inizio 2005). Questo intervento era finalizzato ad una eventuale ricanalizzazione dei dotti nel caso fossero stati trovati sia spermatozoi che una ostruzione. Infatti essendo tutti i miei esami nella norma, dosaggi compresi, una ostruzione sembrava la soluzione piu’ logica.
Sono stato sottoposto quindi a DVG e biopsia bilaterale: risutato nessuna ostruzione e arresto maturativi allo stadio di spermatidi. Il perché non è tuttora noto.

Il problema per cui scrivo è un dolore dovuto alla biopsia, dolore comparso dopo l’intervento.
Mi è stato detto oltre alla biopsia sono stati cercati spermatozoi sulla testa degli epididimi tramite microincisioni, spermatozoi che appunto non sono stati trovati.

Descrivo il mio dolore: è solo a dx e non sn (li’ ho sempre la coda dell’epididimo che mi fa un po’ male per il discorso sopra). Mi fa male dal 2005 (da 2 anni) la testa dell’epididimo dx; se la tocco fa molto male, se non faccio nulla sento che mi fa male. La sensazione è come se con 2 dita si schiacciasse, con piu’ o meno intensità, la pelle dell’avambraccio, solo che è sull’epididimo. Lo sento sempre, 24h su 24. Adesso dopo 2 anni si è un po’ ridotto, forse del 30%, ma non di piu’. Per un anno non sono riuscito a portare gli slip, e ancora ho dovuto usare la tuta. Se mi siedo cerco di stare in punta con le gambe aperte (o meglio ora lo faccio d’istinto). Caso più interessante quando sono al volante, con la gamba dx sull’acceleratore appunto, ho un fastidioso senso di pressione all’inguine e in parte all’interno coscia; a volte devo mettere 2 dita sull’inguine dx e premere per sopportare meglio. Se mi rimetto in piedi la cosa tende a passare.
Ho fatto molte eco e una risonanza, tutte negative.
Chi mi ha operato mi ha detto che la cosa non dovrebbe essere possibile (io pero’ ce l’ho) e mi ha proposto una denervazione del testicolo: va a scorticare per 1 cm una mini arteria che scende nello stesso. Percentuali di successo non note. Proposta allo stato da me scartata.
Questo dolore sempre presente ogni tanto ha dei picchi che mi costringono a letto e che riesco ad alleviare parzialmente con un bagno molto caldo. In questi momenti a volte avrei voluto prendere un taglierino e eliminare il problema seduta stante (da quanto male stavo)….!
Sto tentando una cura con un Dott antalgico, che sta tentando tramite iniezioni di anestetico e cortisone di risolvere la cosa. Iniezioni fatte a livello del funicolo per ora, anche se ne è stata fatta pure una sul punto incriminato dell’epididimo: pochi secondi di un dolore che non pensavo di potesse mai provare (e questo dottore è a mio avviso molto molto bravo). Benefici relativi e temporanei . Ha avuto difficoltà a trovare il punto esatto: lui mi tastava con le dita l’epididimo e io gli dicevo quando era suo punto dolente. Quando mi tastava l’epididimo lontano da quel punto non mi procurava alcun dolore, a rafforzare il discorso che è un singolo punto preciso che mi fa male. Comunque adesso l’antalgico vuole provare un blocco nervoso in una zona diversa. Lui ipotizza che durante l’intervento sia stato reciso un nervo.

Il mio quadro credo sia abbastanza chiaro, anzi grazie a chi ha letto fino a qui le mie disgrazie.

La mia domanda è: che cosa secondo mi causa questo dolore? Qualsiasi vs ipotesi è ben accetta, anche le meno probabili…vi chiedo anche quali altri esami posso fare. Io vorrei tanto farmi riaprire, ma mi è stato detto che se si apre poi non si potrebbe trovare nulla su cui mettere le mani.
Pero’ a me fa male, da 2 anni.

Grazie
[#1]
Dr. Sergio Longhi Urologo, Andrologo 222 1
Il quadro sintomatologico da lei descritto è decisamente complesso e sono certo che aprirà una vivace discussione sull'iter diagnostico e sulle procedure attuate di cui il dolore sembra essere una ovvia conseguenza. Sarebbe interessante leggere la descrzione degli atti chirurgici eseguiti, i referti della VDG e della biopsia testicolare. Il blocco, immagino del nervo genito-femorale, è una ipotesi logica, comunque prima di procedere, vaglierei con lo specialista della terapia del dolore la possibiltà di utilizzare farmaci per il dolore neurologico (pregabalin).

Longhi

[#2]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
ho letto la sua lunga lettera e devo dire che sono rari i casi come il suo che, su una base post chirurgica, probabilmente neurologica post-cicatriziale, non tendono nel tempo ad avere una progressiva e spontanea attenuazione del dolore. Molti amici colleghi ipotizzano anche una componente psicologica a questo tipo di problematiche ma io tendo a pensare più ad un fattore neurologico, vista tutta la sua storia clinica chirurgica, che dovrebbe "autoridursi" nel tempo , tendere ad attenuarsi e infine sparire. Detto questo mi sembra che le figure mediche, i colleghi che la stanno seguendo siano ben orientate e tutto quello che finora hanno fatto mi sembra corretto e ragionevole da un punto di vista clinico. Anch'io tenderei a sconsigliarle ulteriori trattamenti di tipo chirurgico ad esiti sempre molto incerti.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta.

Giovanni Beretta M.D.
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[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Egr. Dottori, anzitutto grazie per la vs disponibilità.
Scriverò come consigliato i referti degli atti chirurgici quanto prima.
Le vs ipotesti sono confermate, infatti anche altri vs colleghi che mi hanno visto le avevano avanzate.
Nella mia lunga lettera paradossalmente non ho potuto scrivere proprio tutto...altrimenti avrei dovuto firmarmi come omero e intitolarla l'odissea...
Scherzi a parte, degli ultimi 6 mesi del 2006 sono stato curato con il farmaco Lyrica (pregabalin) 75mg x 3 die (tollerato abbastanza bene). Il beneficio durante l'assunzione era relativo, quantificabile in un miglioramento del 25%max dal dolore. Mi era stato prescritto dal Dott antalgico che adesso mi sta ancora curando, come già detto sopra.
Ho smesso di prenderlo sia per il basso beneficio, sia perchè dopo 6 mesi di trattamento non mi (ci) sembrava il caso di continuare.
Sempre lui ha provato a darmi altri 2 farmaci: prima il tramadolo, poi la duloxetina (ora mi ricordo solo i principi attivi). In entrambi i casi ho interrotto il trattamento dopo la prima compressa per una totale intolleranza: quando ho assunto la sera la mia prima compressa di duloxetina ho passato la notte in bianco, ho avuto una fortissima sudorazione e altrettanta forte tachicardia. Praticamente sono stato cosi' male che ho passato il giorno dopo a letto a recuperare. Il tramadolo mia ha fatto sempre male, anche se non a quasti livelli.
Sempre l'antalgico allora mi ha dato 12 gocce die di Laroxyl, questo recentemente, sono andato avanti un mese. Ben tollerato, ma benefici quasi nulli. Quando ho smesso posso dire che non mi sono accorto.
Adesso (come avevo scritto) sono nella fase della cura a iniezioni localizzate.

Altri vs colleghi avevano avanzato il discorso (come qui voi accennate) della componente psicologica: i farmaci sopra descritti come saprete hanno anche questa componente, e non mi hanno dato beneficio.
Facendo un discorso del tutto personale, per quanto di parte, non credo che si tratti di problema psicologico, o almeno non del tutto.
C'è chi ha avanzato che il "colpo" della azoospermia non risolta abbia contribuito alla cosa. Io posso dire che: la brutta notizia l'ho avuto 2 anni fa, ora non sto cercando figli (sono sposato, felicemente, ci siamo sposati dopo aver scoperto la cosa), me la sono messa via da tempo, sono sempre stato (lo sarei ancora a dire il vero) un tipo solare e allego e ottimista, ho molte cose da fare...insomma una personalità tutt'altro che "autolesionista". Ripeto, non sono uno psichiatra o uno psicologo, ma se sento che quando un qualsiasi urologo mi tasta l'epididimo e mi chiede "qui fa male?" e io dico no, e lui si sposta e richiede "qui" e io dico no, e quando stringe esattamente quel punto e mi fa molto male (e io dico si), penso che sia un dolore troppo preciso e specifico e localizzato per essere un problema (solo) psicologico.

Non nego che quando il dolore ogni 2/3 settimane si acutizza (è un po' ciclica la cosa) non sono molto socievole o allegro o con particolare voglia di uscire la sera....vorrei vedere qualsiasi altra persona pero' al posto mio.

Anche in questa sede mi sconsigliate uteriori interventi chirurgici: a volte pero' ho la netta sensazione (sicuramente errata) che togliendo qualle parte inciminata di epididimo io possa stare meglio.
Una domanda: escludete qualsiasi tipo di intervento? E possibile fare "solo" una incisione laterale dx di un paio di cm per "vedere dentro"? Quando sono stato operato per la biopsia, peraltro da persone sicuramente e certamente molto competenti, è stato fatto un taglio mediano scrotale e i 2 desticoli sono stati esteriorizzati.
Magari ora un piccolo taglio senza esteriorizzare è fattibile, meno traumatizzante, ma questo è solo una mia personale ipotesi (non sono un medico). O con una fibra ottica? Si esegue come esame?

Tra le altre cose che mi erano state dette è che questo tipo di dolori erano causati da un nervo reciso; chi mi ha operato pero' tende ad escludere questa ipotesi. Chi invece lo ritiene possibile lo paragona agli esiti non richiesti di una operazione di ernia; secondo loro i casi piu' sforunati di questo tipo al max in 2 anni si dovrebbero risolvere, ma io due anni li ho superati. Piu' che altro è che non vedo la curva del dolore scendere in questi 2 anni...non particolarmente.

Secondo me un dato interessante che puo' aiutare a capire cosa ho realmente è il fastidio, collegato al solito punto sulla testa dell'epididimo, che ho quando guido la macchina. La gamba dx sta sull'acceleratore col piede appoggiato sul tacco, la gamba è leggermente piegata sul sedile e la coscia è totalmente collocata sulla seduta del sedile: insomma una normale posizione di guida. Quando sto cosi', la parte interna della coscia, nella sua parte alta, interna, a livello inguinale va in "pressione". E' come se avessi un mattone appoggiato in quel punto che preme. E' come se solo quella parte di muscolo si tendesse in totale autonomia. L'inguine dx e il punto dolente sull'epididimo si "evidenziano", e per alleviare questo fastidio a volte devo con due dita della mano sn, mentre sono seduto e guido, premere sull'inguine dx. Non ho nessuna ernia, sono stato visitato in proposito.
Se sto in piedi il muscolo della gamba e l'inguine dx non mi danno particolari problemi, percepisco solo il solito dolore/fastidio dall'epididimo.

Quando vado a dormire una volta su due faccio un po' fatica ad addormentarmi, in quanto nel rilassamento del pre-sonno percepisco molto bene il dolore dall'epididimo, un po' come una lampadina accesa.
Come ho fatto ad andare avanti così fin'ora? Boh, non lo so neppure io, ma sicuramente con tutto quello che ho visto per ospedali non c'è mai fondo al peggio...quasi da star contento.

Come detto postero' qui quanto prima i referti necessari per una diagnosi piu' completa, anche se fondamentalmente posso anticipare non ci sono anomalie cliniche/morfologiche di sorta.

Vorrei tanto chiudere questa fase della mia vita una volta per tutte. Veramente a volte mi sarei fatto togliere testicolo ed epididimo e tanti saluti.

Vi ringrazio ancora per la disponibilità.
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Salve, ecco intanto un sunto del referto dell'operazione:
"....sottoposto ad esplorativa scrotale, deferentovesciculografia bilaterale e biopsia testicolare bilaterale: durante l'intervento è stato prevlevato un campione di liquido seminale che ha dimostrato l'assenza si spermatozoi bilateralmente. La DVG bilaterale non ha dimostato la presenza di nessuna ostruzuone delle via seminali bilateralmente".
Ho anche il referto istologico della biopsia che attesta l'azoospermia, anche se non so se possa aiutare a capire da cosa è causato il mio dolore.
"....edema interstiziale, , riduzione numerico-volumetrica cell di leydig,...tubuli a mosaico a volte ridotti e disorganizzati.... a sn frequenti aspetti di ombre tubulari....quadro di ipospermatogenesi irregolare su verosimile base ostruttiva ...score johnsen 5.2 dx e 2.7 sn" Base ostruttiva poi non è, evidentemente chi ha refertato non conosceva gli esiti della mia operazione.
Un quadro poco allegro, ma tuttavia allo stato attuale non è questo il mio problema.

Ho dimenticato di dire nei post precedenti che prima di cominciare questo calvario (e di scoprire la realtà) stavo benissimo.
Mai avuto alcun dolore e/o problema testicolare in vita mia.

Grazie ancora
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
ancora un dettaglio che forse mi è sfuggito , vista la diagnosi di ostruzione e poi la mancanza assoluta di spermatozoi. Lei riferisce dosaggi ormonali nella norma ma che valore aveva l'FSH?
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta.
[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Perdoni il ritardo.
Avevo fatto 2 dosaggi.
Il mio FSH andava da 7 a 9.6, in un range 2-12 U/L.
Luteotropina 3.1 a 7.4 (2-9)
Testosterone da 5.7 a 6.6 (2.8-8)
Se con le infiltrazioni non riesco a guarire, cosa mi resta da fare?
Elimino chirurgicamente solo l'epididimo il didimo+epididimo sostituendolo con una protesi? Che mi consiglia?
Grazie ancora per la gentilezza.

ps i dosaggi sono di 2 anni fa, fatti prima della biopsia e dei miei problemi per cui scrivo, per cui non escludo che adesso a causa di questi problemi i valori si siano piu' o meno significativamente alterati.
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
ripeta a questo punto i dosaggi ormonali . A soluzioni chirurgiche drastiche al momento , vista anche la sua giovane età, è bene non pensarci.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#8]
dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Egr. Dott, grazie per la risposta.
Ripetero' i dosaggi come consigliato, tuttavia rimane il mio attuale problema principale già precedentemente descritto.
Ritiene che dosaggi e dolore siano correlati?

Indubbiamente le soluzioni chirurgiche finchè possibile sono da evitare, ma qui è questione di qualità di vita (la mia)...
Dormire male, sevgliarsi male, sedersi male, avere sempre questa sensazione di 2 dita che schiacciano la testa dell'epididimo, piu' o meno intensamente, comnincia a non essere piu' alla mia portata.
Se un dito di una mano mi fa male, e ancora male, e dopo 2 anni è ancora li' che fa male, posso pensare che tagliandolo il problema probabilmente si risolve. Dico probabilmente, ma almeno ci provo.
Questo è il mio problema. Perchè non dovrei farmi aprire, anche solo per controllare? Almeno posso dire a me stesso di averci provato.
Poi se devo soffrire per il resto della mia vita, pace, me ne faro' una ragione.
Discorsi poco allegri, me ne rendo conto.. ma non mi restano molte altre alternative mi pare.

La ringrazio ancora moltissimo per la sua risposta.
[#9]
dopo
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Egr. Dott, se possibile vorrei avere una sua opinione in quanto chirurgo, su questa mia considerazione.
La mia storia a grandi linee è stata descritta sopra.
E' concepibile effettuare un intervento cosi' realizzato

-anestesia locale
-taglio di pochi cm (1-2) sullo scroto in alto lateralmente a dx
-non esteriozzare il testicolo ma limitarsi a verificare la situazione epididimaria attraverso il taglio
-eventualmente intervenire sulla testa dell'epididimo nel punto dolente
-chiudere

E' un intervento chirurgicamente realizzabile? In teoria non dovrebbe perggiorare il mio quadro. Magari potrebbe risolvere il problema.
In un discorso puramente teorico, in quanto chirugo urologico, se un paziente cone un problema simile le si proponesse con questo discorso, lei interverrebbe? Solo a titolo indicativo.
La ringrazio