Dolore addome calcoli - URO TAC

Buongiorno

3 settimane fa mi hanno diagnosticato la presenza di calcoli presso il pronto soccorso,suggerendomi una rx e dopo la seconda volta al pronto soccorso mi hanno suggerito di effettuare un URO TAC, a distanza di 2 settimane i dolori stanno aumentando ed in particolare:

- Dolore allo stomaco
- Dolore zona della vescica e inguinale
- Quando vado per scaricare ho molta presenza di aria
- Appena mangio mi viene subito a digerire anche alle volte senza mangiare nulla

Sulla URO TAC hanno riportato:
Nel tratto pelvico dell'uretere dx è localizzato un calcolo calcifico del massimo diametro di 5 mm cghe non determina significativa urostasi, se non forse una relativa iptonia ureterale a monte.
Non altre ummagini calcifiche sospette per litiasi urinaria nè difetti di riempimento apprezzabili nella fase escretoria tardiva.
Si segnalano unicamente alcuni inginocchiamenti funzionali e impronte vascolari dei tratti prossimali di entrambi gli ureteri sulla pelvi dx e su qualche collettore di entrambi i lati.
Non si riconoscono ulteriori anomalie addominali o pelviche , all'infuori di una condizione di diverticolosi del sigma.


Chiedo genetilmente di potermi aiutare in quanto ho chiesto per una visita urologica specialistica mi hanno dato dei tempi improponibile dopo 2 mesi

Ringraziando anticipatamente
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
La diagnosi è ben chiara. Calcolosi ureterale nel suo tratto pelvico, (cioè già verso la fine del percorso di discesa dal rene) con calcolo di 5 mm.
I calcoli di queste dimensioni (con l'aiuto della terapia espulsiva) hanno una possibilità di essere espulsi di oltre il 50-60%.
Se l'espulsione spontanea non avviene entro un ragionevole intervallo di tempo (diciamo 1-3 settimane) e i sintomi di colica o di malessere permangono, bisogna intervenire per rimuovere il calcolo mediante ureteroscopia.
In caso di comparsa di uno stato febbrile da infezione urinaria secondaria all'ostruzione calcolosa, si deve intervenire prontamente con uno stent ureterale o una nefrostomia, rimandando la asportazione del calcolo ad altro momento.
Questa che ho descritto è la prassi per la risoluzione del Suo problema.
Normalmente è già al Pronto soccorso o che l'urologo dovrebbe delineare queste possibilità al paziente e somministrare i farmaci del caso.
Sono d'accordo che una attesa di 2 mesi è incongrua.
Le suggerisco di presentare il problema al Suo Medico curante che potrà consigliarLa al meglio sul da farsi (non escludendo un nuovo accesso al Pronto soccorso).
Cordiali saluti!

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino