Formazione vegetante mammellonata vescica

Riporto referto TAC addome. Anni 74, maschio. In cura con Tareg da molti aa. PSA nella norma.
"Non alterazioni volumetriche, morfologiche e strutturali del fegato.
Rene dx e sn in sede di dimensioni e contorni nei limiti della norma in assenza di alterazioni della
Normale impregnazione. Cisti corticali del diametro massimo di 18 mm a sinistra. Piccole cisti
parapieliche bilaterali.
Bilateralmente regolare il decorso e l’opacizzazione delle vie escretrici.
Regolare delineazione di pancreas e milza.
Non tumefazioni linfonodali degne di nota in sede retro peritoneale.
Cavità peritoneale libera da versamento.
Irregolare ispessimento della porzione anteriore del pavimento vescicale aspetto vegetante
mammellonato di circa 25x15 mm. Il reperto suggestivo di lesione etero plastica e necessita di
valutazione in ambito chirurgico-urologico.
Si rilevano alcuni linfonodi del diametro di 10 mm in sede iliaca-otturatoria destra".
Chiedo parere:
1) E' sicuramente formazione maligna?
2) Va asportata di sicuro completamente?
3) Con quale modalità e urgenza?

Una figlia.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signora,
senza dubbio questa persona deve essere sottoposta con relativa urgenza ald un intervento endoscopico con asportazione completa per elettroresezione di questa neoformazione. In base agli esiti dell'esame istologico eseguito sul tessuto asportato si potranno impostare le eventuali cure successive,

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
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Utente
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Intanto ringrazio per velocità e disponibilità.
Schiettamente: esiste la ragionevole possibilità che la formazione NON sia maligna o si tratta solo di valutare quanto maligna e quanto infiltrata?
È possibile che il chirurgo decida direttamente per asportazione competa della vescica già in primo intervento?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Una valutazione endoscopica e l'asportazione completa d approfindita della lesione si applicano praticamente a tutte le neoformazioni vescicali. Prima di ottenere il risultato dell'esame istologico non è opportuno sbilanciarsi in ipotesi diagnostiche che rischierebbero di essere avventate, soprattutto non avendo una conoscenza diretta del caso.
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Utente
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Ineccepibile. Mi scusi. Grazie ancora.
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Utente
Utente
Buonasera, mio padre è stato sottoposto a TURBT in data 23/10 u.s.
E' stato dimesso il 27/10 con diagnosi di neoplasia papillare multipla primaria della vescica.
ll foglio di dimissione recita in relazione all'intervento:
"Le neoplasie sono localizzate sulla volta della vescica, per un'area di circa 7 cm. Si asporta la muscolare a tutto spessore. Esame Istologico in corso".
Ieri ci avevano dato appuntamento per il referto, ma, dopo 2 ore e mezza di anticamera, ci hanno placidamente detto che il referto non era ancora pronto, invitandoci a richiamare lunedì prossimo per verificare se lo sarà.
Sorvolo su ciò che a me sembra un comportamento poco corretto, per chiedere:
1) Ia relazione d'intervento e la diagnosi esattamente cosa indicano?
2) possiamo fare qualcosa per accertare quale sia lo stato di avanzamento del caso presso i laboratori?
3) l'evento che ci è occorso in relazione alla consegna del referto è un caso anomalo o mediamente ricorrente? E' indicativo di qualcosa?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signora,
a nostro parere dovrebbe essere la struttura a comunicare all'utente quando gli esiti dei suoi accertamenti sono disponibili. Il comportamento di cui ci parla è purtroppo segno di sciatteria e grave mancanza di rispetto per il tempo e la sensibilità della persona e dei suoi congiunti.
Al,di là di questo, per il momento possiamo prendere atto che si trattava di una neoformazione voluminosa (7 cm) di cui si riferisce l'asportazione completa fino agli strati profondi (strato muscolare della parete vescicake). Ovviamente l'esito dell'esame isto-patologico è essenziiale per poter esprimere un giudizio. La TAC è già stata eseguita ed era sostanzialmente negativa, a parte la lesione vescicale. Dovrà probabilmente essere comunque ripetuta tra qualche tempo.

Saluti
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Utente
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Ringrazio sentitamente per il supporto.
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Utente
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Gentilissimo Dott.Piana, la aggiorno:
oggi abbiamo finalmente ritirato il referto, davvero voglio sorvolare su ciò che ci è costato in termini di stress e impegno - anche economico - famigliare.
L'esito dell'esame istologico recita:
A) Numerosi frammenti grossolani
B) 1 frammento di 0,5 cm

A)Carcinoma uroteliale a basso grado di malignità. (G2Ta)
B)Frammento di parete vescicale esente da neoplasia.

Il grado di rischio di recidiva è stato considerato intermedio.

La terapia consigliata: 8 sedute settimanali di chemioterapia locale con Mitomicina C.
Successiva Cistoscopia di controllo.

Qual'è la sua valutazione?
Consiglia altro?
Un altro consulto?

La ringrazio anticipatamente di cuore.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Senz'altro le indicazioni sono le più consuete e prevedibili in questo tipo di situazione. Trattandosi di una neoformazine particolarmente voluminosa non dovremo stupirci se al primo controllo si troveranno ancora dei residui (non recidive) da asportare. Pertanto riterremmo opportuno che questo primo controllo fosse preceduto da una ecografia ed eseguito comunque in anestesia, proprio per essere pronti al bisogno a far seguire contestualemente la fase operativa a quella diagnostica.
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Utente
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Mi scusi, dottore, pensavo di averla già ringraziata della risposta.
Lo faccio invece solo ora.
Grazie
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Utente
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Buongiorno, dottore.
In data odierna abbiamo ritirato il risultato di PET effettuata da mio padre una settimana fa. Il referto rporta tale indicazione:
"Le immagini total-body 3D hanno evidenziato diffuso incremento del metabolismo glucidico in tutto il comparto osteo-midollare." Non altre evidenze di alterato metabolismo.
Mi può aiutare nell'interpretazione? Vuol forse significare che la neoplasia in sede urologica non era primaria ma già metastatica?
Quindi la malattia origina dal midollo osseo? O si è già lì diffusa?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La descrizione è difficilmente interpretabile, poiché eventuali localizzazioni secondarie dovrebbeo semmai avere una manifestazione focale e non diffusa. Inoltre, lei ha omesso di riferirci il motivo per cui è stata eseguita la PET, indagine certamente non comune nella valutazione di una neoformazione vescicale superficiale (G2Ta).
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Utente
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Grazie, dottor Piana. Il medico era stato insospettito dai linfonodi ingrossati, di cui al primo referto di ecografia. Lì, invece, non pare si evidenzi nulla.
In effetti non mi faccio capace.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Se si trattasse di linfonodi ingrossati sospetti, la PET avrebbe dovuto essere inequivocabilmente positiva nello scavo pelvico verso destra.
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Utente
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Grazie
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Utente
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Attendiamo di incontrare il Chirurgo che lo ha operato e ha richiesto la PET.
Sono, però, francamente orientata a pensare che si tratti di malattia diffusa, a meno che la PET non possa avere dei falsi positivi, o che l'alterazione non possa essere spiegata in altro ragionevole modo.
Mi chiedo se il quadro clinico complessivo abbia una sua coerenza: lo stato - ancora pienamente attivo - di mio padre è coerente con una tale diffusione della malattia?
Il referto istologico può essere coerente con un cancro originato altrove (nel midollo osseo?) e metastatizzato in vescica?
Oppure con un cancro originato in vescica e già con tale diffusione metastatizzato?
Riporto per completezza il referto nella sua interezza:
"PET Globale corporea - TC Total body menza MdC
Paziente a digiuno da 6 ore e dopo idratazione
L'esame PET-TC è stato eseguito dopo 45 minuti dalla somministrazione e.v. di 18F-FDG. L'acquisizione in 3D con correzione dell'attenuazione mediante TC multislice è di 3 min/campo di vista assiale.

Le immagini total-body ricostruite nei 3 piani ortogonali hanno evidenziato diffuso incremento del metabolismo glicidico in tutto il compartimento osteo-midollare.
Compatibilmente con i limiti di risoluzione della metodica (<5 mm) non si evidenziano altre aree di alterato metabolismo glicidico nei restanti distretti corporei."
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Nei limiti del verosimile, non esistono tumori del midollo osseo (leucemie? linfomi? mielomi?) che possano metastatizzare in vescica, tantopiù che l'esame istologico sul tessuto asportato ha inequivocabilmente definito una neoformazione della mucosa delle vie urinarie. Inoltre, una localizzazione tumorale secondaria llo scheletro è sempre focale e non diffusa. Non non abbiamo la competenza per valutare un referto del genere (forse solo un ematologo porebb esprimersi), ma ci riesce proprio molto difficile metterlo in relazione con il problema vescicale.
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Utente
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Grazie!
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Utente
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Gentilissimo Dott. Piana, il Chirurgo ha valutato la PET negativa, senza ombra di dubbio, ascrivendo il rilievo relativo al compartimento osteo-midollare a fenomeni fisiologici legati all'età. Non ha prescritto nessun ulteriore accertamento. Solo la cistoscopia di prassi in Aprile.
Inutile dire che siamo tutti (e io in primis) molto sollevati.
Le chiedo un ultimo parere di riscontro sulla posizione del nostro medico e la ringrazio molto per l'attenzione: supporto e sollievo sono le parole che più si addicono al suo contributo.
Per l'ennesima volta: Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Gentile Signora,
noi non siamo certamente qui per esprimere pareri sulla posizione dei nostri Colleghi, ci mancherebbe. Ci fa comunque piacere che l'interpretazione degli accertamenti eseguiti converga con la nostra, in senso favorevole per suo padre. Se lo desidera, ci faccia sapere gli esiti dell'endoscopia di Aprile. Come le abbiamo già detto, in quanto la neoformazione asportata pareva essere di grandi dimensioni, è probabile che al primo controllo possano ancora essere presenti dei minimi residui, i quali non sarebbero pertanto in linea di massima da interpretare come recidive.

Saluti
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Utente
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Certamente, proseguirò nell'aggiornamento.
Saluti
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Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Piana, abbiamo proseguito con i controlli trimestrali. In luglio 2015 si rileva area iperemica a livello della parete laterale SX. A novembre 2015 si esegue cistoscopia in narcosi.
Ecco l'esito dell'esame istologico:
Reperto Macroscopico
A) Area di sospetta CIS: minutissimo frammento grigiastro
B) Area di pregressa esezione (forse resezione): minuto frammento grigiastro
Diagnosi
A) Frammento di mucosa vescicale con carcinoma in situ dell'urotelio
B) Frustoli di mucosa vescicale con iperplasia papillare dell'urotelio e flogosi cronica granulomatosa
Il chirurgo non aveva ritenuto di effettuare alcuna resezione durante la cistoscopia, devo dedurre che il tumore sia allo stadio iniziale, anche se non vedo, nella diagnosi, indicazioni di stadio e grado: sono forse tutte contenute nella definizione stessa di CIS?
Mi sembra di capire che si tratti di una neoplasia di tipo diverso dalla prima asportata, dunque non si tratta di vera e propria recidiva ma di un nuovo "focolaio"?
Cosa ne pensa?
Come consiglierebbe di agire?
Ci hanno consigliato instillazioni con BCG. Occorre nuova operazione? Dobbiamo pensare ad asportazione completa della vescica? Ovviamente spero di no.
Grazie
Una figlia
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Diremmo che le instillazioni endovescicali di BCG siano la prassi più comune in questi casi.
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Utente
Utente
Buonasera dottore, a mio padre è stata riscontrata una recidiva, dopo più di tre anni di instillazioni e controlli periodici negativi. Ad oggi sappiamo che la cistoscopia di controllo ha rilevato una neoformazione papillare del diametro di circa 1,5 cm (11/03/2019). Lunedì 13/05 verrà sottoposto a TURBT.
Ultima TAC di controllo un anno fa, negativa.
Ciò che in questo momento mi impensierisce moltissimo è che sia stata riscontrata eosinofilia, mi pare lieve: 0,85 su un limite di 0,8. In % sui globuli bianchi vedo però un valore del 10% su un limite del 6%.
Ha fatto circa un mese fa degli esami pre-operatori da cui non è emerso nulla (nulla ci è stato segnalato).
Altro elemento che mi impensierisce è un mal di schiena insistente, con interessamento delle gambe. Non impedisce la deambulazione, ma continua ad essere presente da un paio di mesi.
Ritiene che l'eosinofilia sia indice di diffusione della malattia e che possa esserci un collegamento con il mal di schiena?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
E' sufficiente avere il raffreddore per rilevare una variazione nei globuli bianchi eosinofili, che rilevano uno stato reattivo dell'organismo assolutamente generico. Pertanto non vi è alcuna evidenza che vi possa essere una correlazione diretta con la situazione vescicale. Lo stesso vale anche per il mal di schiena, che dopo una certa età non può essere considerato particolarmente sospetto.
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Utente
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Grazie dottore, grazie molte!
[#27]
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Utente
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Buongiorno, dottore, la TURBT è stata fatta ieri.
Il medico oggi ci fa detto che la neoplasia era "più importante" delle altre volte per la "posizione".
La neoplasia era "neoformazione recidiva papillare del trigono verticale, appena oltre il collo a ore 6, del diametro di circa 1,5 cm".
Ci hanno detto che l'ecografia non ha rilevato nulla tranne una lieve "dilatazione" al rene. Farà TAC.
In attesa - eterna - del risultato istologico, come dobbiamo orientarci? So che non ha senso essere pessimisti, ma verso cosa depongono gli elementi che le riporto?
Il medico non è apparso allarmista, ma siamo tutti molto agitati, come è normale che sia, credo.
Io purtroppo non riesco a non vedere tutto nero. Ma questo è un problema anche mio.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Prima di conoscere i risultati dell'esame istologico e della TAC è inutile lanciarsi in ipotesi e previsioni.
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Utente
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Capisco. Grazie.
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Utente
Utente
Buonasera dottore.
Mio padre è stato dimesso.
Questo l'esito dell'intervento:
"Uretrocistoscopia. Evidenza di voluminosa neoplasia > 5 cm di aspetto solido ed infiltrante, estesa al trigono (inglobante i meati ureterali) ed all'uretra prostatica. Resezione incompleta della neoplasia con evidenza del meato ureterale di destra che si presenta pervio. Non si evidenzia meato ureterale di sinistra. Attenta emostasi. Foley 24 ch/3 vie, cistoclisi continua con recupero limpido.
Esame istologico in corso."
Potrebbe darmi una spiegazione e una sua vista?
Sarà necessario rioperare? Come va interpretata la rimozione parziale?
Grazie
[#31]
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Utente
Utente
Lo hanno dimesso senza alcuna ulteriore spiegazione...
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
La descrizione presente alle dimissioni è diversa (e peggiore) rispetto a quanto lei cuùi aveva riferitomnel contributo #27. Questo lascia perplessi e dovrebbe essere chiarito, fermo restando che per esprimere un giudizio è indispensabile conoscere l'esito dell'esame istopatologico e della TAC dell'addome.
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Utente
Utente
Grazie, dottore. Cercheremo di chiedere chiarimenti al chirurgo. Ma è plausibile una progressione così rapida tra la cistoscopia dell'11 marzo e l'operazione del 13 maggio?
Perchè non ci è stata segnalata l'urgenza, tanto che abbiamo deciso di non procedere privatamente, ma seguendo la lista di attesa?
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Utente
Utente
Persino la TAC non è stata fatta con urgenza in ospedale, la faremo noi a fine mese.
Non capisco.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
In due mesi una neoformazione non può crescere da 1,5 a 5 cm.
[#36]
dopo
Utente
Utente
Secondo lei, dottore, ha senso cercare il chirurgo per chiedere spiegazioni?
Se la resezione è incompleta, questo vuol dire che dovrà essere rioperato?
Significa che non è possibile rioperare con TURBT, ma che occorre passare ad un intervento più invasivo?
Soprattutto, secondo lei ha senso porre queste domande al chirurgo prima dei risultati di TAC ed esame istologico?
Potrebbe consigliarmi altro se non pazienza e attesa?
Non c'è null'altro - in generale - che possiamo fare?
Grazie e mi scusi per l'insistenza.
Mi sento impotente e vorrei fare qualcosa per mio padre, per gli altri miei famigliari e per me stessa.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Come le abbiamo già più volte evidenziato, prima dell’esito dell’esame istologico non è possibile formulare ipotesi sulle possibili strategie da mettere in atto.
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Utente
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La ringrazio, dottore e mi scuso.