Referto istologico

Buongiorno,
l'esame trans uretale vescica urinaria cui si è sottoposto mio padre (anni 70) ha avuto il, seguente esito: Aframmento interamente disepitelizzato costituito da tessuto muscolare contenente acini prostatici b)frammento costituito da teeeusto muscolare con normale morfologia c)frammento di mucosa con normanle morfologia dell'uritelio.Normale la muscolatura compresa. d)Frammento costitutito da tessuto muscolare normale e)frammenti disepitelizzati in alcuni dei quali sono npresenti acini prostatici f)carcinoma uroteliale in situ normale la muscolatura compresa g)carcinoma in situ h)frammenti disepitelizzati.Normale ma miscolatura comnpresa.I)Muscolatura diffusamente ulcerata carcinoma in situ nell'urotelio residuo.J)carcinoma uroteliale in situ. Esame citologico di liquidi di lavaggio vescica urinaria: citologia da lavaggio vescicale: presenti cellule uroteliali atipiche neoplastiche. Citologia asse esecretore desto:cellule uroteliali iperplastiche ed alcune con atipie di grado moderato-severo Gli è stata prescritta una prima serie di n. 6 lavaggi ed una successiva biopsia per verificare lo "stato dell'arte" potrei gentilmente avere dei ragguagli in merito e se la terapia prescritta è corretta. Vi ringrazio fin d'ora per l'attenzione accordatami
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signora, la presenza di un carcinoma in situ della vescica richiede un trattamento con instillazioni endovescicali di BCG. Il farmaco viene somministrato mediante cateterizzazione e deve essere mantenuto in vescica per 2 ore. Sono quindi in accordo con i colleghi per quanto riguarda la terapia. E' possibile che durante il trattamento il paziente abbia effetti collaterali come bruciori ad urinare e alcune linee di febbre soprattutto nelle ore successive alla instillazione. In caso di febbre persistente bisogno rivolgersi invece immediatamente all'urologo di fiducia per il trattamento del caso. Il carcinoma in situ rappresenta una patologia da trattare con molta sollecitudine poichè sono elevate le possibilità non solo di nuove manifestazioni della malattia vescicale ma anche eventuali progressioni. Utile comunque è lo studio mediante UroTAC dei reni ed ureteri che hanno lo stesso tipo di tessuto presente in vescica.
Rimango a Sua disposizione per ogni eventuale chiarimento sul caso
Cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice,

oltre alle corrette indicazioni già ricevute dal collega Seveso, in esterma sintesi sembra che suo padre presenti una neoformazione vescicale e che gli urologi che lo stanno seguendo hanno già fatto una resezione bioptica transuretrale della neoplsia, una diagnosi ed ora pensano ad una chemioterapia intravescicale per instillazione.

Fatto questo poi è già stato programmato un altro controllo endoscopico per via transuretrale e relativa biopsia post-terapia.

Questa in sintesi è la strategia terapeutica seguita che sembra procedere verso una prassi urologica condivisibile e quindi il nostro consiglio è quello di continuare a seguire attentamente tutte le indicazioni che avete ricevuto e riceverete dai vostri urologi.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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