Terapia adenocarcinoma prostata pg alto a 74 anni

Gentilissimi Dottori, mi scuso per l'eventuale disturbo ma io e la mia famiglia siamo seriamente preoccupati per mio padre, 74 anni a novembre p.v., che un anno fa a seguito del risultato del PSAt 7.44 ng/mL era stato trattato con Urorec.

A giugno u.s., a seguito di nuovi controlli ha un’impennata del PSAt (50.07 ng/mL) per cui è stato sottoposto a biopsia prostatica (12 prelievi) con il seguente referto:
1) base dx: un frammento di tessuto prostatico con iperplasia ed atrofia otricolare e piccoli foci di prostatite cronica;
2) zona periferica prossimale dx: come l’1) ma con maggior estensione dei fenomeni flogistici;
3) zona periferica distale dx: come il 2) anche con evidenza di alcuni otricoli displastici e atipici;
4) apice dx: come l’1);
5) base sx: un frammento di tessuto prostatico subtotalmente infiltrato, sino a livello subcapsulare, da adenocarcinoma micro-medioacinoso e talora cribroso solido pG8 (4+4);
6) zona periferica prossimale sx: un frammento di tessuto prostatico globalmente infiltrato, sino a livello subcapsulare, da adenocarcinoma cribroso solido pG8 (4+4);
7) zona periferica distale sx: frustoli di tessuto prostatico subcapsulare polifocalmente infiltrati da adenocarcinoma (pG non eseguibile);
8) apice sx: come l’1);
9) paramediana prossimale dx: come l’1) ma con maggior evidenza di fenomeni prostatitici;
10) paramediana distale dx: come il 9);
11) paramediana prossimale sx: come il 9), anche con presenza di clusters adenocarcinomatosi paracentrali pG8 (4+4);
12) paramediana distale sx: frammento di tessuto prostatico subcapsulare con piccoli centri adenocarcinomatosi sparsi pG8 (4+4);
DRE: + a sx
TRUS: ipoecogena a sx

Almeno in questa fase, ci è stata consigliata solo terapia ormonale con Enantone ogni 90 gg. per un anno ma da ignorante ho letto che l’organismo tende a diventare refrattario alla terapia ormonale entro qualche anno, e questo ci spaventa per la vita futura di mio padre in termini di qualità e quantità perchè non sembra risolutiva anche se mi rendo conto dei limiti di questa mia affermazione in questa particolare branca della medicina.

Eventualmente si potrebbero associare una radioterapia o una terapia ad ultrasuoni come praticato in alcune strutture specializzate?

La terapia chirurgica è assolutamente da escludere per l'età?

Non riesco chiaramente a capire i pro e i contro di ciascuna, e i casi per cui sono riservate.

Grazie per la pazienza accordatami e sinceri saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
in effetti i livelli piuttosto elevati del PSA alla diagnosi, oltre al tipo di neoplasia Gleason 8, possono far presagire un'evoluzione extra-prostatica della malattia, ad esempio a livello linfonodale od osseo. Lei non ci chiarisce se siano stati eseguiti gli opportuni accertamenti, come la TAC e la scintigrafia ossea, necessari a chiarire questo dubbio. In caso di comprovata presenza di lesioni secondarie, la terapia ormonale costituisce l'unica soluzione, perlopiù molto efficace, con i suoi pro- ed i suoi contro- dei quali lei ci dà prova di essere a conoscenza. Se non si dimostrano lesioni secondarie, si può certamente pensare ad una soluzione locale, magari appoggiata transitoriamente dalla terapia ormonale. Le indicazioni alla chirurgia dopo i 70 anni diventano discutibili e dipendono da molti fattori, come la presenza di altre malattie croniche o difetti fisici. L'etá "biologica" talora non si accorda con quella anagrafica ed in casi selezionati si eseguono con pieno successo interventi anche oltre i 75 anni. Per il resto, la radioterapia esterna, in particolare nelle sue più moderne evoluzioni praticate nei centri specialistici più avanzati, è certamente una eccellente alternativa alla chirurgia. Gli ultrasuoni focalizzati (HIFU) li vedremmo invece meno indicati, considerato lo stadio della malattia. Ci auguriamo che suo padre possa essere guidato opportunamente in un percorso decisionale e quindi seguito nelle cure che potenzialmente gli potranno consentire un buon controllo della malattia.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La radioterapia, associata anche al trattamento ormonale, è l'approccio verosimilmente più adatto per il caso, in accordo a quanto indicato dalle linee guida nazionali ed internazionali.
Come, vede sia io che il collega urologo siamo dello stesso pensiero.

Contatti pure un oncologo radioterapista per valutare il caso con attenzione in un centro di radioterapia. L'età, anche se relativamente alta, non è più un elemento che impedisce di sottoporsi ad un trattamento curativo che, in questo caso, ribadisco, rimane il trattamento di radioterapia(ovviamente se la malattia è confinata a livello pelvico/prostatico)

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la lettura e la pazienza riscontrata nella rapida ed esauriente risposta

a mio padre non sono stati fatti ulteriori accertamenti che invece in questo momento magari potrebbero essere utili al fine di integrare la terapia suggerita, vedrò di consultare un centro oncologico specializzato nella mia zona e posterò i conseguenti aggiornamenti del caso

saluto e ringrazio nuovamente per la competenza e gentilezza dimostratami
[#4]
dopo
Utente
Utente
Aggiorno la situazione di mio padre che da due mesi ha iniziato la terapia ormonale che ha già abbassato il psa a 2.28, ma da scintigrafia e tac sono emerse alcune metastasi ossee e in particolare la più delicata è quella localizzata sulla d7

l'oncologo che lo segue ci ha indirizzato per questa problematica all'Istituto Rizzoli di Bologna o altro centro specializzato in tumori ossei, noi risiediamo in Friuli Venezia Giulia ma non abbiamo difficoltà a spostarci

altra cosa, ci è stato proposta l'integrazione con Zometa, ma mentre l'oncologo lo inizierebbe pure da subito il radioterapista fra 6 mesi (il radioterapista dice che farlo a terapia ormonale avanzata darebbe un effetto migliore) in attesa del Denosumab che però vorrei sapere quando e/o sarà prescrivibile. Ci sono differenze secondo la Vostra esperienza professionale?

un cordiale saluto a tutti e ringrazio ancora per l'attenzione prestata
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signore,
esprimiamo la nostra soddisfazione poer la rapida efficacia dimostrata dalla terapia ormonale, peraltro l'unica praticabile in questa situazione. Crediamo che in questo campo abbia più voce in capitolo l'oncologo rispetto ad altri specialisti, urologo compreso. Il denosumab è utilizzato da troppo poco tempo per essere confrontato con gli aledronati (es. Zometa) su vaste casistiche.

Saluti
[#6]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
Il management e il trattamento dei pazienti oncologici, compreso il trattamento del tumore prostatico in fase avanzata, va' effettuato in modo multidisciplinare. Questo e' consigliato nelle linee guida ed e' praticato nei centri di riferimento oncologico, nazionali ed internazionali. L'oncologo Radioterapista ha esperienza e formazione per potere esprimere il proprio parere in merito ai trattamenti da effettuare, anche in questa fase. Ovviamente faccia in modo che oncologo medico e oncologo Radioterapista possano confrontarsi su come affrontare insieme questo quadro, se già non l'hanno fatto. Servono competenze specialistiche varie per trattare i tumori...
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