Infezioni delle vie urinarie e prostatite cronica

Sono un ragazzo di 36 anni.
Da circa due anni soffro di prostatite cronica e frequenti infezioni -con presenza batterica - delle vie urinarie e del tratto prostatico. Da allora, anche a causa dei fastidiosissimi disturbi (sensazioni di goccia e/o prurito alla punta del pene) che tale patologia mi provoca, ho ripetuto per decine e decine di volte gli esami delle urine e dello sperma, nonché i tamponi uretrali. I primi hanno costantemente rilevato la presenza, anche se spesso solo in basse concentrazioni (10-15 mila per ml, fino ad un massimo di 100mila per ml) di due batteri (di frequente “E. Coli”, talvolta “Klebsiella Oxinola”). I secondi, sempre eseguiti dopo massaggio prostatico, hanno rilevato la presenza, ora del Klebsiella Oxinola, ora dell'Enterococco Faecalis.
Ho provato tutte le cure di questo mondo, suggeritemi dal mio pazientissimo urologo, sulla base dei tanti antibiogrammi rilevati e ho cambiato le mie abitudini di vita (pratico sport, evito alcolici e cibi speziati, mangio quotidianamente yogurt e fermenti lattici e ho rapporti sessuali sempre protetti, anche perché mia moglie da circa un anno soffre degli stessi disturbi, con continue infezioni da E.Coli e Enter. Faecalis).
Ciprofloxacina (assunta anche in endovena), Levofloxacina, Gentamicina (intramuscolo), Rocefin (intramuscolo), Bactrim forte e finanche la Penicillina (intramuscolo) risultanto sempre sensibili negli antibiogrammi, ma rarissimamente (forse solo un paio di volte su una cinquantina di esami effettuati) e solo per un brevissimo periodo la loro assunzione mi ha risolto il problema.
Tra l’altro un anno fa l’esame dei tamponi uretrali ha evidenziato anche la presenza di Ureaplasma e Mycoplasma poi curati con successo con una cura di azitromicina - 2cp/1giorno ripetuto per 3 settimane e circa 15gg fa un nuovo tampone ha di nuovo rilevato la presenza di questi due batteri (per i quali sto ripetendo la stessa cura di prima).
Il mio urologo dice che devo avere ancora tanta pazienza, ma io sono davvero esasperato ed anche un po’ preoccupato per le conseguenze che potrà un giorno provocare al mio organismo questa tremenda assunzione di farmaci a cui sono sottoposto.
Vedete una qualche via di uscita?
Grazie a chiunque mi risponderà.
[#1]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.mo utente,
capisco i momenti di sconforto ma La esorto a rimanere in cura dallo stesso urologo ed evitare di andare alla ricerca di chi ha "la bacchetta magica".
Ognuno di noi ha esperienze diverse anche nella terapia ma alla fine se ne esce fuori.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Mallus,
La ringrazio per avermi risposto.
Le premetto che non è assolutamente nelle mie intenzioni cambiare urologo. La persona che attualmente mi segue, infatti, oltre ad essere una persona preparatissima e disponibilissima mi è anche molto vicina nei numerosi momenti di sconforto.
Il quadro della situazione oggi mi è più chiaro e ammetto anche di aver avuto dei notevoli miglioramenti da quando sono in cura presso di lui. Cosa che in passato non si era verificata e mi aveva spinto a cambiare più volte urologo e a sborsare parecchi quattrini.
Il fatto, di sentire da persone esperte quali Voi siete, anche sulla scorta delle Vostre esperienze personali, che alla fine prima o poi se ne esce è già per me motivo di grosso sollievo. Spero di non dover mai diventare un caso nazionale da studiare.
La ringrazio di nuovo vivamente.
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
concordo con il collega mallus nel consigliarle di continuare con il protocollo terapeutico da lei seguito fin ora

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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