Cistoscopia ambulatoriale

Gentilissimi Dottori,

Vi scrivo perché sono preoccupato.
Ho già subito 2 interventi di incisione endoscopica del collo vescicale, la prima rimarginatasi dopo meno di 3 mesi e la seconda (presumibilmente) rimarginatasi dopo circa 6 mesi.

Proprio per verificare se si tratti di rimarginazione dell'incisione (lamento disuria ed un'esitazione che raggiunge i 10/15 minuti, pur assumendo Silodyx 8 mg 1 cp/die) l'urologo cui mi sono rivolto a pagamento ha programmato per me una cistoscopia ambulatoriale.

Ho già sostenuto una cistoscopia nel 2008 ma in sedazione! Questa mi è stato detto avverrà senza alcun genere di anestesia, soltanto con l'applicazione di un gel ad effetto anestetico. Vorrei chiedervi: si tratta di un esame doloroso?? Quanto dura?

Grazie per l'attenzione e per le risposte che vorrete darmi!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Premesso che la sensibilità è comunque un fattore assolutamente soggettivo, il passaggio di un cistoscopio flessibile è mediamente percepito come "abbastanza fastidioso", ma sopportabile se si tratta di un'indagine veloce (un paio di minuti al massimo) e compiuta da un professionista esperto. Entro questi limiti, l'indagine è sopportata di buon grado - diciamo - dal 90% dei pazienti. Se il suo coinvolgimento emotivo è però molto elevato oppure sa per altri motivi di avere una soglia del dolore molto bassa, piuttosto che andare incontro ad una esperienza sgradevole, chieda che l'indagine venga eseguita in sedazione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentilissimo Dottore,

La ringrazio e Le pongo un ulteriore quesito.

Nel caso fosse confermata la sospetta rimarginazione anche della seconda più profonda incisione del collo vescicale, il mio urologo ha adombrato l'ipotesi di "interventi più radicali" per risolvere il problema della mia esitazione e della mia disuria.

A Lei quali interventi "più radicali" vengono in mente?

La ringrazio anticipatamente per l'attenzione e per la risposta che vorrà darmi.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 468 2
Caro lettore,

il suo problema "sclerosi del collo vescicale" con disturbi minzionali più o meno accettabili rappresenta un rilevante problema per lo specialista sia per la diagnosi che per la terapia.
La incisone del collo vescicale TUIP, è un buon rimedio che ha come rischio quello di indurre una eiaculazione retrograda.
Questa evenienza può essere sgradevole per il paziente che non vive più l'orgasmo come prima ma può essere un grosso problema per un giovane paziente che ancora non abbia dei figli e che si vedrebbe costretto al ricorso ad una procedura PMA per la mancata possibilità di deporre il suo sperma in vagina della propria donna,.
La cistoscopia sottile è una indagine molto valida, ambulatoriale. Nella mia personale esperienza il grado di "fastidio" lamentato dai pazienti è veramente minimale.
Interventi "più radicali" della TUIP sono la TURP in cui l'urologo non si limita ad una incisione del collo vescicale ma reseca, asporta il tessuto prostatico, che ostruisce l'uretra disturbando la minzione
Negli USA vale molto , anche in medicina, l'idea della "second opinion" un parere espresso da altro specialista in materia prima di prendere decisioni operatorie definitive.
cari saluti
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentile Dottore,

La ringrazio! E pongo a Lei ed ai suoi colleghi un quesito urgentissimo considerati i tempi (la cistoscopia è prevista per domani mattina).

Né l'urologo che l'ha programmata né gli infermieri che mi hanno contattato mi hanno detto di assumere alcun antibiotico prima e/o dopo l'esame.

Ora, io ho sempre assunto (su indicazione medica) Levofloxacina o Bactrim prima e dopo esami endoscopici invasivi.

Non essendo oggi pomeriggio reperibile il mio medico di base mi rivolgo a Voi come extrema ratio: come mi devo comportare?

Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
È buona pratica eseguire una urocoltura prima di tutte le strumentazioni endoscopiche e provvedere ad una terapia se del caso. Se l'urocoltura è sterile, ci si può limitare ad una unica somministrazione (profilassi) al momento dell'intervento. Immaginiamo che i Colleghi che la seguono adottino questo tipo di comportamento.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Gentilissimi Dottori,

ho eseguito stamattina la cistoscopia ambulatoriale.

Il dolore, anche se ai limiti, si è rivelato sopportabile. L'esame all'obbiettività ha evidenziato una parziale rimarginazione della seconda incisione del collo vescicale, quella più profonda.

Ciò che mi lascia perplesso è la decisione dell'urologo che ha effettuato l'esame (il medesimo che mi aveva inciso il collo!!!) abbia deciso di procedere ad una nuova (la terza!!!) incisione. Vi pare una scelta corretta o quantomeno condivisibile?

Devo rassegnarmi a farmi incidere il collo vescicale ogni 6 mesi??
Non sarebbe stato meglio procedere ad un intervento più radicale?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
La condivisione piú importante da farsi è certamente quella del ragionamento clinico e delle indicaziioni al da farsi, che deve avvenire tra lei stesso ed il suo urologo di riferimento, soprattutto in una situazione così delicata. Come lei certamente sa, l'esecuzione di una resezione piú profonda renderebbe assai probabile l'eiaculazione retrograda, cosa che a 35 anni deve essere considerata sempre con molta attenzione. Certo è che se i disturbi sono intensi ed il rischio di danno vescicale progressivo sono elevati bisogna giungere ad un compromesso, anche considerando che, per quanto riguarda la fertilità, al giorno d'oggi è possibile eseguire con successo una fecondazione assistita recuperando gli spermatozoi in modi diversi. In conclusione, è indispensabile che lei comprenda molto bene e ragioni su questi argomenti e ne discuta apertamente con il suo urologo. Tutto questo prima di prendere qualsiasi ulteriore decisione.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
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Gentile Dottore,

La ringrazio. Posso sapere cosa intende per danno vescicale progressivo??

Già ora, con una rimarginazione "solo" parziale della seconda incisione e pur assumendo Silodyx 8 mg 1 cp/die (che il mio urologo sostiene essere più potente dell'Omnic che prendevo prima) ho un'esitazione diurna stimabile in 5 minuti e serale/notturna stimabile in 10.

Aggiungendo a tutto ciò che il flusso è assolutamente non soddisfacente, debole e discontinuo.

La ringrazio per la risposta che vorrà darmi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Ci pare comunque singolare che lei non sia informato su questi aspetti, pur avendo subito già due interventi ed ovviamente sottoscritto il relativo consenso informato.
L'ostruzione perdurante delle basse vie urinarie induce uno "sforzo" della vescica per svuotarsi, che non viene percepito direttamente (a parte l'esitazione), ma che a lunghissimo termine (decenni) può indurre delle alterazioni irreversibili della componente muscolare della parete vescicale (muscolo detrusore). Quando si hanno avvisaglie dell'instaurarsi di questo danno (es. inspessimento vescicale rilevato all'ecografia, esiti di una indagine urodinamica completa, ecc.) le indicazioni a risolvere l'ostruzione diventano più evidenti ed allora cadono perlopiù tutte le rèmore legate alla fertilità ed alla conservazione dell'eiaculazione normale.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
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Gentile Dottore,

il consenso informato mi è stato fatto sottoscrivere con molta fretta in entrambi i casi!

Le pongo 2 ulteriori quesiti:

- se ho ben capito dunque la TURP rimane una sorta di jolly risolutivo da spendere quando si verifica l'inspessimento vescicale?

- come spiega l'esitazione importante e la disuria di cui soffro nonostante l'assunzione della silodosina?

La ringrazio ancora!!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
La fretta è sempre pessima consigliera.
Una disostruzione endoscopica più ampia del collo vescicale (alla sua età parlare di resezione propriamente "prostatica" non sarebbe corretto) offre il massimo possibile del risultato dal punto di vista "idraulico". Potrebbe non risolvere altri aspetti della sintomatologia più legati alla vescica ed alla sua funzionalità. Per questo preciso motivo, prima di eseguire un simile intervento, è assolutamente imprescindibile eseguire una attenta valutazione funzionale con una indagine urodinamica completa.
La silodosina ed altri farmaci simili sono tipicamente meno efficaci sulla sclerosi/stenosi congenita del collo vescicale, mentre sono più efficaci sui sintomi legati all'ingrossamento prostatico benigno dell'età matura.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
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Gentilissimo Dotore,

La ringrazio.
Purtroppo io non riesco ad affrontare un esame urodinamico (né la flussometria) per cause psicologiche (quella che il mio urologo chiama inibizione da laboratorio).

Stando così le cose cosa mi consiglia di fare? Procedere comunque all'incisione o desistere?

Da ultimo quali farmaci sarebbero più efficaci sulla sclerosi/stenosi del collo vescicale?

Grazie!
[#13]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
A parte i rilievi strumentali, peraltro importantissimi, le indicazioni dipendono ovviamente dai disturbi e dall'impatto che questi hanno sulla sua qualità di vita. Vi sono dei sistemi semplici che permettono di eseguire la flussometria in modo "domestico", bisogna documentarsi un po' e procurarsi un piccolo apparecchietto.