Microaggregati calcifici

Buonasera.

A seguito di fitte intermittenti al fianco sx, il medico di base mi ha prescritto un'ecografia, dalla quale tutto è risultato nella norma tranne che per "qualche spot iperecogeno da microaggregati calcifici".

Ho poi eseguito una visita urologica, ma lo specialista, per la tipologia e la sede del dolore, mi ha detto che sospettava un coinvolgimento del colon, piuttosto che del rene, in quanto le fitte non erano abbastanza forti e la zona dolente addominale era troppo "alta e centrale" (a sx dell'ombelico) secondo lui per trattarsi del rene.

In ogni caso, mi ha consigliato di bere molto, assumere fermenti lattici per l'intestino e, poiché devo affrontare un viaggio in aereo di molte ore per lavoro, mi ha prescritto 1 conf. di Toradol, qualora la renella mi desse una colica.

La mia domanda è:
- concordate con la diagnosi?
- la renella può anche non dare coliche e andare via da sola, vero?
- avrò la cistite in seguito all'espulsione di renella?
- è vero che le fiale di Toradol iniettabili possono essere assunte per via sublinguale?
Io non intendo usarle, perché hanno infiniti effetti collaterali, ma qualora arrivasse la colica, temo che ricorrerei a qualsiasi cosa per non sentire dolore...

Mi scuso per le molte domande e grazie per le risposte che vorrete darmi.
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Confermare o confutare una diagnosi fatta da un collega che l'ha visitata di persona è arduo.
In linea di massima le caratteristiche del dolore guidano il parere del medico. Se il dolore non è stato da colica renale, gli spot iperecogeni sono un ben scarso elemento a favore di una origine renale del dolore. Molto spesso tali spots non sono proprio nulla..
L'esame urine dovrebbe eavre fornito qualche elemento concordante in tal senso.
Il Toradol fiale può essere assunto (al bisogno) per via sub-linguale.
Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Gentile Dottore,

la ringrazio moltissimo per la risposta.

Purtroppo, non ho ancora potuto effettuare l'esame delle urine perché in questi giorni il laboratorio era in ferie.
Non appena sarà possibile lo eseguirò senz'altro.

Ogni tanto ho blande affezioni alle vie urinarie (solo una volta ho avuto una cosa un po' più seria, una cistite emorragica) e sicuramente c'è una relazione.

Forse il dolore è solo colite; fortunatamente le fitte sono in remissione, ora le avverto molto più distanziate l'una dall'altra, ho invece un senso di "peso" ed un indolenzimento a tutta la schiena, anche dall'altro lato.
[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
A distanza di alcuni giorni, torno a scrivere per un aiuto.

Ho bevuto 2 litri d'acqua per 5 giorni e stavo bene fino a questa mattina, quando ho percepito un dolore terribile al basso ventre e fortissimi bruciori ad urinare, trovando anche una traccia di sangue sulla carta igienica (= alcune macchie rosa).

Da quel momento ho bruciori alla minzione, dolore lombare da ambo i lati, dolori al basso ventre, dolori articolari, debolezza e febbre a 38°.

Nessun urologo è reperibile fino a lunedì nella mia città, salvo che in ospedale ed in pronto soccorso.
Ho telefonato in Urologia e la caposala, gentilissima, mi ha detto di bere molto e che se il sanguinamento non si arresta, devo andare in pronto soccorso.
Non ho sanguinamento, c'è stato solo un episodio, e per me recarmi in pronto soccorso con questo caldo e con le mie "emergenze-bagno" e senza nessuno che possa accompagnarmi (la mia famiglia è in vacanza e non sa nulla, non voglio allarmarli) è un po' un problema, a meno che non sia indispensabile.

Non vorrei mettere a repentaglio il rene, ma ho già avuto delle cistiti in passato e - se si tratta di questo - è una cosa che posso gestire.
Spero domani di trovare l'urologo almeno al cellulare per chiedere alcuni lumi, ma intanto pongo a Voi queste tre domande:

- quanto posso bere? Nel senso, esiste un "troppo" o posso arrivare anche a 3-4 litri d'acqua al giorno, se mi dà sollievo?

- posso prendere degli antinfiammatori tipo Oki? Servono?

- posso iniziare l'antibiotico che l'urologo mi ha dato l'altra volta o è meglio chiederglielo prima?


Grazie, sono disperata.


[#4]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Gentile signora, è passato un giorno dalla Sua richiesta. Spero che sia ancora utile risponderLe.
Detto questo, la cura con antibiotico và iniziata subito. La sintomatologia potrebbe essere da CISTOPIELITE, ciè infezione da batteri della vescica e presumibilmente almeno delle cavità renali (la cistite da sola non provoca febbre). Anche l'emissione di urina con sangue depone per questo.
L'antinfiammatorio in questi casi può alleviare la sintomatologia e bere e riposarsi è importante, tuttavia - pur comprendendo la Sua condizione di emergenza - è aleatorio affidarsi alle cure di un medico virtuale. Se non trova curanti a disposizione, chiami piuttosto la guardia medica il cui intervento Le dovrebbe dare la serenità di aver avuto una diagnosi mediante visita reale (almeno in teoria).
Cordiali saluti ed incoraggiamenti!
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Egregio Dottore,

la ringrazio veramente moltissimo per la risposta che mi è molto utile.

Ieri mattina sono riuscita a rintracciare telefonicamente l'urologo che mi segue e, proprio come Lei, mi ha confermato d'iniziare subito l'antibiotico, cosa che ho fatto.
Non mi ha detto per quanto tempo, ma credo che non debbano essere meno di 5 giorni.

Sto bevendo moltissimo ed evitando di affaticarmi e di sudare; non ho più visto sangue, almeno non ce n'è ad occhio nudo, e la febbre è scesa. Permangono i dolori lombari da ambo i lati della schiena.

Vorrei sapere se, qualora i sintomi scomparissero, posso stare tranquilla o devo comunque effettuare degli accertamenti per assicurarmi che non ci sia stato danno renale.

Grazie davvero per l'aiuto ed i consigli.

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