Neoplasia testicolare mista

Salve, da circa 2 settimane sono stato sottoposto a orchifunilectomia con risultato istologico ritirato dopo 10 giorni della seguente diagnosi:
Neoplasia testicolare mista costituita da teratoma immaturo (40%), tumore del seno (50%) endodermico (c.d. Yolk sac tumour) e neoplasia intratubulare a cellule germinali con estensione extratubulare (10%). Non evidenza di invasione vascolare. Tonaca albuginea, epididimo e margine sul funicolo indenni da neoplasia.
Il restante parenchima è rappresentato da tubuli seminiferi con spermatogenesi conservata ma con numero di spermatidi maturi ridotti (n. medio x 10 sezioni tubulari:4.0) come da ipoplasia spermatogenica.
Stadio TNM: pT1

A questo riguardo, sono a conoscenza che si deve trattare il caso di non seminoma e che oltre tutto tra questi il piu malvagio dovrebbe essere il teratoma, ma secondo Voi h buone probabilità che possa “bastare solo” un trattamento di controllo per ora o al massimo un ciclo di chemioterapia?

Voglio assolutamente sperare che l’intervento ai linfonodi non sia per forza necessario.

Ringrazio tutti Voi per il consulto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
E' stata esguita la TAC?

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La dovrò eseguire tra circa una settimana e mezzo, però sò della probabilità di falsi positivi e falsi negativi;
Quello che mi chiedo in parole povere è se pur non avendo riscontrato invasione vascolare e oltre tutto essendo risultato tutto molto contenuto, se cè comunque la probabilità che alcune cellule siano andate comunque nei linfonodi? (motivo per la quale viene consigliata la linfoadenectomia?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
In uno stadio di malattia così iniziale, se la TAC è negativa (come molto probabile), c'è da attendersi che ci si limiti al semplice controllo periodico. D'ogni modo, centri di cura diversi possono seguire protocolli differenti, così come vi pososno essere punti di vista diversi tra urologi ed oncologi. Una volta che le venga proposto un percorso di controllo o cura, le potremmo consigliare di ascoltare il parere anche di un grosso centro uro-oncologico di riferimento.
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Utente
Utente
Salve, riporto l'esito della TAC:

Quesito clinico: follow-up k testicolo
TC TORACE E ADDOME COMPLETO senza e con mdc
Indagine eseguita prima e dopo somministrazione di mdc iodato ev. (Iopamiro 370 - 110 cc).
In sede toracica gabbia ossea simmetrica con campi polmonari normoespansi, senza rilievo di lesioni parenchimali di tipo nodulare periferico addensativo.
Non versamenti pleurici.
Non linfoadenopatie ilomediastiniche.

A livello addominale fegato di dimensioni nei limiti e margini regolari senza lesioni focali intrinseche salvo micro formazione cistica di pochi mm nel VII segmento.
Non dilatate le vie biliari intra ed extraepatiche.
Colecisti in sede, alitiasica.
Normale la milza, il pancreas, i surreni ed i reni.
NOn linfoadenopatie lomboaortiche.
Non versamenti liberi in addome.
Nello scavo pelvico vescica regolare senza difetti di riempimento interni.
Lieve ispessimento dei piani adiposi sottocutanei in sede inguinale sn verosimile esito di intervento chirurgico con accesso a tale livello.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Non ci attendevamo nulla di diverso. Confermiamo pertanto la nostra opinione di massima, si confronti comunque con i suoi oncologi di riferimento.
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Utente
Utente
Grazie per l'interesse mostrato nel frattempo;
Scriverò cosa mi diranno appena avrò la diagnosi, che farò domattina al centro tumori di milano;
Grazie ancora
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Utente
Utente
Salve, ho fatto questa mattina visita al centro tumori di milano (non quello europeo) e il Dottore mi ha voluto far fare i marker tumorali che avrei dovuto fare come ultimo oggi o domani (che non mi hanno fatto i dottori precedenti);
Dovrò effettuarne un'altro di prelievo la settimana prossima e tornerò a milano a metà aprile;
Comunque per ora mi conferma tutto negativo, e se anche i marker confermano che è scesa alla normalità la ALF.. mi ha comunque già messo di fronte la diagnosi secondo lui: o i soli controlli o la linfoadenectomia peritoneale, ma continuava a consigliare di piu sulla seconda per una questione di rischio che nel 30 x cento dei casi si possono formare delle metastasi nei linfonodi;
Io sinceramente speravo di sentirmi dire per dei soli controlli visto il tutto negativo, anche perchè il pensare ad un intervento del genere non sono molto propenso;
Sò che questo consiglio viene da un centro elevatissimo, però rimango spaventato del consiglio, anche se sò che la realtà purtroppo è questa nei non-seminoma;
A me basterebbe avere una minima certezza sul fatto che posso fidarmi anche dei soli controlli, ma so che questa certezza non me la può dare nessuno probabilmente;
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Certezze in medicina non è mai opportuno fornirne. Il centro oncologico che la segue è comunque quotato, certamnte il loro parere è più fondato dei nostri forzatamente generici generici. È comunque consigliabile sentire un'altra campana, quale essa sia, prima di prendere una decisione.
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Utente
Utente
Salve, oggi hò visto il risultato dei marker effettuato 20 giorni dopo l'orchifunicolectomia, e la alfafetoproteina è di 6.6 contro i massimi 5.8 che dovrebbe essere;
Faccio presente che il giorno prima dell'intervento ero a 54, e dopo 3 giorni dall'intervento ero sceso a 37;
Adesso a distanza di 20 giorni, non dovrebbe gia essere sceso nella norma? O cè probabilità di una piccola emovita dopo intervento fino a dopo 20 giorni?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Un problema più serio sarebbe stato se il marcatore non fosse sceso per nulla dopo l'intervento, a questo punto, invece, discettare sui decimi di unità ci pare abbastanza vano. Certamente l'esame dovrà essere ripetuto ancora parecchie volte, ma l'attuale situazione non influisce certamente più di tanto sulle decisioni da prendere.
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Utente
Utente
La tac ha evidenziato una microciste nel fegato, chissà che basti quella per tenere a quel livello la AFP.
Ciò che preoccupa è che la AFP dovrebbe andare in base alla quantità di tessuto tumorale, se ho una minima quantità scappata questa potrebbe alterare di qualche minimo numero la AFP,e dovrebbe quindi aumentare pure di nuovo mano mano
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Forse non ha letto la nostra precedente risposta ... diremmo che tra il realismo ed il pessimismo ce ne stia ancora parecchio!
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Utente
Utente
Salve, e grazie come sempre per l'attenzione che prestate!
L'AFP dopo 8 giorni che era a 6.6 è risultata di 4.8, perciò un buonissimo segno;
A questo punto chiedo, dato che i due esami provengono da due ospedali diversi, e pure i metodi di lettura e di esaminazione, può esserci una differenza a riguardo?
Intendo, il primo risultato dei 2 richiesti fatto al centro tumori di milano è risultato con la dicitura UI/ml (6.6) con metodo ECLIA, mentre il secondo dove abito io in un ospedale è risultato con dicitura ng/ml (4.8) con metodo beckman DXI800;
Inoltre al primo da come limite 5.8, ed ero quindi "fuori" di quasi 1, mentre al secondo da come limite 9.0;
Spero tutte queste diversità non compromettano determinati valori.
Grazie
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Utente
Utente
Salve ad oggi ho scelto di proseguire con il fillow-up, sperando che non siano future recidive.
Avrò da fare i marker tra 40 giorni e la tac con contrasto tra neanche 3 mesi,la quale ho poi l'appuntamento dei controlli.

Un anomalia riguardo il post orchifunicolectomia, oggi a distanza di 35 giorni dall'intervento ho un Po di rigonfiamento su una meta del taglio, la parte più alta del taglio, ed è un Po duro come rigonfiamento, devo pensare ad una possibile infiammazione da sforzi o ad un ematoma?
Al lavoro ho fatto alcuni sforzi di spinta oggi stesso per tirare delle cose che non si sbloccavano, sforzi fatti in piedi e non da seduti, e non vorrei abbia creato qualche problema.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
In effetti l'indicazione principale alla linfadenectomia anche nei bassi stadi è quella che riguarda soggetti che non vogliono o non possono sottoporsi ai controlli. Una situazione tutto sommato difficile da manifestarsi dalle nostre parti. Per quanto riguardavla ferita, è ampiamente giustificabile che sia ancora in fase di stabilizzazione superficilae (cicatrice) ma certamente è già quasi del tutto consolidata nei piani profondi.
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Utente
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Salve, ad oggi hò effettuato i primi marker di controllo dopo 2 mesi e mezzo dall'intervento, e la prossima TAC di follow-up la farò verso fine giugno;
L'AFP ora risulta di 3, praticamente molto bassa, chiedo: in una recidiva a che punto comincerebbe a rilasciare i marker nel sangue un'eventuale metastasi?
Fin da subito il ricominciare a riprodursi in un linfonodo o dopo un certo volume di massa?
Ultima perplessità, come è possibile che a volte una rediciva possa formarsi dopo mesi mentre invece anche una sola cellula in teoria dovrebbe lavorare da subito riproducendosi?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Ad entrambe le sue domande è impossibile rispondere con certezza. Diciamo che il marcatore inizia ad essere sospetto per valori almeno 3-4 volte maggiori del normale. Solo in questo caso si procede ad ulteriori accertamenmti, come la PET. Che cosa succeda nel frattempo a livello microscopico non abbiamo modo di saperlo, almeno per ora.
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Utente
Utente
Ok, e se una TAC dovesse mostrare dei linfonodi sospetti anche minimamente del tipo di qualche millimetro, le procedure standard in generale come potrebbero procedere?
Con l'attesa di ulteriori esami e approfondimenti o con la decisione di una diagnosi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Il giudizio va di pari passo tra il reperto TAC ed il valore del marcatore. Piccoli linfonodi visti alla TAC, con marcatore negativo non sono in genere considerati sospetti. Nel dubbio eventuale, come già detto, si esegue la PET.
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Utente
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Una accortezza, questa sera mi è capitata una cosa strana, cioè sono diverse settimane che in un punto del taglio dell'intervento mi si è riaperta un Po la ferita, cosa che ad oggi non riesco a far guarire causa docce i continui sfregamenti. Questa sera è successo che nell ennesima crosta che mi è saltata via mi è "venuto dietro" anche un filamento di cucitura lungo diversi cm che ho sfilato proprio dalla ferita in quanto si sfilava molto facilmente senza sforzi, mentre un altro pezzo invece è rimasto fuoriuscito per un centimetro e a tirarlo non veniva, per cui l ho dovuto tagliare a filo della ferita.
Il filamento che è venuto presenta di un anellino nel mezzo tipo come se fosse proprio servito a stringere qualcosa, agnellino solo per forma e non di materiale, con un nodo appena sopra, e presumo provenga dal funicolo spermatico.
Questo mi ha un Po preoccupato sinceramente, perché penso si al fatto che potrebbe essere normale, ma se non fosse fuoriuscito da lì per caso sarebbe rimasto dentro.
Spero che comunque sia non abbia provocato danni interni
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Quasi certamente il filo della sutura superficiale intradermica, che non è stato riassorbito, ovvero è in materiale non riassorbibile. Stia sereno che il laccio con cui è legato il funicolo non si sfila ...
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Utente
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Ok, faccio presente che i punti mi erano stati messi non a filo ma a graffe di metallo, anche per ciò che ho pensato a fili del funicolo.
Quello che ho provato a tirare ma che non veniva e che ho poi lasciato tagliando solo a filo della ferita, potrebbe essere quello il filo che stringe il funicolo?
Grazie come sempre per le risposte.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Certamente no, il moncone del funicolo rimane abitualmente in una sede molto più profonda. Spesso viene fissato con un punto alla fascia della muscolatura addominale.