Macroematuria urine

Salve gentili urologi

l'altra notte verso le 23 qui a casa sono andato in bagno, e urino di color rosso, nessuna avvisaglia al lavoro nel pomeriggio; ho avuto l'impressione che fosse quasi sangue concentrato, gran dose di paura e di stupore (prima volta che mi succede)! Ho deciso di andare subito al pronto soccorso. Appena sono arrivato la gentile e premurosa infermiera dell'accettazione mi ha preso misurazioni e mi fatto prendere urine: ancora piuttosto rosse, anche se un pò meno che a casa. Dopo circa due ore e mezzo l'infermiera riesce ad accompagnarmi in ambulatorio dalla dottoressa che le dice di farmi un prelievo di sangue e di mettermi il catetere: come mi viene messo il catetere mi viene da urinare e sono chiare, normali. La dottoressa mi manda a casa col catetere (chissà perchè? ho una mia certa idea: lei non si aspettava che fossero chiare e quindi pensava di mettermi anche il sacchetto per visualizzare il colore, da lì il motivo per mettermi il catetere, penso...poi visto che ormai l'avevo su me lo ha fatto lasciare....mah) ordinandomi di andare, la mattina seguente, in ambulatorio urologia. Il caso ha voluto che fosse in turno l'urologo che già mi conosce da anni. Lui mi toglie subito il catetere, mi dà una occhiata a vescica e prostata e mi dice certamente io avrei bevuto qualcosa di freddo (qualcosa di non freddissimo forse 1 o 2 ore prima l'ho bevuto, di molto freddo sì ma 24 ore prima, che in pizzeria c'era tanto ghiaccio in limonata già fredda) poi mi rammenta che ho la prostata un pò delicata, facile ad essere congesta (soffro di IPB). Mi tiene fermo un pò nei paraggi, invitandomi a bere 1/2 litro di acqua, poi urinare, indeciso all'inizio se trattenermi ricoverato o no, "c'è il rischio di un blocco", mi ha detto. Poi viste le urine per lui chiare (comunque io ho visto qualcosa di solido e denso), decide di inviarmi a casa. Insomma per l'urologo è parso tutto comprensibile, mi ha prescritto un pò di riposo, dieta idrica, Topstar e Levofloxacina 500 per 5 giorni. Recatomi nel pomeriggio dal mio medico, è rimasto un pò perplesso perchè si sarebbe aspettato dall'urologo la prescrizione di una ecografia completa di tutto l'apparato urinario, dai reni sino a giù, penso per capire bene da cosa è dipeso il sanguinamento. In effetti come facciamo così a sapere cosa è sanguinato?? Invece per l'urologo che mi ha dato una occhiata con l'ecografo a prostata e vescica, tutto è chiaro, prostata congestionata e bevuto bevande fredde. Ma il sanguinamento da dove può essere venuto?? Certo lui mi conosce da anni, e in questo è favorito nella diagnosi. Voi cosa dite e come devo comportarmi per evitare (spero) altro sanguinamento? concludo dicendo che sento un pò bruciore, come "una stretta" nella parte bassa del ventre (proprio sopra zona genitali); l'urina è molto chiara quasi incolore (forse perchè bevo un poco di più), e come al solito e forse più delle altre volte, non ne urino tanta per volta.
Vi ringrazio molto per l'attenzione
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
penso sia importante che l'urologo la segua da molti anni, conosce di lei una possibile prostatite che Lui stesso ha curato.Certo che se l'avessi vista io avrei richiesto un esame citologico urinario e se l'eco fosse stata negativa Le avrei eseguito una uretrocistoscopia,,,ma io non la conosco e non conosco la sua storia clinica,,,in conclusione forse è bene fidarsi dell'urologo che la ha in cura.
Cordialmente

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dott Mallus
La ringrazio per la risposta. Sì l'urologo che mi ha visto è colui che mi ha seguito dall'inizio della IPB, dall'insorgere delle prime disfunzioni minzionali, circa 7 anni fa.. Rimango però sempre sorpreso dalla sua sicurezza e dai pochi esami che richiede. La uretrocistoscopia retrograda l'avevo fatta alcuni anni fa (me la prescrisse un suo collega del medesimo ambulatorio, che lui non c'era), quella volta era emerso che all'atto della minzione veniva sollevato il "pavimento", presenza piccolo diverticolo in vescica e assenza di residuo postminzionale (a proposito: in tutte le visite ed esami in questi anni è sempre risultato assente o trascurabile, recentemente nei due ultimi controlli quest'anno è stato una volta di 20 e l'altra 30 cc) . Sto prendendo il teraprost.
Certo (da profano) avrei pensato che a fronte di un fatto clinico oggettivo come il sangue in urine, esistesse un protocollo di esami diciamo " da tabella", invece Lei (che purtroppo è lontano) mi parla di certi esami, il mio medico di ecografia, e il mio urologo mi ha lasciato in bianco! Mi trovo un pò interdetto, quello che posso io fare certo è monitorare il colore urine, chiaro che se si ripresentasse il problema insisterò energicamente per fare tutti gli esami (che Lei cita).
Forse qualcosa potrò capire, dal fatto che si ripeta o no il sanguinamento? voglio dire: posso pensare che se non sanguina più gli esiti di quelli esami sarebbero Ok, mentre in caso contrario potrebbero essere positivi? mi rendo conto della grossolanità di queste mie righe, ma d'altronde non ho elementi su cui appigliarmi, non sono un medico..
La saluto cordialmente
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