Bruciore del canale urinario

Sono una ragazza di 21 anni e da quando ne avevo all'incirca 14 ho sofferto di un forte bruciore al canale urinario. Il bruciore aumenta in maniera sporadica,non necessareamente in seguito a qualcosa.Per lo più aumenta quando faccio la pipì e dopo il ciclo mestruale. Nonostante abbia fatto diverse visite all'epoca e diverse analisi come l'urinocultura e un esame di contrasto con il catetre, non è mai risultato niente. In più da quando provo ad avere rapporti sessuali il bruciore diventa inopportabile. Sono anche andata da un ginecologo, pensando che il secondo problema fosse separato ma non è risultato nuovamente niente. Non so più che fare e la cosa è diventata insopportabile.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice ,
in questi casi di sospetta infiammazione delle basse vie urinarie ,oltre alle indicazioni specifiche che solo l'urologo che ha potuto fare un controllo diretto della sua situazione clinica può darle , potrebbe essere utile seguire alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale. Ad esempio limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca , formaggi stagionati, ecc, ecc . Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè, le bibite gassate od alcoliche. Altra cosa importante è bere con intelligenza, durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 1-2 litri di liquidi ,soprattutto acqua , smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto. Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica. Spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica e l'uretra. Tenere d'occhio la bilancia, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi. Infine ultimo consiglio ma non meno importante è quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e il suo urologo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Cara signorina molto probabilmente la sua condizione di infezione urinaria recidivante è correlata agli atti sessuali e anche a una debolezza dei fattori intrinseci di difesa immunitaria locale della zona vulvo vaginale e vescicale. Le suggerisco una visita urologica di inquadramento. Probabilmente nel suo caso potranno essere utili cicli di antibiotici da assumere anche in condizioni di assenza di sintomatologia e l'uso di antibiotici a monosomministrazione in corrispondenza dei rapporti sessuali.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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dopo
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Care dott.sse. Rispondo ad entrambe, ho già consultato degli urologi e fatto diverse analisi e provato a prendere antibiotici come il Levoxacin e seguo una dieta equilibrata bevendo molta acqua, ma la cosa non si è mai risolta. Inoltre non è una cosa legata ai rapporti sessuali poichè io non riesco ad averne a causa del forte bruciore che mi rende troppo dolorasa la cosa. Infatti oltre ai dolori dei primi rapporti che sento molto forti il dolore sul canale urinario, mi fa sempre interrompere il rapporto dopo pochi minuti. Inoltre volevo specificare(non so se la cosa può inquadrare meglio la situazione)che il dolore lo avverto sulla parte finale del canale urinario, la parte più esterna. Diversi urologi mi dicono sempre "Non hai ninte" il che mi demoralliza molto perchè mi trovo da anni in un punto morto e la cosa incide sia sull'umore che sul rapporto di coppia ormai logorato da questo problema.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Cara lettrice ,
purtroppo io e il collega Masala non siamo di sesso femminile (lapsus freudiano?). Detto questo comunque le ricordo che frequentemente in questo tipo di problemi hanno anche un certo ruolo alcune cause di tipo funzionale , psicologico e relazionale che devono sempre essere attentamente valutate. Un ultimo dato: è stata fatta una uroflussometria registrata? E' questo un esame semplice e non invasivo che permette di vedere se ci sono disturbi durante lo svuotamento della vescica.
Un cordiale saluto

Giovanni Beretta
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