Psa totale 45,6 ng/ml

Oggi mio padre, 66 anni, ha ritirato alcuni esami clinici consigliati dal medico di famiglia.
Pur non essendo medico, ho cercato di dare uno sguardo ai valori, sapendo che potevo confrontarli con i range di valori normali stampati a fianco agli esiti degli esami.
Ho notato un valore che si discosta molto da quello normale: il PSA TOTALE. Premesso che mio padre ha avuto problemi prostatici negli anni passati di cui non conosco precisamente la natura, il PSA TOTALE, espresso sulle analisi come (T-PSA) è a un livello di 45,6 ng/ml, dove il valore normale dovrebbe essere <4. Navigando su internet ho letto di un rischio di carcinoma alla prostata piuttosto alto se il valore del PSA TOTALE è tra 4 e 10....come e' possibile che il valore di mio padre sia cosi alto (45,6)? cosa vuol dire? O forse questo valore deve essere confrontato e rapportato ad altri parametri? grazie mille
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
un PSA alto fa subito pensare ad un problema oncologico anche se fortunatamente non sempre è così. Infatti in alcuni casi importanti processi infiammatori che coinvolgono la ghiandola prostatica possono dare un significativo rialzo di questa protiena prodotta dalla prostata. Comunque a questo punto bisogna, senza tergiversare oltre, consultare un esperto urologo e con lui iniziare tutte le valutazioni cliniche per arrivare ad una diagnosi certa . Non perda altro tempo e consigli suo padre di riconsultare eventualmente il suo urologo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Cara lettrice,

farei ripetere il PSA associandolo al PSA Libero e chiederei una visita urologica per trovare le corrette indicazioni alla "gestione" di tale delicata situazione
cari saluti

Dott. Diego Pozza
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dopo
Utente
Utente
L'urologo ha prescritto una biopsia a mio padre....dall'ecografia rettale e' venuto fuori che la prostata e' un po' ingrossata e indurita sul lato sinistro....staremo a vedere... grazie a tutti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
segua le indicazioni dell'urologo e ci tenga comunque aggiornati sull'evoluzione della situazione clinica di suo padre, se lo desidera.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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dopo
Utente
Utente
Gentili signori medici,
dall'esame istopatologico dei frustoli è venuto fuori effettivamente un focolaio di microcarcinoma ben differenziato....
ora...l'urologo, professionista che mi sembra molto preparato e scrupoloso, ci ha esposto 3 vie d'azione, dopo la scintigrafia ossea per escludere possibili diramazioni: l'intervento chirurgico, la radioterapia e la terapia ormonale, consigliandoci l'intervento chirurgico che a suo avviso e' quello che piu' sicuramente limita l'insorgere di problemi futuri...
A prescindere da tutte le cose che posso chiedere di persona al medico che segue mio padre, e tenuto conto che sull'esame istologico altro non c'e' scritto se non "focolaio di microcarcinoma ben differenziato", una domanda la pongo qui perche' non vorrei che mio padre sospetti un colloquio privato tra me e l'urologo.
Io sono cresciuto con la convinzione che di tumore sicuramente si muore: mia madre aveva quattro sorelle tutte decedute chi per neoplasia alla mammella, chi per leucemia, un'altra per effetto di metastasi mammarie a distanza di molti anni....
in questo periodo mi sono documentato grazie all'odierna velocità dell'informazione su internet e ho scoperto che il tumore alla prostata è molto lento e che difficilmente genera metastasi...ma non sono arrivato a risposte "certe" (seppur ce ne fossero per questi ed altri casi). Secondo la vostra esperienza e conoscenza quali sono le possibilità che mio padre venga a mancare a causa di questa cosa?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
se la diagnosi istologica è quella descritta e le altre indagini previste confermeranno l'assenza di metastasi od altro , con la strategia chirurgica , che è stata proposta, suo padre ha buone probabilità di guarire.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

un valore di 45,6 del PSA in un paziente con una biopsia positiva per neoplasia prostatica è quasi sicuramente indicativa di una progressione linfonodale della malattia.
In questi casi non basterebbe fare una scintigrafia ossea preoperatoria o una TAC ma si dovrebbe procedere ad una biopsia linfonodale che potrebbe consentire ( in caso di negatività) la asportazione della prostata in toto.
Se la biopsia evidenziasse presenza di metastasi, la asportazione della prostata non avrebbe alcun signioficato terapeutico, ma si dovrebbe procedere con terapia radiante od ormonale che potrebbero garantire una buona aspettativa di vita tenuto conto delle particolari caratteristiche delle neoplasie prostatiche.
Io sentirei ancora un oncologo prima di prendere decisioni interventistiche
cari saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gentili signori medici, avendo letto il parere del dott. Pozza, avevo presentato la questione all'urologo il quale si, si trovo' d'accordo sulla scelta della radioterapia conformazionale; ha fatto ripetere il PSA che è sceso a 39; in aggiunta ha gia prescritto una capsula al giorno di casodex 150mg: non ricordava il valore del PSA in quanto avevamo portato l'esame alla sola prima visita). L'unica cosa su cui non era d'accordo era la biopsia linfonodale che per lui significava sottoporre solo a martirio mio padre, per le dimensioni dei linfonodi e per la ricerca delle eventuali micrometastasi: in soldoni ci disse che c'era bisogno di sparare molti colpi...aggiungendo che quando il valore è cosi alto al 70% sono interessati i linfonodi.
Alla visita preliminare dal radioterapista, il medico ha concordato su questo piano d'azione sottolineando che un valore cosi alto fa pensare o a una massa neoplastica piuttosto grossa, o, nel caso di mio padre, ad una massa molto piccola (su 10 frustoli, solo in uno è stata trovata formazione neoplastica), con interessamento linfonodale. Per la data della simulazione (13 gennaio) il radioterapista ha prescritto una RMN pelvi per controllare appunto se c'è un ingrossamento dei linfonodi.
Ecco, vorrei, se fosse possibile senza guardare le lastre, conoscere un parere sul referto della risonanza che recita:

L’esame RM eseguito nelle sezioni assiali, sagittali e coronali (tecnica FSE, FRFSE e FSEOPT) nelle sequenze pesate in T1, T2 e T2 in soppressione del tessuto adiposo, ha mostrato prostata modicamente aumentata di dimensioni (circa 40x34x42 mm), improntante il pavimento vescicale, con parenchima intraghiandolare notevolmente disomogeneo nel segnale ed a carattere pseudonodulare prevalentemente a destra della linea mediana, senza segni macroscopici di infiltrazione della capsula.
Vescica da sforzo, con pareti di spessore irregolare e con epitelio di rivestimento interno zigrinato e dentellato.
Modicamente ectasiche e congeste le vescicole seminali.
Alcuni linfonodi sottocentimetrici, aspecifici, a livello delle regioni iliache ed otturatorie.
Piani di clivaggio conservati con la parete anteriore del retto.
Modesto idrocele scrotale


grazie in anticipo.
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