Plastica pielo ureterale: a cielo aperto o laparoscopica?

in seguito a episodio di forte colica renale, mi sono sottoposta a urografia che evidenziava probabile stenosi del giunto rene dx e ptosi renale.
La scintigrafia renale sequenziale + lasix evidenzia: a destra moderata riduzione di pendenza della seconda fase con tempo di picco prolungato (Tmax =9,3 min) anche dopo somministrazione di lasix si osserva solo un parziale svuotamento della pelvi renale destra (T1/2=9,3 min)
Più urologi sulla concordato sulla neccessità di intervenire possibilmente per via laparoscopica. Il chirurgo che mi segue vorrebbe eseguire l'intervento in tempi rapidi con approccio a cielo aperto, il motivo : maggiore probabilità di evitare future recidive;
Vorrei avere un chiarimento, nelle Vs. esperienze, relativamente ai reali vantaggi della procedura a cielo aperto in termini di risultati ed agli effettivi svantaggi post operatori in termini di tempi di recupero complessivo rispetto alla laparoscopia
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
cara lettrice,
penso che, oggi, la pieloplastica sia un intervento da dover effettuare esclusivamente per via laparoscopica.
Molti urologi che non praticano tale procedura, chiaramente, consigliano il vecchio, ma obsoleto, metodo chirurgico
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Cara signora la pieloplastica laparoscopica è un intervento che tuttora viene eseguito molto spesso a cielo aperto, ma oramai la laparoscopia sta agganciando un po' dovunque il 50% dei casi ed in alcuni centri (tra cui quello dove lavoro) ha superato il 90%. I risultati se l'intervento è condotto correttamente sono sovrapponibili tra le due metodiche, sicuramente la laparoscopia ha il vantaggio di una degenza più breve, di una minore invasività e di un ritorno più rapido alle attività normali. Non è assolutamente vero che la chirurgia open offre risultati migliori nell'evitare le recidive (la recidiva è un fatto per fortuna raro che può capitare in entrambi i casi). Ritengo pertanto anche in considerazione della sua giovane età di suggerirle l'approccio laparoscopico al suo problema.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Dr. Michele Amenta Urologo 54 1
Eseguiamo di routine la correzione chirurgica (Ureteropieloplastica secondo Anderson Hines) con approoccio laparoscopico (retroperitoneale!)

Cordiali saluti

Dott. MIchele Amenta