Carcinoma uroteliale papillare high grade e terapia

Gentili dottori, vi chiedo consulto per conto di mio padre che ha 74 anni.
Il 07/06/2012 è stato sottoposto ad una TURV per togliere una neoplasia vescicale. Il risultato dell'esame istologico parla di carcinoma uroteliale papillare hig grade infiltrante la lamina propria, di carcinoma in situ. Di positivo c'è che la tonaca muscolare è indenne.
L'urologo che lo segue gli ha prospettato un ciclo di instillazioni endovescicali con Mitomicina una alla settimana per quattro settimane consecutive. A seguire una al mese per due sedute. Alla fine del trattamento dovrà fare un mapping per vedere se ci sono recidive.
E' avvenuto, però, che dopo la prima instillazione mio padre ha avuto frequenza nella minzione (tra 1 ora e 1 ora e mezza), espelleva come degli sfilacci di pelle o "crosticine"; alla seconda instillazione ha avuto febbre alta per un giorno, reazioni cutanee come esantema eritematoso, frequente minzione (ogni 15 min.), prurito, nausea e vomito.
Contattato, l'urologo ci ha detto di fare iniezioni di Rochefin per 5 giorni associate a bentelan per tre giorni, di interrompere il trattamento chemioterapico e di riprenderlo in settembre per la prima delle due instillazioni mensili.
Tutto ciò ci confonde un po'. Mi rivolgo a voi che avete maggiore esperienza, per chiedere se l'interruzione della terapia sia consiglio giusto e qual è il vostro parere su quanto avvenuto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
la chemioterapia locale proposta è certamente appropriata e coerente con l'atteggiamento contemporaneo della oncologia urologica. L'intolleranza alle instillazioni di Mitomicina è abbastanza rara, ma non inverosimile, in questi casi è ovviamente opportuno sospendere la terapia e attendere una ristabilizzazione. Quindi si può decidere se proseguire con le instillazioni, in genere con un altro farmaco, ovvero non fare altro ed anticipare magari i tempi del controllo endoscopico (che d'ogni modo sarà da etffettuarsi entro un massimo di sei mesi). Questo atteggiamento è tutto sommato simile a quanto vi è stato proposto.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Egregio dott. La Piana,
la ringrazio, innanzitutto, per la tempestività nella risposta.
Approfitto, ancora, della sua disponibilità e professionalità per chiederle se, a fronte della diagnosi indicata nella precedente comunicazione, una sosta nella terapia non lasci campo al carcinoma di progredire.
Inoltre, è vero che al momento non è possibile praticare la terapia con BCG, perchè tale farmaco è, temporaneamente, stato sospeso per motivi precauzionali?
Nel ringraziarla anticipatamente per la sua risposta, porgo cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
il ruolo delle instillazioni endovescicali è da considerare come una profilassi delle recidive, si presuppone ovviamente che la lesione tumorale primaria sia stata asportata completamente. Inoltre, l'efficacia delle instillazioni ovviamente è provata, ma non è certamente assoluta, tant'è che l'elementeo più importante della terapia è costituito dagli irrinunciabili controlli endoscopici programmati a tempi fissi, in genere per 5 anni anche in assenza di recidive. In questo periodo, le confermo che via siano delle difficoltà nell'approvvigionamento del BCG, ma - che io sappia - i motivi sono meramente di ordine industriale e commerciale, piuttosto che scientifici. Inoltre, in un soggetto che ha manifestato intolleranza alla Mitomicina, l'impiego del BCG (per il quale le intolleranze sono ben più comuni) dovrebbe essere valutato, direi, con molta prudenza.

Saluti
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