Varicocele bilaterale 4° e 3° e idrocele post operatorio

Salve, 7 giorni fa, mi sono sottoposto ad un intervento di varicocele bilaterale (sinitro 4°, destro 3°), operati con due tagli sub-inguinali in anestesia spinale (perchè non locale?), della durata di 70 minuti.

Vorrei chiedervi:

- perchè non hanno usato la scleroembolizzazione? (che informandomi ha la stessa % di recidiva ma con molti, molti meno rischi, con anestesia locale ecc)

si è poi formato un idrocele che ha ingrossato di molto entrambi i sacchi scrotali, provocando dolore, specialmente al tatto del destro (dolore acuto).

Dicono che è normale che dopo un varicocele bilaterale possa formarsi. Ma perchè non mi hanno informato? non mi sarei mai sottoposto a nessun intervento. (sembra sempre che sminuiscono tutto)

Informandomi ho letto che l'idrocele se aspirato con siringa si riforma subito dopo un mese quindi l'unica soluzione è OPERARE DI NUOVO CHIRURGICAMENTE!!! dato che non si riassorbirà nè subito, nè (forse) fra mesi e mesi.

Confermate che l'unico per rimuovere definitivamente il liquido che si è formato (e risolvere il dolore) è un intervento? che rischi comporta l'idrocelectomia?

Mi hanno dato degl integratori abbinati all'edevenix.

Io sono costretto a rifare un intervento per l'errata legatura del varicocele? (avranno legato insieme al varicocele altri microscopici vasi linfatici?) o devo camminare per strada con due "palle da tennis" ?

Tra qualche giorno ho un ecodoppler per vedere cosa sia successo e verranno rimossi i punti.

grazie per risposte.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
che si possa manifestare un certo ingrossamento (tumefazione) dei testicoli dopo un intervento per varicocele è assolutamente normale, ci viene difficile però credere che in soli 7 giorni si sia già sviluppato un vero e proprio idrocele. Ovviamente l'ecografia chiarirà. In quanto alle modalità di intervento, certamente la gran parte degli urologi indicherebbe un approccio chirurgico per i varicoceli di grado elevato, riservando alla sclero-embolizzazione solo i casi più semplici. Quest'ultimo intervento può essere eseguito in anestesia locale. Per l'approccio chirurgico potrebbe essere che le manovre di isolamento del funicolo, ancorchè limitate possano cusare un dolore profondo che non è controllabile con l'anestetico locale. Per questo motivo è abitudine abbastanza comune quella di ricorrere all'anestesia spinale od alla narcosi.
In attesa del futuro controllo, le diremmo di stare sereno, perchil quadro potrebbe anche essere meno fosco di come lei se lo dipinge. Ci faccia sapere, se lo desidera.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.

Il dottore ieri mi disse (dopo aver tastato) che era idrocele.

Nel caso in cui l'eco lo confermasse, l'unica terapia definitiva è la chirurgia giusto?


Grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
le ribadiamo che l'ipotesi di un idrocele insorto in pochi giorni ci pare assai poco verosimile. La risoluzione definitiva dell'idrocele è comunque sempre chirurgica, poiché il semplice svuotamento per puntura non è mai risolutivo.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
salve, dopo aver fatto l'eco i medici hanno detto che era tutto nella norma, non era idrocele e che il dolore e il gonfiore passeranno.

Come terapia per gonfiore/dolore non hanno dato nulla.
Hanno detto che non hanno usato la scleroembolizzazione perchè non era efficace come quello usato. ("la scleroemb. era usata 10 anni fa" [cit.])

Vorrei chiedere:

quanto tempo ci vorrà per la scomparsa di dolore e gonfiore?

una cosa che mi preoccupa (deve sempre esserci qualcosa), è che dopo la rimozione dei punti, toccando le due cicatrici ho notato che internamente alla pelle il tessuto è durissimo (veramente duro) la pelle non può nemmeno piegarsi non è elastica.

cos'è? tessuto cicatriziale?

è una cosa che si risolve? perchè è davvero fastidioso (e porta un lieve dolore)

grazie ancora per le risposte.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
sinceramente non avevamo dubbi che si trattasse di semplice tumefazione post-chirurgica e non idrocele. Questo rigonfiamento è normale e di solito si risolve molto gradualmente in tempi non brevissimi, diciamo ci si possa attendere una risoluzione completa in un paio di mesi. La stabilizzazione delle ferite con ripresa di elasticità dei tessuti avviene più o meno in tempi analoghi, tutto questo è ampiamente normale e non è particolarmente influenzabile con alcuna terapia. In questo periodo, le consigliamo ovviamente di mantenere sempre lo scroto sollevato e più fermo possibile, indossando mutande elastiche aderenti od un sospensorio anatomico, anche durante il sonno.

Saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la pronta risposta.

Grazie per il consiglio infatti gia indosso un sospensorio

Per quanto riguarda l'idrocele hanno detto che può anche uscire subito dopo l'intervento ma è raro.

Hanno detto che non hanno usato la scleroembolizzazione perchè non era efficace come quello usato. ("la scleroemb. era usata 10 anni fa" [cit.])

per quanto riguarda le due cicatrici posso stare tranquillo che la pelle (internamente) diventa nuovamente morbida? adesso è come se avessi due stecchette di ferro sotto pelle dove sono le cicatrici (tanto che è duro questo accumulo di "qualcosa" tutta la zona della cicatrice (2cm) non si riesce a "piegare")

quindi nel giro di qualche mese si "scioglierà" anche questo accumulo sotto le cicatrici?

PS: quando potrò riprendere attività fisica e sport?

Grazie ancora per i chiarimenti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
in più di trent'anni noi non abbiamo mai visto comparire un idrocele in una sola settimana ... Sulle indicazioni al tipo di intervento ci siamo già espressi nel nostro contributo del 22 scorso. La parte "indurita" che lei apprezza è verosimilmente costituita dalle suture interne del tessuto sottocutaneo, che sono riassorbibili e - come le abbiamo già detto - giungeranno ad una stabilizzazione nel giro di un paio di mesi. Per la ripresa dell'attività visica non esistono regole precise. Questo intervento non comporta l'incisione di fasce o muscoli, pertanto dopo 10-15 giorni la maggioranza dei soggetti ha già ripreso tutte le sue ordinarie attività e con gradualità anche un'eventuale attività sportiva. Stia tranquillo che, in caso esagerasse, il suo corpo non tarderebbe a lanciarle qualche segnale d'alllarme.

Saluti.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Salve, dopo 1 mese dall'intervento il gonfiore e diminuito (non del tutto) ma resta ancora il dolore forte al tatto dei testicoli. E le cicatrici interne ancora devono assorbirsi. Idem per un punto sul frenulo che ancora deve cadere.

Dolore persiste anche alla schiena nella zona della puntura spinale.

Ho iniziato anche attività fisica in palestra. Molto leggera. Quando posso riprende il pieno regime per gli allenamenti?

Grazie.
[#9]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
non vi sono indicazioni precise, quando se la sentirà di affrontare un'attività fisica intensa senza disturbi od affaticamento eccessivo non dovrà più temere nulla di particolare.

Saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Salve, dopo 5 mesi dall'intervento ho ripetuto lo spermiogramma e non è cambiato nulla.

Ho anche seguito un ciclo di integrartori di 3 mesi.

Anzi ho un dolore al tatto (e a volte anche senza toccare) che prima dell'intervento non avevo.

a cosa è dovuto questo fastidio e questo dolore?

questo il risultato dell'esame:

5 mln/ml
motilità 5%
morfologia normale 2%

oligoastenoteratozoospermia severa.


invece l' eco doppler ha evindenziato un varicocele di 2° a sinistra (e la cisti che non è stata rimossa) e un funicolo più inspessito a destra ma senza varicocele.

(prima erano 3 e 4°)

Quindi il varicocele è rimasto....

Perchè? Detto sinceramente è possibile che l'intervento sia stato sbagliato o non sia "riuscito"?

Mi è stato detto che mi dovrei operare di nuovo? è consigliabile?

PS: non ho fatto la spermiocultura ma se ci fosse qualche infezione, davvero potrebbe incidere in modo così "disatroso" sullo spermiogramma?

Mentre gli esami di prolattina, FSH, LH, estradiolo e testosterone, risultarono tutti nella norma (leggendo i valori di riferimento).


Grazie
[#11]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
la valutazione dei risultati apparentemente non soddisfacenti di un intervento è sempre materia molto delicata che nenanche si può pensare di affrontare a distanza, senza poterla visitare e senza disporre della documentazione completa.
Ci limitiamo quindi a formulare alcune considerazioni:
- lei non ci precisa quale tipo di "integratori" sia stato utilizzato, se il seminale è molto alterato i nostri Colleghi andrologi utilizzano spesso un supporto ormonale diretto con gonadotropina;
- è difficile pensare che il varicocele residuo a sinistra sia l'unica causa del quadro seminale patologico, a destra la risoluzione del varicocele dovrebbe aver portato quantomeno un beneficio;
- in conseguenza di ciò, non si può escludere la presenza di una sofferenza testicolare pre-esistente e probabilmente non del tutto secondaria al varicocele;
- l'ipotesi di reintervenire deve essere ponderata davvero molto attentamente, e comunque i tempi ci parrebbero comunque ancora troppo precoci; inoltre non vi è alcuna certezza che un ulteriore intervento potrebbe modificare la situazione in modo significativo.
In conclusione, prima di prendere ulteriori decisioni affrettate, le consiglieremmo di farsi valutare da un nostro Collega specialista in andrologia od urologia, ma con provata competenza specifica nei problemi della fertilità

Saluti
[#12]
dopo
Utente
Utente
Salve, dopo la visita il medico mi ha detto che c'era un infezione dell'epidimo e mi ha prescritto l'antibiotico levoxacin e supposte per 10 giorni.

ha escluso un altro intervento.

inoltre per la cura dello spermiogramma mi ha dato

altri 3 mesi di tradafertil 1 cp al giorno
e 3 mesi di NOLVADEX 20 mg 1 cp al giorno

il novladex quali effetti "collaterali" potrebbe avere è pericoloso? è indicato per questa terapia?

grazie
[#13]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
il tamoxifene (Novaldex) è indicato da taluni specialsiti in questi casi per tentare sostanzialmente di aumentare il numero degli spermatozoi. I pareri non sono del tutto concordi, d'altro canto non vi sono molte altre alternative, pertanto potrebbe essere utile almeno tentare anche questa strada. Per un utilizzo limitato a tre mesi non vi sono da attendere dei particolari effetti collaterali.

Saluti
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