Trauma penieno

Salve a tutti e ancora anticipatamente grazie per il servizio che offrite. Circa un mese fa durante un rapporto nel quale la mia erezione (per un problema di prostatite) non era massima mentre appunto spingevo con il bacino il pene è uscito fuori ed è andato a sbattere contro l'osso pubico di lei ripiegandosi dolorosamente su sè stesso. Dolore che è durato al massimo un minuto e che dopo di allora non ho più avuto. Così come ematomi o lividi che almeno evidentemente non mi sembrano presenti. Dopo qualche giorno però ho iniziato a notare un incurvamento del pene verso l'alto sia in erezione sia a riposo e anche un leggero rigonfiamento nella parte dietro il glande. Ora io un leggero incurvamento verso l'alto l'ho sempre avuto ma a me sembra aumentato perlomeno visibilmente. Oltre al ricurvamento che noto l'unico fatto anomalo successivo a questo trauma è stata una fimosi proprio in corrispondenza del punto di incurvamento durata 4-5 giorni e poi regressa ma questa potrebbe anche essere stata derivata dall'uso del Rubrosin che stavo appunto utilizzando per un accenno di Candida e che quindi potrebbe aver irrigidito la pelle seccandosi e creando poi piccole ferite e poi la fimosi con la masturbazione (mia ipotesi). Per quanto riguarda l'erezione (che nel frattempo era tornata soddisfacente) mi sembra sia un poco diminuita ma potrebbe essere un effetto ancora della prostatite o anche un fatto psicologico. Detto questo vi volevo chiedere: è possibile che un trauma del genere così descritto che non lasci ematomi visibili o dolori (la fimosi non so se vada collegata) crei un fenomeno di curvamento? E se è così come dovrei regolarmi? Può causare problemi d'erezione? Grazie per le vostre risposte.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,...troppa "carne al fuoco"...Non vedo correlazione di causa/effetto in tempi cosi' brevi ed in modalita' cosi' vaghe.tra l'iniziale trauma penieno ed il resto.Comunque,per non banalilzzare il problema,esegua delle fotografie del pene in erezione e consulti uno specialista che possa dare il giusto valore ai diversi sintomi riferiti.Cordialita'.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

le confermo che un trauma penieno anche senza manifestazioni di sanguinamenti (ematomi, ecchimosi...) non dovrebbe creare reazioni fibrotiche che possano determinare curvature dell'asta in erezione in pochi giorni.
In genere sono manifestazioni che richiedono tempi abbastanza lunghi per manifestarsi.
Informazioni più precise su www.erezione.org
Comunque mi sembra opportuno prendere dei riscontri fotografici in erezione in modo che lo specialista consultato possa avere dati più precisi
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Vi ringrazio per le tempestive risposte. Farò come mi consigliate e staremo un po' a vedere...
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Utente
Utente
Gentili dottori, sono proprio nei giorni scorsi andato da uno specialista urologo andrologo al quale ho raccontato l'accaduto e cha visionato delle fotografie da me scattare in erezione oltre ad aver effettuato la visita dal vivo. Durante la visita non ha riscontrato placche evidenti anche se ha trovato un certo ispessimento di qualcosa ora non mi ricordo bene. Cmq alla visita visiva era molto evidente l'incorvumento in fase di riposo tanto che il dottore pensava che in erezione curvasse a 90 gradi mentre poi invece guardando le foto ha detto che la curva, almeno per ora, non è così eccessiva. Mi ha spiegato che potrebbe esserci stato un trauma della guaina albuginea che riveste i corpi cavernosi e mi ha dato un mese di compresse a base di vitamina E e poi appunto tornare tra 30 giorni per vedere come si è evoluta la situazione. Ora io gli ho chiesto se in questo lasso di tempo potessi avere rapporti sessuali e lui mi ha detto tranquillamente di sì ma leggendo un po' di casi simili qui sul vostro sito mi pare sia il contrario. Voi cosa ne pensate? Grazie per le risposte.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...credo che il collega abbia...fatto marcia indietro dopo aver visionato e foto esibite,per cui non avrei timore di esercitare,con cautela,il coito nelle forme ortodosse.Cordialita'.
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Utente
Utente
Gentili dottori sono passati più di tre mesi dallo spiacevole episodio di cui sopra. La situazione è questa: sono quasi alla fine dei 30 giorni che l'urologo mi ha dato di ionoforesi laserterapia ultrasuoni terapia e tens. La situazione della curvatura è rimasta pressapoco la stessa (cioè lo noto leggermente più incurvato rispetto a prima) così come è rimasto il gonfiore (gonfiore che a me sembra estrememanete simile a quello che si ha quando per esempio ci si "insacca" un dito). Ora durante questi due mesi dall'ultima lettera scritta è comparso un fatto nuuovo ovvero quello del dolore nelle erezioni mattutine.. dolore che impediva letteralmente l'erezione (nel senso che ho proprio la sensazione che il sangue "spinga" ma non passi bene). Questo dolore inizialmente si localizzava in punta nella zona posteriore del pene, in seguito alla terapia scomparso, ed ora si localizza nella zona anteriore (per capirci quella che si vede guardandolo in piedi dall'alto) circa a metà proprio in corrispondenza della curva ma sembra che anche questo dolore con la terapia si stia attenuando. Ora il mio urologo non mi ha ancora fatto fare nessun esame strumentale ma alla palpazione dice che secondo lui non si tratta di IPP. Vi volevo chiedere: è compatibile questa insorgenza del dolore col fatto che non abbia l'IPP? In secondo luogo questo "gonfiore" del pene me lo dovrò portare appresso per sempre o magari col tempo scomparirà? Vi ringrazio moltissimo per la vostra cortesia...
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...e' problematico esprimersi in merito ai dubbi che esprime,senza poter vedere di persona...Segua i consigli dello specialista di riferimento che mi sembrano tranquillizanti.La IPP va considerata una malattia degenerativa che raramente si manifesta alla Sua eta' e che,a volte,e' mal diagnosticata . Cordialita'.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Un trauma penieno minore ( cioè senza rottura netta di un corpo cavernoso) può causare senz'altro qualche problema. Continui a seguire i consigli che i colleghi ( e chi La segue personalmente) Le hanno già dato. Se vuole può leggere questo mini-informa proprio sulla traumatologia del pene e comprenderà ancora meglio che se lesione vi è stata non è certamente grave. Cordiali saluti!

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/815-le-rotture-del-pene.html

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
Vi ringrazio come al solito per le rapide risposte. Scusate vorrei chiarirmi un fatto importante: quindi il dolore in corrispondenza dell'ispessimento non è necessariamente legato ad una IPP. Ho capito bene?
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Il dolore è probabilmente sintomo di lesione post-traumatica in via di guarigione. Finchè c'è dolore la "cicatrice" è in evoluzione. Il meccanismo riparativo ed il dolore sono simili a quelli della IPP, ma nel Suo caso c'è stato il trauma ad innescare il tutto. Ovviamente l'esame obiettivo è fondamentale per un parere medico sul tipo di deformazione. Cordialità
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Utente
Utente
Cari dottori vi scrivo perchè la situazione, anche dal punto di vista psicologico, è diventata insostenibile. Appena uscito da una forte prostatite che mi aveva dato grandissimi problemi per più di un anno mi ritrovo questo problema che mi preoccupa parecchio. Ogni mattina e in ogni erezione sento questo dolore che mi impedisce un piacevole rapporto sessuale e la cosa a 23 anni è molto spiacevole anche perchè come detto già da più di un anno ho problemi in questa sfera per via della prostatite. Inoltre lo continuo a vedere più storto e più gonfio di prima. Io lo so che in via telematica non potete fare granchè quello che però vi chiedo è di dirmi gentilmente quali esami dovrei fare per scongiurare tutte le ipotesi e capire una volta per tutte di che si tratta e come risolvere questo problema. Anche il mio urologo per esempio non sa dirmi se questo dolore è da associare al trauma oppure ad una infezione che potrebbe essere ad esempio la clamidia (infezione che sicuramente c'è perchè ho secrezioni). Dato che questa cosa mi sta invalidando parecchio a livello psicologico vorrei capire una volta per tutte cosa devo fare. Grazie mille.
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Utente
Utente
Buona Sera... Come al solito grazie per questo prezioso servizio. Senza che vi ripeta tutta quanta la storiella circa 6 mesi fa ho avuto questo trauma penieno di cui sopra. Un mese fa ho eseguito una risonanza magnetica ai corpi cavernosi del pene (a riposo) senza contrasto che non ha evidenziato niente di anormale... Quello che vorrei chiedervi è: detto questo, e detto che comunque da quando ho avuto i trauma il pene si è curvato, posso stare tranquillo che non si tratta di IPP e che l'incurvamento è semplicemente una reazione normale al trauma oppure secondo voi dovrei fare un altro esame (come ad esempio un ecocolordoppler dinamico che non ho mai fatto)? P.S. Vi faccio questa domanda perchè leggendo su internet si evincerebbe che se in conseguenza di un trauma il pene si incurva questo avviene per una IPP mentre il mio andrologo dice che stante che dalla risonanza non si è evidenziato niente posso stare tranquillo e non ci devo pensare più. Voi che mi consigliate? Grazie mille per le vostre eventuali risposte.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...se l'erezione e' sufficiente ad assicurare un buon rapporto sessuale,mi prenderei un congruo periodo di tempo senza ricorrere ad accertamenti diagnostici che,nel Suo caso,sono stati superati dalla RMN.
Segua i consigli dell'andrologo di riferimento che mi sembra correttamente orientato.Cordialita'.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

ogni specialista ha il suo metodo di giudizio.
personalmente ho dei dubbi che la RMN possa necessariamente farci capire i problemi del suo pene più di una semplice ecografia, magari dinamica, con diretto controllo da parte dello specialista.
Mi sembra di percepire dei "contrasti" negli atteggiamenti finora seguiti
cari saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Il problema della diagnosi differenziale tra IPP e cicatrice da trauma coitale è clinico, ossia è il medico che pone la diagnosi corretta in base alla storia ed al quadro complessivo del paziente. Gli esami con immagine hanno il ruolo di confermare la diagnosi e dare dettagli morfologici che la semplice ispezione non può valutare. Tali esami devono però essere condotti con cognizione di causa: la RMN non ha visto nulla non perchè non serve ma perchè è stata fatta con il pene a riposo. Anche l'ecografia, con il pene a riposo, non aggiungerebbe nulla a ciò che è già noto. La regola di base è che tali indagini dimostrano dati morfologici a patto di indurre prima una erezione farmacologica con prostaglandine. Può certamente spiacere apprendere di avere eseguito indagini inutili ma purtroppo è così. Concordo al 100% con il dottor Pozza che l'ecografia (ecocolor doppler dinamico con prostaglandina!) deve essere eseguita direttamente dallo specialista che La segue. Tale esame è talmente specifico che solo gli andrologi con esperienza di ecografia sono di fatto in grado di effettuarlo compiutamente. Ancora cordiali saluti
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Utente
Utente
Come prima cosa grazie per le tempestive risposte. Detto questp vorrei aggiungere che non credo di avere particolari problemi di erezione (a parte a volte un po' di dolore ma sono quasi sicuro che sia dovuto alla prostatite), il mio dubbio più grande ora riguarda la curvatura, la quale ho paura mi possa dare problemi. A tal proposito volevo sapere se era possibile mandare a voi delle foto del pene in erezione per sentire il vostro parere a riguardo e se sì eventualmente sapere il modo corretto di scattarle per avere un giudizio il più possibile oggettivo. Al dottor Pozza vorrei cortesemente chiedere che cosa intende per "contrasti" negli atteggiamenti finora eseguiti, mentre più in generale sinceramente un po' mi stupisco della confusione che c'è su questo argomento. Voglio dire, devo pensare che il mio andrologo ignora il fatto che gli esami debbano essere eseguiti in erezione? Perchè se davvero così dovrei cambiarlo allora...
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile signore, non posti le Sue foto perchè è fuori della logica di queste consulenze telematiche. Aggiungo che un andrologo che crede ancora che lo sudio della tonaca albuginea del pene possa essere eseguito (RMN o Ecografia è la stessa cosa ) in condizioni basali è decisamente vintage per usare un eufemismo... Cordiali saluti ancora
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Utente
Utente
Cari dottori, buona sera. Ringraziandovi per l'ennesima volta volevo porvi un'ultima questione e vorrei chiedervi per quanto possibile la massima chiarezza in merito. Riassumo brevemente la mia vicenda: circa 9 mesi fa mentre stavo avendo un rapporto in cui il pene non aveva la massima erezione per via di una prostatite (era barzotto per intenderci) mi sono letteralmente impuntato facendo ripiegare il pene su sè stesso. Ora sono passati 9 mesi per l'appunto dall'accaduto nei quali ho sempre continuato a prendere vitimana E e all'inizio dei quali ho anche fatto una terapia di ionoforesi e laser. A distanza di nove mesi la situazione è rimasta pressocchè la stessa in termini di curvatura mentre il dolore sembra essere passato. Ho anche eseguito una RMN in condizioni basali dalla quale i corpi cavernosi risultano perfettamente integri. Devo dire che mi sono anche abbastanza tranquillizzato in quanto gli ultimi due andrologi dai quali sono andato mi hanno detto che la curvatura è minima come minimo pure è l'ispessimento della guaina albuginea e che secondo loro non ho una IPP ma semplicemente una piccola cicatrice da trauma conseguente l'impatto. Insomma mi hanno detto di stare tranquillo e che non ho praticamente niente. Devo dire che sono molto rincuorato. Io vorrei chiedervi questo: dopo circa un mese successivo al trauma, per qualche giorno io ebbi il famoso nodulo dolente, quello che si vede proprio in una foto del vostro sito rigurdante l'IPP denominata "perchè il pene si piega", nodulo che come spiegato nel sito in questione è il risultato dello stato infiammatorio della tonaca albuginea, sintomo di danno e quindi di riparazione fibrotica. Io volevo chiedervi se esiste una distinzione tra le due patologie, fra la malattia IPP e una cicatrice da trauma coitale, se quindi pur avendo avuto un danno alla tonaca albuginea (danno testimoniato appunto dal "nodulo") e dalla curvatura), questo non debba col tempo essere destinato a peggiorare e anzi magari, se si tratti solo di una cicatrice, possa sperare addirittura in qualche minimo miglioramento. Grazie per la disponibilità e scusate per la ridondanza della domanda.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...non credo che le sia mai stata riscontrata una lesione post traumatica del parenchima e delle tuniche di rivestimento...Buon Natale.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Personalmente, concordo con l'ipotesi del trauma coitale. La dinamica dei fatti e la successiva storia evolutiva sono piuttosto indicativi. Trattandosi di una lesione, dopo la guarigione (che ormai dovrebbe essere stabilizzata) non sono ipotizzabili altri incurvamenti dato che non si tratta di IPP. Cordiali saluti
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

una reazione cicatriziale minima o con le caratteristiche di "placca" può esserer il risultato di una più o meno violento trauma coitale in un 20-40 ennn oppure il risultato di microtraumi coitali magari non percepiti come tali in età successive fino a poter comparire anche senza una lesione traumatica identificabile.
Tutti questi fenomeni si possono inquqdrare in una IPP.
stia attento ad una marea di eccertamenti e terapie che non servon o a nulla (laser, ionto, utraviol, infiltrazioni locali...)
veda www.erezione.org per qulche informazione ulteriore
cari saluti
[#22]
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Utente
Utente
Grazie a tutti per le risposte, buon Natale anche a voi.
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Gentili dottori, avrei cortesemente una domanda da porvi. Sto da qualche giorno prendendo un cucchiaino di bicarbonato di sodio disciolto in acqua ogni mattino, a digiuno, come aiuto consigliatomi per la prostatite, e devo dire che fin qui i risultati sono ottimi. Vi volevo chiedere se il bicarbonato di sodio poteva in qualche modo avere effetti negativi sulla mia cicatrice da trauma coitale o IPP che sia, in quanto ho letto che il peggioramento di questa si ha proprio per dei depositi, e successive calcificazioni, di sale. Grazie mille per le eventuali risposte.
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dopo
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Utente
Buongiorno a tutti. Vi scrivo ancora perché vorrei togliermi, se possibile, questo dubbio: dallo spiacevole episodio ho sempre assunto giornalmente Peironimev, quindi praticamente è un anno che lo prendo ininterrottamente. Ora da circa una ventina di giorni ho smesso di prenderlo e mi sembra di aver notato che l'ispessimento che apprezzavo sul setto del pene sia leggermente aumentato, così come anche di poco la curvatura... Può essere questa cosa, o devo pensare che mi sto semplicemente suggestionando? Tenete presente che ho smesso di sentire definitivamente dolore relativamente da poco (poco più di un mese). In secondo luogo volevo chiedervi se aveva senso continuare a prendere peironimev a distanza di un anno o se a questo punto possa tranquillamente smettere. Grazie per la disponibilità.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

penso che lei possa smettere la terapia esi faccia vedere da un andrologo che possa valutare cosa dover fare successivamente
cari saluti
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...concordo per un aggiornamento diagnostico e prognostico del quadro clinico attuato da un esperto andrologo.Cordialità.
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Utente
Utente
Gentili dottori, grazie per le risposte. In verità l'ultima volta che sono stato dall'andrologo mi è stato detto che ormai non mi sarei più dovuto preoccupare della situazione, nel senso che ormai si era stabilizzata e che lui al posto mio non ci avrebbe pensato più. Mi ha al fine consigliato di fare un'ecografia ma solo diciamo per scrupolo professionale dato le mie insicurezze. Ad ogni modo credo di effettuare questa ecografia e quindi di tornarci. Volevo però gentilmente chiedervi se allora si possa escludere l'interruzione per venti giorni di peironimev come causa di una possibile evoluzione della situazione. Grazie.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...assolutamente possiamo escludere che la sospensione dello integratore in questione possa danneggiare il quadro clinico.Cordialità.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Concordo! Una lesione post-traumatica non è evolutiva per defininizione e quindi, per definizione, non necessita di trattamento. Ancora cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie a tutti per le risposte.
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Utente
Utente
Cari dottori, eccomi di nuovo qui. Fra pochi giorni dovrò andare dall'andrologo per farmi una visita di controllo, prima però avrei una curiosità da chiedervi in modo da sottoporre anche a lui le vostre, eventuali, risposte. Allora sono passati quasi 15 mesi dal trauma e penso che la situazione possa essere inquadrata come: piccola cicatrice da trauma coitale con annessa leggera curvatura verso l'alto. Ora vi devo dire che per quanto mi si dica (ed è così non voglio negarlo, anche se per me, che conosco la "forma" originale, è abbastanza evidente) che la curvatura sia leggera, pur con tutta la filosofia e la serenità d'animo (che ammetto ogni tanto viene a mancare) con cui sto affrontando questo piccolo problema, ogni tanto la situazione mi crea ancora pensiero e imbarazzo. Volevo quindi chiedervi: ora che la situazione sembrerebbe (e speriamo) stabilizzata e che la cicatrice in questione sembra di modeste dimensioni non c'è niente che io possa fare per migliorare ancora la situazione? L' andrologo (non quello da cui andrò la settimana prossima) l'ultima volta mi accennò ad una specie di pompa che crea il vuoto (?) per elasticizzare il pene e quindi anche la cicatrice. A me verrebbe quasi da ridere se non fosse un problema mio, però, se può servire... Voi cosa ne pensate? Altri suggerimenti? Grazie come sempre per la disponibilità.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...il metodo propostoLe,vacuum device,non credo sia utile al Suo problema.Si attenga ai consigli del prossimo andrologo.Cordialità.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Concordo con il parere del dottor Izzo, sperando di dire cosa a Lei utile. Il problema in fondo è solo nella difficoltà di accettare questa "morfologia" alterata: forse dal Suo punto di vista non è poco ma non è neanche molto dal punto di vista oggettivo. Stia sereno e ancora cordiali saluti.
[#34]
dopo
Utente
Utente
Cari dottori, prima di tutto grazie per le risposte. Credo in fondo che il vero problema sia quello da voi individuato, ovvero una mia piccola difficoltà ad accettare questo "cambiamento", ma insomma... come da voi detto sono sicuro che alla fine con un po' di serenità si risolverà tutto. Ringraziandovi del vostro supporto in tutto questo periodo, prima di congedarmi definitivamente (spero) dalla discussione, vorrei chiedervi un'ultima curiosità: come ho già detto, palpandomi periodicamente il "noduletto" vedo che a volte è molto piccolo, quasi impercettibile, e a volte invece si ingrossa di molto, sensibilmente. Ho anche notato che questi cambiamenti sembrano in qualche modo collegati alla prostatite (quasi certamente causata da candida, che ancora non sono riuscito a debellare) di cui soffro. Ovvero quando il pene, e più in generale tutto l'apparato urogenitale, è infiammato sento il nodulo decisamente più grande (e anche la curvatura si accentua), viceversa quando tutto è più rilassato e sfiammato anche il nodulo è più piccolo e la curvatura molto meno evidente. Volevo chiedervi: ha senso questo? E se ha senso, c'è il rischio che questo continuo infiammarsi della parte, e quindi anche della cicatrice, causi una reazione di ispessimento "non prevista" (come quando sento il nodulo ingrossato) che a lungo andare possa peggiorare la situazione? Grazie come al solito per la vostra disponibilità.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, mi chiedevo se potreste togliermi un dubbio: può "far male" effettuare ultrasuoni e laserterapia nel punto "sbagliato" (cioè non nel punto della lesione)? Grazie.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Caro ragazzo può far male prendere l'autostrada per Frosinone se si deve andare a Viterbo? Si? No? Forse è solo una perdita di tempo senza danni. Più o meno, se la parte interessata dagli ultrasuoni è sempre il famoso nodulo cicatriziale penieno della discordia, la risposta sopra è applicabile anche al Suo quesito. Ha solo 24 anni e una lunga vita davanti. Prima smette di pensare alla questione in oggetto e meglio sarà per Lei. Ancora cordiali ( e mi consenta paterni) saluti.
[#37]
dopo
Utente
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Lei ha perfettamente ragione ed io apprezzo i suoi consigli, e provo a seguirli... Però ogni tanto vengo a conoscenze di cose che mi fanno, per così dire, arrabbiare... Ora per esempio ho saputo che c'è una correlazione tra basso livello di testosterone ed evoluzione dell'IPP.. Si dà il caso che nei mesi pre e post truama abbia assunto Permixon, per via della prostatite, che abbassa i livelli di testorone (tanto è vero che durante l'assunzione ho avuto anche un leggero accenno di ginecomastia).. Questo può quindi aver influenzato negativamente l'esito del trauma? Lo chiedo perchè il mio urologo era a conoscenza della situazione...
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dopo
Utente
Utente
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, buonasera. Volevo condividere con voi una mia riflessione che ha a che vedere con questa vicenda, anche per capire l'eventuale necessità di una nuova visita. Allora la mia situazione è rimasta stabile rispetto agli ultimi messaggi, ovvero in seguito al trauma si è verificato questo (leggero) incurvamento dell'asta.
Riflettevo però su come il pene risulti "storto" anche in fase di completo rilassamento, in corrispondenza della parte dove è avvenuta la lesione, parte che è rimasta, anche a tre anni di distanza, gonfia, decisamente ingrossata rispetto a prima del trauma (sto parlando sempre del pene in flaccidità).
Considerando anche il fatto che, come si può dedurre dai primi messaggi, a me pare che la curva in questione comparve quasi immediatamente dopo il trauma, e non in seguito alla reazione fibrotica del setto intercavernoso, mi veniva da chiedere se tale curvatura potesse dipendere in realtà da altro che non dalla suddetta "cicatrice da trauma", o che comunque questa non incida che in minima parte.
Il pene infatti, andando in erezione, non fa altro che conservare la forma che già, in seguito al trauma, ha anche in fase di riposo.
Potrebbe essere sensato questo mio discorso? In caso, a distanza di tre anni, si potrebbe ancora fare qualcosa in tal senso?
Grazie.
[#40]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

esiste un problema abbastanza semplice: " di fronte ad una malattia od evento ftrumatico dovrebbe essere un medico a fare una diagnosi ed a consigliare la corretta terapia"
Adesso, con la disponibilità del web, molti pazienti fanno già una loro diagnosi ed immaginano una terapia quasi mettendo in discussione le decisioni mediche.
Se lei è nello stato d'animo o di accettare una diagnosi medica e la sua terapia, allora consulti uno specialista diretto , reale, che possa visitarla e consigliarle cosa fare .
cari saluti
[#41]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Le suggerisco di non perdere tempo in ragionamenti di scarsa utilità. Il Suo organo riproduttivo funziona, non possono esservi altre cause per quello che Lei riferisce da quella già ben nota del trauma. Cordiali saluti
[#42]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, vi scrivo a distanza di tempo per togliermi una curiosità.
Generalmente quando leggo o sento parlare di frattura del pene o di sindrome del chiodo piegato vedo che ci si riferisce sempre ad una lesione della guaina albuginea che riveste i corpi cavernosi.
Nel mio caso invece la lesione è avvenuta a carico del setto intracavernoso. Devo dunque pensare che il mio sia un caso un po' più raro?
E, in questo caso, potrebbe essere "peggiore"? Mi spiego: una lesione a carico del setto determina necessariamente un accorciamento del pene oltre che una curvatura, dico bene?
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