Una terapia farmaceutica consistente nell'assunzione alternata

Ho 56 anni di età e da circa dodici anni mi sottopongo annualmente al controllo della prostata. Finora la tecnica usata per tale controllo è stata quella dell'ecografia transrettale, notevolmente invasiva e fastidiosa. Attualmente seguo una terapia farmaceutica consistente nell'assunzione alternata di Finastid (2 mesi) e Prostil (2 mesi).
Ultimamente ho eseguito il controllo presso un altro urologo il quale, con mia notevole meraviglia, ha affermato che l'ecografia transrettale non è valida per la diagnosi di una eventuale neoplasia nè tantomeno per quella dell'ipb.
Nel contempo mi ha pure sconsigliato l'assunzione dei farmaci di cui sopra, ritenendoli inutili, in presenza di una situazione assolutamente normale che lo stesso ha verificato con una semplice visita.
(A suo dire non è necessaria l'assunzione di nessun farmaco).
Dove sta dunque la verità? E' sufficiente che d'ora innanzi mi sottoponga annualmente ad una normale ecografia esterna? Posso tranquillamente smettere l'assunzione del Finastid e del Prostil?
Tengo a precisare che i valori psa e psa libero sono assolutamente nella norma.
Attendo risposta e sentitamente ringrazio.