Dolore pungente base pene

Cari dottori,
vi espongo il mio problema.
Ho 25 anni e all’inizio di novembre è successo che al secondo rapporto con la mia ragazza non ho ottenuto una buona erezione, e non era una cosa assolutamente normale.
Non ho dato molta importanza alla cosa e dopo qualche giorno si è ripresentato lo stesso problema ma con in più un leggero fastidio alla base del pene. Ho deciso così di sospendere l’attività sessuale per 12gg dopodichè ho riottenuto buone erezioni ma ancora lo stesso fastidio poco più accentuato.
Ad una prima visita, fatta ai primi di dicembre, mi sono stati prescritti 30gg di eparina (punture in pancia) e cortisone (deflan) pensando ad una lesione.
Il problema del fastidio purtroppo non è passato e anzi, in seguito (forse in seguito a stress e manipolazioni) se ne sono sviluppati altri che si è deciso di trattare con antinfiammatorio algix e antibiotico ciproxin 250 (inizio cura sabato 5 gennaio, 2 pastiglie/dì): ad oggi questi ultimi fastidi sono passati, imputabili ad una leggera uretrite ma permane questo fastidio/dolorino localizzato e pungente individuabile alla base del pene, fra pene e scroto o poco più in dentro. I problemi di erezione con veloce deflusso del sangue dopo il primo rapporto non si sono più verificati.

Sono in attesa di una ecografia ma nel frattempo sono abbastanza preoccupato poiché non ho ancora capito di cosa soffro. Posso spiegare che questo fastidio/dolorino lo avverto in maggior misura il giorno dopo (o comunque dopo) l’ejaculazione.
Si manifesta in maniera evidente quando in posizione eretta, con pene libero (senza mutande e indumenti) e quindi rivolto verso il basso, inizia l’erezione. A erezione completa il fastidio è meno avvertibile. Lo stesso si manifesta all’inizio di un’erezione quando il pene è costretto nelle mutande e pantaloni. Può essere una calcificazione sul condotto dell’uretra?

Grazie in anticipo per le risposte.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro utente,non alleni la fantasia e si affidi ai consigli dell'andrologo che La segue.Aspettiamo l'esito dell'ecografia e riaggiorniamo il quadro diagnostico.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Ha proprio ragione, forse ci si fa prendere un po' troppo dall'ansia...
Avrei comunque un'altro quesito. Proprio da oggi ho cominciato ad avvertire pure un certo senso di oppressione nella zona della prostata (mentre devo dire che il fastidio al pene è leggermente calato). Che ci sia una forma di prostatite non è in dubbio e mi è stato già detto, quali accorgimenti posso adottare?

Quello che chiedo sostanzialmente ora è se l'atto sessuale può influire negativamente su questa patologia. Devo precisare che il giorno dopo noto un riacutizzarsi dei sintomi a livello di fastidio al pene. Quindi si può o non si può?

Scusate la mia insistenza...
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,

credo sia difficile se non impossibile esprimere giudizi diagnostici senza poterla visitare e seguire nel tempo.
potrebbe anche trattarsi di una affezione prostatica ma credo sia corretto rivolgersi allo specialista che la ha seguita prima ( se lei ne ha fiducia) o ad altro della sua Città
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
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Utente
Utente
Cari dottori vi aggiorno:

in attesa dell'ecografia con iniezione di prostaglandine che farò il 6 febbraio ho avuto l'opportunità di farne una senza. Non sono stati rilevati elementi anomali se non un piccolissimo varicocele per ora trascurabile.
In seguito a visita mi è stata diagnosticata una prostatite con notevole infiammazione della prostata (mi è capitato per alcuni giorni di avere addirittura fastidio in zona prostata a rimanere seduto a lungo), il fastidio pungente era conseguenza di questo, mi sono stati ordinati trattamento antibiotico e antinfiammatorio.

Fino a ieri la situazione era questa: scomparsa quasi totale di tutti i sintomi compreso il problema principale.

Il nuovo problema che mi si è presentato è questo: ieri ho avuto un rapporto con la mia ragazza dopo 2 mesi di astinenza e sesso "alternativo". Durante il coito mi è sembrato tutto normale e non ho avvertito nessun tipo di dolore se non un fastidio nello srotolare e togliere il profilattico. Dopo 3 ore ho notato al tatto un certo gonfiore alla base del pene.
Oggi ho ancora la base del pene piuttosto dura e un po' gonfia, inoltre praticamente non raggiungo erezione, la base del pene si gonfia ma è come se ci fosse un laccio...

Sono molto frustrato, non ne posso veramente più.
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Utente
Utente
Vi chiedo cosa ne pensate e magari un consiglio, grazie ancora.
[#6]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
si ritorna gioco forza alle cose già dette dagli altri colleghi e cioè che purtroppo queste situazioni cliniche particolari e "complesse" come la sua richiedono sempre categoricamente una valutazione clinica diretta del problema per capirne bene la causa e poi impostare le successive indicazioni terapeutiche mirate.
Bisogna a questo punto consultare un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#7]
dopo
Utente
Utente
Cari dottori vi riaggiorno: il gonfiore fortunatamente non si è ripresentato e ciò è stato associato, dall'urologo, come altri sintomi (ho avvertito anche pesantezza ai testicoli unitamente a dolorino ai muscoli perineali al momento dell'eiaculazione) ad infiammazioni che sono presenti con la prostatite.
Il gonfiore non è più sopraggiunto forse anche in conseguenza al trattamento antinfiammatorio della durata di 5gg fatto con voltaren supposte anche se tuttora avverto una leggera oppressione perineale ed un fastidio/dolorino acuto al momento dell'eiaculazione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
fatta la diagnosi di infiammazione delle vie uro-seminali (prostatite), a questo punto bisogna seguire le indicazioni del suo urologo e con lui monitorizzare tutta la sua situazione clinica.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
www.androlgiamedica.com
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