Difficoltà ad urinare

Ho 60 anni, godo in generale di buona salute e vado abbastanza in bici. Come già successo un paio di anni fa, da alcuni giorni ho grandi difficoltà ad urinare. Prima con flusso ridotto, colore scuro e maleodorante. Da ieri l'altro addirittura poche gocce alla volta. Sono stato dal mio urologo che, dopo attenta visita tesa ad escludere l'uso del catetere, non ritenendolo necessario, ha riscontrato la prostata ingrossata e dolente in una parte; mi ha prescritto ciproxin 1000 per 15gg, topster supposte per 10 giorni e xatral. Il ciproxin e lo xatral lo prendo da tre giorni, le supposte solo da oggi. Naturalmente mi ha proibito per almeno un mese l'uso della bici. Ancora oggi però urinare è molto, molto difficile, inizia tardi, con un certo sforzo, ed esce una quantità minima. Ho dolori all'inguine e senso di non svuotamento. Cosa ne pensate? E' ancora troppo presto per l'effetto dei farmaci o è il caso di preoccuparsi seriamente? L'urologo dal quale vado è un ex primario molto conosciuto e stimato. Vi ringrazio se vorrete rispondermi e saluto cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'entità del ristagno vescicale, che lei percepisce come senso di incompleto svuotamento, può essere determinato alla visita diretta ed ancor meglio con una ecografia. In base a questo si puó decidere se la situazione sia sostenibile e si possa attendere un'eventuale efficacia dei farmaci, ovvero si renda necessario l'inserimento di un catetere. Su questo, sono anche molto importanti i suoi disturbi, non la si puó certo condannare alla sofferenza solo per attendere e vedere "come va"! Pertanto, se nelle prossime 24-36 ore non si avverte una netta inversione di tendenza sarà certamente il caso di rivalutare la situazione, se necessario in un pronto soccorso in cui sia disponibile una guardia urologica attiva.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Chiarissimo ed esauriente. La ringrazio infinitamente.
Nel caso fosse necessario mi permetterei di disturbarla nuovamente.
Di nuovo grazie e buona giornata
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Utente
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La funzione urinaria è abbastanza migliorata. Flusso maggiore e colore chiaro. Il problema ora è la pressione: bassa, circa 100/105 57/60. Nel pomeriggio sudorazione strana e senso di spossatezza, tanto da dovermi sdraiare. Anche nel passato lo xatral mi aveva dato questi problemi. E' indispensabile continuare a prenderlo o ci sono farmaci alternativi? La sola cura di ciproxin e topster al momento può essere sufficiente? Ringrazio nuovamente e cordialmente saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Purtroppo i farmaci del gruppo degli alfa-litici, molto efficaci nel rilassamento delle vie urinarie condividono tutti l'azione di abbassamento della pressione del sangue. Specie in un periodo caldo, questo effetto in soggetti predisposti può diventare anche moilto fastidioso. Purtroppo non vi è molto da fare, si può provare ad utilizzare una altro farmaco simile (es. tamsulosina, silodosina, ecc.), ma solo per non lasciar nulla di intentato.
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Utente
Utente
Approfitto ancora della vs. Cortesia. Soffrendo anche di colon irritabile il medico mi fa prendere il debrum, che stavo assumendo anche in questa fase di difficoltà urinarie. Posso continuare a prenderlo insieme alla terapia per la prostata? Risento i classici dolori addominali ora che sto migliorando la minzione. Grazie di cuore.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Puó associare, con una certa cautela comunque.
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Utente
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Gentilissimo dottore, il mio medico di base mi avrebbe consigliato una eco-rettale e in sostituzione dello xatral, che mal sopporto, il silodix 8mg. Che ne pensa dei consigli?
Grazie e la saluto cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Non sta certo a noi giudicare le prescrizioni dei nostri Colleghi, ci mancherebbe ... In ogni caso, come già le dicemmo, l'ipotensione è l'effatto collaterale comune a tutti i farmaci alfa-litici. In linea teorica non dovrebbero esserci differenze fra alfuzosina e silodosina, D'ogni modo - almeno una volta - è lecito provare a valutare la differenza, che comunque è imprevedibile a priori. L'ecografia trans-rettale ha indicazioni solo in caso di sospetta neoplasia, ovvero palpazione dubbia ovvero PSA elevato. In tutti gli altri casi (misurazione dei diametri, valutaione del residuo post-minzionale) è sufficiente l'approccio sovra-pubico.
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Utente
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La ringrazio infinitamente e la saluto cordialmente.
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Utente
Gentilssimo dottore, a fine terapia antibiotica il mio urologo mi ha prescritto Nutriprost one per almeno 2 mesi e continuare con lo xatral 10mg. Volevo chiederle un suo giudizio e se il nutriprost ha anche proprietà antinfiammatorie. Grazie e saluti cordiali
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Come sempre andiamo ripetendo, l'efficacia di tutti gli integratori proposti per i disturbi prostatici è molto variabile e generalmente imprevedibile. Ciononostante, da decenni questi prodotti di origine vegetale (estratto di palma nana e simili, nelle più varie e fantasiose combinazioni) vengono prescritti in enormi quantità da specialisti e medici di base, con uno spirito in cui entra spesso anche l'effetto "placebo". Provare è senz'altro lecito, a patto che si manifestino vantaggi apprezzabili entro tempi ragionevoli di 2-3 mesi.
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Utente
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Dott. Piana mi permetto di disturbarla nuovamente. A seguito dei problemi di difficolta urinarie descritta ho consultato un altro urologo che, stranamente, la Asur mi ha fissato lo stesso giorno della richiesta, ieri l'altro. Il medico, sentita la mia storia, ha dimostrato palese sfiducia sulla terapia in corso, dicendo che sarebbero occorsi esami approfonditi e quindi fare la terapia più indicata. Sempre con sufficienza mi ha detto che sia l'antibiotico che le supposte erano una cura approssimativa. Lo xatral mi ha consigliato di cambiarlo con il sylodix.
Dietro mia richiesta ha proceduto con l'esplorazione rettale e ha confermato che la prostata era ingrossata e calda. Al che mi ha riconfermato tutte le sue perplessità sull'attuale terapia. Ora mi trovo in forte imbarazzo. Le chiedo: secondo il suo giudizio l'attuale terapia (ciproxin + topster per 10 giorni, xatral 10mg ogni sera e al termine dell'antibiotico nutriptost one) può essere adatta al mio problema, è vecchia o superata o, andrebbe modificata. Mi rendo conto che a distanza è una richiesta abbastanza complicata, ma confido molto nella sua esperienza. La ringrazio per a sua corteseia e la saluto cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Valutare a distanza, piú che complicato, è di fatto impossibile, o quantomeno inopportuno. L'evidenza dimostrabile alla visita diretta non è infatti trasmissibile, inostre in queste situazioni noi specialisti possiamo avere abitudini molto diverse, non ci pare comunque corretta la costante volontà di screditare per forza le indicazioni del Collega che ci ha preceduti. Dal punto di vista del paziente è invece perlopiú inutile pellegrinare da uno specialista all'altro, specie in situazioni croniche od a lenta evoluzione. Alfuzosina (Xatral ed altri) e silodosina (Sylodix ed altri) sono farmaci della stessa famiglia da cui ci si attendono perlopiú gli stessi effetti, che possono essere variabili ed imprevedibili da caso a caso. Se il risultato non è soddisfacente (anche dal punto di vista degli effetti collaterali) è lecito provare a cambiare, ma glimeventuali vantaggi dovrebbero manifestarsi già nel giro di pochi giorni. In conclusione, le consigliamo di proseguire con una prescrizione, quale essa sia, attendendo qualche tempo prima di esprimersi sull'efficacia della cura.
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Utente
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Gentilissino dott. Piana, ho terminato la terapia antibiotica e topster e proseguo con xatral e nutriprost. La situazione è decisamente migliorata anche se non è al 100%. Domani farò una ecografia addome totale che, se mi consente, Le comunicherò. La mia domanda: visti i buoni risultati si può pensare di essere sulla strada giusta? Secondo il suo parere è sufficiente continuare con lo xatral e nutriprost? E se si per quanto tempo? La ringrazio e saluto cordialmente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L'azione dell'alfuzosina (Xatral) è diretta sul sintomo, pertanto per ottenere l'efficacia, l'assunzione deve essere teoricamente continua. Ciò non toglie che si possa anche provare a sospendere dopo qualche tempo (qualche mese), considerando che non vi sarebbe certo molto da attendere per valutare come vadano le cose. Se necessario, si può ovviamente riprendere la terapia, con pari efficacia. Il ruolo dell'integratore è marginale, variabile ed imprevedibile. L'evolversi della situazione deve comunque essere seguita dall'urologo di riferimento con controlli cadenzati.
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Utente
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La ringrazio per la veloce risposta e la volevo informare che ho appenda fatto la eco addome completa. Secondo l'operatore non ci sono problemi importanti escluso la prostata, ingrossata. Non ho avuto il referto che ritirerò tra una settimana ma al medico ho chiesto una indicazione dell'ingrossamento: la risposta è stata 63. Non potendo contattare il mio urologo le sarei grato se mi potesse anticipare una sua valutazione ed eventuali interventi tempestivi da fare. Nel ringraziarla nuovamente la saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Le dimensioni di per loro hanno un significato piuttosto relativo. Diciamo che una prostata di 6 cm ha già delle belle dimensioni, ma questo non vuol dire che debba per forza dare più disturbi. Anzi, è comune pratica che talora ingrossamenti di modeste dimensioni debbano per forza essere operati, mentre ultraottuagenari con prostate quanto panettoni affermino di urinare "benissimo" ... In linea di massima, se la terapia farmacologica è pienamente efficace e non si sono mai manifestate complicazioni (es. ritenzioni acute, infezioni, sanguinamenti) si continua a mantenere un atteggiamento conservativo. In tutti gli altri casi si pongono indicazioni all'intervento disostruttivo.
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Grazie infinite della sua cortesia. Al momento le complicazioni sono state una ritenzione acuta di 2 giorni, risolta con la cura antibiotica topster e xatral.Mai infezioni ne sanguinamenti. Ora sto abbastanza bene. Mi è successo però per due notti di seguito la necesità di urinare un paio di volte in presenza di forte erezione che scompare dopo la minzione, peraltro difficile. In seguito mi rimane un indolenzimento nella parte dx dell'inguine e anche ai testicoli.
Non vorrei abusare della sua gentilezza e disponibilità ma sono piuttosto preoccupato e impossibilitato a contattare chi normalmente mi segue. La ringrazio ancora e le porgo i migliori saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Vi sono giá elementi per pensare ad un intervento. Si vedrá.
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Buon giorno. Ho appena ritirato il referto della eco. Tralasciando la parte che credo vada bene vi trascrivo quanto riportato: isolati multipli echi puntiformi compatibili con microdepositi litiasici coliceali rene dx. Vescica scarsamente distesa. Prostata aumentata di vulome che solleva il pavimento vescicale di 63,3 ml.
In attesa di sentire il mio urologo gradirei un vs. parere.
Ringraziando in anticipo cordialmente saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Nulla di particolare o di nuovo, non sono di per loro le dimensioni della prostata a governare la decisione sul da farsi, ma piuttosto l'evoluzione dei suoi sintomi e la presenza e frequenza di complicazioni.
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Utente
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Grazie infinite dottore.Quindi in via ipotetica se lo xatral e il nutriprost mi fanno stare bene potrei convivere con una prostata cosi ingrossata? E per i piccoli calcoli dovrei fare terapie? Consideri che sono oramai diversi mesi che ho un dolorino nella parte, ma non ho mai dato troppo peso pensando a dolori di schiena. Grazie di nuovo e cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
I microcalcoli renali periferici non possono causare alcun disturbo, quando si è certi che non vi siano altri calcoli lungo il resto delle vie urinarie. Questo parrebbe accertato già da questa ecografia, i dolori lombari possono avere molte altre cause. Il bilancio sul da farsi è delicato e va discusso apertamente tra paziente ed urologo curante, l'unico che dispone di tutti gli elementi di giudizio necessari. Se la terapia alfa-litica è per lei efficace e soddisfacente, può essere protratta "fino a nuovo ordine" ...! Sul ruolo dell'integratore invece già le abbiamo detto.
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Utente
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Di nuovo grazie infinite. La sua tempestività e la sua chiarezza sono per me di grande aiuto. Con i migliori saluti
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Utente
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Gentilissimo dott. Piana, la disturbo di nuovo per informarla che stasera sono riuscito a parlare con il mio urologo il quale, alla lettura del referto, ha sostanzialmente confermato quanto da lei gia' anticipatomi. I calcoli non hanno importanza, del volume della prostata già ne eravamo al corrente quindi continuare con la cura. Mi ha però consigliato un esame del sangue per il PSA in qaunto sarebbe propenso a provare l'Avodart in sostituzione del nutriprost. Ha escluso per il momento qualsiasi tipo di intervento chirurgico. Che ne pensa? Potrebbe essere la strada giusta anche per salvaguardare il più possibile la qualità della vita? Capisco che sono domande forse improprie ma in questo momento sono un po' disorientato.
Nel ringraziarla nuovamente rinnovo i miei piu' cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La dutasteride (Avodart), a differenza dell'integratore, è un vero e proprio farmaco che è in grado di rallentare l'ingrossamento prostatico a lungo termine. Non è in grado di influire sui sintomi a breve termine. La scelta dipende molto dall'urologo, ma anche dal paziente, poichè la dutasteride può influire in modo sugli aspetti sessiologici.
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Utente
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Grazie dottore. Certo che La situazione è molto intricata. Scegliendo il percorso suggerito con le sue complicanze e magari trovarsi tra 5 anni a doversi operare ugualmente... Secondo la sua esperienza c'è una possibilità che seguendo norme di comportamento adeguate la prostata cali di volume e dei sintomi legati in maniera naturale, magari con l'aiuto dello xatral? La ringrazio e mi scuso per le continue richieste. cordiali saluti

PS. Le eventuali complicanze dell' avodart sono permanenti o reversibili?
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,

se si hanno dei problemi medici.fisici generalmente si consulta il medico che in base alla sua esperienza e competenza esprime un giudizio diagnostico e/o terapeutico ; se ha dei dubbi, qualche volta, può consigliare il parere di uno specialista. Non mi sembra "fattivo" andare dal medico e scrivere al web per sapere se la diagnosi e terapia è giusta, andare dallo specialista e scrivere al web per vedere se ha detto cose giuste o no, se ha conssigliato farmaci giusti o no.
I pur validi ed esperti di medicitalia non possono , senza conoscere a fondo e visitare il paziente esprimere giudizi medici assolutamente fondati. Certo, questi specialisti non costanno nulla e non ti mandano mai a"quel paese" anche di fronte a domende ripetute ed ossessive. Un minimodi correttezza dovrebbe essere alla base del nistro rapporto
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Buon giorno e mi scuso se la importuno di nuovo. Io non credo di essere il solo che consulta il web per confrontare o integrare una diagnosi. Anzi sono convinto che tutti facciano così. Il problema è che seguendo l'iter anche da lei suggerito medico base, specialista, medico asur ho avuto risposte contrastanti. Dopo esami di laboratorio due prospettive: terapia medica con controindicazioni e comunque concreta possibilità di dover ugualmente operare. La mia ultima domanda aveva quindi una valenza più umana che medica: vista la vostra esperienza, che comunque sarebbe una in più oltre tutte quelle che potrei ottenere in zona, ad un homo di 60 anni con prostata di 63 ml suggerirebbe un intervento immediato piuttosto che a 65_70 anni in attesa di una guarigione o almeno di un miglioramento assai improbabile?. Non mi sembra di essere stato scorretto. Comunque mi scuso nuovamente e le auguro una buona giornata
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Utente
Utente
Mi sono accorto solo ora che l'ultima risposta mi è stata data dal dott. Pozza e non dal dott. Piana, al quale rinnovo la mia gratitudine e mi scuso nuovamente per averlo più volte interpellato.
Al contrario con il dott. Pozza, al quale erroneamente avevo riferito la mia ultima domanda, non devo scusarmi di nulla.
Fermo restando il vs. insindacabile diritto di rispondere e di far rispendere chi volete voi, in questo frangente gradirei una risposta dal dott.Paolo Piana, con il quale avevo intrattenuto le precedenti comunicazioni e che si è contraddistinto per gentilezza, competenza, professionalità e disponibilita.

Cordialità
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Nessuno può sapere con precisione ora:
- se l'aggiunta della dutasteride le gioverà ulteriormente;
- se questo farmaco le causerà problemi sessuali significativi;
- se i suoi disturbi siano comunque destinati a rimanere stabili o peggiorare, ed entro quanto,tempo.
Ci sono persone che pur di non dover troppo ragionare su questi teni preferiscono farsi operare subito. Altri (forse la maggioranza) assumono un atteggiamento piú fatalista, considerando che dopotutto stiamo occupandoci di una condizione, per quanto fastidiosa, sostanzialmehte benigna. L'importante è essere correttamente informati, quindi decidere in serenità.
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Utente
Utente
La ringrazio di cuore, dott. Piana. Ora credo di avere gli elementi per decidere, anche perchè le sue argomentazioni coincidono quasi integralmente con quelle del mio urologo. Seguirò la terapia farmacologica con fiducia e speranza visto oltretutto che al momento sto' abbastanza bene. Le rinnovo tutta la mia stima e le auguro una buona giornata.
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Utente
Utente
La disturbo di nuovo dottore, il fatto di avere la prostata molto ingrossata può dare dolore nella parte superiore dei testicoli, in alto sotto il pube? Inoltre è normale avere una certa alternanza tra stati di quasi totale benessere nell'urinare e fasi della stessa giornata in cui risulta più difficile, specialmente la sera prima di andare a letto e la notte. Le ricordo che prendo lo xatral dopo cena e il nutriprost a metà pomeriggio. La ringrazio e la saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Sì, i disturbi sono coerenti con la sua situazione. Ancora una volta le precisiamo che i disturbi non sono proporzionali al volume dell'ingrossamento, ma dagli effetti che questo può avere sulla dinamica della minzione. Rilegga quanto le abbiamo già scritto il 18/8.
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Utente
Utente
Buon giorno dott. Piana. Ho appena ritirato l'esito degli esami del sangue ed urina. Tutto nella norma; il PSA è 1.47 mentre lo scorso anno era 1.57. Ora inizierò con l'Avodart che prenderò con lo xatral e smetto con il nutriprost. Al momento stò bene ma la notte debbo alzarmi due o tre volte. Normalmente questa terapia che durata può avere? Può anche durare per diversi anni? La ringrazio e la saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La terapia medica dell'ingrossamento prostatico non ha finalità curative, ma solo di controllo dei sintomi. Se efficace, va ovviamnete proseguita a tempo indefinito, fino a quando emergeranno altri fattori che indurranno comportamenti diversi.
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Utente
Utente
Buon giorno dottore, a circa due mesi dall'inizio della cura con Avodart e xatral la situazione è migliorata decisamente; mi alzo una o due volte per notte e di giorno urino abbastanza di frequente e talvolta con notevole urgenza. Fatta uroflussometria con i seguenti principali risultati: vol. 291 - Peak flow 9ml avg flow 7ml/sec. residuo 113ml. Devo dire che appena un quarto dopo l'esamo ho avuto urgenza di urinare. Gradirei una sua valutaione. La ringrazio e saluto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Al suo riferito miglioramento soggettivo non corrisponde per ora una variazione significativa alla valutazione strumentale, in quanto il flusso rimane comunque piuttosto basso. La situazione potrebbe ancora migliorare un poco nei prossimi mesi, ma realisticamente non è lecito attendersi nulla di clamoroso. Pertanto deve essere lei a valutare l'incidenza di questi disturbi sulla sua qualità di vita, che saranno a medio-lungo termine destinati a peggiorare con graduale lentezza. Forse sarebbe il caso di iniziare a ripensare all'eventualità di un intervento.
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Utente
Utente
Gentilissimi dottori, stamattino ho rifatto eco addome completo e la prostata è risultata di volume 37cc con deciso miglioramento rispetto a 8 mesi fa e dopo terapia con avodart e xatral. E' stato riscontrato piccolo adenomacentrale periuretrale di 2-3 cm. Il residuo post minzione è discreto. Che ne pensate? E' il caso di continuare con Avodart? L'adenoma periuretrale puo' essere pericoloso? Grazie e cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Come sempre andiamo ripetendo, l'entità dei disturbi urinari non è necessariamente legata al volume dell'adenoma prostatico. Quelo che interessa è l'aspetto funzionale e l'impoatto che questo può avere sulla qualità di vita. Il riscontro di un residuo post minzionale aumentato (quanto?) è comunque un fattore non favorevole, anche se i disturbi sono contenuti. La terapia con dutasteride (Avodart) una volta iniziata deve essere ragionevolmente proseguita, se ben tiollerata non visono motivi che debbano indurre a sospenderla. La alfuzosina (Xatral ed altri) teoricamente può anche essere sospesa, valutando nei giorni successivi eventuali variazioni peggiorative.
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