Tampone uretrale con esito di stafilococco aureo

Cari Dottori, sono un ragazzo gay di 23 anni. Avendo da parecchio tempo dei leggeri disturbi alla minzione (a volte bruciori e screpolature) mi sono sottoposto in passato a vari esami. Prima una spermiocoltura con spermiogramma con esito negativo, poi un tampone uretrale con esito negativo e infine una urinocoltura con esito sempre negativo. La ricerca era indirizzata sempre a germi comuni, trichomonas, miceti, micoplasma, clamidia (eccetto l'urinocoltura solo per clamidia e germi comuni). Vedendo sempre che gli esami erano negativi ma i disturbi presenti mi sono sottoposto ad una visita urologica. L'urologo mi spiegò che in questi casi non va effettuato il classico esame colturale ma un esame specifico che si chiama "test di stamey", un tampone uretrale con test di stamey che consiste semplicemente nel stimolare la prostata per via rettale affinchè esca il liquido prostatico e subito dopo prelevare il liquido con il tampone e portarlo in esame. Ho effettuato questo esame (con urinocoltura di seguito). La ricerca colturale è la solita: germi comuni, clamidia, micoplasma. L'urinocoltura è uscita negativa, mentre il tampone uretrale ha dato come esito positivo ed è stato isolato lo stafilococco aureo. L'antibiogramma ha evidenziato che i due principi attivi più sensibili sono:
1) benzilpenicillina <= 0.03 (S)
2) levofloxacina <= 0.12 (S)
L'urologo non volendomi dare la penicillina perchè troppo aggressiva e perchè dovrei farmi iniezioni (anche se in passato l'ho usata sia la benzilpenicillina che derivati senza reazioni allergiche e nemmeno effetti collaterali di nessun tipo, insomma sopporto benissimo gli antibiotici). Di conseguenza mi ha prescritto il levofloxacina in compresse, 500 mg al giorno per 10 giorni, successivamente ripetere la terapia dopo un mese. Ci sono delle domande veramente importanti a cui vi chiedo di rispondere e vi ringrazio anticipatamente per la vostra umanità che mettete ogni giorno in questo sito e negli ospedali.
Come detto prima, il test di stamey consiste nel stimolare la prostata per far uscire il liquido prostatico e sottoporlo ad esame. In passato feci una spermiocoltura, visto che nel momento dell'eiaculazione viene prodotto anche il liquido prostatico che si unisce agli spermatozoi (secondo logica) fare una spermicoltura non dovrebbe essere la stessa cosa di fare un tampone uretrale e analizzare il liquido prostatico? Vi chiedo questo perchè tempo fa un urologo mi disse che potrebbe anche trattarsi di un falso positivo (vista la negatività dei precedenti esami), lo stafilococco è presente comunemente e in maniera innocua sulla pelle ed è presente anche negli ambienti ospedalieri. Quindi se facessi una spermiocoltura e l'esito risulterebbe negativo significherebbe che non è presente alcuna infezione?
Seconda domanda, il mio fidanzato è giustamente preoccupato che gli avessi potuto trasmettere l'infezione. Noi abbiamo avuto sempre avuto rapporti protetti, fatta eccezione per alcuni casi: una volta è capitato che lui mi ha penetrato senza preservativo giusto per qualche secondo e in maniera molto superficiale (ha a malapena penetrato il glande). Questo fatto è totalmente scollegato con le infezioni urinarie giusto? L'urologo disse che non c'era nulla. Poi un'altra volta mi ha leccato per qualche secondo il glande e un'altra volta ancora eiaculando è arrivato un pò di sperma sul suo glande. Posso in qualche modo avergli trasmesso qualcosa? L'urologo mio mi aveva ripetuto nuovamente di non preoccuparmi. Infine una volta l'ho penetrato, sempre per pochi secondi... anche questo fatto è totalmente scollegato no? Perchè anche se avessi infezione "trasmetterei" nel suo intestino batteri che normalmente sono contenuti, giusto? L'urologo anche in questo caso mi aveva confermato le mie idee. Infine, ultima domanda, lui ha paura che io potessi in qualche modo essere stato infettato qualche volta per via orale e quindi ha paura che gli avessi trasmesso qualcosa o con una fellatio (praticandola io come passivo) o semplicemente baciandolo, è probabile il rischio di contagio? Nel periodo in cui ho manifestato i disturbi non mi ero mai baciato con nessuno ma in ogni caso io non ho nessun disturbi in bocca. Verso giugno avevo della carne un pò bianca e il dentista mi disse che era l'impronta dentale, infatti feci tampone linguale con ricerca miceti e uscì negativo (venne raccolta la parte bianca della lingua anche). Sono passati 2 mesi dal rapporto sessuale con il mio fidanzato e sono due mesi che non siamo in contatto in alcun modo perchè distanti, e lui tutt'ora non ha alcun sintomo o disturbo nè alle vie urinarie nè alla bocca.
Vi chiedo scusa per il consulto molto articolato, ma sono domande importanti e vi chiedo di cuore un vostro aiuto.
Un cordiale saluto.


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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Signore,
in linea di massima noi siamo sempre piuttosto dubbiosi sui tamponi uretrali positivi per batteri come lo stafilococco, poiché si tratta di germi che popolano molto sovente la pelle dell'area genitale, spingendosi fin dentro la parte terminale dell'uretra, questo porta il concreto rischio di contaminazione, con la reale possibilità di sviare diagnosi e terapia. L'esposizione ripetuta ad antibiotici diversi può indurre pericolose resistenze e dimostrarsi controproducente.
Per il resto, assolutamente tutti i suoi timori sono infondati, quand'anche fosse la trasmissione di una infezione batterica delle basse vie urinarie dal maschio non è verosimile. Può invece accadere dalla femmina al maschio, ma questo a lei pare non interessare.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dottore,
Quindi vuole dire che il mio fidanzato non ha corso alcun rischio di infezione? Comunque se il tampone è un falso positivo perchè ho questi disturbi? Le faccio presente che lo scorso gennaio a seguito di uno pneumotorace venni ricoverato in ospedale e sottoposto ad una terapia antibiotica di copertura a base di penicillina. Dopo quel ricovero non ho avuto più disturbi. In seguito si sono ripresentati, probabilmente per una durata insufficiente (a malapena 2-3 giorni). Verso fine febbraio feci allora un tampone uretrale con esito negativo. Verso i primi di aprile una dottoressa alla guarda medica mi diede per 6 giorni l'amoxicillina con acido clavulanico di cui ebbi beneficio e mi passarono i disturbi. Questo tampone fatto di recente (quello positivo) è stato effettuato raccogliendo il liquido prostatico, non sarà uscito positivo perchè questa volta è stato effettivamente trovata un'infezione nel liquido prostatico? L'antibiogramma, infine, dimostra una elevata efficacia nel curare quest'infezione con la penicillina. Se con la penicillina e poi l'amoxicillina ho avuto benefici non ci sarà un nesso in tutto? Visto che in passato ho avuto successo con la penicillina, visto che la sopporto bene (non mi hanno mai dato disturbi di alcun tipo) e visto che a maggior ragione nell'antibiogramma si dimostra il miglior antibiotico perchè non fare un tentativo? Ho solo 23 anni dottore, che problemi potrò mai avere alle basse vie urinarie se non un'infezioncina probabilmente scatenata da un rapporto sessuale non del tutto sicuro? Che poi l'ecografie hanno avuto tutte esito negativo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Gentile Giovanotto,
dal nostro punto di vista, tra i vari esami effettuati, più che la positività a batteri, micro-organismi e funghi, sarebbe opportuno valutare la presenza di cellule infiammatorie (leucociti) nel sedimento urinario e nel liquido seminale. In assenza di questi è veramente molto difficile pensare ad una infezione in atto e restano invece confermati i dubbi su una possibile contaminazione del campione, cosa che - come abbiamo detto - per il tampone uretrate è comunissima. Inoltre, da come ce li riferisce i suoi disturbi paiono modesti e discontinui: le vere infezioni da batteri gram positivi (streptococchi, stafilococchi, ecc.) sono piuttosto rare e connesse a situazioni fisiche inequivocabilmente gravi (es. soggetti anziani, lunghe ospedalizzazioni, immunodepressione avanzata). Tutto questo conferma la nostra tendenza alla cautela nella somministrazione degli antibiotici, specie se energici e per lunghi periodi. Opportuno invece affidarsi ad un nostro Collega specialista in urologia con il quale si riesca ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia, bere molta acqua e seguire tutti i più comuni consigli sullo stile di vita che sono validi nei probelmi delle basse vie urinare del maschio. Di questi abbiamo parlato infinite volte su questo stesso sito.

Saluti
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Grazie dottore per il suo aiuto. Mi sono scordato di aggiungere nel messaggio iniziale che insieme al tampone uretrale ho fatto una urinocoltura con esame delle urine, urinocoltura negativa e l'esame delle urine perfettamente nella norma, i leucociti erano totalmente assenti. Invece per quanto riguarda presenza di leucociti nel liquido seminale erano stati trovati 100.000 /ml, perfettamente nella norma perchè il valore di riferimento diceva 1.000.000 / ml. Ma se non è un'infezione perchè ho questi disturbi che fino ad un anno fa non avevo? E le screpolature che si aggiungono da cosa potrebbero derivare? Come mi consiglia di proseguire? Sinceramente non ho tanta voglia di proseguire con questo urologo, questo insiste sul fatto che il tampone è corretto e devo curarmi con questa levofloxacina che benefici non me ne da.
Nuovamente grazie e una buona domenica.