La terapia farmacologica vista la giovane età

Salve, scrivo per mio marito. Ha 34 anni e da qualche tempo ha notato dei disturbi nell'urinare:
- attesa prima di iniziare la minzione;
- leggere perdite di urina dopo la minzione;
- a volte capita che la notte si alzi una volta per andare in bagno.
Oltre a ciò ha poi ripensato che anche da bambino faceva difficoltà ad urinare e doveva spingere, ma, essendo un bambino, pensava fosse normale e non ha dato peso alla cosa.
In seguito a tale disturbi ha fatto i seguenti controlli:
- urinocoltura: tutto nella norma;
- uroflussometria:
- tempo di svuotamento: 43 s
- tempo di flusso: 40 s
- tempo al flusso massimo: 12 s
- flusso massimo: 10,3 ml/s
- flusso medio: 7,3 ml/s
- volume espulso: 294 ml.
- visita urologica con ecografia nella quale l'urologo ha consigliato di fare una rx cistografica minzionale e retrograda il cui referto è il seguente:
- la vescica presenta pareti elastiche e distensibili senza difetti di riempimento;
- non segni di RVU;
- completo svuotamento dopo minzione spontanea.

In seguito alla lettura delle lastre l'urologo ha diagnosticato un restringimento del collo vescicale sconsigliando però l'intervento chirurgico e anche la terapia farmacologica vista la giovane età e il rischio di sterilità provocata dall'eiaculazione retrograda (certa nell'intervento chirurgico e possibile con la terapia farmacologica). L'unica cosa da fare, secondo lui, è quella di tenere la situazione sotto controllo ripetendo l'uroflusso e la visita a distanza di un anno.
Quello che volevo chiedere è se lasciando la situazione così com'è non si rischia di compremettere la funzionalità di altri organi (es. vescica, reni) e se l'intervallo di un anno non è troppo lungo da far trascorrere senza mai controllarsi.
Ringrazio in anticipo per la cortese diponibilità e per il grande servizio che offrite.
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
cara signora suo marito è affetto dalla patologia del collo vescicale una problematica tipica del giovane adulto che persistendo potrebbe creare come le ha detto il collega dei risentimenti vescicali ed uretrali. La conferma con la flussometria e con la cistografia retrograda e minzionale dimostrano che alla sua età valori simili sono non accettabili per una buona qualità di vita. Pertanto l'approccio possibile in questi casi è quello di un tentativo di cura medica con farmaci alfa litici atti ad aprire la musoclatura del collo vescicale per favorire il deflusso urinario e mantenere tale terapia finoa quando l'equilibrio è buono per poi procedere con l'intervento endoscopico disostruttivo.
Diversamente è possibile avere una tteggiamento più aggressivo ovvero procedere direttamente con l'intervento endoscopico, ben sapendo che ci sono alti rischi di compromettere la eiaculazione esterna e dunque limitare la fertilità (in tal caso sarebbe opportuno procedere all'intervento dopo essersi organizzati con il deposito del seme).

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo