Bruciori persistenti

Buongiorno,
gradirei un vostro parere in quanto da un periodo piuttosto lungo soffro di bruciori persistenti anche senza minzione. In due occasioni questi bruciosi si sono trasformati in dolore persistente condizionando lo stimolo alla minzione ogni 10 minuti con dolore (non forte) che si propagava anche nella parte posteriore del corpo all'altezza dell'ano.
Con il mio medico curante abbiamo tentato una cura antibiotica, due colture delle urine (negative) ed una serie di tamponi interni per verificare eventuali infezioni che sono risultate tutte negative. A dire in vero, dopo aver fatto i tamponi (piuttosto dolorosi) per due gg il fastidio è sparito ripresentandosi poi, ora c'è sempre ed è blando, solo al mattino appena sveglio è assente, ma poi appena mi alzo, anche senza andare al bagno si rippresenta.
Settimana scora ho preso per altri motivi una bustina di Gladio e mi son reso conto che per due giorni il bruciore era scomparso, salvo poi ripresentarsi lentamente con lo svanire dell'effetto dell'antinfiammatorio.
Aggiungo inoltre che da un periodo sembra che lo scoto sia più turgido ed i testicoli siano sempre in movimento e leggermente più sensibili del solito. Una sensazione che non avevo mai avuto con una simile frequenza e durata. Il fastidio, interno al pene, si posizione all'incirca a metà della sua lunghezza.

NB: lo scorso anno ho fatto per curare una forma di acne una terapia a base di Miraclin così composta 1cp gg per 4 mesi e poi una alla settimana per 4 settimane e ora una ogni 15 gg. Non so' se le cose possano essere correlate.

Per un periodo, all'inizio di questo bruciore le urine al mattino erano spesso più scure del solito e maleodoranti, ora non più.

Mi son ricordato che nel 2009 la mia compagna del tempo, ora non è più lei, aveva fatto un tampone vaginale da cui risultano presenti gli HPV nr. 31,45,84,52 ... non so' se le cose a distanza di 5 anni possano essere correlate.

A chi mi devo rivolgere per una diagnosi corretta ed affidabile, urologo o quale altro reparto ?

Ringraziandovi in anticipo, saluto cordilmente.



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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Gentile Signore,
ovviamente è opportuno che lei si rivolga ad un nostro Collega specialista in urologia che la possa valutare direttamente. D'ogni modo, i suoi disturbi parrebbero correlati ad una irritazione prostatica su base non infettiva. L'efficacia dell'anti-infiammatorio e la mancata efficacia degli antibiotici (esami colturali negativi) confermano questa ipotesi. Non crediamo vi possano essere correlazioni con terapie e contatti sessuali remoti.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Piana, la ringrazio per la solerte risposta, ho fissato una visita per Sabato pv, la terrò aggiornata, ancora grazie.
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dopo
Utente
Utente
Buona sera, dopo la visita le prescrizioni sono state :

ECO Scrotale, ECO Penina, spermiogramma, spermiocultura, uroflussometria, TAC adome senza mdc per verificae posizione calcoli renali già appurati in passato.

Inoltre ritiene utile una uretroscopia e su questa vorrei un cortese chiarimento sullo svolgimento e su eventuali effetti collaterali.

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Sull'eventuale necessità di una uretroscopia si deciderà dopo aver valutato il risultato della uro-flussometria, qualora questa portasee ad un risultato indubbiabente alterato. Dei suoi calcoli urinari non ci aveva parlato, ci faccia sapere l'esito dell TAC, se lo desidera.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Da quanto ho capito, la farà indipendentemente dagli esiti degli altri risultati.

Se la uro-flussometria fosse alterata quale potrebbe essere la causa ?

Per quanto concerne i calcoli, me ne scuso, ma son li da anni e non avendo avuto mai nessun sintomo (scoperti con un ecografia per caso fatta per altri motivi) me ne ero dimenticato .....

Grazie per la corte risposta, gli esami sono fissati quindi per fine Marzo dovrei finalmente avere un quadro chiaro.

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Ovviamente il sospetto è quello di una ostruzione dell'uretra, a livello prostatico ovvero propriamente uretrale. Il risultato della flussometria sarà comunque indicativo.
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dopo
Utente
Utente
Buona sera, comepromesso poso i primi risultati delle varie analisi eseguite nelle speranza che il quadro inizi a delinearsi con maggior precisione.

TC Addome superiore senza mdc.

Anamnesi : nefrolitiasi 2009
In visione referto di visita specialistica urologica del 21 Febbraio : sintomi irritativi uretrali. PSA nei limiti Urinocultura negativa.

Esami eseguito in condizioni basali
Immagini coronali sagittali retro ricostruite
Nei limiti per dimansioni e margini, lisci. Non segni di epatopatia cronica. Non evidenza di focale epatiche limitatamente alle acquisizioni basali.
Non patologie biliari cono colecisti normodistesa indenne da formazioni litiasiche iperdense.
Pancreas normoconformato senza focalità. Winsurg non dilatato. Non calcificazioni pancreatiche.
Asse spleno-portale e milza nei limiti.
Non tumefazioni surrenaliche.
Reni di normali dimensioni e spessore parenchimale. Non si riconoscono formazioni litiasiche urinarie iperdense in corrispondenza dei bacinetti e dei calici.
Non idronefrosi
Aorta di calibro mantenuto
Non tumefazioni del retro peritoneo mediano
Non versamento peritoneale né evidenti masse o raccolte addomino-pelviche
Non si riconoscono patologie adenomegalie adoomino-pelviche
Vescica poco piena a pareti apparentemente lisce indenne da lesioni vegetanti. Non formazioni litiasiche iperdense endoluminali.
In sede para vescicale postero-laterale sinistra si riconosce formazione iperdensa (oltre +900UH) di circa 8 mm in quadro di n.d.d. (litiasi uretrale ? flebolita?)
Prostata lievemente ingrandita con diamtro trasversale di 47 mm a densità sostanzialmente omogenea.
Nei limiti le vescichette seminali
Si consiglia approfondimento con strudio mirato delle pelvi a vescica piean nel sospetto di litiasi uretrale sn.

--> sede para vescicale postero-laterale sinistra dovè situata questa zona ?
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Ecografia testicoli - pene :
Testicoli in sede, di dimensioni normali, simmetrici
Non alterazioni strutturali
Segnali di colore normalmente distribuiti
Epididimi di normale aspetto
Non idrocele
Segni ecografici di varicocele SN di I-II grado

L'esame del pene, in condizioni basali, non evidenzia alterazioni delle tuniche e dei corpi cavernosi.

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Purtroppo ho dovuto fare l'esame due volte in quanto mi era stato consigliato erronememnte di bere oltre un litro d'acqua ....

Uroflussometria + ecografia vescicale :

Tracciato uroflussometrico compatibile con ostruzione cervico-uretrale di grado lieve.
Residuo post minzionale 60 ml (presumo che il dato sia leggermete falsato in quanto dopo 20 minuti son tornato al bagno per esplellere la terza tranche da mezzo litro...)

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Esame del liquido seminale :

Esame culturale : Negativo
Ricerca qualitativa DNA Clamydia trachomatis : Negativo

Ricerca qualitativa DNA Microplasmi urogenitali :
- Mycoplasma genitalium : Negativo
- Ureaplasma urealyticum : Negativo
- Mycoplasma hominis : Negativo
- Ureapalsma parvum : Negativo

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Ora rimane da attendere l'esito dello spermiogramma.

L'urologo vuole comuque eseguire una uretroscpia, la mia domanda è : questo esame è doloroso, può avere effetti collaterali anche gravi ?

Lo chiedo perchè questo per me è un pessimo periodo per fermarmi in quanto ho mia mamma bloccata a letto e siamo solo io e lei !!

Ps: i bruciori vanno e vengono a seconda delle giornate, ho notato che prendenso il mag2 erano quasi scomparsi per una settimana.

Da cosa possono essere creati ?

Vi ringrazio per le cortesi risposte.

[#8]
dopo
Utente
Utente
Nota : rammento ora che c.a. 6/8 mesi fà le urine al mattino erano maleodoranti, mentre ora non lo sono più.

Il calcolo a SX si è spostato e quello a DX è sparito ?
Vecchie ecografie del 2012 riportavano : Non dilatazione delle vie escretrici, a carico dei calici medi di entrambe si apprezzano due aree ipercongenite di 7 mm compatibili con microlitiasi.

Cortesemente gradirei sapere perché si verificano queste ostruzioni e quale sia la causa scatenante non essendovi una componente batterica attiva.

Ho nel frattempo letto alcuni articoli su internet nei quali si parla di inserimento di cateteri sempre più ampi ogni 6/12 mesi per allargare e riportare a dimensioni ottimali l'interno dell'uretra, pensate sia il mio caso ?

In altri post invece si parla solo di somministrare antiinfiammatori, tipo ibuprofene ecc ecc

Help ! Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
La TAC depone quasi inequivocabilmente per la presenza di un calcolo fermo nell'ultimo tratto dell'uretere sinistro. Questa situazione è in linea di massima compatibile con i suoi disturbi. Molto probabilmente questo calcolo è impegnato in quel tratto da parecchio tempo, pertanto attendersi ora un'espulsione spontanea pare abbastanza vano. Comunque la situazione deve essere giudicata dal nostro Colle ga che la segue direttamente, per perfezionare le eventuali indicazioni ad un intervento endoscopico.

[#10]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la cortese risposta, sinceramente non mi sono accorto che si sia mosso, non ho avuto nessuna colica.

Riverificando la documentazione ho trovato una ecografia del 04/2014 che riportava : Persistono come in indagini precedenti due piccole formazioni ipercongenite al terzo medio del rene sia sx che a dx del diametro di circa 8 mm.

Ora da quanto ho capito a dx non c'è più nulla a sx il calcolo è sceso.

Domanda : l'intervento endoscopico è fattibile durante l'uretroscopia o è un altro intervento ?

Ci sono altri metodi per far uscire il calcolo spontaneamente ?

Grazie.
[#11]
dopo
Utente
Utente
La litotrissia extracorporea è perseguibile ? Sembra che abbia buoni successi con calcoli al di sotto del cm, anche se dipende dalla posizione .....

l'intervento endoscopico sarà svolto in anestesia ?
Locale , totale con giorni di ricovero ?

Mi perdoni lo stillicidio di domande ma la ragione è che questo per me è un pessimo periodo per fermarmi in quanto ho mia mamma bloccata a letto e siamo solo io e lei.
[#12]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Si tratta sempre di un piccolo intervento endoscopico in anestesia (verosimilmente periferica), ma sapendo di dover molto probabilmente far fronte ad un calcolo è necessario diporre degli strumenti, degli accessori e delle competenze necessarie ad eseguire questa procedura. Nell'attesa dell'intervento è possibile che il suo urologo le proporrà una terapia "espulsiva" a base di farmaci, ma considerando l'evoluzione dei fatti in tempi piuttosto lunghi è poco probabile che possa risultare efficace.
[#13]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
La litotrissia extracorporea ha una buona efficacia per piccoli calcoli all'interno del rene. Per i calcoli fermi all'interno dell'uretere la sua efficacia è modesta, tanto che in genere non viene più proposta nella necessità di risolvere la situazione in tempi ragionevolmente brevi.
[#14]
dopo
Utente
Utente
Buon pomeriggio,

secondo lei in base alla TAC a che altezza si trova il calcolo nell'uretere ? Vicino al rene o vicino alla vescica ?

Quali sono le probabilità che avvenga una colica ?

Quali possono essere i farmaci da acquistare preventivamente per alleviare eventuali dolori da coliche, abito da solo e mi devo preminure in qualche modo.

Ancora grazie per la sua disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Come pensa che noi si riesca a vedere le immagini della TAC? Il nostro è solo un fondato sospetto, in base a quanto recita il referto, che peraltro pare abbastanza inequivocabile. E' ovvio che le conclusioni debbano essere tratte da un nostro Collega che abbia modo di valutare direttamente lei e la sua documentazione. Anche per la terapia, noi non possiamo prescriverle alcunché, sarà compito del suo urologo provvedere, se lo riterrà opportuno. In ogni caso, le possibilità di una colica vera e propria sono modeste, poiché un calcolo in quella posizione è più comune che causi sintomi irritativi (come quelli che lei lamenta", piuttosto che ostruttivi.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Buona sera, rispetto in toto la sua risposta e la ringrazio per sua velocità nel risposndere, ma forse c'è stato un piccolo malinteso: non volevo il punto esatto, ma una indicazione di massima della posizione del calcolo in quanto in questo momento il mio corpo mi stà mandando parecchi segnali e purtroppo non essendo per nulla afferrato in materia, anzi, mi premeva capire dove fosse la "sede para vescicale postero-laterale sinistra".

Attualmente sento dei formicolì/dolorini nella parte SX esterna della schiena appena sotto a dove finisce il costato e anche nella zona inguinale sinista (ma forse quella potrebbe essere una punta d'ernia dovuta ad uno sforxzo nello spingere la carozzina di mia mamma su per gli scalini).

Mi perdoni, ma questa situazione in parte un po' mi spaventa ed il saperne di più mi tranquillizza. Di mio sono molta razionale ed il voler capire è un modo per mettere a tacere tutta una serie di pensieri.

Non è forse vero che sempre si ha paura di ciò che non si consoce ? Ringraziandola in anticipo le auguro una buona serata.

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Non è per noi possibile rispondere con precisione alla sua domanda senza disporre direttamente della documentazione. Le ripetiamo che la cosa più importante per lei è qualla di affidarsi alle cure di uno specialista competente, il punto esatto in cui si trova il calcolo (posto che lo si possa confermare) ha tutto sommato un'importanza marginale.
[#18]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, rieccomi.

Esito della TAC addome com mdc :
.....
- Aspetto regolare della milza, del pancreas, delle ghiandole surrenali e dei reni
- Non evidenti calcoli renali
- Nel tratto terminale dell'uretere di Sx, in sede intramurale, presenza di calcolo del massimo di 7mm.
- Presente nello scavo pelvico a SX anche flebolita come in precedente esame
- Regolare le pareti vescicali
- Prostata modestamante ingrandita con diametri trasversi di 45x50
- Non masse retropertoneli nè pelviche
- Non linfonodi ingranditi in sede lomboaortica ed iliaca

Bene, quindi sembra confermata la presenza del calcolo. Telefonicamente l'urogolo, che vedrò prossima settimana prospettava :

1 - cura per l'espulsione che dice funzione nell'80% dei casi
2 - verifica per possibile bombardamanto, non certo
3 - eventuale intervento endoscopico

In base alla vostra esperienza e a fronte di questi nuovi esisti cosa presumete sia possibile ?

L'intervento endoscopico è doloroso ? Il bombardamanto con il laser è l'unico modo per far uscire il caolcolo oppure la sonda pertte di agganciarlo e di "tirarlo" fuori ?

Nota: in questo periodo di attesa ho assunto il Gladio 1 bustina a girno alternati e devo dire che tutti i sintomi erano spariti.

Grazie per cortesi risposte.

[#19]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Per un calcolo di quelle dimensioni ed in quella sede, la terapia espulsiva si tenta sempre, a meno che vi siano complicanze importanti (coliche violente e ripetute, sofferenza renale evidente, eccetera). Un risultato deve essere evidente in tempi brevi (massimo due settimane), anche perché ci pare che questo calcolo sia lì già da parecchio tempo. Pertanto, in caso di mancata espulsione è necessario mettersi nelle condizioni di eseguire l'intervento endoscopico, se presso una struttura pubblica inserendosi fin d'ora in lista d'attesa, per risparmiare tempo. L'efficacia delle onde d'urto in quella posizione è molto modesta, almeno nella nostra esperienza, tant'è che non la prendiamo neanche in considerazione.
[#20]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

dopo la visita di ieri queste sono le conclusioni :

- consiglio intervento di ureterolitotrissia sx
- In attesa consiglio se non controindicazioni Tamsulosina 1 cp al dì x 20 gg

Dovrà rivalutare attentamente le immagini della TAC per capire se tentare un bombardamento esterno prima di fare l'intervento.

Per l'intervento sono previsti due notti in opedale, una anestesia o spinale o totale ....

Sinceramente la cosa non mi alletta molto, ma se non ci sono altre soluzioni mi dovrò mettere l'animo in pace.

Cortesemente ha qualche altro suggerimento da darmi per agevolare/stimolare l'esplulsione ?

La cura farmacologica è sufficiente ? Dovrei aggiungervi altri farmaci ?

Ho letto di infusi vari ecc ecc

Ho tempo solo 20gg per espellerlo ....

Nel frattempo debbo preoccuparmi di qualcosa ?
Eventualmente come faccio a capire se ci sia una ostruzione in atto ?
Quanti giorni può rimanere in sofferenza un rene ?

Ringraziandola in anticipo saluto cordialmente

[#21]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Sulla discutibile efficacia del trattamento con onde d'urto di un calcolo all'interno dell'uretere abbiamo già detto. Posto che il trattamento stesso non possa certamente essere considerato nocivo, nella nostra esperienza la sua efficacia è talmente limitata che il più delle volte è comunque necessario ricorrere ad un intervento endoscopico in un secondo tempo. Questo prolunga inutilmente i tempi d'attesa ed il rischio di patire nel frattempo coliche ed eventuali complicazioni.
L'efficacia della terapia "espulsiva" è comunque inversamente proporzionale a da quanto tempo il calcolo e fermo nello stesso punto. Ovvero, un calcolo fermo da mesi è veramente molto difficile che si sposti ultriormente, anche con l'aiuto dei farmaci. A questo proposito, la tamsulosina (Omnic ed altri) è oggi considerato il prodotto più efficace, eventualmente si può associare del cortisone con vantaggi marginali. Sugli "infusi" non ci esprimiamo ... In linea di massima, in assenza di febbre e coliche violente si può pensare che la situazione sia in relativo equilibrio e la sofferenza renale sia modesta. Ciò non toglie che la situazione debba essere risolta in tempi medio-brevi, diciamo non più di un paio di mesi. Questo corrisponde grosso modo ad un tempo d'attesa medio in una struttura pubblica che si occupa di questi problemi.
[#22]
dopo
Utente
Utente
Dr. Piana, la ringrazio per la sua cortesia, mi ha dato sempre delle risposte chiare che in parte hanno alleviato le mie preoccupazioni. Spero di risolvere quanto prima il tutto, inizio ad essere psicologicamente provato, perchè oltre che ai mie problemi (non c'è solo il calcolo) devo far fronte anche a quelli ben più gravi di mia madre, siamo solo noi due e sono sotto pressione da ben 7 mesi. Come si sà i problemi non arrivano mai singolarmente.

Mi permetta una domanda ancora : considerato l'intervento è preferibile una anestesia totale o spinale ?

--> Siccome dovrò allontanarmi da casa vorrei sapere come posso percepire una eventuale sofferenza del rene ?

La tamsulosina può dare un senso di pesantezza alla testa, ovattamento delle orecchie, e un leggero senso di aumento della temperatura della stessa ?

La pressione prima dell'assunzione della prima pastiglia era 80/120

Bere molto aiuta ?

Grazie di tutto.
[#23]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Nella nostra pratica quotidiana, questi interventi vengono eseguiti perlopiù in anestesia periferica (spinale) ed in regime di ospedalizzazione diurna (day hospital). Su questo possono però influire abitudini locali diverse, sia degli anestesisti che della struttura. La sofferenza renale in caso da ostruzione da calcolo si verifica in tempi molto lunghi e solo in situazioni subdole o trascurate. Non è cosa di cui preoccuparsi, se la situazione è già indirizzata ad una risoluzione attiva. Quelli che descrive possono essere effetti collaterali della tamsulosina. Si faccia misurare la pressione del sangue e, tendenzialmente, provi a prendere il farmaco la sera prima di coricarsi. bere molto in questa fase non solo non aiuta, ma può essere controproducente, appesantendo il rene e rischiando di scatenare coliche inutili. Il calcolo non si muove grazie alla spinta da tergo dell'urina, ma solo grazie alla compiacenza delle pareti dell'uretere, che viene appunto aumentata dalla terapia adeguata che lei sta seguendo.
[#24]
dopo
Utente
Utente
Fortunatamente gliel'ho chiesto: allora berrò la mia solita quantità d'acqua giornaliera, c.a. 1 litro, poco meno.

La pastiglia l'ho proprio presa alla sera, continuerò così e nel pomeriggio provvederò ad una misurazione della pressione.

Ancora grazie, la terrò aggiornata.
[#25]
dopo
Utente
Utente
Dottore buongiorno, mi scusi se la disturbo.

Cortesemente volevo sapere se ci siano farmaci alternativi al tamsulosin da 0,4 in quanto sebbene la misurazione della pressione 130/80 86 battiti ieri tardo pomeriggio fosse buona ho avuto per tutto il giorno un fastiodioso ed intenso mal di testa che si propagava dalle meningi fino agli zigomi (come se mi avesserò preso a pugni), con chiusura parziale del naso.

Il dolore mi ha indottotanto a tarda serata a chiamare la guardia medica che mi ha consigliato una tachipirina da 1000 e tutto si è risolto.

Ieri sera la pastiglia non l'ho presa, l'ho ripresa questa mattina giusto per capire se le cose siano correlate.

Lei mi ha indicato di associarvi del cortisone, per alleviare i sintomi della pastiglia o per aumentare le possibilità di espulsione ?

A casa ho del deltacortene ancora 6 pastiglie.

Grazie per le risposte.
[#26]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Sono evidentemete effetti collaterali della tamsulosina, non gravi nè pericolosi, quindi sta a lei decidere se riesce a sopportarli od interrompere. Alternative dirette non ve ne sono, almeno per questo impiego specifico. Piuttosto che nulla in effetti si può utilizzare del cortisone, ne parli eventualmente con chi le ha prescritto la terapia.
[#27]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
ad oggi dopo 14 gg c.a. di cura (tamsulosina + deltacortene) non è accaduto nulla, ho avuto parecchio bruciore ma nulla più, nessuna colica nessuna avvisaglia di fuoriuscita, sembra proprio che non voglia scendere.

Le scrivo per chiederLe una ulteriore informazione : il calcolo è rimasto nel rene per parecchi anni e ha deciso di uscirne solo ora, la sua discesa a mio avviso potrebbe essere stata concomitante con una cura fatta per una forma di acne che mi ha portato ad assumere l'antibiotico Miraclin per tre mesi filati tutti i giorni e poi a giorni alterni per altri 2 mesi, calando sempre più fino a dismetterlo.

Secondo la sua esperienza possono esserci delle correlazioni tra l'antibiotico e la discesa del calcolo, se riasumessi quell'antibiotico per un altro periodo di tempo potrebbe uscire ? Capisco che la domanda possa sembrale al quanto bizzarrà, ma in questi casi tutto va bene pur di evitare l'intervento. Non mi solletica molto l'idea di .....

Eventualmente cosa si può tentare perchè esca ?

Ringraziandola in anticipo, saluto cordialmente.
[#28]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Non vi è alcun legame ragionevola tra la terapia antibiotica protratta e la migrazione del calcolo. Questa è un'evenienza del tutto imprevedibile che però contribuisce a sostenere l'affermazione secondo cui qualsiasi calcolo può essere prima o poi fonte di guai. Oltre la terapia "espulsiva" che lei ha correttamente seguito diremmo che può solo esserci un po' di fortuna, che però noi non riusciamo ad amministrare! E' evidente che se non si ottengono risultati entro ulteriori 2-3 settimane dovranno essere presi gli opportuni provvedimenti, a scanso di possibili complicazioni (e ovviamente la persistenza dei disturbi). Anzi, se lei intende usufruire di una struttura pubblica, sarà opportuno che lei venga inserito al più presto in una lista d'attesa per l'intervento endoscopico, per risparmiare tempo. Se poi avvenisse il "miracolo" nel frattempo, si disdirà la prenotazione, con gioia.
[#29]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la solerte risposta.

Mi scusi, ma devo protrarre la cura espulsiva ancora per due tre settimane o la devo terminare, attendere e sperare ?

La richiesta di accesso è già stata fatta a suo tempo, speriamo nel "miracolo".

Grazie ancora.
[#30]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
La terapia espulsiva completa viene eseguita ragionevolmente per 10-15 giorni. Può continuare ad assumere solo la tamsulosina, se non le dà troppo fastidio.
[#31]
dopo
Utente
Utente
Dott. Piana, buon giorno, le scrivo dopo parecchio tempo per aggiornarla sulla situazione alla quale ha gentilmente e molto velocemente risposto con professionalità.

Dopo varie attese, siccome il calcono non usciva e volevo tentare tutte le possibilità prima dell'intervento, il 15 Luglio sono stato sottoposto, su mia espressa richiesta ad un trattamente di EWSL, sono stati sparati 1000 colpi con potenza 10.2 ma i medici erano dubbiosi sul risultato in quando essendo il calcolo piccolo ed in fondo all'uretere hanno avuto notevoli difficoltà a puntarlo.

Il giorno 5 Agosto alla TAC di controllo il calcolo non c'era più. :-D

Mi ritengo fortunato in quanto non ho mai avuto coliche e non mi son nemmeno accorto di averlo espulso, attualmente permane qualche blando bruciore che non è minimamente paragonabile a quelli iniziali.

Aggiungo che per tutti questi mesi ho associato al trattamento anche una cura a base di capsule di "spaccapietra" e di uva ursina, non so' se questo abbia fatto la differenza, ma trovo utile segnarlo.

La ringrazio quindi ancora per il suo professionale supporto che, anche se fatto a distanza, dà sempre sollievo a chi si trova in tali condizioni.

Buone ferie.
[#32]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Ci congratuliamo per l'esito fortunato del trattamento, essendo probabilmente stato il caso su cento in cui le onde d'urto risultano efficaci. Per quanto riguarda le capsule di spaccapietra ed uva ursina, speriamo che non le abbia acquistate di tasca sua, ma qualcuno gliele abbia regalate ... Buon proseguimento!
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