Calcoli renali

Buonasera,
circa 10 giorni fa (29/11/2013) sono stato sottoposto ad ureteroscopia per il bombardamento di un grosso calcolo (poco meno di 2 cm) che era situato nell'uretere(parte alta molto vicino al rene) del rene sinistro.
Mi sembrava di aver risolto tutto e invece..neanche per niente.
Già dal giorno successivo(notte) ho avuto delle forte coliche renali che si sono protratte anche nei 2 gg successivi. Gli urologi dell'ospedale dove ho fatto l'intervento con l'ecografia non vedevano niente se non una dilatazione e una sofferenza del rene. Per una settimana ho preso un antinfiammatorio cortisonico. Tuttavia pur non avendo più le coliche ho sempre un dolore costante a livello del rene sinistro.
Volevo quindi avere un vostro parere cioè capire a cosa sono dovuti questi dolori e che cosa devo fare per risolvere la cosa una volta per tutte. La mia paura infatti è che nel corso del bombardamento sia stato danneggiato qualcosa ma sprattutto che questa sofferenza prolungata del rene gli causi poi dei problemi seri.
Perdonate la mia concitazione ma sono davvero preoccupato. Sono entrato per fare una cosa di routine, come il bombardamento di un calcolo e ad oggi non ho ancora capito cosa è successo.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
dalla sua descrizione non è chiaro se lei sia stto sottoposto ad un intervento endoscopico (ureteroscopia) od al "bombardamento" del calcolo dall'esterno con le onde d'urto. Ritenendo più probabile la prima possibilità, in considerazione delle dimensioni e della posizione del calcolo, riteniamo che al termine dell'intervento le sia stata inserita una endprotesi dell'uretere (anche detta stent o doppio-j), ovvero un tubicino che collega il rene alla vescica. La presenza di questa, che viene in genere lasciata in sede per un periodo variabile tra i 5 ed i 21 giorni, viene perlopiù percepita come "corpo estraneo" ed è in grado di causare disturbi di varia intensità da soggetto a soggetto, che possono andare dal lieve fastidio al dolore intollerabile. Inoltre, in questo periodo è normale che le urine presentino tracce di sangue, anche consistenti. Se ci fornisce qualche dettaglio in più saremo certamente in grado di giudicare con maggiore appropriatezza.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Piana,
si, sono stato sottoposto ad ureteroscopia endoscopica con bombardamento dall'interno(non quindi al bombardamento dall'esterno).
Il doppio-j, per ammissione dell'urologo che ha effettuato l'intervent
o, non mi è stato messo. Quindi io non ho mai avuto il doppio-j. Ho chiesto il perchè, dato che mi è sembrato di capire che la sua applicazione è prevista dal protocollo. L'urologo mi ha dato delle spiegazioni che sinceramente non ho ben compreso e che comunque non mi hanno convinto dato che il protocollo dice che va messo.
Allo stato attuale bevo molto (2 litri acqua giorno) e nelle urine non ci sono tracce visibili ad occhio nudo di sangue o comunque un colorito tendente al rossiccio delle stesse. Non ho bruciori nell'urinare.
Altra cosa: l'urologo al termine dell'intervento mi aveva detto che i frammenti del calcolo erano in vescica e che li avrei eliminati con le urine. In realtà ho monitorato, e lo faccio tuttora, le urine ma non c'è stata traccia neppure minima di calcoli o frammenti di calcoli.

Grazie, Cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
non è sempre assolutamente indispensabile inserire lo stent dopo l'ureteroscopia, la decisione dipende dall'operatore in base ad alcuni fattori tecnici sui quali non è qui il caso di dilungarsi. In genere la rinuncia ad inserire è segno indiretto di un intervento completato con soddisfazione. Noi crediamo che le sia stato programmato un controllo a termine breve-medio per controllare gli esiti stabilizzati della frammmentazione, questo sancirà definitivamente l'esito dell'intervento. Se le condizioni generali lo impongono, questo controllo può anche essere ovviamente anticipato quanto basta. Ci faccia sapere, se lo desidera.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,
ho sentito da poco l'urologo che ha fatto l'intervento e che mi ha in cura al quale ho fatto presente i dolori persistenti. Mi ha convocato per un ulteriore ecografia e mi ha anticipato che probabilmente alcuni frammenti (esito del bombardamento) del calcolo si sono uniti ad ostruire l'uretere ed è questo che causa il dolore. Mi ha quindi detto che (previa sempre ecografia e sua valutazione) con ogni probabilità dovrò essere sottoposto ad una seconda ureteroscopia fra qualche giorno.
Non nego che questo mi ha un po sconcertato. Mi avevano detto infatti che con questa tecnica il problema sarebbe stato risolto subito e invece non è stato così.
Le mie domande sono 2:

1- succede spesso un caso come il mio?;
2- sono ormai circa 15 giorni che mi porto dietro queste coliche. Tutto questo tempo può causare problemi cronici di funzionalità del mio rene sinistro?
Soprattutto quest'ultima domanda per me è molto importante, mi faccia capire su questo aspetto.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
la persistenza di frammenti all'interno dell'uretere non è inverosimile, considerate le dimensioni del calcolo originario. Ovviamente non è nè possibile nè opportuno giudicare qui l'operato del Collega e le sue decisioni, frutto delle condizioni locali incontrate, dele proprie abitudini ed esperienza. Questi frammenti possono giustificare i sintomi, ma non possono realisticamente pregiudicare la funzione renale, almeno a breve termine. La situazione deve pertanto essere chiarita al più presto, per porre le indicazioni al proseguimento delle cure.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore, grazie ancora per la sua consulenza e pazienza.
Quindi intende dire che questo stato di sofferenza del rene che perdura da circa 15 giorni non causa danni renali cronici se risolto definitivamente nei prossimi giorni o comunque nell'arco di altri 10 giorni. Ho compreso bene?

Un ultimissima cosa: esistono dei comportamenti alimentari e non che possono prevenire l'insorgenza di calcoli renali? oppure è una predisposizione e non ci si può fare nulla?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
certo è che la situazione meriterebbe di essere chiarita e risolta al più presto possibile, ma in assenza di gravi complicazioni (es. febbre) e compatibilmente con le disponibilità medie della struttura pubblica, i termini che ci presenta possono ritenersi accettabili.
Per quanto riguarda l'alimentazione, in questo momento ovviamente non riveste alcuna importanza, d'ogni modo le consigliamo la lettura di questo nostro articolo dove l'argomento viene trattato nel dettaglio.

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1402-la-calcolosi-renale-ed-il-dilemma-della-dieta-falsi-miti-e-ragionevoli-certezze.html

Saluti