Pene curvo e varicocele

Buon giorno,
nel 2000 sono stato operato di varicocele lato sinistro con intervento credo di legatura.
In quel periodo della mia vita non avevo un attivita' sessuale ma solo autoerotismo e non ricordo se prima dell intervento il mio pene fosse dritto o leggermente ruotato verso sinistra.
sembra quasi che all'altezza della ferita all inguine una parte di pelle sia piu tirata procurando una rotazione del pene sul suo asse.
questa leggera rotazione alla base del pene lo porta, in erezione ,ad andare verso sinistra, creandomi problemi psicologici.
mi chiedo se l intervento di legatura per il varicocele possa essere stato causa di questa rotazione..
ovvero puo' essere che il chirurgo abbia "tirato troppo verso sinistra " ??
puo' darsi che stia facendo un ipotesi assurda e che sia una cosa congenita, inoltre me ne sono accorto solo dopo che una partner mi ha chiesto una posizione particolare, prima non ci facevo neanche caso.
ora pero' aggiungo che tirando leggermete la pelle nella zona inguinale destra ed esercitando una leggera pressione nella zona destra ,(cioe' diametralmente opposta a quella del taglio che ho a sinistra effettuato per il varicocele) il mio pene torna ad essere perfettamente dritto sul suo asse senza avere piu la rotazione alla sua base.
purtroppo non ricordo se prima dell intervento il mio pene avesse questa rotazione alla sua base e dunque vi chiedo se un intervento di legatura per varicocele puo' aver provocato questa rotazione.
se cosi fosse, sarebbe possibile secondo voi recuperare una posizione del pene centrata sul suo asse??

grazie .
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,
nessuna "normale" ferita da intervento di legatura delle vene spermatiche può portare a spiegare la sua "curvatura". Da quello che ci scrive si può ipotizzare che lei abbia un incurvamento congenito non grave dell'asta del pene. Comunque quadri clinici particolari come il suo non possono essere affrontati e tanto meno capiti e risolti tramite una semplice e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta . A questo punto consulti il suo medico di medicina generale che, esaminato in prima istanza il suo problema , potrà eventualmente indirizzarla successivamente verso una più mirata valutazione specialistica andrologica.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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