Stimolo ad urinare

buongiorno dottore
vorrei esporle il mio caso, le faccio un riassunto della mia situazione: in concomitanza con un'amenorrea ad agosto ho iniziato ad accusare sintomi di cistite (continua voglia di urinare e vescica dolorante) trattata con cura antibiotica alla cieca le urinoculture successive risultavano negative per il perdurare dei disturbi ho effettuato tampone vaginale positivo a candida e stafilicocco trattati con terapie, pap test nella norma. ecografia transvaginale riscontro di formazione cistita solida non ipervascolarizzata (markers negativi)
a gennaio 2 espisodi di macroematuria in due settimane la prima con urinocultura negativa la seconda positiva per klebisella trattata con ciproxin.senza beneficio eco vie urinare: negativa con sedimento. cistoscopia negativa si evidenziano piccole aree iperemiche della parete posteriore vescicale.
esame citologico su tre campioni: nei tre campioni si osserva un tappeto di cellule pavimentose di provenienza vulvo vaginale con talora grossolani cristalli di acido urico, che limitano in più campi la lettura dei preparati. per quanto visibile pressochè assente flogosi.

alla visita : mucosa normotrofica, non segni di infezione vaginale, minima dolorabilità in corrispondenza del trigono vescicale, non proilassi.

ora i miei fastidi ora sono i seguenti : innazitutto sto meglio con la vescica piena quindi cerco di andare il meno possibile al bagno (circa 4 o 5 volte) preferisco avere la sensazione di vescica piena, perchè dopo che la svuoto inizio a sentire un fastidio che è peggiore parte dal basso e a volte si irradia anche nella vescica è un bruciore/dolore difficile da descrivere. nei giorni peggiori però non riesco a trattenerla e devo andare più spesso

ho consultato vari medici che mi hanno fatto fare gli esami sopra esposti ma ancora non mi hanno dato una diagnosi chiara e sopratutto un farmaco che mi risolva i problemi, mi hanno dato solo degli integratosi per le vie urinarie

cosa ne pensa di questa situazione?

grazie per la pazienza
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
innanzi tutto sarebbe molto meglio che lei proseguisse sempre lo stesso consulto inerente questo problema, piuttosto che aprirne sempre uno diverso, poiché diventa arduo seguire il filo del discorso. Certamente il suo caso è complesso è per certi aspetti davvero "fa fatica" a farsi chiarire. Ci pare purtroppo vi sia stata una certa discontinuità nel percorso diagnostico-terapeutico tra vari medici e specialisti che hanno valutato la situazione, questo certamente non aiuta. Ci pare che ad un tratto lei abbia parlato di una predisposizione familiare alla calcolosi delle vie urinarie. Se è vero che l'ecografia eseguita non ha dimostrato alcunché, è anche vero che certi suoi disturbi immediatamente successivi alla minzione, l'ematuria capricciosa ed altrimenti inspiegabile, la presenza di cristalli di acido urico nel sedimento ed in ultimo l'esordio relativamente repentino dei disturbi potrebbero evocare l'ipotesi della presenza di un (piccolo) calcolo misconosciuto a livello dell'ultimo tratto dell'uretere. La sua manifestazione sarebbe certamente singolare, ma credo che qualsiasi nostro Collega non propriamente di prima nomina possa affernare di aver visto casi simili nella sua carriera. Sarà anche un poco per deformazione super-specialistica, ma noi non disdegneremmo proporle l'esecuzione di una TAC, anche senza mezzo di contrasto. Questa indagine è l'unica a poter chiarire oltre ogni possibile dubbio la presenza - o meno - di calcoli a qualsiasi livello delle vie urinarie. Vi solno poi altre possibilità da vagliare, magari con l'aiuto di un ginecologo di buona volontà, ma ci riserveremmo di riservarvi attenzione solo dopo aver escluso il resto.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
vorrei aggiornarla sula mia situazione
sono tornata dal mio urologo e gli ho detto dll'idea del calcolo che però lui ha subito escluso a priori senza farmi fare ulteriori analisi e mi ha mandata a casa con u'ennesima cura a base di intrgratori (duo cist) nel frattempo sono andata anche da un ginecologo che ha riscontrato le mie cisti da tenere sotto controllo e mi ha prescritto una pillola (lusine) ora a questo punto mi sento in un vicolo cieco e penso di andare a pavia dal dott. porru perchè girando su internet mi è venuto il dubbio che si possa trattare di cistite interstiziale anche se i mie sintomi mi sembrano più leggeri.
ho anche un altra domanda da porle io ho da alcuni anni un emocromo sballato ma il mio medico curante ha detto di non preoccuparmi : emoglobina 10,5 - ematrochito 31, MCV 66 - MCH 23 -.
la prima volta che l'ho riscontrato così era il 2009 e prima ero sempre ai limiti inferiori della norma.
premetto che ho una dieta equilibrata mangio carne e verdure, e non ho delle mestruzione abbondantissime.
spesso mi sento anche la bocca arsa.
c'è qualche malattia che spieghi entrambi questi sintomi (emocromo, bocca arsa e disturbi urinari, compresa macroematuria)?
la ringrazio per la pazienza ma inizio a non poterne più è quasi un anno che va avanti questa storia

grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signora,
il costante riscontro di valori di emoglobina sensibilmente ridotti, in assenza di perdite evidenti, merita certamente di una valutazione specialistica ematologica. Peraltro, appare arduo mettere in relazione questo fatto con i suoi sintomi a livello delle basse vie urinarie. Riteniamo che senz'altro la situazione meriti un ulteriore approfondimento diagnostico, almeno se l'assunzione di integratori non è in grado di modificare i sintomi nei ragionevoli tempi di alcune settimane. Le indagini tese ad individuare una possibile cistite interstiziale presuppongono la ripetizione di una cistoscopia con test di idrodistensione e biopsia alla ricerca di particolari alterazioni istologiche (presenza di mastociti, ovvero particolari cellule infiammatorie). Nella stessa indagine potrebbe essere facilmente esclusa la presenza di calcoli del tratto pelvico degli ureteri.

Saluti
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