Mancanza sensibilità

Salve,
vi scrivo perchè da un mese ormai ho perso la sensibilità nella zona genitale, testicoli e pene e interno della coscia.
Era già successo dal lato sinistro, inizialmente in maniera impercettibile e in una zona limitata, infatti me ne sono reso conto dopo qualche tempo.
Un mese fa, dalla sera alla mattina mi sono svegliato rendendomi conto che anche nella zona destra (testicolo, pene, glande e interno coscia) non avvertivo più la sensibilità, diciamo "piacevole" che avevo fino alla sera prima. Avverto il caldo e il freddo, avverto il tatto ma non avverto più piacere. L'unica parte che è rimasta più sensibile è la parte mediale della zona, perineo compreso. Più nello specifico, nel glande avverto piacere solo nella zona inferiore, intorno al frenulo e nella zona superiore. Il resto quasi più niente.
Non ho problemi di desiderio, nè di erezione, ma quando provo a "stilmolare" la zona faccio molta fatica a raggiungere l'orgasmo e il piacere è ridotto al minimo.
Ho fatto una prima visita neurologica dopo la comparsa dei sintomi sul lato sinistro maerano ormai passati circa 5-6 mesi dall'inizio dei primi sintomi. La neurologa che mi ha visitato, mi ha detto di tornare al minimo segno di cambiamento e comunque mi aveva fatto prescrivere una risonanza magnetica.
Avevo fatto anche analisi del sangue, delle urine e del PSA per scrupolo, ma era tutto a posto.
Appena ho avvertitio il problema sulla parte destra sono subito andato dal dottore che sospettando una compressione del midollo mi ha mandato da un neurochirurgo. Questo ha trovato un po' strani i sintomi e mi ha fatto fare una RM al cervello, tronco encefalico e colonna lombo-sacrale.
I risultati erano tutti a posto, cervello, tronco encefalico e a parte 3 lievi bulging discali nella zona lombosacrale (secondo il medico ininfluenti) non c'era niente che facesse pensare a malattie neurodegenerative e che comprime il midollo spinale.
L'unica cosa anomala è la vescica, particolarmente grande, considerando che avevo urinato 1 oretta prima della RM. Mi ha consigliato di fare una visita urologica, sospettando una "vescica neurologica". Devo ancora fare visita.
Può la vescica neurologica provocare questa perdita di sensibilità?
Sono preoccupato di non poter recuperare la sensibilità. So che più passa il tempo e le probabilità di recuperarla si affievoliscono.
Avete altre ipotesi?
Grazie per il vostro aiuto.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

la vescica neurologica ha un'origine neurologica e un problema neurologico può dare le alterazioni vescicali osservate e le alterazioni della sensibilità nelle zone da lei indicate.

Ora con il suo medico di fiducia, con il suo neurologo ed urologo di riferimento bisogna, tutti insieme, arrivare a fare una precisa diagnosi della causa che ha scatenato il problema e poi impostare la relativa e corretta strategia terapeutica.

Detto questo poi mai dimenticare la dimensione psicologica di tutte queste problematiche cliniche.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dr. Beretta,

la ringrazio per la risposta.
Nel frattempo ho effettuato la visita urologica e mi è stata quasi certamente esclusa la vescica neurologica. Devo tornare a fare un'ecografia delle vie urinarie e l'uroflussometria, ma dopo una prima ecografia alla vescica l'urologo sembrava escludere questa possibilità.
Invece lui ha dato più rilevanza alle protrusioni e bulging discali, secondo lui potrebbero essere quelli.
Il neurologo invece, un primario, mi ha detto che non sono così rilevanti secondo lui.
Il referto riporta esattamente:
"In L2-L3 piccola protrusione discale mediana.
In L4-L5 lieve bulging discale.
In L5-S1 un po' ridotto in altezza il disco intersomatico che presenta lieve bulging discale.
Regolari il cono midollare e le radici della cauda.
Lievemente disidratati i dischi intersomatici, fatta eccezione per il disco intersomatico in L3-L4."
Anche la mia dottoressa di base non sembra convinta che siano queste protrusion, ma non sa bene neanche lei che altro potrebbe essere.
Dopo il risultato dell'uroflussometria e dell'eco eventualmente l'urologo mi detto di fare un'elettromiografia della zona perineale.
Nel frattempo mi hanno detto di provare ad assumere il Lyrica da 75, una pillola la sera.
Nel frattempo la situazione sensibilità è nettamente peggiorata, ormai non sento quasi più niente, il piacere è praticamente del tutto assente.
Non so cosa pensare e se preoccuparmi.

Grazie intanto.
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Segua le indicazioni già ricevute e ad indagini completate ci riaggiorni.

Un cordiale saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve,
vi scrivo per aggiornarvi sulla situazione, che va male.
In questi mesi non solo non è cambiata ma è peggiorata. La sensibilità è diminuita ancora di più; di tutta la zona perineale avverto ancora "quel tipo" di sensibilità solo in una limitata zona mediale/posteriore dei genitali. Da lì in avanti più niente.
Un mese fa circa mi è capitato anche un contenuto e isolato episodio di incontinenza, una mattina al risveglio. Non è più ricapitato da allora.
Non ho problemi di erezione, nè di desiderio.
In questo periodo ho continuato a prendere il Lyrica, interrotto per circa un mese, ma non ho sentito effetti.
Nel frattempo ho fatto la RM a tutti i distretti del rachide e questo ha permesso di escludere fortunatamente la Sclerosi Multipla. Ma non ha messo in evidenza altre possibili cause del problema.
Ho eseguito un'elettromiografia (solo dalla III alla V lombare) ed era tutto a posto. Per il tratto che più riguarda il mio problema (II-III Lombare) quindi la zona perineale, non erano attrezzati per eseguirla, serve un centro più specializzato.
L'uroflussometria e l'eco delle vie urinarie erano tutte regolari.
Ormai sono passati 5 mesi dal peggioramento e ancora non ho idea di cosa sia. Anche il medico di famiglia mi ha detto che non riesce a capire e non le viene in mente cosa possa essere e mi ha consigliato di rivolgermi a qualche centro più specifico.
Ho preso un appuntamento con un neurologo, specializzato in problematiche della zona perineale; solo che per la visita, anche facendola privatamente non c'è possibilità prima del 19 gennaio. Per allora saranno più di 7 mesi dal peggioramento dei sintomi senza ancora sapere niente. Ho paura che possa essere troppo tardi. La neurologa che mi visitò ad inizio anno mi aveva detto che già 6 mesi sono probabilmente ormai troppi per recuperare la sensibilità.
Cosa devo fare? Ormai sono seriamente preoccupato. E' un problema che mi influenza e influenzerà il resto della vita. Ho bisogno di risolverlo. Se avete idee vi chiedo per favore di suggerirmele. Se preferite potete contattarmi privatamente.
Grazie mille.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
vi riscrivo dopo un periodo abbastanza lungo per aggiornarvi sulla situazione; sono passati 3 anni e il problema della mancanza di sensibilità non solo non è migliorato affatto ma è aumentato nel peggiore dei modi.
Ho continuato a farmi visitare dal neurologo e da un andrologo e ho fatto tutti gli esami suggeriti dal caso, (RM di tutto il SNC più RMC con mezzo di contrasto ad encefalo e zona addominale/sacrale, con tutto risultato nella norma. Le analisi del sangue con controllo dei livelli ormonali e delle urine, sono tutte risultate perfette.
Avevo anche tentato una terapia sia con Lyrica che con Cymbalta ma dopo mesi senza alcun risultato mi hanno fatto interrompere.
Sono in un fase che non so cosa fare, sto disperando che non troverò mai una soluzione al problema.
Ormai non riesco più a percepire alcuno stimolo dalle zone erogene se non qualche vago accenno nella zona del frenulo.
Impiego moltissimo tempo a raggiungere l'orgasmo.
Leggendo i consulti su questo sito ho trovato quello dell'utente 121064 "Perdita di sensibilita' sulle zone erogene".
Descrive esattamente quello che ho io come sintomi. Identici. Tranne per il fatto che io non ho trovato una causa scatenante a cui posso attribuire l'inizio di tutto.

Tutta questa situazione mi sconvolge il futuro, il resto della mia vita. Sia per il lato piacevole ma anche per la possibilità di trovare una compagna. Sono single e in questa situazione non vedo molte possibilità di cambiare la mia situazione.

Come ipotizzava l'utente 121064 succitato, anche io ho pensato all'utilizzo di cellule staminali, è l'unica cosa che mi viene in mente sapendo che purtroppo i nervi una volta danneggiati non si possono "riparare".
E' una ipotesi da prendere in considerazione? Sono stati fatti passi in avanti in questa direzione?

Se avete suggerimenti su altri passi che posso fare sono tutti ben accetti.
Non riesco ad arrendermi ed accettare il fatto che il resto della mia vita possa essere così.

Vi invio un cordiale saluto e ringrazio chiunque abbia qualche suggerimento da darmi.
[#6]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

purtroppo sull'utilizzo delle cellule staminali in presenza di problemi clinici simili al suo, che io sappia. non abbiamo ancora alcuna segnalazione clinica da proporle.

Ancora un cordiale saluto.