Dolore alla base del pene e ipp

Illustri dottori/professori
dopo molte sofferenze a seguito di un intervento di IPB avvenuto nel mese di ottobre u.s. sono diversi giorni che avverto anche un dolore/bruciore alla base sinistra del pene. Tale dolore/bruciore di variabile intensità, è presente solo a pene flaccido in maniera discontinua durante la giornata, quasi mai durante la notte (si acutizza principalmente la mattina appena alzato) evidenziando i sintomi dolorosi che si accentuano mentre cammino , prevalentemente, quando distendo la gamba sx durante la postura.
Da precisare che è circa un mese e mezzo che sto affrontando una infiammazione post operatoria con sintomi significativi di dolore perineale, disturbi della minzione, pesantezza/sofferenza al basso ventre che mi non mi lasciano tranquillo. Nel periodo ho assunto di tutto, dall'antibiotico all'antinfiammatorio agli integratori.
Ho eseguito diversi esami tra cui una cistografia retrograda e minzionale che ha rilevato una ridotta apertura del collo vescicale con ipertrofia del detrusore, una cistografia che ha evidenziato(secondo il chirurco che l'ha eseguita)una consistente infiammazione e la presenza ancora dell'ostruzione dovuta essenzialmente alla chiusura dei lobi (nell'intervento di ipb e stato asportato il 3 lobo con lieve "ritocco" dei due chemi ha permesso di conservare l'eiaculazione antrograda). Sempre nella norma le varie flussimetrie con valori di 15/19 ml/s max.
La mia domanda è se questo nuovo dolore sia attribuibile al processo post operatorio infiammatorio ancora in atto che non di rado mi coinvolge anche la parte sx dell'inguine (specialmente durante la guida ela normale postura) o se devo prendere in considerazione di trovarmi anche di fronte ad in IPP, Sono alquanto preoccupato,
grazie per la gentile collaborazione e consulenza.

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Dr. Patrizio Vicini Urologo, Chirurgo plastico, Andrologo 1.6k 40 12
Caro lettore
Come le ho scritto in precedenza un valore di 15-19 ml/sec di flusso massimo all'uroflussimetria non è nella norma...
Credo che i suoi sintomi non sia da attibuire alla malattia di la peyronie o induratio penis plastica ma bensì ad uno stato infiammatorio locale.

Cordiali saluti
Dott. patrizio Vicini
www.patrizovicini.it

Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
gentile dottore,
ringrazio per la cortese risposta che mi tranquillizza per la sintomatologia connessa alla malattia di peyronie ma mi fa riflettere sullo stato infiammatorio che suppongo o possa essere secondario alla ridotta apertura del collo vescicale (dovuta o ad una ostruzione residua ovvero ad una subentrata sclerosi del collo) o innescata, presumibilmente da un processo post infiammatorio che coinvolge, come effetto secondario, l'intera strutturaa della prostata e l'apertura del collo.
Se quanto sueposto trovasse conforto nell'illustre parere del medico le soluzioni possibili sarebbero di natura molto diversa tra loro essendo nel primo caso candidato ad un nuovo intervento chirurgico mentre nell'altra ipotesi si tratterrebbe solo di "portare pazienza" verso un quadroo clinico che si andrà, nel tempo, normalizzando.
Ringrazio ancora il cortese dottore sperando di ottenere ancora il suo emerito apprezzato parere.
cordialità.
[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,

i suoi sintomi, a distanza di pochi mesi da un intervento per IPB, mi sembrano di difficile precisazione anche perchè sarebbe necessario valutare alcuni aspetti, clinici ed ecografici per poterne definire la natura
Ne parli con il suo urologo oppure, consulti un andrologo
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore a quanto pare le problematiche nel suo caso sembrerebebro diverse e comunque discinte le une dalle altre.
In primo luogo l'induratio penis plastica e l'incurvamento penieno non danno di per sè ostruzione urinaria o fastidi alla minzione.
Il reperto dell'uriflussimetria è alterato (ma non disastroso), varrebbe la pena farsi inquadrare da un buon urologo nella sua zona.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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