Prolasso neovescica

Buonasera,
Circa un anno e mezzo fa mia mamma,57 anni, è stata sottoposta a cistectomia radicale per tumore infiltrante alla vescica ,con creazione di neovescica ortotopica secondo Hautmann...dopo alcuni mesi ha iniziato ad avere febbri molto ricorrenti,praticamente ogni mese...dopo vari controlli abbiamo scoperto purtroppo che la neovescica è prolassata e che quindi in essa rimane sempre del residuo di urine,anche facendo autocateterismi, che provoca le infezioni...
Le uniche soluzioni che ci sono state proposte sono la creazione del sacchetto esterno (cosa che mia mamma, essendo anche giovane, non riesce ad accettare) o creazione di un altra neovescica con fuoriuscita delle urine con autocateterismi fatti dall'ombelico ( mi scuso per questa descrizione ma non ricordo proprio il nome dell'operazione!).Con quest'ultima opzione però i medici non escludono al 100% la ricomparsa di febbre....
Secondo voi è proprio impossibile poter "recuperare" la neovescica creata a mia mamma?è stata un'operazione di 11 ore e il pensiero di doverne affrontare un'altra è devastante!
E inoltre sapreste indicarmi seri centri urologici?
Non pensiamo proprio di tornare dove è stata fatta la prima operazione....
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità....
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile signora, il prolasso della neovescica (noto in medicina come "pouch-cele") non è cosa infrequente nelle persone di sesso femminile e può rappresentare una importante causa di disagio, come nel caso di Sua madre.
E' difficile esprimere un'opinione netta su una delle complicanze più delicate in campo urologico, perchè ogni caso fa storia a parte. Le possibilità di re-intervento sono molte e variano da quelle più conservative (come la correzione del prolasso per via vaginale) a quelle più radicali che comportano la revisione chirurgica della neovescica ileale, con formazione di una stomia continente all'ombelico.
Purtroppo, come ddetto, ogni singola situazione rappresenta un caso a parte: per esempio, non è detto che sia sempre possibile correggere il pouch-cele attraverso una chirurgia di correzione del prolasso per via vaginale, inoltre tale intervento risulta particolarmente delicato in casi del genere.
Se tutte le soluzioni conservative (autocateterismi, somministrazione di acidificanti, mucolitici ecc) sono state deludenti, e non riescono a rendere la situaizone sopportabile, non resta che valutare una delle possibili alternative. SE il vostro rapporto di fiducia con i curanti si è deteriorato, può rivolgersi per un secondo parere alla clinica universitaria di Torino, oppure all'Ospedale San Raffaele di Milano. Cordiali saluti.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la gentilezza e la velocità nell'avermi risposto....
La disturbo solo per un'ultima cosa....
Noi abbiamo chiesto già un consulto all'Ospedale Giovanni Bosco di Torino...cosa ne pensa? (Purtroppo non riesco a trovare questa clinica Universitaria di cui mi accennava..).
Ho letto anche delle ottime opinioni sul reparto di urologia dell'ospedale Gradenigo...
La ringrazio se può darmi il suo parere su questi due ospedali....altrimenti è stato comunque gentilissimo..
Cordiali saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Il San Giovanni Bosco ha esperienza nel trattamento dei reservoir continenti, quindi è una opzione valida.
La clinica universitaria corrisponde alla divisione di urologia dell'ospedale Le molinette a Torino. Ancora cordiali saluti!
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dopo
Utente
Utente
Mille grazie per l'aiuto.
Cordiali saluti